CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 dicembre 2013
145.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Mercoledì 18 dicembre 2013. — Presidenza del presidente della IV Commissione Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Roberta Pinotti.

  La seduta comincia alle 10.10.

7-00208 Manciulli e Scanu: Sulla Politica di difesa e di Sicurezza Comune (PSDC) in vista del Consiglio europeo del 19-20 dicembre 2013.
(Discussione e rinvio).

  Le Commissioni iniziano la discussione dell'atto di indirizzo in titolo.

  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Andrea MANCIULLI (PD) illustra la risoluzione a sua prima firma evidenziando, innanzitutto, che il Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre non sarà in grado compiere un passo importante verso un sistema di difesa europea più strutturato. Ciò richiederà che a questo appuntamento facciano seguito sviluppi successivi.
  Passa, quindi, a delineare il quadro dello scenario geopolitico, osservando che questo presenta segnali di un'evidente complicazione con riguardo alla frontiera del Mediterraneo che deve diventare più centrale per l'Europa. In tale contesto risulta indispensabile ribadire con forza la centralità della politica di difesa europea, che deve orientarsi in senso unitario. Se oggi si può affermare che la difesa europea Pag. 6non esiste, dipende dal fatto che essa non è autonoma. Proprio in considerazione dell'obiettivo di ridare centralità alla difesa europea, rivolge quindi un invito a tutti i gruppi a sottoscrivere l'atto di indirizzo in esame, il cui punto politico fondamentale riguarda la necessità di promuovere in sede europea un'azione volta a colmare le lacune del sistema della difesa europea.
  Sottolinea, inoltre, il bisogno di elaborare un nuovo Strategy Paper con una visione europea compiuta sulle nuove minacce di tipo geostrategico. Occorre, altresì, assicurare l'effettivo avvio di programmi europei nel campo della sorveglianza aerea satellitare, nonché sviluppare alcune capacità chiave quale, ad esempio, il rifornimento in volo rispetto al quale l'Europa non è indipendente.
  Evidenzia, infine, come sia necessario che il Consiglio europeo getti le basi per definire in modo migliore cosa si debba intendere per difesa europea.
  In considerazione di quanto evidenziato, sottolinea l'importanza che le Commissioni possano dare un segnale forte realizzando la più larga condivisione possibile sull'atto di indirizzo in discussione.
  Comunica in conclusione che la risoluzione in titolo è stata sottoscritta anche dai suoi colleghi di gruppo Amendola e Quartapelle Procopio.

  Gian Piero SCANU (PD), in qualità di cofirmatario della risoluzione in titolo, manifesta piena condivisione per le considerazioni svolte dal collega Manciulli nell'intervento appena concluso, dal quale si sente totalmente rappresentato.
  Tiene a precisare che il tempestivo inserimento dell'atto di indirizzo all'ordine del giorno delle Commissioni è avvenuto nel rispetto delle procedure e che le Commissioni hanno piena titolarità nell'esame dell'atto stesso.

  Elio VITO, presidente, ringrazia l'onorevole Scanu per la precisazione fornita, confermando che le Commissioni sono pienamente legittimate ad esaminare la risoluzione, che tratta un tema sul quale sono impegnate da diversi mesi.
  Quanto ai profili di programmazione dei lavori, precisa, quindi, che la questione è stata affrontata nella riunione dell'Ufficio di presidenza di ieri della Commissione difesa.
  Segnala poi che presumibilmente vi sarà spazio per proseguire i lavori anche al termine della stessa audizione dei Ministri Bonino e Mauro, programmata per oggi, essendo assai probabile uno slittamento dei lavori dell'Assemblea.

  Il sottosegretario Roberta PINOTTI condivide le valutazioni dell'onorevole Manciulli riguardo alle difficoltà poste dalle sfide che la politica di difesa europea deve affrontare, sottolineando come effettivamente gli esiti dell'importante appuntamento di domani potrebbero non essere quelli attesi.
  Evidenzia, tuttavia, che lo sviluppo delle tematiche centrali della politica di difesa comune potrà essere comunque perseguito durante il semestre di presidenza europeo italiano del 2014.

  Elio VITO, presidente, sottolinea come la richiamata audizione con i titolari dei Dicasteri degli affari esteri e della difesa valorizza il ruolo di queste Commissioni in ordine all'imminente Consiglio europeo.

  Massimo ARTINI (M5S) ritiene opportuno che il dibattito possa proseguire dopo l'audizione citata e che le Commissioni si esprimano solo dopo aver ricevuto dal Governo i necessari elementi di informazione.
  Osserva, tuttavia, che l'attuale formulazione della risoluzione non è condivisibile dal suo gruppo in quanto priva di una visione generale e sostanzialmente incentrata sulle questioni attinenti lo sviluppo dell'industria militare.

  Elio VITO, presidente, ribadisce che, se l'Assemblea non dovesse tenere votazioni nel pomeriggio, le Commissioni potranno tornare a riunirsi dopo l'audizione dei Ministri Mauro e Bonino, facendo tuttavia presente che le Commissioni hanno necessità di esprimersi nella giornata odierna, Pag. 7essendo fissato per domani lo svolgimento del Consiglio europeo. Precisa, infine, che il testo della risoluzione deve necessariamente riferirsi solo ai temi inserito nell'ordine del giorno del Consiglio europeo stesso.

  Edmondo CIRIELLI (FdI), nel ringraziare la presidenza delle Commissioni riunite per questa occasione di dibattito, ritiene importante che la Camera assuma una posizione in vista del prossimo Consiglio europeo e dichiara di sottoscrivere a nome del suo gruppo la risoluzione in titolo, che si caratterizza per equilibrio e spirito di continuità con la politica dei governi dell'ultimo decennio, con particolare riferimento al multipolarismo ed alla partecipazione alle missioni internazionali a norma dell'articolo 11 della Costituzione. Richiamando l'esigenza di una maggiore cooperazione tra l'UE e la NATO, lamenta l'insufficienza della proiezione verso il risultato finale dell'esercito europeo.
  Quanto alla revisione in corso dello strumento militare nazionale, invita a considerare prioritariamente la prospettiva dell'integrazione europea in un un'ottica che sia però politica e non tecnica. Concorda infine con l'ipotesi di redigere un Libro bianco della difesa ed auspica che il Governo riprenda il tema.

  Mario MARAZZITI (PI) esprime apprezzamento per l'accuratezza e la precisione del testo in esame che, per quanto in extremis, consente alle Commissioni di non mancare ad un appuntamento che da molti mesi è stato indicato come molto importante. Nel dichiarare di sottoscrivere la risoluzione in titolo a nome del suo gruppo, si sofferma sul nuovo orizzonte della difesa europea nel mutato scenario geopolitico in cui si è rarefatta la minaccia proveniente dalla frontiera orientale. A suo avviso, la difesa europea implica più pace nel mondo perché punta sulla prevenzione dei conflitti, nonché la garanzia di più saldi equilibri per cui non appare sufficiente la NATO. Nel ritenere che tale profilo dovrebbe interessare in modo particolare anche i gruppi di opposizione, invita i firmatari della risoluzione ad inserire un accenno al modello italiano di partecipazione alle missioni a carattere umanitario.

  Salvatore CICU (FI-PdL) evidenzia l'opportunità che il Parlamento possa fornire un proprio contributo in vista di questo importante appuntamento europeo che, per quanto deboli possano essere gli esiti, costituisce pur sempre un passaggio fondamentale in vista della realizzazione di una politica di difesa unitaria. Sottolinea, inoltre, l'importanza di realizzare una forza di difesa europea che, rimanendo all'interno dell'ambito della NATO e dell'ONU, possa comunque consentire all'Europa di non sentirsi subordinata rispetto a tali istituzioni, svolgendo un ruolo di primo rilievo.
  Condivide le considerazioni dell'onorevole Manciulli riguardo ai mutamenti che stanno interessando lo scenario della difesa europea, sempre più accentuatamente spostato sul Mediterraneo, nonché l'esigenza di redistribuire in ambito europeo il peso che deriva dalle servitù militari.
  Osserva, infine, che la partecipazione dell'Italia alle missioni militari avviene in un contesto che mira a garantire la pace e la democrazia nell'ambito della comunità internazionale e, per tutte queste ragioni, dichiara di aggiungere, insieme all'onorevole Picchi, la propria firma alla risoluzione in titolo.

  Donatella DURANTI (SEL) ritiene che le Commissioni non possano concludere l'esame dell'atto di indirizzo in discussione senza aver prima ascoltato i Ministri degli esteri e della difesa. Evidenzia, quindi, che la risoluzione presentata dai colleghi del Partito Democratico non tiene conto delle posizioni espresse dagli altri gruppi nelle varie occasioni in cui si è discusso della politica di difesa europea, manifestando una contrarietà di fondo riguardo all'impostazione che muove l'atto di indirizzo stesso. Mentre, infatti, condivide la necessità di sviluppare un sistema di difesa europeo integrato, non altrettanto può Pag. 8dire per quanto riguarda l'eccessivo sbilanciamento verso l'opportunità di favorire la crescita dell'industria europea della difesa e le modalità con le quali si intendono affrontare i mutamenti di scenario che si stanno delineando. Per tali ragioni, preannuncia la presentazione di una risoluzione da parte del suo gruppo, che dia rilievo a quanto appena richiamato.

  Luca FRUSONE (M5S) esprime contrarietà sulla risoluzione in discussione che appare trattare con maggiore intensità i temi dell'industria che non quelli propri della difesa. Rileva, infatti, che l'atto di indirizzo appare poco incentrato sulla politica comune di difesa, individuando un percorso che appare andare in senso contrario rispetto a quello auspicabile. Non viene evidenziato come la spending-review abbia colpito soltanto in minima parte il bilancio della difesa, né come il nostro Paese da ormai moltissimi anni sia privo di un Libro bianco della difesa. Non rintraccia nemmeno richiami relativi al principio costituzionale del ripudio della guerra a fronte di un'insistita promozione dell'industria della difesa.
  Condivide, invece, il richiamo già evidenziato dall'onorevole Cicu riguardo alle servitù militari. Nel manifestare, pertanto, la disponibilità del proprio gruppo a un dialogo costruttivo, ribadisce una posizione contraria in ragione delle numerose criticità riferibili all'atto di indirizzo.

  Elio VITO, presidente, sottolinea che le Commissioni lavorano necessariamente a ridosso dell'appuntamento europeo in ragione del fatto che i relativi documenti di lavoro sono stati resi disponibili solo da poco e, pertanto, non può imputarsi al Parlamento alcuna inerzia.

  Andrea MANCIULLI (PD), nel replicare ai colleghi intervenuti, fa presente che l'industria militare costituisce un preciso punto dell'ordine del giorno del prossimo Consiglio europeo, di cui in sede parlamentare non si può fare a meno di tenere conto. Quanto alla critica relativa alla mancanza di un orizzonte strategico, ricorda di averne ricevuta una di segno opposto in occasione della sua relazione sull'ultimo decreto-legge «missioni». In ogni caso, ritiene che sia opportuno inserire un significativo punto sulla centralità strategica per l'Europa della sicurezza mediterranea, anche alla luce della tragedia di Lampedusa. Invita, però, ad avere la massima consapevolezza della necessità di cambiare l'ordine delle priorità in sede europea, impegnandosi a far evolvere la riflessione italiana su un tema che sino ad ora si è spesso prestato ad equivoci, in quanto la riduzione della spesa militare è stata da talune parti motivata con l'esigenza di partecipare alla costruzione del sistema della difesa europea, salvo poi non passare dalle parole ai fatti. Nell'osservare come la difesa europea non possa essere una sorta di entità nominalistica ma debba tradursi in un orizzonte politico-strategico orientato al multipolarismo, invita tutte le parti politiche ad uscire da ogni tipo di equivoco, adottando una linea di maggior rigore propositivo. Concorda infine con le considerazioni svolte dai colleghi Cicu e Cirielli ed accoglie la proposta di riformulazione prospettata dal collega Marazziti, pur rilevando che la questione troverebbe il suo terreno d'elezione nella definizione della legge-quadro sulle missioni internazionali.

  Arturo SCOTTO (SEL), rinunciando ad entrare nel merito della replica del collega Manciulli, chiede se vi siano le condizioni per procedere eventualmente a votazioni per parti separate della risoluzione in titolo.

  Elio VITO, presidente, osserva che la possibilità di votare l'atto di indirizzo per parti separate è senz'altro possibile. Avverte, quindi, che in seguito alle determinazioni della Conferenza dei Capigruppo, nella giornata odierna l'Assemblea non terrà votazioni. Rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.10.

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RISOLUZIONI

  Mercoledì 18 dicembre 2013. — Presidenza del presidente della IV Commissione Elio VITO. — Intervengono il sottosegretario di Stato per la difesa, Roberta Pinotti, e il sottosegretario di Stato degli affari esteri, Mario Giro.

  La seduta comincia alle 16.10.

7-00208 Manciulli e Scanu: Sulla Politica di difesa e di Sicurezza Comune (PSDC) in vista del Consiglio europeo del 19-20 dicembre 2013.
7-00209 Duranti e Di Battista: Sulla Politica di difesa e di Sicurezza Comune (PSDC) in vista del Consiglio europeo del 19-20 dicembre 2013.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00031 e reiezione della risoluzione n. 7-00209).

  Elio VITO, presidente, avverte che è stata assegnata alle Commissioni la risoluzione n. 7-00209 Duranti e Di Battista che, se non vi sono obiezioni, tale risoluzione, vertendo su materia analoga, sarà discussa congiuntamente alla risoluzione in discussione.

  Le Commissioni concordano.

  Donatella DURANTI (SEL) illustra la risoluzione, di cui è prima firmataria, sottolineando come l'atto sia stato sottoscritto da tutti i deputati delle Commissioni esteri e difesa del gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà e del gruppo del Movimento Cinque Stelle. Evidenzia, inoltre, una sostanziale differenza rispetto alla risoluzione a prima firma Manciulli riscontrabile, in particolare, nella parte relativa agli impegni. Segnala, quindi, che l'atto di indirizzo a sua prima firma vuole stimolare il Governo a farsi promotore di un'azione per la sospensione dei programmi di armamento internazionali che non rispondono alle esigenze di razionalizzazione ed efficiente gestione delle risorse; a promuovere l'istituzione dei corpi civili di pace europei; a varare un processo di revisione della difesa europea; ad istituire un fondo europeo per la riconversione dell'industria bellica in industria civile, nonché ad adottare una politica orientata al disarmo.

  Emanuela CORDA (M5S) si richiama all'intervento della collega Duranti che condivide, evidenziando come la risoluzione a prima firma Duranti si discosti dagli obiettivi e dalle politiche attuate a livello europeo nel settore della difesa. Rileva, al contrario, che occorre sviluppare una politica unitaria a livello europeo che non sia basata sull'implementazione degli armamenti e che non sia subordinata alle decisioni adottate dagli Stati Uniti.

  Il sottosegretario Mario GIRO dichiara il consenso del Governo sulla risoluzione n. 7-00208 Manciulli e Scanu, pronunciandosi invece in senso contrario alla risoluzione n. 7-00209 Duranti e Di Battista.

  Arturo SCOTTO (SEL) lamenta la mancata motivazione della valutazione negativa espressa dal rappresentante del Governo sulla risoluzione sottoscritta anche dal suo gruppo.

  Massimo ARTINI (M5S) invita il Governo a valutare con maggiore cura i contenuti della risoluzione presentata dai gruppi di SEL e del Movimento Cinque Stelle. Dichiara, invece, la contrarietà del suo gruppo sulla risoluzione n. 7-00208 Manciulli e Scanu.

  Gian Piero SCANU (PD) riformula, anche a nome del collega Manciulli, la risoluzione n. 7-00208 (vedi allegato) che illustra, ringraziando i colleghi che l'hanno sottoscritta e anche coloro che hanno dichiarato di non votarla ma che comunque hanno contribuito a svolgere un approfondito dibattito.

  Mario MARAZZITI (PI) conferma il consenso del suo gruppo alla risoluzione n. 7-00208, anche come riformulata.

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  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) sottoscrive la risoluzione n. 7-00208, come riformulata.

  Emanuela CORDA (M5S) auspica che il Governo possa mutare il proprio parere sulla risoluzione n. 7-00209 Duranti e Di Battista.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni, con distinte votazioni, approvano la risoluzione n. 7-00208 Manciulli e Scanu, come riformulata, che pertanto assume il numero 8-00031, e respingono la risoluzione n. 7-00209 Duranti e Di Battista.

  Elio VITO, presidente, esprime, a nome della presidenza delle Commissione riunite, piena soddisfazione per la discussione svolta e per il fatto che il Parlamento abbia saputo contribuire in modo ampio ed articolato alla definizione della posizione nazionale sulla difesa europea, in vista dell'imminente Consiglio europeo.

  La seduta termina alle 16.40.

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