CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 febbraio 2014
174.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 64

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 6 febbraio 2014.

Nell'ambito dell'esame della proposta di legge recante disposizioni per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano e per la creazione della rete integrata di itinerari turistici culturali (C. 1249 Petrenga), audizione di rappresentanti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 9.05 alle 9.50.

RISOLUZIONI

  Giovedì 6 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Giancarlo GALAN, indi del Pag. 65vicepresidente Manuela GHIZZONI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega per l'editoria e l'attuazione del programma, Giovanni Legnini.

  La seduta comincia alle 9.50.

7-00245 Molea: Su recenti iniziative relative all'assetto giornalistico ed editoriale di un'Agenzia di stampa.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00035).

  Giancarlo GALAN, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Bruno MOLEA (SCpI) illustra una riformulazione della risoluzione in titolo, di cui è primo firmatario (vedi allegato 1), che tiene conto delle considerazioni e osservazioni acquisite per le vie brevi da alcuni colleghi della Commissione, in particolare l'onorevole Zampa che ringrazia per il suo contributo.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI rileva innanzitutto che non c’è stata alcuna comunicazione formale alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento dell'editoria, della vertenza in corso presso l'agenzia di stampa Adnkronos, ma soltanto colloqui a livello informale, anche in considerazione del fatto che il Dipartimento dell'editoria non sovraintende ad alcuna vertenza sindacale, rimessa come è noto al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. La procedura attivata, per quanto di competenza, rileva essenzialmente in ordine al contratto in essere tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e l'agenzia in questione, tra l'altro insieme ad altre agenzie con le quali il Governo, da questo punto di vista, interloquisce. Precisa, in particolare, che le convenzioni sono state rinnovate, da ultimo, nel dicembre del 2013, dopo un'analisi pregressa del rapporto esistente, sedimentatosi nel corso degli anni, anche con disparità di trattamento tra diverse agenzie, di difficile ricostruzione. Aggiunge che ad una prima valutazione volta a definire innovazioni e modifiche per rinegoziare in maniera più razionale i rapporti esistenti, è seguita una successiva riflessione volta a delineare una riforma più organica ed incisiva rispetto ad eventuali aggiustamenti specifici, più o meno congrui. Ricorda quindi che al momento del rinnovo della convenzione, avvenuta come detto nel dicembre dello scorso anno, si è rappresentata alle agenzie interessate la prospettiva di una riforma più generale – di cui il Parlamento si dovrà occupare – pervenendo alla definizione di un rinnovo dei contratti in essere, nelle more di quell'orientamento.
  Sottolinea, in merito all'aspetto economico-finanziario, che si tratta di corrispettivi riconosciuti alle singole agenzie, compresa l'Adnkronos, per i servizi forniti, e non di contributi diretti all'editoria. Le agenzie percepiscono, infatti, corrispettivi per la fornitura di servizi elencati nella convenzione. Il committente, in questo caso la Presidenza del Consiglio dei ministri, non ha quindi la possibilità di imporre un numero specifico di occupati, ma soltanto di fissare standard qualitativi dei servizi forniti. In merito alla risoluzione in discussione, precisa quindi che non c’è da parte del Governo la possibilità, dal punto di vista normativo, di imporre all'azienda decisioni sul versante occupazionale, quanto soltanto quello di richiedere il mantenimento della qualità del servizio stabilito in convenzione. Preannuncia quindi che nelle prossime ore chiederà all'Adnkronos se sarà comunque garantito il mantenimento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi pattuiti in convenzione, anche in conseguenza delle decisioni assunte in merito al piano occupazionale. Non si aspetta certo che questa richiesta sia risolutiva, ma dalla reazione della proprietà editoriale si potrà valutare quale sarà il loro eventuale intendimento. A sostegno di questa iniziativa, aggiunge Pag. 66che per il prossimo 12 febbraio è stato convocato un tavolo con tutte le agenzie di stampa per discutere in merito alle prospettive di riduzione del numero delle stesse agenzie, favorendone accorpamenti, soprattutto in relazione all'attuale situazione legata alla diffusione della comunicazione multimediale. In quella sede, si discuterà anche delle prospettive di specializzazione delle agenzie e di una eventuale accentuazione del profilo di internazionalizzazione delle stesse. Ribadisce quindi che, pur non essendo possibile imporre alle agenzie un numero specifico di dipendenti, ma esclusivamente vagliare la possibilità di parametri occupazionali adeguati ai servizi pattuiti, in quella sede verrà comunque rappresentata a tutte le agenzie di stampa, e in particolare all'Adnkronos, la richiesta di sospendere qualsiasi procedura di riorganizzazione aziendale, fino alla definizione di un nuovo percorso di riforma complessivo. Ritiene quindi che sulla base delle prospettive evidenziate di una richiesta di chiarimenti sul rispetto del contratto e di una richiesta di sospensione delle procedure in essere, fino all'avvio del percorso di riforma, possa essere avviato con l'Adnkronos un confronto con il Governo.

  Giancarlo GALAN, presidente, ringrazia il sottosegretario per il suo intervento che ha apprezzato nei contenuti e nelle forme.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) esprime anch'egli gratitudine per l'intervento svolto dal sottosegretario Legnini, e per le iniziative preannunciate in merito alla decisione inaccettabile dall'Adnkronos di procedere al licenziamento di oltre venti dipendenti tra giornalisti e poligrafici. Stigmatizza in particolare quanto accaduto nella giornata di ieri allorché ai giornalisti è stato impedito dalla proprietà editoriale di svolgere un'assemblea nei locali dell'agenzia di stampa, costringendoli a riunirsi sotto la pioggia, in mezzo alla strada. Ritiene che il progetto di riforma non sia più rinviabile, insieme alla necessaria pressione in essere sull'editore. Aggiunge che risulta quantomeno scorretto che l'editore abbia avviato procedure di licenziamento a meno di un mese dal rinnovo della convenzione con la Presidenza del Consiglio dei ministri. Assicura quindi pieno e incondizionato sostegno all'azione che il Governo ha preannunciato di intraprendere, auspicando che la maggiore qualificazione del lavoro giornalistico non vada a detrimento dei livelli occupazionali. Ricorda a tal proposito che l'agenzia Ansa, una delle più importanti agenzie del mondo, ha acquisito un'autorevolezza a livello internazionale anche grazie ad una capillare presenza di corrispondenti in tutto il mondo. Auspica quindi che l'intervento del sottosegretario Legnini possa sortire l'effetto indicato nella risoluzione di cui è cofirmatario.

  Sandra ZAMPA (PD) esprime innanzitutto, anche a nome del gruppo cui appartiene, solidarietà ai giornalisti dell'Adnkronos, ringraziando il sottosegretario Legnini per il lavoro paziente da lui svolto, senza molto clamore, ma che rappresenta la base per risolvere una situazione difficile. Concorda con quanto rappresentato dal sottosegretario circa la necessità di una riforma complessiva, visto che la legge che regola il settore è molto datata e ferma agli anni Cinquanta, a parte un intervento specifico più recente. Evidenzia che la risoluzione in discussione – alla nuova formulazione della quale ha contribuito – sintetizza il pensiero comune e ribadisce la necessità di tenere collegati qualità e quantità dell'informazione attraverso la riduzione dei tempi di pubblicazione e l'originalità delle notizie, parametri che permettono agli editori di guadagnare. Esprime altresì apprezzamento per il fatto che il sottosegretario ha preannunciato una riforma da lungo attesa, in riferimento alla quale centrale deve essere la qualità della professione, anche attraverso eventuali accorpamenti finalizzati alla differenziazione del prodotto giornalistico, per produrre un tipo di servizio che non faccia diminuire i posti di lavoro, ma li moltiplichi. Rileva d'altra parte che il tavolo di confronto preannunciato dal sottosegretario Legnini è urgentissimo. Pag. 67Ritiene quindi che la risoluzione in discussione punti a consentire una sospensione delle procedure in atto presso l'Adnkronos, fino a quando non sarà risolto il tema della riforma in corso di stesura.

  Marco DI LELLO (Misto-PSI-PLI) dichiara di condividere la risoluzione in titolo, così come riformulata dal collega Molea. Rivolgendosi al Governo, chiede di sapere quali siano i costi complessivi sostenuti dall'Esecutivo per corrispondere i corrispettivi alle undici agenzie giornalistiche, specificando, in particolare, quanto riceva ciascuna di esse ed in particolare Adnkronos. Chiede inoltre di sapere quali siano gli impegni che quest'ultima agenzia si assume a fronte del ricevimento del corrispettivo per i servizi resi. Dopo aver ricordato che è necessario tentare di garantire il livello occupazionale dei lavoratori di questo settore, ricorda che il Governo è libero sia sull’an, sia sul quanto in ordine alla sua libertà di contrarre o meno con soggetti privati, non essendo vincolato a firmare i relativi contratti. Chiede quindi di valutare l'opportunità di non stipulare contratti di servizio giornalistico con le imprese che non garantiscano in qualche maniera il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, imprese che, tra l'altro, non sono neanche in crisi.

  Giancarlo GALAN, presidente, preannuncia l'impossibilità di partecipare al seguito della discussione della risoluzione all'ordine del giorno, ringraziando ancora il rappresentante del Governo per la sua disponibilità.

  Marco DI LELLO (Misto-PSI-PLI) ribadisce che vi è una libertà di contrattazione, segnalando come attualmente vi siano ben undici soggetti con cui rapportarsi, confidando quindi nella moral suasion del Governo.

  Luigi GALLO (M5S) ritiene, anche a nome del suo gruppo, di dover salvaguardare il lavoro dei giornalisti che subiscono il condizionamento degli editori, i quali rendono l'informazione poco qualificata. Ritiene che sia i Governi passati, sia quello attuale, siano in qualche modo, per il tramite del Dipartimento per l'informazione e l'editoria incardinato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, corresponsabili del fatto che l'Italia sia tra gli ultimi posti in graduatoria nelle classifiche mondiali relative alla libertà di stampa nei singoli Paesi. Rileva anch'egli come, nonostante i bilanci della agenzie di stampa siano in attivo, vi è il tentativo di ridurre il livello occupazionale in tale settore. Rileva, poi, che dal 2013 al 2014 le risorse a disposizione del Dipartimento per l'informazione e l'editoria sono aumentate da 170 a 236 milioni di euro. Precisa inoltre che si può evincere dal bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri che sono destinate specifiche risorse per spot pubblicitari a favore delle iniziative del Governo, finanziati quindi con risorse pubbliche, che promuovono le attività istituzionali dell'Esecutivo deformando la realtà dei fatti. Chiede quindi al rappresentante del Governo se sia vero che nelle convenzioni precedenti a quella stipulata lo scorso dicembre vi era il vincolo di mantenere gli stessi livelli occupazionali dei periodi precedenti; clausola non riproposta nelle vigenti convenzioni. Se così fosse vero, infatti, si evidenzierebbe una responsabilità dell'attuale Governo nel non aver riproposto tale vincolo per le società editrici delle agenzie giornalistiche, rendendo quindi possibile, da parte di queste, l'inizio delle procedure di licenziamento dei propri giornalisti.

  Giancarlo GIORDANO (SEL) accoglie con piacere le iniziative annunciate dal sottosegretario Legnini. Dopo essersi dichiarato amareggiato per quanto successo ieri nella sede dell'Adnkronos, chiede al Governo di esercitare la necessaria pressione per addivenire ad una soluzione favorevole di questa vicenda. Rileva poi quanto sia importante il pluralismo delle fonti di informazione per la qualità della nostra democrazia, precisando che negli ultimi venti anni circa vi sia stata in realtà una commistione tra partiti politici e potere Pag. 68dell'informazione. Dopo essersi dichiarato favorevole ad una moratoria sui licenziamenti preannunciati, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione in oggetto, la quale è stata anche dal suo gruppo sottoscritta.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI si dichiara disponibile a rendere alla Commissione ogni possibile dato e informazione riguardanti il settore dell'editoria e dell'informazione in genere. Ciò potrà avvenire, a seconda della volontà della Commissione, sia in un'apposita audizione, sia nel corso di un'eventuale indagine conoscitiva. Chiarisce poi che le cifre indicate dal collega Gallo concernenti le spese a favore dell'editoria non sono esattamente riportate. Aggiunge quindi che questo settore, in realtà, ha subito negli ultimi anni una decurtazione di finanziamenti, e che solo quest'anno, con l'approvazione da parte della legge di stabilità di un fondo straordinario per le crisi aziendali del settore, la somma complessiva delle risorse destinate al comparto ha visto un incremento. Ribadisce quindi che il Governo ha chiesto un progetto di innovazione alle imprese editrici, le quali altrimenti non saranno finanziate. Con riferimento, poi, ad una specifica domanda dell'onorevole Di Lello, precisa che i corrispettivi attribuiti al complesso delle agenzie ammonta ad una somma annuale compresa tra i 37 e i 38 milioni di euro, per ciò che concerne i servizi resi al Dipartimento per l'informazione e l'editoria. Aggiunge quindi che ulteriori corrispettivi sono resi dal Ministero per gli affari esteri (MAE) alle agenzie giornalistiche per i servizi forniti da queste all'estero. La somma complessiva dei corrispettivi resi dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dal MAE raggiunge, quindi, circa 43 milioni di euro. Rileva poi come le agenzie di stampa lavorino sul mercato e che, quindi – ciascuna in misura diversa dalle altre – rendano i propri servizi oltre che al Governo anche a soggetti privati. Ciò rende difficile determinare quale parte del personale sia dedicata a fornire il servizio all'Esecutivo e quale ad altri committenti privati. In virtù di questo, non è detto che ad invarianza complessiva di unità lavorative non corrisponda una riduzione di professionisti che lavorano per i servizi forniti agli organi del Governo. Riferisce inoltre che gli risulta una riduzione del 15-20 per cento del fatturato delle agenzie giornalistiche derivante da committenti privati. Considerato quanto sopra, ritiene che potrebbe essere inefficace porre una clausola che voglia mantenere inalterati i complessivi livelli occupazionali, potendo le agenzie di stampa dichiarare la destinazione di un certo numero di giornalisti a favore dei servizi resi al Governo, senza potere questo verificare se la loro attività non sia in realtà destinata ad altri soggetti privati committenti.
  Preannuncia quindi parere favorevole del Governo sulla risoluzione in oggetto, così come riformulata.

  Sandra ZAMPA (PD), intervenendo per una precisazione, preannuncia, anche a nome del suo gruppo, la presentazione di una proposta di indagine conoscitiva sul settore dell'editoria, finalizzata ad approfondire le tematiche emerse nel corso della discussione della risoluzione n. 7-00245 Molea.

  Giorgio LAINATI (FI-PdL) annuncia, anche a nome del suo gruppo, il voto favorevole sulla risoluzione in oggetto, così come riformulata, nonostante appartenga ad una forza politica di opposizione. Si dichiara, poi, stupefatto dall'intervento del collega Gallo, rilevando come il campo dell'informazione sia un ambito assai complicato, annunciando, quindi, a nome del suo gruppo, l'avviso favorevole allo svolgimento di un'indagine conoscitiva sul settore dell'editoria, così come proposto dalla collega Zampa. Rileva, in particolare, come l'abolizione del fondo per l'editoria richiesta dal Movimento 5 Stelle vada contro le esperienze europee. Rileva, inoltre, considerata la sua esperienza di vicepresidente della Commissione parlamentare di vigilanza sul settore radiotelevisivo, di conoscere bene l'esigenza della trasparenza: vi è comunque differenza tra questa Pag. 69esigenza e quella di «staccare la spina» al settore, creando in tal modo una valanga di disoccupati. Con riferimento poi alle graduatorie mondiali richiamate dall'onorevole Gallo, concernenti la situazione della libertà di informazione in Italia, rileva come le stesse abbiano un elevato margine di soggettività, non risultando dati oggettivi. Ricorda, poi, come vi siano diversi programmi del servizio pubblico che non assicurano il pluralismo dell'informazione. Aggiunge, altresì, che negli ultimi anni, sia il sottosegretario Bonaiuti, sia il sottosegretario Levi hanno dovuto fare i conti con i relativi ministri pro tempore dell'economia e delle finanze Tremonti e Padoa-Schioppa che hanno ridotto i fondi per l'editoria. Rileva, poi, come gli spot che la Presidenza del Consiglio manda in onda sono relativi alle attività svolte dai vari ministeri, svolgendo un'attività di divulgazione su molti aspetti di rilevante importanza, sconosciuti ai cittadini. Ricorda, in particolare, che quando il primo Governo Berlusconi, nel 1994, mandò in onda questi programmi di divulgazione, furono molto accese le polemiche.

  Luisa BOSSA (PD) chiede chiarimenti al sottosegretario Legnini in ordine a come voglia – nell'ambito del progetto di riforma legislativa del settore che è in animo di intraprendere – disciplinare l'affidamento dei servizi della agenzie giornalistiche, ad esempio tramite l'emanazione di bandi di gara a procedura aperta.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, considerata la complessità della questione sollevata dalla deputata Bossa, si riserva di fornire le necessarie informazioni in una prossima occasione.

  Manuela GHIZZONI, presidente, evidenzia che su questa e su altre sollecitazioni emerse nel corso della discussione della risoluzione, l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, potrà valutare la possibilità di un ulteriore confronto con il sottosegretario Legnini.

  Bruno MOLEA (SCpI) dopo aver evidenziato la necessità di salvaguardare i livelli occupazionali dei lavoratori dell'Adnkronos, esprime soddisfazione per la condivisione di una risoluzione, la cui riformulazione rappresenta la sintesi di tutte le istanze emerse nella discussione, ringraziando i colleghi che l'hanno condivisa. Auspica che queste istanze siano ricondotte nell'ambito di una iniziativa legislativa.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dà quindi lettura dei firmatari della nuova formulazione della risoluzione in discussione.

  Luigi GALLO (M5S) preannuncia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, l'astensione sulla risoluzione in discussione perché non si ritiene opportuno che anche per questa iniziativa vi sia un finanziamento pubblico.

  La Commissione approva quindi la nuova formulazione della risoluzione n. 7-00245 Molea, che assume il numero 8-00035 (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 11.05.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 6 febbraio 2014. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 11.05.

5-01086 Pes: Sull'istituzione dei licei musicali e su talune problematiche concernenti i docenti precari di musica.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde alla interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Laura COCCIA (PD), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara soddisfatta della risposta per l'attenzione dimostrata Pag. 70dal Governo alla questione in oggetto, pur rappresentando l'attesa per la definitiva conclusione della contrattazione collettiva in corso di svolgimento.

5-01337 Gallinella: Interventi a tutela delle piccole scuole dei comuni montani.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde alla interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Filippo GALLINELLA (M5S), replicando per la sua interrogazione, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo che va nella giusta direzione, pur con l'auspicio di una definizione in tempi brevi della situazione esistente.

  Manuela GHIZZONI, presidente, intervenendo per una precisazione, rappresenta al collega Gallinella che le Commissioni riunite VII e XI avvieranno nelle prossime settimane l'esame della proposta di legge n. 353 Pes, vertente proprio sull'oggetto dell'atto di sindacato ispettivo da lui presentato.

5-01439 Coccia: Sui fondi destinati all'avviamento alla pratica sportiva nelle scuole.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde alla interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Laura COCCIA (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta resa dal rappresentante del Governo. Rileva, infatti, che determinare l'entità dei fondi nel mese di gennaio rende impossibile ai dirigenti scolastici la programmazione delle attività sportive invernali, in particolare dei giochi sportivi studenteschi. Auspica quindi che il Governo anticipi la comunicazione delle risorse a disposizione dei singoli istituti in modo che fin dall'inizio dell'anno scolastico si possa avere contezza delle risorse a disposizione per tale fine.

5-01511 Culotta: Sui percorsi abilitanti speciali per l'insegnamento nella classe di concorso 56/A, concernente discipline nautiche.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde alla interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Magda CULOTTA (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta resa dal sottosegretario Rossi Doria. Sottolinea, però, come in Italia sia difficile reperire docenti con i necessari titoli per poter insegnare nella classe di concorso 56/A. Auspica che si possa trovare una definitiva soluzione per questa problematica secondo criteri di legittimità.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 11.30.

COMITATO RISTRETTO

  Giovedì 6 febbraio 2014.

Modifiche alla disciplina in materia di contributi universitari.
C. 1159 Vacca.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 11.30 alle 12.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Istituzione dell'Unione nazionale dei gruppi sportivi scolastici.
C. 576 Ghizzoni e C. 611 Centemero.

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