CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 7 marzo 2014
194.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Venerdì 7 marzo 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 9.05.

  Ermete REALACCI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-02157 Borghi: Sulla pratica di smaltimento abusivo di rifiuti sull'asse Bari-Altamura.

  Liliana VENTRICELLI (PD), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, ne illustra i contenuti, sottolineando in particolare che essa si propone, da un lato, di verificare se il Ministero dell'ambiente è a conoscenza dei gravi fatti posti in evidenza e, dall'altro, di conoscere quali iniziative si intendano assumere a tutela dell'ambiente, della salute dei cittadini e dell'economia di un territorio che fa dell'agricoltura e della qualità dei prodotti agroalimentari il suo maggiore punto di forza.

  Il sottosegretario Silvia VELO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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  Liliana VENTRICELLI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta articolata e puntuale fornita dal rappresentante del Governo, a cui chiede di mantenere alta l'attenzione e l'impegno sugli esiti dei procedimenti penali in corso e sulla realizzazione delle indispensabili opere di bonifica dei siti contaminati.

5-02160 Grimoldi: Sul ripristino dell'officiosità idraulica del fiume Livenza.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che, a seguito di accordi intercorsi fra l'interrogante e il Governo, lo svolgimento dell'interrogazione n. 5-02160 è rinviata ad altra seduta.

5-02278 Zan: Sull'emanazione del «Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria» dell'ILVA di Taranto.

  Donatella DURANTI (SEL), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto, sottolineando come il gruppo SEL, ma ancor prima la città di Taranto, chieda le ragioni della mancata emanazione del Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria dell'Ilva di Taranto. Al riguardo ricorda che lo schema di tale Piano fu presentato nell'ottobre scorso, fissando al successivo 11 novembre il termine per la presentazione di osservazioni, peraltro puntualmente pervenute. Aggiunge che successivamente, a seguito dell'emanazione del decreto legge n. 136 del 2013, il termine per la presentazione del Piano è stato spostato, a suo avviso inopportunamente, al 28 febbraio 2014.
  Osserva quindi che, nonostante tale differimento del termine, a oggi il Piano ambientale dell'ILVA di Taranto non risulta ancora emanato. Chiede al Governo di conoscere le motivazioni di tale inadempimento e comunque di impegnarsi a farlo in tempi brevi.

  Il sottosegretario Silvia VELO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), sottolineando l'attenzione del Governo e sua particolare sulla questione dell'ILVA di Taranto e precisando che il decreto recante il Piano dovrebbe essere portato all'attenzione del Consiglio dei Ministri nella riunione della settimana prossima.

  Donatella DURANTI (SEL), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, considerato che a suo avviso non appare in alcun modo giustificabile il ritardo nell'adempimento prescritto dal decreto legge n. 136 del 2013 per l'avvicendamento del nuovo Governo. Ritiene altresì inaccettabile che il Governo – nonostante la decorrenza del termine per la presentazione del Piano – riferisca che lo stesso è in fase di ultimazione.
  Prende atto della preoccupazione del Governo in ordine alla questione dell'ILVA di Taranto, ma fa notare che la vera grande preoccupazione risiede tra gli abitanti della città di Taranto.
  Nel sottolineare come, a suo avviso, i termini per l'attuazione delle prescrizioni dell'autorizzazione integrata ambientale siano stati irragionevolmente dilazionati nel tempo, rileva come il Governo avesse il dovere morale di procedere più celermente nell'approvazione del decreto recante il piano ambientale, al pari di quanto fatto per risolvere i problemi della città di Roma.
  Evidenziando come la situazione di Taranto sia drammatica e come sia ben lontana la piena attuazione delle prescrizioni dell'autorizzazione integrata ambientale, sollecita quindi con forza il Governo a procedere in tempi rapidissimi.

5-02279 De Rosa: Sui poteri di deroga del Commissario straordinario Expo circa il declassamento delle aree di bonifica.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, soffermandosi in particolare sulla gravità di una vicenda, come quella del declassamento disposto dal Commissario straordinario di Expo 2015 dei limiti degli inquinanti tollerati nei terreni interessati alla realizzazione della Via d'Acqua (una delle opere Pag. 5previste per Expo 2015), che ripropone con forza il tema dei limiti dei poteri dei commissari straordinari e dell'inerzia degli organi statali e regionali ai quali la legge affida il compito di svolgere i procedimenti di valutazione dell'impatto ambientale dei progetti per la realizzazione delle opere pubbliche.

  Il sottosegretario Silvia VELO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del sottosegretario Velo che ancora una volta dimostra come le gestioni commissariali, nonostante le innumerevoli esperienze negative del passato, siano considerate dal Governo al di sopra della legge e non tenute al rispetto dei limiti posti dalla legge a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini.

5-02280 Cera: Sui controlli in merito al divieto di consumo umano di acqua in alcune aree di Roma Nord.

  Paola BINETTI (PI) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando che, al di là delle pur evidenti carenze riscontrate nel contenuto della recente ordinanza con cui il sindaco di Roma ha vietato l'utilizzo dell'acqua inquinata in alcune zone periferiche della Capitale, l'atto di sindacato ispettivo intende evidenziare la gravità del fatto che, pur essendo nota da anni, nessuna risposta sia stata data né dagli enti territoriali né dal Governo nazionale alla questione della presenza di arsenico oltre le soglie consentite nell'acqua utilizzata da circa 500 famiglie romane.

  Il sottosegretario Silvia VELO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Paola BINETTI (PI), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, dato che, se è vero che le competenze in materia sono degli enti locali – per quanto riguarda la realizzazione delle opere pubbliche necessarie a risolvere il problema – e del Ministero della salute – per quanto riguarda l'adozione delle misure a tutela della salute dei cittadini –, è il Governo nel suo insieme che, di fronte all'inerzia e all'incapacità degli enti preposti e degli amministratori locali, sarebbe dovuto intervenire per scongiurare il rischio, puntualmente tradottosi in realtà, che le conseguenze negative della vicenda in questione fossero scaricate sugli incolpevoli cittadini.

  Ermete REALACCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.50.

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