CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 gennaio 2014
156.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Martedì 14 gennaio 2014. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI. – Intervengono i sottosegretari per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Marco Flavio Cirillo, e per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 11.10.

7-00023 Benamati: Completamento della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi e del processo di smantellamento degli impianti nucleari.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00032).

  Le Commissioni proseguono la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 10 settembre 2013.

  Gianluca BENAMATI (PD) illustra un nuovo testo della risoluzione, da lui predisposto, che tiene conto delle questioni emerse nel corso delle audizioni effettuate, del dibattito fin qui svoltosi e delle documentazioni fornite, in particolare gli atti dei lavori della scorsa legislatura della Commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Marco Flavio CIRILLO, esprimendo un orientamento favorevole sul nuovo testo della risoluzione, accoglie gli impegni di cui al primo, al secondo, al terzo e al quarto punto del dispositivo; quanto al quinto impegno, propone una riformulazione volta a specificare la diversità dei ruoli cui sono chiamate la Sogin e le imprese di settore. Accoglie infine il sesto punto degli impegni purché sia riformulato prevedendo la clausola di compatibilità di finanza pubblica.

  Gianluca BENAMATI (PD) accetta la riformulazione proposta dal rappresentante Pag. 8del Governo in quanto sostanzialmente in linea con le finalità della risoluzione.

  Mirko BUSTO (M5S), con riferimento al contenuto del sesto impegno, anche nella nuova formulazione proposta dal Governo e accettata dal collega Benamati nella seduta odierna, esprime la preoccupazione che, sulla base di quanto espressamente riferito alle Commissioni dai rappresentanti dell'ISPRA – e non di sue personali valutazioni –, lo svolgimento di attività di ricerca su forme di trattamento dei rifiuti radioattivi quale il citato ADS potrebbe richiedere l'importazione di tali rifiuti dai Paesi esteri che ne producono. In alternativa, non resterebbe che pensare che la previsione di tali attività di ricerca sia conseguente all'idea sbagliata di una possibile ripresa del discorso sul nucleare in Italia. Chiede, pertanto, al collega Benamati di espungere il sesto impegno della parte dispositiva dal testo della sua risoluzione. In caso contrario, annuncia fin d'ora il voto contrario dei deputati del gruppo M5S sulla nuova formulazione della risoluzione in discussione.

  Gianluca BENAMATI (PD) ritiene opportuno svolgere alcune precisazioni allo scopo di evitare equivoci sul contenuto degli impegni rivolti al Governo. In particolare, osserva come esistano dispositivi di trattamento dei rifiuti in grado di ridurre massicciamente i tempi di decadimento delle scorie. Questo è lo scopo ultimo delle attività di ricerca cui sarebbe estremamente importante che anche l'Italia partecipasse in una prospettiva di miglioramento della compatibilità ambientale delle scorie trattate.

  Il sottosegretario Marco Flavio CIRILLO dichiara di condividere le considerazioni svolte dal relatore circa la finalità insita nel sesto impegno che è senz'altro quella di facilitare il coinvolgimento dell'Italia alle attività di ricerca che hanno lo scopo di ridurre i tempi di decadimento delle scorie. Quanto al pericolo che si metta in discussione la scelta del non ritorno al nucleare confermata anche dal recente referendum popolare, ritiene di poter escludere che la formulazione dell'impegno in esame possa nascondere altre intenzioni.

  Alessandro BRATTI (PD) si dichiara pienamente d'accordo con il testo della nuova formulazione della risoluzione in discussione. Aggiunge, in vista della ormai prossima discussione dello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sulla gestione del combustibile esaurito e dei residui radioattivi, che le Commissioni hanno la possibilità di qualificare ulteriormente il loro impegno nella definizione di indirizzi al Governo e nell'ammodernamento della legislazione in materia, da un lato, introducendo norme capaci di garantire autorevolezza e indipendenza all'istituenda autorità di regolamentazione e, dall'altro, definendo criteri certi in materia di individuazione e di scelta dei siti per la raccolta e la messa in sicurezza delle scorie nucleari e dei rifiuti radioattivi.

  Mirko BUSTO (M5S) chiede al relatore di valutare la possibilità di prevedere espressamente al sesto punto del dispositivo che non sarà consentito importare rifiuti radioattivi da altri Paesi.

  Luigi DALLAI (PD) sottolinea che, in primo luogo, da chi si batte per un mondo senza rischio nucleare, dovrebbe riconoscersi la necessità che l'Italia faccia la sua parte in ambito internazionale, partecipando a pieno titolo alle attività di ricerca dirette a mitigare i rischi di gestione delle scorie e dei rifiuti radioattivi. Ritiene pertanto che non dovrebbero essere posti vincoli né sui luoghi in cui dovrebbe svolgersi l'attività di ricerca né sui materiali sui quali si dovrà lavorare.

  Gianluca BENAMATI (PD), alla luce del dibattito fin qui svoltosi, propone di modificare il sesto impegno specificando che si tratti di attività internazionali di ricerca.

  Il sottosegretario Marco Flavio CIRILLO concorda con la riformulazione proposta dall'onorevole Benamati.

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  La Commissione approva il nuovo testo della risoluzione, come ulteriormente modificato, che assume il numero 8-00032 (vedi allegato 2).

7-00084 Terzoni: Iniziative del Governo nazionale per la verifica dei procedimenti autorizzatori regionali relativi alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
(Seguito della discussione e rinvio).

  Le Commissioni proseguono la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 17 ottobre 2013.

  Patrizia TERZONI (M5S) illustra una nuova formulazione della risoluzione in titolo (vedi allegato 3), sottolineando che la parte dispositiva è stata modificata con l'intento di recepire le osservazioni evidenziate dal rappresentante del Governo nella precedente seduta del 17 ottobre 2013.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI accoglie il primo impegno recato dal dispositivo della risoluzione. Non accoglie il secondo impegno, osservando che il Governo può esercitare i poteri sostitutivi nei confronti delle regioni previsti dall'articolo 120 della Costituzione nel caso di mancato rispetto di trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica, fattispecie che non ricorrono nelle situazioni richiamate nell'atto in oggetto. Accoglie il terzo impegno della parte dispositiva, purché sia riformulato inserendo dopo le parole «a definire,» le seguenti: «ad esclusione dei digestati ricavati da produzioni vegetali non pericolose (di cui all'articolo 52, comma 2-bis, del decreto-legge n. 83 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134),». Accoglie il quarto impegno della parte dispositiva, purché sia riformulato sopprimendo le parole «di questa sostanza» e aggiungendo dopo le parole «a valutare la possibilità di rivedere l'inserimento» le seguenti «dei digestati non inclusi nell'articolo 52, comma 2-bis, del decreto-legge n. 83 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134,» e sopprimendo, in fine, le parole «come richiesto dalle associazioni che riuniscono le aziende agricole, appunto, biologiche». Accoglie quindi il quinto impegno della parte dispositiva con una riformulazione volta a sostituire le parole «del digestato in tutte le sue forme, e sostenere quindi la necessaria qualificazione del digestato stesso come rifiuto» con le seguenti: «del digestato, sostenendo la qualificazione dello stesso come rifiuto, ad esclusione di quello di cui all'articolo 52, comma 2-bis, del decreto-legge n. 83 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134.».
  Sottolinea che vi è stata una lunga querelle – conclusasi con l'approvazione del più volte citato articolo 52 del decreto-legge n. 53 del 2012 – per escludere che il digestato ricavato da coltivazioni agricole non pericolose sia considerato rifiuto. Aggiunge che la Commissione europea sta lavorando alla definizione di criteri che determinano la cessazione della qualifica di rifiuto del digestato. Sottolinea quindi che lo studio finale del Joint Research Centre della Commissione europea è stato presentato e discusso con gli Stati membri lo scorso 18 ottobre al fine di addivenire ad una proposta di regolamento End of Waste anche per il digestato.
  Rileva infine che il Governo non accoglie complessivamente le premesse della risoluzione che giudica non accettabili sia nei giudizi sulle regioni sia su alcune indicazioni come quelle relative, ad esempio, alle centrali superiori a un MW.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD) fa presente che la risoluzione della collega Terzoni presenta diverse criticità che, anche sulla base della condivisibile proposta di riformulazione avanzata dal sottosegretario De Vincenti, necessitano di essere segnalate con chiarezza.
  Rileva anzitutto che la riferita difformità della normativa nazionale rispetto a quella europea non attiene ai profili evidenziati Pag. 10dai colleghi del gruppo M5S. Giudica altresì negativamente la posizione critica espressa nella risoluzione in discussione sull'impatto ambientale e sulla funzione economica degli impianti a biogas e/o a biomasse, soprattutto di quelli di piccola taglia e finalizzati al sostegno delle attività agricole. Al contrario, segnala l'esigenza di individuare una soluzione positiva per quegli impianti che, pur realizzati nel rispetto della normativa nazionale, risultano attualmente non in linea con quanto previsto dalla legislazione europea.
  L'altra questione che a suo avviso merita di essere affrontata dalle Commissioni riguarda la definizione di indirizzi chiari al Governo affinché faccia una completa e approfondita verifica della situazione esistente circa il numero, la dislocazione territoriale e le caratteristiche produttive degli impianti che risultino attualmente autorizzati su tutto il territorio nazionale. A tal fine, ritiene, peraltro, che il primo impegno della risoluzione in discussione sia superfluo e che lo stesso vada riformulato nel senso di prevedere semplicemente la predisposizione da parte del Governo di una relazione sullo stato della situazione, anche in considerazione del fatto che la normativa vigente prevede già l'obbligo in capo alle regioni di trasmettere al MiSE i dati completi su tutte le autorizzazioni rilasciate. Esprime inoltre un giudizio negativo sul secondo impegno della risoluzione, dato che, a suo avviso, il potere sostitutivo di cui all'articolo 120 della Costituzione può essere usato solo con riferimento agli atti dovuti delle regioni e non agli atti discrezionali ad esse spettanti, come nel caso dei provvedimenti autorizzatori di competenza regionale necessari per la realizzazione degli impianti per la produzione di energia a biogas e/o biomasse.
  Conclude, quindi, esprimendo un giudizio altrettanto negativo sul contenuto delle premesse della risoluzione della collega Terzoni, con particolare riferimento alle supposte inadempienze delle regioni nel rilascio delle prescritte autorizzazioni e al mancato esercizio dei connessi compiti di controllo e di vigilanza.

  Patrizia TERZONI (M5S), tenuto conto della posizione espressa dal rappresentante del Governo, ritiene di dover ulteriormente approfondire la parte dispositiva della sua risoluzione, riservandosi di proporre un'ulteriore nuova formulazione. Si impegna quindi a riformulare la parte delle premesse nel senso indicato dal sottosegretario De Vincenti. Chiede pertanto di rinviare ad altra seduta il seguito della discussione della risoluzione.

  Gianluca BENAMATI (PD) esprime soddisfazione per la favorevole evoluzione, rispetto all'iniziale contrarietà, della posizione del Governo sulla risoluzione in discussione che individua criticità reali e bisognose di approfondimento. Concorda con la richiesta della collega Terzoni di rinviare la discussione della risoluzione.

  Davide CRIPPA (M5S) condivide la richiesta di rinviare la discussione e la disponibilità della presentatrice di riformulare le premesse della risoluzione. In merito al terzo impegno della parte dispositiva, nella formulazione oggi presentata dalla collega Terzoni, sottolinea che si deve prestare particolare attenzione al digestato di provenienza anaerobica che potrebbe essere pericoloso per l'agricoltura. Ritiene opportuno lasciare un ampio margine di approfondimento relativamente a tutte le forme di digestato per individuare con chiarezza quelle non pericolose, senza escludere a priori il digestato anaerobico di prodotti non pericolosi.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI ribadisce l'esigenza di escludere i digestati ricavati da produzioni vegetali non pericolose secondo le prescrizioni del decreto-legge n. 83 del 2012.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.05.

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