CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 gennaio 2014
153.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 9 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 9.05.

  Elio VITO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito. Rivolge quindi il proprio saluto al collega Cirielli, di cui ricorda l'autorevolezza nella qualità di presidente della Commissione nella precedente legislatura.

5-01819 Nastri: Sull'applicazione della legge n. 125 del 2013 al Comparto sicurezza e difesa.

  Edmondo CIRIELLI (FdI), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo sottolineando gli aspetti positivi dell'iniziativa governativa, volta a contrastare il precariato nel pubblico impiego, ribattezzata «decreto D'Alia», manifestando altresì stupore per le resistenze che l'applicazione di tale norma incontra con riguardo al personale volontario del Comparto sicurezza e difesa. Evidenzia che si tratta di giovani a cui, nonostante abbiano concluso senza demerito il periodo di ferma breve o di ferma prefissata quadriennale, a tutt'oggi non sono state estese quelle tutele previste per altri lavoratori precari e che spesso hanno rischiato la vita nelle missioni internazionali in cui il Paese è impegnato, circostanza che induce a considerare quasi un obbligo morale l'opportunità di un intervento risolutivo.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), confermando che i giovani volontari delle Forze armate, richiamati dall'onorevole Cirielli, presentano tutte le caratteristiche oggettive per poter transitare nel servizio permanente effettivo o nelle Forze di Polizia. Precisa, tuttavia, che le norme della legge n. 125 del 30 ottobre 2013, citate nell'interrogazione in oggetto, Pag. 78non possono essere applicate anche alle Forze armate e che, pertanto, gli istituti da esse previsti non possono essere utilizzati con riferimento a questi giovani. Fa presente, comunque, che il Governo sta valutando le possibili iniziative da assumere per consentire l'accesso ad apposite «finestre», anche nell'ambito delle soluzioni da adottare per risolvere le analoghe problematiche oggetto dell'interrogazione dell'onorevole Scanu, prevista dall'ordine del giorno di oggi.

  Edmondo CIRIELLI (FdI), nel ringraziare il sottosegretario Alfano per la disponibilità e l'apprezzamento dimostrato nei confronti delle problematiche poste dall'interrogazione, prende atto della risposta ricevuta rivolgendo un invito affinché il Governo possa davvero prendere a cuore la situazione dei giovani precari delle Forze armate.
  Si tratta di una problematica delicata, soprattutto con riguardo ai vincitori del concorso del lontano 2006, cui nella scorsa legislatura il Parlamento aveva cercato di porre rimedio attraverso l'innalzamento al 100 per cento della quota di riserva a favore dei volontari provenienti dalle Forze armate nell'ambito dei concorsi da bandire per le Forze di polizia e che le successive misure riguardanti il blocco del turn over hanno di fatto vanificato.
  Sottolinea, infine, l'esigenza di evitare che la mancata immissione di questi giovani volontari nel servizio effettivo – deludendo le loro legittime aspettative – possa minare la credibilità della nazione determinando, altresì, un invecchiamento dello strumento militare.

5-01820 Scanu: Sul concorso per il reclutamento di VFP4-11a immissione 2012.

  Alessandro MAZZOLI (PD), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, soffermandosi su due novità intervenute rispetto alla risposta ad un suo precedente atto di sindacato ispettivo presentato sul medesimo tema. La prima è rappresentata dalla sentenza del Tar del 13 novembre 2013 che ha accolto il ricorso presentato da 77 vincitori del concorso per VFP4 bandito nell'ottobre del 2011 e non assunti a seguito del provvedimento che ha disposto la riduzione dei posti utili messi a concorso. La seconda riguarda, invece, la pubblicazione in data 3 dicembre 2013 del decreto n. 273 del 2013 per il reclutamento di 2.229 posti per VFP4, senza però prevedere lo scorrimento della graduatoria già esistente. Evidenzia, peraltro, che tale seconda novità sembra contraddire l'assunto della carenza di risorse, posto a motivazione della mancata immissione dei 549 vincitori del concorso bandito nel 2011.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), osservando innanzitutto che il nuovo bando per il reclutamento di 2.229 volontari delle Forze armate in ferma quadriennale risponde all'esigenza di mantenere un adeguato livello di età media del personale militare, cui sono richiesti specifici requisiti di idoneità fisica.
  Quanto ai 549 idonei del concorso del 2011 fa, quindi, presente, in generale, che il Governo si sta attivando per verificare se sia possibile attingere alle graduatorie aperte, evidenziando la complessità del procedimento per il reclutamento del personale delle Forze armate, che coinvolge anche le competenze del Dipartimento della funzione pubblica.
  Infine, con riferimento alla sentenza del Tar del 13 novembre 2013 e all'auspicio affinché l'Amministrazione non proceda nell'ulteriore grado di giudizio, conferma che il Dicastero è impegnato per cercare soluzioni, nella consapevolezza che il problema sollevato dagli interroganti pone comprensibilmente il tema delle risorse, che va considerato alla luce delle attuali modalità di copertura finanziaria delle singole procedure concorsuali.

  Alessandro MAZZOLI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della Pag. 79risposta fornita dal rappresentante del Governo, in cui coglie confortanti segnali di apertura e di disponibilità.
  Auspica, quindi, che l'Amministrazione della difesa metta in campo ogni sforzo possibile per evitare che il contenzioso con i 549 vincitori del concorso, oggi indubbiamente diminuiti essendo molti nel frattempo inseriti in altre attività lavorative, possa protrarsi, offrendo finalmente a questi giovani una soluzione soddisfacente.

  Elio VITO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.20.

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