CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 marzo 2014
191.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 4 marzo 2014. — Presidenza del presidente Giancarlo GALAN. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Roberto Reggi.

  La seduta comincia alle 14.20.

  Giancarlo GALAN, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Se non vi sono obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Giancarlo GALAN, presidente, comunica che è entrato a far parte della Commissione il deputato Lupi che verrà sostituito dal deputato Tancredi.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 1261 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno 2013, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 80.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

  Maria Grazia ROCCHI (PD), relatore, illustra lo schema di decreto del Ministro Pag. 54dell'istruzione, dell'università e della ricerca in oggetto, assegnato il 13 febbraio 2014 alla VII Commissione, che deve esprimere il proprio parere entro il 5 marzo 2014, il quale è stato redatto ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge n. 549 del 1995, che prevede, per il suo perfezionamento, il concerto del Ministro dell'economia e delle finanze, nonché l'acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia. Ricorda che il provvedimento in esame è finalizzato alla ripartizione dello stanziamento di 1.519.000 euro per l'anno 2013, iscritto, sia in conto competenza, sia in conto cassa, nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sul capitolo 1261, relativo ai contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, comprensivo della somma da destinare al Museo internazionale per la ceramica di Faenza, ai sensi della legge 17 febbraio 1968, n. 97, recante, appunto, un contributo dello Stato a tale museo, originariamente di 10 milioni di lire annue.
  Rileva che l'importo complessivo di 1.519.000 euro per l'anno 2013 – come ricorda la relazione illustrativa annessa al presente provvedimento – è inferiore a quello dell'esercizio finanziario 2012, che era pari a 1.550.330 euro. Segnala, inoltre, che il decreto di ripartizione in capitoli per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016, riporta uno stanziamento, per il medesimo capitolo 1261, di 1.538.000 euro per l'anno 2014 e di 1.478.000 euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016. Per l'anno 2013 – prosegue la relazione illustrativa – sono stati confermati, in misura proporzionale alla riduzione dello stanziamento, i finanziamenti destinati alla Fondazione del Museo nazionale della scienza e della tecnologia «Leonardo da Vinci» di Milano, all'Unione nazionale per la lotta all'analfabetismo, all'Opera nazionale Montessori, all'Istituto nazionale per la documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa e agli Enti musicali. Sottolinea che la relazione illustrativa ricorda inoltre che, per le Associazioni professionali per discipline, la somma stanziata sarà assegnata in parti uguali, quale contributo relativo alle attività da svolgere in collaborazione con l'Amministrazione del MIUR. La medesima relazione rileva, poi, che è stato assegnato, come per i passati esercizi finanziari, un importo complessivo per le istituzioni non statali per ciechi, sordomuti e per la Federazione nazionale delle istituzioni pro-ciechi, che sarà ripartito sulla base delle spese sostenute e opportunamente documentate e in relazione al numero di alunni disabili, come previsto dal decreto del Ministro della pubblica istruzione 2 gennaio 1997, n. l, recante, appunto, erogazione dei sussidi e contributi per queste finalità.
  Nel dettaglio dello schema di decreto in esame, segnala che lo stesso si compone di un unico articolo, nel quale sono indicati gli enti ai quali sono attribuite le somme imputate al suddetto capitolo 1261 dello stato di previsione Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per l'anno 2013, per un totale – come ricordato – di 1.519.000 euro. In particolare, alla Fondazione del museo nazionale della scienza e della tecnologia «Leonardo da Vinci» di Milano è stato attribuito un contributo di 631.254 euro; all'Unione nazionale per la lotta all'analfabetismo, con sede centrale a Roma, un contributo di 73.480 euro; all'Opera nazionale Montessori di Roma un contributo di 60.096 euro; all'Istituto nazionale documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa un contributo di 625.370 euro; agli enti musicali sono stati assegnati 3.660 euro; alle istituzioni non statali per ciechi e sordomuti e alla Federazione nazionale delle istituzioni pro-ciechi sono stati destinati 63.280 euro; alle associazioni professionali per discipline sono stati attribuiti 56.860 euro e, infine, al Museo internazionale della ceramica di Faenza è stata destinata la somma di 5.000 euro. Fa presente che la relazione tecnica annessa allo schema di decreto in esame ci ricorda che lo stesso, limitandosi ad effettuare una mera ripartizione delle risorse assegnate nel pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, non comporta l'insorgenza di nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Ritiene che sia opportuno Pag. 55acquisire ulteriori elementi informativi, da parte del Governo, sui seguenti due aspetti. Il primo concerne l'assicurazione che le risorse che sono attribuite ora – nel corso del 2014 – con lo schema di decreto in esame, riferite all'esercizio finanziario 2013, non vadano in perenzione.
  Il secondo chiarimento, richiesto all'Esecutivo, concerne l'indicazione dei criteri in base ai quali sono state ripartite le suddette somme tra i beneficiari delle stesse, ovvero se si sia utilizzato il criterio storico incrementale, oppure si sia valutata – nel merito – la bontà dei progetti e delle attività riferibili ai singoli enti.

  Manuela GHIZZONI (PD) rileva come l'ultima volta che il Governo ha trasmesso alle Camere lo schema di riparto dei contributi iscritti nel capitolo 1261 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, è stata nel 2009. Aggiunge che, da allora, la VII Commissione non è stata più chiamata a esprimersi sui successivi schemi di riparto, relativi ai contributi per gli esercizi finanziari 2010, 2011 e 2012. Si chiede, quindi, come mai si siano seguite negli ultimi anni due procedure diverse per l'assegnazione di tali contributi, essendo rimasta invariata la legislazione di riferimento. Si associa quindi alle altre richieste di chiarimenti formulate dalla relatrice, ritenendo, infine, che ci si debba forse chiedere se sia ancora opportuno mantenere tipi di finanziamento come quelli oggetto del provvedimento in discussione, che vedono come destinatari soggetti assai eterogenei.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) ringrazia la relatrice per l'esauriente lavoro svolto. Dopo avere ringraziato gli uffici per la predisposizione di un accurato quadro normativo nazionale e comparato concernente i libri e la lettura, in relazione alla proposta di legge C. 1504, chiede se sia possibile predisporre un analogo lavoro di ricognizione della legislazione concernente i contributi attribuiti ad enti di competenza della VII Commissione. In tal modo, sarebbe possibile considerare la prospettiva di rivedere la relativa normativa, razionalizzandola.

  Giancarlo GALAN, presidente, ritiene che sarebbe opportuno sapere anche come sono stati utilizzati i fondi destinati ai soggetti in questione.

  Gianluca VACCA (M5S) condivide la necessità di rivedere i criteri di assegnazione dei fondi destinati ai vari enti di competenza della VII Commissione. A questo proposito, ricorda come l'articolo 1, comma 40, della legge n. 549 del 1995, prevede che siano inviati i rendiconti annuali dell'attività svolta dai suddetti enti, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio; trasmissione che, come è noto, non è avvenuta in occasione del provvedimento in discussione. Stigmatizza, quindi, il fatto che il rappresentante del Governo non sia ancora presente in Commissione, ciò anche rendendo impossibile per la VII Commissione l'espressione del parere di competenza sullo schema di decreto in discussione. Aggiunge che la gestione di taluni enti, quale l'INDIRE, sia da approfondire e valutare, alla luce, ad esempio, di una gestione dei contratti di lavoro del personale che suscita diverse perplessità. Ricorda, inoltre, come ai sensi dell'articolo 1, comma 42, della predetta legge n. 549, gli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria – che non abbiano fatto pervenire alla data del 15 luglio di ogni anno il conto consuntivo dell'anno precedente da allegare allo stato di previsione dei singoli Ministeri interessati – sono esclusi dal finanziamento per l'anno cui si riferisce lo stato di previsione stesso. Sottolinea, anche in questo senso, che il conto consuntivo dei suddetti enti, oggetto del riparto in discussione, non è stato trasmesso alla Commissione cultura dal Governo. Chiede, quindi, di prendere visione dei rendiconti annuali dell'attività svolta dagli enti in oggetto, nonché dei conti consuntivi dei medesimi soggetti beneficiari, dal 2009 ad oggi.

  Giancarlo GALAN, presidente, sospende la seduta, in attesa dell'arrivo del rappresentante del Governo.

  La seduta, sospesa alle 14.35, è ripresa alle 15.20.

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  Il sottosegretario Roberto REGGI rileva l'esigenza che la Commissione si esprima sul decreto in esame, nella seduta odierna. Precisa peraltro di intervenire per la prima volta in Commissione, dopo aver assunto proprio da poche ore l'incarico governativo.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) dà innanzitutto il benvenuto al sottosegretario Reggi, comprendendone in qualche modo lo spaesamento dopo l'assunzione recente del suo incarico. Ritiene peraltro necessario che il Governo cambi verso soprattutto a partire dalla preparazione in Commissione, dove si svolge il maggior lavoro parlamentare. Rinvia quindi a quanto già da lui richiesto circa i chiarimenti in materia di bilanci pregressi degli enti in discussione, ribadendo che ove il rappresentante del Governo non fosse in grado di fornire chiarimenti nella seduta odierna sarà possibile acquisirli nella seduta già convocata per domani. Il Governo potrà successivamente procedere all'erogazione dei fondi, anche sulla base del parere che verrà espresso dalla Commissione, senza che i fondi destinati vadano perduti.

  Maria COSCIA (PD) ritiene che una pausa di riflessione possa consentire al rappresentante del Governo di fornire i chiarimenti richiesti dalla Commissione. Ribadisce in particolare l'esigenza di chiarire perché la precedente richiesta di parere sul medesimo atto del Governo risalga al 2009, con una sospensione per gli anni dal 2010 al 2012, nonché le modalità di definizione dei futuri provvedimenti concernenti la medesima materia, tenendo conto di quanto sarà indicato dalla Commissione nella proposta di parere che approverà.

  Gianluca VACCA (M5S) ribadisce l'esigenza che l'Esecutivo fornisca alla Commissione quanto previsto dalla legge n. 549 del 1995, a partire dai rendiconti per gli anni di riferimento e dai conti consuntivi dei medesimi anni. Ritiene che fino a quando il Governo non fornirà la documentazione richiesta la Commissione non potrà esprimere il parere di competenza.

  Manuela GHIZZONI (PD) rivolge anch'ella un saluto di benvenuto al sottosegretario Reggi, pur condividendo quanto espresso dai colleghi in merito alla necessità di avere chiarimenti sulla procedura adottata dal Governo per la predisposizione dello schema di decreto in esame. Rileva, in particolare, come l'atto in discussione sia stato trasmesso inizialmente il 20 dicembre 2013, per poi essere integrato con l'ulteriore documentazione relativa alla relazione tecnica, peraltro molto scarna, inviata il 12 febbraio 2014, assegnato il giorno successivo alla VII Commissione. Dopo aver ricordato come la Commissione cultura della Camera sia abituata a risolvere i problemi e non a crearli, ritiene che sia necessario un tempo adeguato affinché il Governo fornisca i chiarimenti richiesti.

  Maria Grazia ROCCHI (PD), relatore, associandosi al saluto rivolto al sottosegretario Reggi, ricorda che vi sono alcuni interrogativi che meritano una risposta adeguata. Rinviando a quanto già evidenziato nella sua relazione, si sofferma, in particolare, sull'esigenza di chiarire quali sono i criteri in base ai quali vengono attribuiti i contributi, considerato che i medesimi criteri devono essere uniformi nel tempo. Considera necessario, quindi, che il rappresentante del Governo chiarisca le questioni emerse nel corso dell'esame del provvedimento, in una successiva seduta.

  Il sottosegretario Roberto REGGI, intervenendo per una precisazione, deve ribadire che ove la Commissione non esprima il parere di competenza in data odierna, vi è il rischio di perenzione delle risorse stanziate nell'atto in discussione. Nel rispetto della continuità amministrativa con i precedenti rappresentanti del dicastero al quale appartiene, si riserva in ogni caso di fornire i chiarimenti richiesti.

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  Giancarlo GALAN, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

SEDE REFERENTE

  Martedì 4 marzo 2014. — Presidenza del presidente Giancarlo GALAN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Roberto Reggi.

  La seduta comincia alle 14.35.

Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura.
C. 1504 Giancarlo Giordano.

(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 febbraio 2014.

  Giancarlo GALAN, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che la deputata Piccoli Nardelli è subentrata al deputato Fratoianni in qualità di relatore sul provvedimento in esame.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), relatore, osservando che la proposta di legge n. 1504 verrà sottoscritta anche dal gruppo cui appartiene, rileva che la stessa è molto dettagliata, si compone di 18 articoli ed è sostenuta anche dal Forum del Libro. Precisa che il progetto di legge tocca alcuni nodi cruciali per l'intera filiera del libro quali la promozione delle biblioteche pubbliche e scolastiche, il sostegno degli autori e dei traduttori, la diffusione dei libri all'estero, l'introduzione della qualifica di libreria di qualità, la digitalizzazione delle opere di pubblico dominio, la promozione dell'industria e del commercio di libri, che rappresentano alcuni dei temi centrali del provvedimento. Ritiene che il testo in esame dovrà tenere conto di altri progetti giacenti in Parlamento come la proposta di legge n. 859 recante disposizioni per la diffusione della lettura ed il sostegno delle piccole e medie librerie, a firma dei deputati Martella, Baretta, Coscia, Ghizzoni ed altri; la proposta di legge recante incentivazione fiscale per l'acquisto di libri nelle librerie, a firma del deputato Causi appena presentata; nonché di una serie di emendamenti presentati ad alcuni provvedimenti esaminati dal Parlamento, come il decreto-legge cosiddetto «Destinazione Italia», recante una disciplina specifica di bonus fiscale sui libri. Aggiunge che a fine febbraio, inoltre, è stato varato un piano triennale per la lettura, voluto dall'allora ministro per i beni e le attività culturali e il turismo, Massimo Bray.
  Ringrazia, quindi, il Presidente Galan per averle conferito l'incarico di relatore sul provvedimento in discussione, condiviso anche dal suo gruppo, rinviando alla relazione già svolta dal collega Fratoianni, di cui ha apprezzato il contenuto. Si riserva di svolgere nel corso dell'esame eventuali considerazioni integrative, avendo acquisito, nel frattempo, la documentazione predisposta dagli uffici sul quadro normativo nazionale e comparato e sulle iniziative promosse dall'Unione Europea, come richiesto dal l'onorevole Palmieri e dal precedente relatore, onorevole Fratoianni. Data la complessità del provvedimento, propone, quindi, di proseguirne l'esame in Comitato ristretto, allo scopo di esaminarne compiutamente l'articolato, tenendo conto, al contempo, della documentazione nel frattempo pervenuta e delle risultanze di eventuali audizioni di soggetti interessati all'applicazione del provvedimento, alle quali si dichiara fin d'ora favorevole.

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  Luigi GALLO (M5S) dopo avere concordato con quanto espresso in una precedente seduta dalla collega Marzana, rileva come il suo gruppo condivida della proposta di legge in esame innanzitutto il tema centrale della cultura e della lettura dei libri. Precisa di reputare, invece, secondaria la difesa degli interessi di singole categorie che ruotano intorno al mondo del libro e della lettura. Dopo aver ricordato che il Movimento 5 Stelle aveva proposto agevolazioni fiscali a favore dell'acquisto dei libri – in particolare di quelli online –, proposte peraltro non accolte dalla maggioranza, rileva l'importanza della promozione della lettura nel periodo che va da 0 a 3 anni di età. Precisa, in tal senso, di aver potuto verificare di persona, nei territori dai quali lui proviene, l'elevata dispersione scolastica, che potrebbe essere piuttosto contrastata colmando il gap che sussiste nell'approccio alla lettura dei bambini in tenera età. Ciò dovrebbe avvenire in luoghi che non siano solo degli spazi-biblioteca, bensì degli ambienti di aggregazione che aiutino le famiglie in maggiori difficoltà. Ricorda, infine, l'iniziativa del cosiddetto book crossing, strumento che favorisce la circolazione dei libri, che può essere richiamata nel testo della proposta di legge oggi in esame.

  Giancarlo GALAN, presidente, alla luce della proposta del relatore, propone la costituzione di un Comitato ristretto per la prosecuzione dell'esame del provvedimento in oggetto.

  La Commissione delibera, quindi, di costituire un Comitato ristretto, riservandosi il presidente di nominarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.

  Giancarlo GALAN, presidente, sospende quindi la seduta per passare all'esame in sede referente delle Commissioni riunite VII e XI.

  La seduta, sospesa alle 14.50, è ripresa alle 15.35.

Estinzione dell'Istituto «SS. Trinità e Paradiso» di Vico Equense e trasferimento del relativo patrimonio al comune di Vico Equense.
C. 1069 Bossa e abb. C. 1164 Salvatore Piccolo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 febbraio 2014.

  Giancarlo GALAN, presidente, avverte che sul testo della proposta di legge 1069 Bossa, adottato quale testo base, la VI Commissione (Finanze) ha espresso parere favorevole con osservazione. Si resta in attesa dell'espressione del parere delle Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio).
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno» e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell'archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921.
Nuovo testo C. 1092 Distaso.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 febbraio 2014.

  Giancarlo GALAN, presidente, avverte che sul nuovo testo della proposta di legge in esame, anche ai fini del trasferimento alla sede legislativa, la V Commissione (Bilancio) ha espresso in data odierna un parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.