CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 gennaio 2014
152.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 14 GENNAIO 2014

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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 8 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 13.35.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

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5-01727 Busin: Armonizzazione della disciplina nazionale alla normativa europea per quanto riguarda l'applicazione di benefici tributari in favore di soggetti passivi il cui volume d'affari sia inferiore ad un determinato ammontare.

  Filippo BUSIN (LNA) illustra brevemente la propria interrogazione, che mira a verificare la volontà del Governo di assumere iniziative normative finalizzate ad armonizzare la legislazione nazionale vigente in materia di benefici fiscali alla normativa dell'Unione europea.
  Evidenzia, infatti, come la decisione 2013/678/UE, recentemente assunta dal Consiglio dell'Unione europea, preveda la possibilità per l'Italia di ampliare il numero dei beneficiari del regime di esenzione IVA per i soggetti con volume d'affari annuo non superiore a 65.000 euro annui e come in tale contesto sarebbe opportuno ampliare il novero dei contribuenti in favore dei quali sono previste semplificazioni e agevolazioni tributarie.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Filippo BUSIN (LNA) ritiene di non potersi dichiarare soddisfatto della risposta fornita, evidenziando come la facoltà lasciata agli Stati membri dalla normativa europea potrebbe costituire l'occasione per introdurre misure di stimolo in favore delle iniziative imprenditoriali, in particolare per sostenere le imprese nella fase di start-up. Auspica, quindi, che il Governo muti il suo orientamento, introducendo strumenti agevolativi tributari nel senso indicato dall'atto di sindacato ispettivo.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA, integrando la risposta, evidenzia come essa abbia carattere meramente tecnico – amministrativo, essendo incentrata sulla problematica relativa alla perdita di gettito che deriverebbe dall'adeguamento della legislazione nazionale alle nuove normative europee, lasciando comunque aperta la possibilità di adottare in futuro le misure di sostegno auspicate dall'interrogazione.

5-01804 Causi: Innalzamento del valore dei buoni pasto che non concorre alla formazione del reddito imponibile IRPEF.

  Marco CAUSI (PD) illustra la propria interrogazione, sottolineando come essa sottoponga alla valutazione del Governo un'ipotesi di modifica della disciplina IRPEF relativa alla concorrenza alla formazione del reddito imponibile dei buoni pasto che consentirebbe di contemperare gli interessi dei lavoratori dipendenti e quelli dei gestori di un importante settore produttivo quale è quello della ristorazione. Ricorda che la questione è già stata oggetto di dibattito nel corso dell'esame della legge di stabilità 2014, e costituisce dunque un importante spunto per ulteriori iniziative normative in materia.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Rileva altresì come la risposta abbia volutamente carattere eminentemente tecnico, senza pregiudicare le decisioni politiche che potranno essere eventualmente assunte in materia.

  Marco CAUSI (PD) ringrazia il Governo per aver fornito dati quantitativi precisi e puntuali riguardo al tema posto dall'interrogazione. Fa, tuttavia, presente come il valore dei buoni pasto forniti ai lavoratori dipendenti che non concorre alla formazione del reddito imponibile IRPEF, pari a 5,29 euro, sia fermo da circa otto anni, laddove ad, esempio, in Francia tale quota non imponibile è fissata in 7 euro.
  Auspica, dunque, che nel prossimo futuro si riescano a reperire le risorse necessarie a compensare l'innalzamento del valore esente di tali buoni fino a 7 euro, così da equipararli al valore defiscalizzato dei buoni previsto dall'ordinamento tributario francese.

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5-01805 Zanetti: Interpretazione della norma relativa alla riduzione della base imponibile IMU per gli immobili dichiarati inagibili o inabitabili.

  Enrico ZANETTI (SCpI) illustra brevemente la propria interrogazione, la quale intende chiarire alcuni aspetti attuativi del regime IMU, con particolare riguardo all'applicazione dell'agevolazione prevista dall'articolo 13, comma 3, lettera b), del decreto – legge n. 201 del 2013, concernente la riduzione del 50 per cento della base imponibile dell'imposta per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Enrico ZANETTI (SCpI) si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Governo, rilevando come essa faccia altresì chiarezza su quali siano le responsabilità facenti capo ai Comuni nella materia affrontata dall'atto di sindacato ispettivo.

5-01806 Paglia: Problematiche relative al regime IMU degli immobili ad utilizzazione mista di proprietà di enti non commerciali.

  Giovanni PAGLIA (SEL) illustra brevemente la propria interrogazione, la quale intende fare chiarezza sul regime IMU applicabile agli immobili di proprietà di enti non commerciali aventi utilizzazione mista.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giovanni PAGLIA (SEL) si dichiara soddisfatto della risposta, evidenziando come, alla luce degli elementi forniti dal Governo, dovrebbe ritenersi superato il problema relativo alle modalità di determinazione dell'utilizzazione mista di immobili destinati in parte allo svolgimento di attività commerciali, in parte ad attività non commerciali, da parte di enti non commerciali, ai fino dell'applicazione dell'IMU. Evidenzia, quindi, come da ciò dovrebbe conseguire la possibilità, per i Comuni, di recuperare il gettito IMU dovuto dagli enti non commerciali proprietari di tali immobili anche per l'anno fiscale 2013.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.50.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 8 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 13.50.

Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2011/16/UE relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale e che abroga la direttiva 77/779/CEE.
Atto n. 43.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 gennaio scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che nel corso della seduta di ieri il relatore, Pelillo, ha formulato una proposta di parere favorevole sullo schema di decreto legislativo, sul quale non è peraltro ancora pervenuto il prescritto parere della Conferenza unificata. Pertanto il parere della Commissione sullo schema di decreto non potrà aver luogo prima della prossima settimana.Pag. 101
  In tale contesto, nel ricordare come il termine per l'espressione del parere sul provvedimento, nonché sullo schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2011/61/UE sui gestori di fondi di investimento alternativi, che modifica le direttive 2003/41/CE e 2009/65/CE e i regolamenti (CE) n. 1060/2009 e (UE) n. 1095/2010 (Atto n. 55) e sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2011/89/UE che modifica le direttive 98/78/CE, 2002/87/CE, 2006/48/CE e 2009/138/CE per quanto concerne la vigilanza supplementare sulle imprese finanziarie appartenenti a un conglomerato finanziario (Atto n. 60), scada lunedì 13 gennaio prossimo, chiede al rappresentante del Governo di esprimere l'impegno dell'Esecutivo ad attendere il parere della VI Commissione, anche oltre lo spirare del predetto termine, prima di procedere all'approvazione definitiva dei decreti legislativi, in considerazione del fatto che la Commissione stessa ha finora potuto disporre di poco tempo per approfondire tre provvedimenti piuttosto articolati, nonché della circostanza, già richiamata in precedenza, che su uno di essi non è stato ancora espresso il parere della Conferenza unificata.
  Sottolinea, del resto, come la 6a Commissione Finanze e Tesoro del Senato, competente ad esaminare i provvedimenti presso l'altro ramo del Parlamento, non abbia ancora potuto avviarne l'esame ed abbia pertanto richiesto analoga disponibilità dell'Esecutivo ad attendere l'espressione del parere parlamentare.

  Marco CAUSI (PD) concorda con l'esigenza, segnalata dal Presidente, che il Governo attenda il parere parlamentare anche oltre il termine previsto prima di procedere all'adozione definitiva degli schemi di decreto legislativo in esame, considerando altresì opportuno che l'Esecutivo si renda disponibile a rispondere a eventuali quesiti che dovessero essere posti in merito al contenuto dei citati provvedimenti, pur rilevando come essi non sembrino presentare particolari aspetti problematici, costituendo atti dovuti di recepimento di direttive europee in vigore.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA considera comprensibile la richiesta avanzata dal Presidente, dichiarando la disponibilità del Governo ad attendere il parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo in esame, nonché sugli schemi di decreto n. 55 e n. 66, anche oltre il termine fissato per il 13 gennaio prossimo, pur ritenendo necessario che il parere venga espresso nella prossima settimana.
  Segnala quindi l'opportunità che eventuali richieste di chiarimento in ordine al contenuto dello schema di decreto, ovvero al contenuto degli altri schemi in esame, siano formulate preventivamente, in modo da consentire al Governo di fornire alla Commissione più compiuti elementi di valutazione.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame a una seduta da convocare nella prossima settimana, nel corso della quale si procederà all'espressione del parere sullo schema di decreto legislativo.

Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2011/61/UE sui gestori di fondi di investimento alternativi, che modifica le direttive 2003/41/CE e 2009/65/CE e i regolamenti (CE) n. 1060/2009 e (UE) n. 1095/2010.
Atto n. 55.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 7 gennaio scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, Petrini, ha illustrato il contenuto del provvedimento.
  Richiamandosi alle considerazioni già espresse in occasione dell'esame dello schema di decreto legislativo n. 43, e nessun Pag. 102altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame a una seduta da convocare nella prossima settimana, nel corso della quale si procederà all'espressione del parere sullo schema di decreto legislativo.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2011/89/UE che modifica le direttive 98/78/CE, 2002/87/CE, 2006/48/CE e 2009/138/CE per quanto concerne la vigilanza supplementare sulle imprese finanziarie appartenenti a un conglomerato finanziario.
Atto n. 60.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 dicembre scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che l'espressione del parere sullo schema di decreto legislativo avrà luogo nel corso della prossima settimana.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame a una seduta da convocare nella prossima settimana.

  La seduta termina alle 14.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 8 gennaio 2014.

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 14 alle 14.15.

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