CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 13 dicembre 2013
140.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 19 DICEMBRE 2013

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SEDE REFERENTE

  Venerdì 13 dicembre 2013 — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA – Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze, Stefano Fassina, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio per l'editoria e l'attuazione del programma, Giovanni Legnini, e il sottosegretario di Stato all'economia e alle finanze, Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 9.55.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014).
C. 1865 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
C. 1866 Governo, approvato dal Senato e relativa nota di variazioni C. 1866-bis Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 dicembre 2013.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione tramite impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Segnala che gli emendamenti Palese 1.3273 e 1.3274 sono sottoscritti dagli onorevoli Abrignani e Bergamini; l'emendamento Pag. 6Castricone 1.932 è sottoscritto dall'onorevole Melilla; l'emendamento Capodicasa 1.3005 è sottoscritto dai deputati Boccadutri, Causi e Iacono; l'emendamento Di Gioia 1.3029 è sottoscritto dai deputati Di Salvo, Galati e Misuraca; l'emendamento Fantinati 1.1411 è sottoscritto dai deputati Cariello, Currò, Brugnerotto, D'Incà; l'emendamento Di Stefano 1.1532 è sottoscritto dal deputato Melilla; l'onorevole Calabrò ritira l'apposizione della propria firma all'emendamento Gigli 1.1797; l'emendamento Moretti 1.2533 è sottoscritto dall'onorevole Crimì; l'onorevole Scuvera appone la propria firma agli emendamenti De Micheli 1.1301 e Ghizzoni 1.630; l'emendamento 1.1908 è sottoscritto dall'onorevole Scuvera; l'onorevole Ventricelli ritira la propria firma dall'emendamento Ribaudo 1.754; l'emendamento Prodani 1.1480 è sottoscritto dall'onorevole Capozzolo; l'emendamento De Menech 1.2587 è sottoscritto dall'onorevole Ginato; gli emendamenti Zampa 1.2503, Ginato 1.2162, Ginato 1.1908 e Ginato 1.1838 sono sottoscritti dall'onorevole Sbrollini; l'emendamento Ginato 1.1908 è sottoscritto dall'onorevole Basso; l'emendamento Covello 1.1643 (Nuova formulazione) è sottoscritto dagli onorevoli Fanucci, Boccadutri e Carbone; gli emendamenti Molteni 1.2063, Fedriga 1.2069 e Molteni 1.2066 sono sottoscritti dagli onorevoli Nesci e Nuti.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti ai commi 32 e 33 dell'articolo unico del disegno di legge in titolo, annuncia innanzitutto la presentazione del suo emendamento 1.3441, che sostanzialmente recepisce l'emendamento 1.3299 della X Commissione, con una riformulazione, nel senso di: sopprimere il primo capoverso; eliminare dal secondo capoverso la parola: «conseguentemente»; inserire dopo le parole: «vigilati dalla Banca d'Italia» le seguenti: «e di quelli che stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia operativa dei confidi aderenti i quali, nel loro complesso, erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di euro»; all'ultimo capoverso, aggiungere, in fine, il seguente periodo: «Tale misura non comporta effetti in aumento sulla determinazione della misura annuale del diritto camerale di cui all'articolo 18, comma 4, della predetta legge n. 580 del 1993».
  Avverte che, qualora tale emendamento fosse approvato, risulterebbero assorbiti tutti i restanti emendamenti riferiti al comma 33 ad esclusione degli emendamenti Crippa 1.1491 e Fantinati 1.1411, di cui chiede l'accantonamento.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il parere espresso dal relatore.

  Massimo Enrico CORSARO (FdI) sottolinea che la riformulazione proposta dal relatore investe di compiti di vigilanza della Banca d'Italia che, a suo giudizio, non sta dando in questo momento prova di grande correttezza istituzionale, avendo convocato per il prossimo 23 dicembre un'assemblea nella quale saranno discusse le modalità di privatizzazione della stessa, contenute in un decreto-legge che non è ancora stato trasmesso al Parlamento per la conversione.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), riguardo all'osservazione del collega Corsaro, non ravvisa alcun profilo di scorrettezza istituzionale nella convocazione di un'assemblea da parte della Banca d'Italia, che, a suo avviso, alla chiusura dell'anno solare è del tutto ordinaria.

  Luigi BOBBA (PD) chiede al relatore e al Governo la disponibilità a riprendere, all'interno della riformulazione testé proposta, i contenuti di un emendamento a propria firma, che prevedeva che potessero accedere al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese anche le associazioni di promozione sociale e le ONLUS. Fa presente, al riguardo, che tale estensione costituirebbe una misura di sostegno e sviluppo, completando l'intervento avviato con il decreto-legge «del fare» rispetto al terzo settore.

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  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), nel fare presente che il Fondo di garanzia opera in massima parte nelle regioni del Nord Italia e che sarebbe pertanto opportuna una regionalizzazione del Fondo per evitare sperequazioni territoriali, concordando in parte sul merito dell'emendamento, preannuncia l'astensione del proprio gruppo sulla proposta emendativa del relatore.

  Giulio MARCON (SEL), nel concordare con le criticità segnalate dal collega Abrignani, fa presente di aver presentato un emendamento volto al superamento di eventuali sperequazioni nell'attribuzione delle risorse. Chiede quindi al relatore di riformulare l'emendamento in modo da tener conto anche di tale questione.

  Luigi TARANTO (PD) osserva che i profili di criticità sollevati dai colleghi Abrignani e Marcon, che potevano ravvisarsi nel testo approvato dal Senato, sono, a suo giudizio, superati dall'emendamento 1.3441 del relatore, che propone la suddetta riformulazione dell'emendamento 1.3299 della X Commissione.

  Federico FAUTTILLI (PI) chiede un chiarimento riguardo al mantenimento, nella riformulazione proposta, dell'autonomia delle province autonome di Trento e Bolzano.

  Il viceministro Stefano FASSINA, riguardo alla richiesta formulata dall'onorevole Bobba, che giudica meritevole di attenzione quanto ai contenuti, ritiene tuttavia che non sia coerente con il contenuto dei commi 32 e 33 in esame, che si riferiscono ai soli confidi, per cui le imprese sociali non possono essere incluse in quest'ambito.
  Con riferimento, poi, ai chiarimenti chiesti dall'onorevole Fauttilli, sottolinea che la riformulazione dell'emendamento lascia inalterato l'impianto vigente, mantenendo quindi l'autonomia laddove essa è già prevista dalla normativa in vigore.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, condividendo le valutazioni del viceministro Fassina, evidenzia che la riformulazione dell'emendamento 1.3299 della X Commissione, proposta attraverso l'emendamento 1.3441 del relatore, supera i profili di criticità evidenziati, in particolare, dai colleghi Abrignani e Marcon. 
  Riguardo alla questione sollevata dal collega Bobba, ritiene più opportuno che essa sia posta all'attenzione del Governo attraverso un ordine del giorno sul punto.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento 1.3441 del relatore (vedi allegato), che sostanzialmente riformula l'emendamento 1.3299 della X Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che, a seguito di tale approvazione, risultano assorbiti, oltre all'emendamento 1.3299 della X Commissione, gli identici emendamenti Rabino 1.2768, Gebhard 1.365, Bini 1.2020, Fauttilli 1.1716 e Morassut 1.98, nonché gli emendamenti Busin 1.1803, Nardi 1.2160 e Dellai 1.1671.

  Davide CRIPPA (M5S), nell'illustrare l'emendamento a sua prima firma 1.1491, di cui è stato chiesto l'accantonamento, rileva che esso è volto a sostenere i laboratori di stampa digitale, in grado di stampare oggetti di piccole dimensioni abbattendo il prezzo della manodopera. Nel sottolineare che in tal senso si è mosso anche il Governo americano, che ha stanziato al riguardo un miliardo di dollari, osserva che si tratta di un intervento che, attraverso uno stanziamento non esorbitante, pari a 150 milioni di euro, promuoverebbe il rilancio tecnologico e la valorizzazione di professionalità nazionali, anche attraverso il coinvolgimento di istituti di ricerca e università pubbliche. Chiede quindi al relatore e al Governo una particolare attenzione al riguardo, al fine di mantenere l'Italia al passo con i Paesi stranieri.

  Raffaello VIGNALI (NCD), nel condividere le preoccupazioni del collega Crippa, ricorda tuttavia che esistono già misure Pag. 8normative che prevedono agevolazioni per l'acquisto di beni strumentali in favore delle imprese e delle reti di impresa. Ricorda, in tal senso, a seguito delle modifiche apportate in sede di conversione del decreto-legge n. 69 del 2013 (decreto «del fare») l'introduzione di un meccanismo incentivante non solo per l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, ma anche di beni strumentali d'impresa, hardware, software e tecnologie digitali (cosiddetta «nuova Sabatini»).

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, riguardo alle preoccupazioni evidenziate dall'onorevole Crippa, fa presente che all'ordine del giorno della riunione odierna del Consiglio dei Ministri è iscritto un provvedimento volto a promuovere lo sviluppo. Nel giudicare quella la sede più adatta nella quale discutere la questione in oggetto, ritiene in ogni caso opportuno accantonare l'emendamento 1.1491 al fine di verificare l'adeguatezza del profilo di copertura.

  Davide CRIPPA (M5S), pur comprendendo la ratio della richiesta di accantonamento del suo emendamento 1.1491, osserva tuttavia che le misure ricordate dal collega Vignali non vanno nella medesima direzione del proprio emendamento, che ha l'obiettivo di introdurre un'apposita linea di credito, sotto la governance del Ministero dello sviluppo economico, e non singoli incentivi fiscali alle imprese.

  Mattia FANTINATI (M5S) chiede al relatore le motivazioni dell'accantonamento del proprio emendamento 1.1411.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che, trattandosi di materia controversa, è attualmente in corso una valutazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, rassicura l'onorevole Fantinati sul fatto che il suo emendamento sarà discusso in tempi brevi, essendo stata effettuata una valutazione al riguardo da parte del viceministro Fassina. Avverte quindi che, non essendovi obiezioni, gli emendamenti Crippa 1.1491 e Fantinati 1.1411 s'intendono accantonati e che si passerà, dunque, all'esame dell'unico emendamento riferito al comma 34.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere contrario sull'emendamento Palese 1.1667.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore, riservandosi di fornire spiegazioni più dettagliate solo in caso sia richiesto, per procedere in tempi rapidi all'esame del provvedimento.

  Rocco PALESE (FI-PdL) concorda con il rappresentante del Governo sulla necessità di accelerare i lavori della Commissione.

  La Commissione respinge l'emendamento Palese 1.1667.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti al comma 36, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 1.3275 della II Commissione, Vazio 1.2721 e Covello 1.942.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) chiede l'accantonamento degli identici emendamenti riferiti al comma 36, reputando necessario un approfondimento.

   Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che si intendono accantonati gli emendamenti riferiti al comma 36.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere contrario sull'emendamento Currò 1.233, riferito al comma 38 dell'articolo unico del disegno di legge in titolo.

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  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Currò 1.233.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere contrario sugli emendamenti Faenzi 1.1350 e Guidesi 1.2127, riferiti al comma 39 dell'articolo unico del disegno di legge di stabilità; propone altresì l'accantonamento dell'emendamento Abrignani 1.2299.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Faenzi 1.1350.

  Guido GUIDESI (LNA), intervenendo sul suo emendamento 1.2127, chiede al relatore e al Governo di rivalutare il proprio parere, tenuto conto che tale proposta di modifica mira ad incidere sul patto di stabilità in favore di interventi a tutela della sicurezza urbana.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Guidesi 1.2127.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), intervenendo sul suo emendamento 1.2299, fa notare che esso, unitamente ad altri emendamenti presentati al comma 183, mira a risolvere la questione delle imprese balneari. Chiede al Governo se intenda affrontare tale problematica, considerata la preoccupazione degli operatori del settore che rischia di sfociare in forti tensioni sociali.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), dopo aver fatto presente che il suo gruppo è contrario ad una svendita del patrimonio marittimo, rinvia all'esame delle proposte di modifica del comma 183, laddove chiede siano approfondite le questioni più generali relative alla messa a sistema del settore: si tratta, a suo avviso, anche di valutare un aggiornamento dei registri, al fine di verificare la regolarità dei pagamenti degli operatori. Chiede, in conclusione, al presentatore dell'emendamento in questione di rivalutarne il contenuto, atteso che esso rischia di pregiudicare l'erogazione di importanti servizi alla collettività.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA reputa importante distinguere tra l'esigenza di procedere a un riordino complessivo del settore, da un lato, e quella di dare una soluzione al contenzioso in atto, dall'altro. Quanto al secondo aspetto, ritiene utile affrontare fin da subito la questione di pertinenza della Commissione, individuando una soluzione immediata al contenzioso, mentre sulla questione più generale, considerato che sulla materia in oggetto si è venuta a creare una significativa sovrapposizione normativa – costituita dalla direttiva Bolkestein, da una delega scaduta nonché dalle disposizioni in materia di federalismo fiscale – chiede alla Commissione di valutare se sia il caso intervenire subito o se non sia preferibile rinviare a provvedimenti successivi. Preannuncia, in ogni caso, che il Governo ha intenzione di presentare emendamenti su tale materia.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte quindi che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Abrignani 1.2299 si intende accantonato. Avverte, inoltre, che si procederà all'esame delle proposte emendative riferite al comma 40.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere contrario sull'emendamento 1.3324 della VIII Commissione e sull'emendamento Dell'Orco 1.1164. Propone l'accantonamento dell'emendamento Dallai 1.64, mentre esprime parere contrario sugli identici emendamenti 1.3429 della IX Commissione e Meta 1.558. Propone, infine, l'accantonamento dell'emendamento Castricone 1.932.

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  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) chiede al relatore se stia valutando di presentare un emendamento sulla questione dei passi carrai.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che su tale questione è allo studio un emendamento specifico.

  Generoso MELILLA (SEL) dichiara di volere sottoscrivere l'emendamento Castricone 1.932.

  Samuele SEGONI (M5S), intervenendo sull'emendamento 1.3324 della VIII Commissione, chiede la motivazione del parere contrario del relatore e del Governo, atteso che esso promuove interventi di manutenzione straordinaria della rete stradale.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, osserva che su tale materia sono già previste adeguate risorse nel provvedimento in esame.

  Samuele SEGONI (M5S), intervenendo per una precisazione, fa notare che i fondi per la manutenzione della rete stradale sono stati, al contrario, ridotti.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.3324 della VIII Commissione e Dell'Orco 1.1164.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che l'emendamento Dallai 1.64 è da intendersi accantonato.

  La Commissione respinge, quindi, gli identici emendamenti 1.3429 della IX Commissione e Meta 1.558.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che l'emendamento Castricone 1.932 è da intendersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dell'emendamento Rabino 1.2757, riferito al comma 41, ritenendo preferibile la presentazione di un ordine del giorno su tale materia.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Andrea ROMANO (SCpI) sottoscrive l'emendamento Rabino 1.2757 e lo ritira, preso atto della disponibilità del Governo ad accogliere un ordine del giorno su tale questione.

  Luigi BOBBA (PD), esprime l'esigenza che il Governo affronti talune questioni urgenti riguardanti la rete stradale, citando, ad esempio, le problematiche dei collegamenti nella regione Piemonte. Indica come critica, in particolare, la situazione della Pedemontana, chiedendo al Governo di individuare risorse aggiuntive al fine di non vanificare gli sforzi finora compiuti in quell'area di particolare rilievo strategico, considerata la presenza di importanti distretti industriali.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) esprime perplessità sulle modalità con le quali si sta svolgendo la discussione, atteso che essa sta sconfinando nell'analisi di mere questioni di carattere localistico.

  Rocco PALESE (FI-PdL) si chiede come sarà possibile giungere alla conclusione dell'esame nei termini prefissati, considerato l'andamento lento e farraginoso della discussione in atto.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento al comma 42, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.3327 della VIII Commissione, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire le parole «con Pag. 11priorità ad», con le seguenti: «ivi comprese le».

  Raffaello VIGNALI (NCD) chiede se l'emendamento in questione si riferisca alle opere legate alla viabilità.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ritiene che la riformulazione dell'emendamento non dia adito a fraintendimenti.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA fa notare che l'ANAS non ha competenze in materia di rischio idrogeologico.

  Raffaella MARIANI (PD) evidenzia come l'ANAS, nello svolgere interventi di manutenzione stradale, può intervenire anche in caso di dissesto del territorio, precisando che tale discussione ha già avuto luogo presso la VIII Commissione (Ambiente).

  Francesco BOCCIA, presidente, propone di accantonare l'emendamento 1.3327 della VIII Commissione, considerato che sulla tematica il Ministero dell'economia e delle finanze ha manifestato l'intenzione di svolgere un approfondimento.

  La Commissione delibera l'accantonamento dell'emendamento 1.3327 della VIII Commissione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel prendere atto dell'accantonamento dell'emendamento, invita il Governo a valutare con attenzione il contenuto di tale proposta di modifica, che, nella nuova formulazione proposta, appare largamente condivisibile, evidenziando che nella giornata di ieri era stata condivisa da parte dello stesso Ministero dell'economia e delle finanze.

  Marina SERENI (PD) fa notare che non si tra parlando di stanziare risorse aggiuntive, ma di stabilire indirizzi prioritari su risorse già esistenti.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa notare che l'accantonamento comporta un mero spostamento tecnico della decisione, non precludendo un'eventuale approvazione dell'emendamento in oggetto.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, procedendo con l'espressione dei pareri sugli emendamenti riferiti al comma 42, propone l'accantonamento dell'emendamento Dal Moro 1.958.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che l'emendamento Dal Moro 1.958 è da intendersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento Castricone 1.1714, riferito al comma 43.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Castricone 1.1714 (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere contrario sull'emendamento Gribaudo 1.986, riferito al comma 44 dell'articolo unico.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Gribaudo 1.986.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 46 e degli emendamenti ad esso riferiti, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Covello 1.1614 e Del Basso De Caro 1.29.

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  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Covello 1.1614 e Del Basso De Caro 1.29 (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone l'accantonamento dell'emendamento Garofalo 1.3170, riferito al comma 49 dell'articolo unico.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Garofalo 1.3170 si intende accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente alle proposte emendative riferite al comma 50, esprime parere contrario sull'emendamento Marcon 1.708, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 1.3430 della IX Commissione, purché sia riformulato nel senso di sopprimere il comma 50-quater. Propone inoltre l'accantonamento dell'emendamento Catalano 1.1147, specificando che quest'ultimo è oggetto di valutazioni da parte del Ministero dell'economia e delle finanze. Esprime altresì parere contrario sull'emendamento De Lorenzis 1.1160 e, infine, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Vignali 1.3091, Caparini 1.2668 e De Micheli 1.1251. Avverte che tra gli emendamenti segnalati va considerato anche l'emendamento Vitelli 1.2418, non presente nel fascicolo, rispetto al quale formula un invito al ritiro.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Marcon 1.708, approva l'emendamento 1.3442 del relatore, che riformula l'emendamento 1.3430 della IX Commissione (Nuova formulazione) (vedi allegato), respinge l'emendamento De Lorenzis 1.1160 e approva gli identici emendamenti Vignali 1.3091, Caparini 1.2668 e De Micheli 1.1251 (vedi allegato).

  Andrea ROMANO (SCpI) sottoscrive l'emendamento Vitelli 1.2418 e lo ritira.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 51, esprime parere contrario sugli emendamenti Villarosa 1.1507, Corsaro 1.582, 1.3431 della IX Commissione e Liuzzi 1.1175. Esprime, inoltre, parere favorevole sugli identici emendamenti 1.3432 della IX Commissione, Cimbro 1.1018 e Cimbro 1.536, nonché sugli identici emendamenti 1.3433 della IX Commissione e Mognato 1.849. Esprime, infine, parere contrario sugli identici emendamenti Martella 1.2492 e Fauttilli 1.1728.

  Massimo Enrico CORSARO (FDI), richiamando le considerazioni svolte dal deputato Tabacci, evidenzia l'opportunità che si eviti di intervenire attraverso misure correlate ad interessi strettamente localistici, facenti capo a specifiche zone territoriali. Esprime dunque forti perplessità rispetto alla decisione del Governo di non adottare un metodo omogeneo di valutazione degli emendamenti presentati al comma 51 e di formulare, viceversa, rispetto a tali emendamenti, tutti ispirati alla medesima logica, pareri di segno diverso, taluni favorevoli e altri contrari.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ricorda che la legge di stabilità è una legge a contenuto obbligato e che quindi essa, come stabilito dall'articolo 11, comma 3, della legge n. 196 del 2009, può contenere esclusivamente norme tese a realizzare effetti finanziari con decorrenza nel triennio considerato dal bilancio pluriennale, mentre non può contenere norme di delega o di carattere ordinamentale ovvero Pag. 13organizzatorio, né interventi di natura localistica o microsettoriale.
  Sottolinea come la normativa richiamata debba disciplinare i lavori della Commissione, non consentendo, pertanto, di introdurre norme di contenuto diverso da quello prescritto, così come invece è avvenuto durante l'esame della legge di stabilità al Senato, nel corso del quale sono state inserite nel testo numerose norme di carattere microsettoriale e localistico, che suo avviso consistono in vere e proprie «marchette».
  Evidenzia, dunque, come anche diversi emendamenti presentati per l'esame in Commissione alla Camera presentino contenuto improprio, con riferimento non solo al comma in esame ma anche ai commi 56 e 57, citando tra gli altri, a titolo di esempio, l'emendamento relativo all'autorizzazione di spesa per la Fiera di Verona.
  Fa presente, quindi, che il MoVimento 5 Stelle si è astenuto dal presentare emendamenti concernenti interventi microsettoriali, reputandoli alla stregua di un vero e proprio scambio a fini elettorali, e ritenendo che essi sottraggano tempo, spazio e risorse alla trattazione delle vere questioni urgenti, di carattere nazionale.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda di aver evidenziato, nella fase iniziale della sessione di bilancio, che il testo trasmesso dal Senato presenta molte anomalie rispetto agli obblighi stabiliti dalla legge vigente in ordine al contenuto della legge di stabilità.
  Ribadisce, quindi, che a suo avviso il disegno di legge di stabilità dovrebbe recare un contenuto molto snello, esente da interventi microsettoriali, osservando come diverse proposte emendative riferite, in particolare, al comma 51, siano state approvate da parte di altre Commissioni della Camera.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa notare ai colleghi intervenuti nel dibattito che il relatore ha espresso parere favorevole esclusivamente nei confronti di emendamenti approvati dalla IX Commissione e oggetto, dunque, di adeguata istruttoria in quella sede.
  Precisa altresì che in qualche caso esistono emendamenti presentati da singoli deputati di contenuto identico a quelli approvati dalla Commissione trasporti.

  Francesco BOCCIA, presidente, anche alla luce dei chiarimenti forniti dal relatore, assicura l'impegno da parte della Commissione a non recepire nel testo del provvedimento interventi di carattere microsettoriale.

  Raffaello VIGNALI (NCD) osserva che la ratio degli emendamenti riferiti al comma 51 sia riconducibile alla volontà di sbloccare risorse ora vincolate a progetti non cantierabili per utilizzarle con riferimento a progetti che invece possono essere avviati. Ciò premesso, rileva come lo sforzo del Governo sia proprio quello di promuovere interventi a favore della crescita del Paese e come, pertanto, le suddette proposte emendative non esulino affatto dal contenuto proprio della legge di stabilità.

  Massimo Enrico CORSARO (FDI) rileva che la Commissione bilancio della Camera non può limitarsi a ratificare i testi che provengono dal Governo ovvero dall'altro ramo del Parlamento.
  Al riguardo, fa notare che sarebbe necessario assicurare una certa omogeneità per quanto riguarda i criteri di ammissibilità degli emendamenti, mentre si assiste a una totale difformità di impostazione tra la Camera, dove tali criteri sono più rigorosi, e il Senato, dove sono consentiti invece gli emendamenti che prevedono interventi microsettoriali e localistici.
  Auspica, quindi, che non ci si discosti dall'impostazione rigorosa finora tenuta durante i lavori della V Commissione della Camera, anche alla luce dell'ovvia considerazione per cui, se si apre la strada agli interventi microsettoriali, è poi difficile porre un freno, dal momento che ciascun deputato è potenzialmente portatore di interessi particolari.

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  Rocco PALESE (FI-PDL), ricordando di aver già espresso, durante l'esame preliminare del disegno di legge di stabilità, la propria valutazione negativa in merito alle modifiche del testo introdotte durante l'esame al Senato, sottolinea come anche alla Camera si stia ora procedendo in modo improprio, non tenendo nella debita considerazione il nuovo quadro normativo venutosi a delineare, con particolare riferimento a quanto stabilito dall'articolo 81 della Costituzione e ai vincoli imposti dall'Unione europea, che non consentono di dare vita a leggi di stabilità di contenuto analogo a quello delle leggi finanziarie che venivano approvate un tempo.
  Con specifico riferimento, poi, alle considerazioni svolte dal deputato Vignali, rileva che in realtà esiste già un meccanismo che consente di utilizzare le risorse per i progetti cantierabili e che, quindi, è inopportuno approvare un testo che pare piuttosto assimilabile a un piano triennale delle opere pubbliche di un comune italiano di piccole dimensioni.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che il rappresentante del Governo ha espresso parere contrario sugli emendamenti riferiti al comma 51, ad eccezione di quelli approvati dalle Commissioni di merito, che non comportano problemi sotto il profilo della copertura finanziaria. Alla luce di tali ulteriori chiarimenti, ritiene che la discussione avviata sul punto non abbia ragione di proseguire.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), dichiara il proprio voto favorevole sugli emendamenti Villarosa 1.1507 e Corsaro 1.582, volti a sopprimere il comma 51. Con specifico riferimento alle altre proposte emendative riferite al comma 51, pur comprendendo le ragioni delle Commissioni di merito, ritiene che sarebbe stato più opportuno intervenire in un contesto diverso dalla legge di stabilità.

  Vincenzo CASO (M5S), osservando che anche gli emendamenti presentati dalle Commissioni di merito prevedono interventi localistici – tra l'altro in favore di Padova, città di cui era sindaco l'attuale Ministro dello sviluppo economico – così come lo stesso comma 51, raccomanda l'approvazione dell'emendamento Villarosa 1.1507, che comporterebbe un risparmio di 450 milioni di euro.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI), annunciando il proprio voto favorevole sugli emendamenti Villarosa 1.1507 e Corsaro 1.582, fa notare la scarsa coerenza che spesso contraddistingue i comportamenti dei deputati, con particolare riferimento all'intervento svolto dall'onorevole Palese che, passato all'opposizione, si dichiara contrario a interventi di tipo localistico, che invece appoggiava quando faceva parte della maggioranza.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, procedendo a esprimere il parere del Governo sulle proposte emendative riferite al comma 51, fa presente che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha espresso parere contrario su di esse, mentre il Ministero dell'economia e delle finanze, in assenza di effetti finanziari delle disposizioni, che comportano esclusivamente trasferimenti di risorse tra diversi interventi, si rimette alle decisioni della Commissione bilancio.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, conferma il parere contrario su tutti gli emendamenti, ad eccezione degli emendamenti approvati dalla IX Commissione 1.3432 e 1.3433 e degli emendamenti identici a questi ultimi.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), sottolineando che l'emendamento Villarosa 1.1507 è diretto a sopprimere alcuni commi del provvedimento che prevedono interventi a carattere localistico, chiede che l'emendamento venga accantonato per essere votato successivamente alla discussione di tutti i commi dei quali propone la soppressione. Evidenzia inoltre come gli emendamenti approvati dalle Commissioni di merito non debbano essere considerati espressione della volontà unanime di dette Commissioni, ma semplicemente espressione Pag. 15della maggioranza dei componenti delle stesse.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA ribadisce che il Ministero competente per il merito ha espresso parere contrario sulle proposte emendative in oggetto, mentre il Ministero dell'economia e delle finanze si rimette alle decisioni della Commissione bilancio, non avendo obiezioni specifiche in quanto tali emendamenti riguardano lo spostamento di risorse già esistenti, non trattandosi quindi di nuovi stanziamenti.
  Con riferimento, poi, alla questione più generale relativa ai criteri di ammissibilità degli emendamenti al disegno di legge di stabilità, emersa dagli interventi di diversi deputati, dopo aver ricordato che si è posta già molte volte in passato, sottolinea la necessità di trovare al più presto una soluzione, agendo sul fronte dei regolamenti parlamentari nonché dei rapporti tra le due Camere.

  Laura CASTELLI (M5S) sottolinea che il problema non riguarda tanto i regolamenti di Camera e Senato quanto invece il rispetto della legge n. 196 del 2009, relativa alla contabilità e finanza pubblica, che, pertanto, deve essere correttamente applicata.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce che i commi più controversi sono stati introdotti nel corso dell’iter del disegno di legge di stabilità al Senato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Villarosa 1.1507, Corsaro 1.582, 1.3431 della IX Commissione e Liuzzi 1.1175, e approva gli identici emendamenti 1.3432 della IX Commissione e Cimbro 1.1018 (vedi allegato) nonché gli identici emendamenti 1.3433 della IX Commissione e Mognato 1.849 (vedi allegato).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Martella 1.2492 e Fauttilli 1.1728 sono stati ritirati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento alle proposte emendative riferite al comma 52, esprime parere contrario sugli emendamenti Paglia 1.3189, Daga 1.1645 e Zaratti 1.2620, che riducono le risorse in favore del settore dell'autotrasporto. Propone altresì l'accantonamento dell'emendamento Dell'Orco 1.1166, per le modalità di copertura dello stesso, e degli identici emendamenti Andrea Romano 1.2476, Guerra 1.1259, Leone 1.3213 e Capodicasa 1.1051, in attesa della valutazione di una possibile riformulazione degli stessi. Invita al ritiro dell'emendamento Bobba 1.2113, per l'eventuale successiva presentazione di un ordine del giorno, ed esprime, infine, parere contrario sull'emendamento Di Gioia 1.3205 e parere favorevole sull'emendamento Saltamartini 1.513.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Paglia 1.3189.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) illustra l'emendamento Daga 1.1645, evidenziando che lo stesso è volto a destinare parte delle risorse attribuite dal comma 52 al settore dell'autotrasporto al finanziamento di un piano straordinario di bonifica ambientale, da attuare in via prioritaria nelle aree protette.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) si dichiara stupita dal contenuto delle proposte emendative del MoVimento 5 Stelle, volte a ridurre le autorizzazioni di spesa in favore di un settore, quello dell'autotrasporto, che lo stesso gruppo sembra incoraggiare nelle manifestazioni di protesta che si svolgono in questi giorni nel Paese.

  Mirella LIUZZI (M5S), rispondendo all'onorevole Saltamartini, evidenzia che anche il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Lupi dovrebbe essere annoverato tra gli avversari degli autotrasportatori, in Pag. 16quanto ha promosso misure in favore dell'ecobonus e del ferrobonus.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Daga 1.1645 e Zaratti 1.2620

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'emendamento Dell'Orco 1.1166 nonché gli identici emendamenti Andrea Romano 1.2476, Guerra 1.1259, Leone 1.3213 e Capodicasa 1.1051, non essendovi obiezioni, devono ritenersi accantonati.

  Luigi BOBBA (PD) ritira il suo emendamento 1.2113.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI), ricordando che qualche tempo fa, in Assemblea, tutti i gruppi si sono dichiarati favorevoli a interventi per sostenere la regione Sardegna, colpita dalla grave alluvione, evidenzia che l'emendamento a propria firma 1.3205 è diretto a rilanciare le possibilità di sviluppo di tale regione attraverso il miglioramento della continuità territoriale, che da sempre costituisce un ostacolo, anche a livello turistico, a causa degli elevati costi di trasporto. Chiede pertanto espressamente che l'emendamento sia posto in votazione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, precisa che il parere contrario sull'emendamento Di Gioia 1.3205 è giustificato dalla copertura prevista per il relativo onere, effettuata mediante riduzione dei finanziamenti per le scuole paritarie, previsti dal comma 166 del provvedimento.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI), nell'affermare di preferire la scuola pubblica rispetto a quella paritaria, si dichiara pronto a riformulare l'emendamento a propria firma 1.3205 con riferimento alla copertura.

  Giulio MARCON (SEL) si dichiara favorevole all'emendamento Di Gioia 1.3205, anche con riferimento alla copertura ivi prevista.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ritiene anacronistico contrapporre la scuola pubblica a quella paritaria, portando avanti una battaglia ideologica a suo avviso priva di senso.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nell'invitare l'onorevole Di Gioia a ritirare l'emendamento 1.3205, avverte che è in corso di predisposizione una proposta emendativa avente ad oggetto interventi per fronteggiare le conseguenze delle calamità naturali.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) osserva che l'emendamento a sua firma 1.3205 non prevede interventi per far fronte a calamità naturali, ma per favorire la continuità territoriale.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, con riferimento alla copertura dell'emendamento Di Gioia 1.3205, osserva che le scuole paritarie, da non confondere con le scuole private, suppliscono di fatto, in alcune zone del Paese, all'assenza delle scuole pubbliche soprattutto per quanto riguarda la scuola dell'infanzia e la scuola primaria.

  Francesco BOCCIA, presidente, ritiene che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Di Gioia 1.3205 possa ritenersi accantonato a seguito della richiesta formulata in tal senso dal presentatore.

  Ettore ROSATO (PD), interviene sull'emendamento Saltamartini 1.513, sul quale il relatore ha espresso parere favorevole.
  Osserva che il tenore dell'emendamento indurrebbe quasi a pensare che sia stato scritto esternamente al Parlamento, dato che sembra trovare applicazione a favore di un'unica compagnia e non nell'interesse generale dell'utenza.
  A suo avviso, infatti, va consentito ai gestori aeroportuali di ottimizzare il settore, nell'ottica di favorire la concorrenza tra le varie compagnie.Pag. 17
  Chiede quindi al relatore, al Governo e alla presentatrice, se non sia il caso di accantonare l'emendamento e di studiare una riformulazione che ne restringa il campo di applicazione, in ottemperanza a quanto richiesto dalla normativa europea e con il fine di favorire la sola utenza.

  Antonio MISIANI (PD) concorda con quanto proposto dal collega Rosato, sottolineando l'esigenza di garantire la libertà dei gestori aeroportuali e la libertà di concorrenza all'interno del settore delle compagnie aeree, ad iniziare da quelle low cost.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) osserva che il collega Rosato non ha colto il senso del suo emendamento, che non proviene assolutamente da interessi esterni al Parlamento e che va, anzi, nella direzione opposta a quella da lui indicata.
   Rileva che la proposta emendativa, infatti, è tesa a garantire la trasparenza e a favorire la stipula di contratti con tutte le compagnie low cost e non con una sola. In tal senso va la proposta di introduzione di gare in un settore dove le procedure, allo stato attuale, sono incontrollate. Ritiene, quindi, prive di fondamento le preoccupazioni del collega Rosato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone l'accantonamento dell'emendamento Saltamartini 1.513, al fine di un ulteriore approfondimento.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, pur ribadendo il suo parere favorevole sull'emendamento Saltamartini 1.513 nella sua attuale formulazione, concorda sull'opportunità di procedere all'accantonamento della predetta proposta emendativa.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) accoglie la proposta di accantonamento, ma comunica sin da ora di non essere disponibile ad accettare una riformulazione nel senso indicato dal collega Rosato.

  La Commissione delibera l'accantonamento dell'emendamento Saltamartini 1.513.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'unica proposta emendativa riferita al comma 53, propone l'accantonamento dell'emendamento Saltamartini 1.3179, al fine di individuare una più adeguata copertura.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA concorda con il relatore.

  La Commissione delibera l'accantonamento dell'emendamento Saltamartini 1.3179.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento agli emendamenti riferiti al comma 56, invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Misuraca 1.3033, Corsaro 1.591, Velo 1.961 e Squeri 1.1678, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Vignali 1.515.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Massimo Enrico CORSARO (FdI) chiede al relatore e al Governo di riconsiderare il parere sul suo emendamento 1.591. A suo avviso, infatti, la modifica proposta, che riguarda le procedure di rilascio delle licenze per l'autotrasporto di merci per conto proprio, non comporta un aggravio di costi, ma si limita ad eliminare un inutile vincolo burocratico.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, precisa che, in base dei dati acquisiti dalla Ragioneria generale dello Stato, l'emendamento potrebbe comportare maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Pur ritenendo che quella proposta è senza dubbio una misura di semplificazione, ritiene, tuttavia che la stessa dovrebbe, in quanto tale, Pag. 18essere inserita in un provvedimento di diverso tenore.

  Massimo Enrico CORSARO (FdI) chiede ulteriori chiarimenti al rappresentante del Governo, in relazione al parere contrario espresso sulla proposta emendativa a sua firma.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, nel confermare il parere contrario precedentemente espresso, sottolinea che dall'emendamento, ove approvato, potrebbero derivare nuovi oneri non quantificabili.

  Silvia VELO (PD) ritira l'emendamento a sua firma 1.961.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) sottoscrive l'emendamento Misuraca 1.3033 e lo ritira.

  Rocco PALESE (FI-PdL), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Squeri 1.1678.

  Massimo Enrico CORSARO (FdI) insiste per la votazione del suo emendamento 1.591.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Corsaro 1.591 e approva l'emendamento Vignali 1.515 (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento alle proposte emendative riferite al comma 58, esprime parere contrario sugli emendamenti Liuzzi 1.1120 e Coppola 1.87. Esprime, inoltre, parere favorevole sugli identici emendamenti Caparini 1.2671, De Micheli 1.1301 e Vignali 1.3100.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Mirella LIUZZI (M5S) illustra l'emendamento a sua firma 1.1120, volto a reperire risorse per lo sviluppo della banda larga, settore dove l'Italia è ultima in Europa e il cui rilancio potrebbe anche favorire l'aumento del prodotto interno lordo. Al riguardo, evidenzia che l'emendamento prevede il ripristino dello stanziamento, pari a circa 20 milioni di euro, inizialmente previsto dal decreto-legge «del fare», e poi destinato, in sede di conversione del suddetto decreto, in favore delle emittenti locali. Fa presente, inoltre, che la proposta emendativa prevede altresì la riduzione delle risorse destinate al finanziamento in favore di una ben individuata emittente di un singolo partito politico, che peraltro svolge un servizio già assicurato dalla RAI. Ritiene, infatti, che nell'ambito del disegno di legge di stabilità non dovrebbero trovare spazio disposizioni di tipo microsettoriale in favore di soggetti specificamente individuati, come quello cui ha testè fatto riferimento.

  Raffaello VIGNALI (NCD) osserva che, in quanto a Radio Radicale, questa svolge un rilevante servizio di interesse pubblico, trasmettendo in diretta non solo i lavori parlamentari, ma anche i convegni di partito. Al riguardo, sottolinea che il servizio pubblico, infatti, non è solo quello prestato da enti pubblici.

  Massimo Enrico CORSARO (FdI) ricorda al collega Vignali che nel disegno di legge di stabilità del Governo da lui appoggiato vi è un numero eccessivo di disposizioni microsettoriali, che mal si conciliano con l'impianto complessivo e con gli obiettivi che dovrebbe avere il provvedimento, anche alla luce del controllo svolto dagli organi dell'Unione europea.

  La Commissione respinge l'emendamento Liuzzi 1.1120.

  Filippo CRIMÌ (PD) sottoscrive l'emendamento Coppola 1.87 e lo ritira.

  Fulvio BONAVITACOLA (PD), intervenendo sugli identici emendamenti Caparini 1.2671, De Micheli 1.1301 e Vignali 1.3100, chiede al relatore se è possibile riformularli Pag. 19nel senso di aggiungere, oltre al riferimento al pagamento dei servizi di parcheggio, anche quello relativi ai servizi di controllo.

  Maino MARCHI, relatore per il disegno di legge di stabilità, concorda sull'opportunità di procedere alla riformulazione delle predette proposte emendative, ove i presentatori accedano alla relativa proposta.

  Raffaello VIGNALI (NCD) precisa che la disposizione sulla quale intervengono gli emendamenti riguarda solo i sistemi di pagamento, non anche quello relativo ai sistemi di controllo. Non ritiene, quindi, che sia necessaria una riformulazione, nel senso proposto dal collega Bonavitacola.

  Maino MARCHI, relatore per il disegno di legge di stabilità, tenuto conto di quanto precisato dal collega Vignali, ritiene necessario votare gli emendamenti Caparini 1.2671, De Micheli 1.1301 e Vignali 1.3100 nella formulazione attuale.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Caparini 1.2671, De Micheli 1.1301 e Vignali 1.3100 (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti al comma 59 dell'articolo unico, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 1.3333 della VIII Commissione, Mariani 1.970 e Matarrese 1.1744.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA si rimette alla Commissione sugli identici emendamenti riferiti al comma 59.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) ritiene che la destinazione di 200.000 euro per il potenziamento di attività e strumenti di monitoraggio della spesa non sia coerente con il rigore e l'efficacia necessari nell'impiego di risorse pubbliche.

  Raffaella MARIANI (PD) fa presente che le risorse sono destinate ad un'attività fondamentale svolta dal Servizio Studi della Camera dei deputati, che permette ai deputati la valutazione dello stato di avanzamento delle opere pubbliche di ciascun territorio, e di cui le Commissioni si avvalgono anche nel corso dell'esame dell'allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza.

  La Commissione approva gli identici emendamenti 1.333 della VIII Commissione, Mariani 1.970 e Matarrese 1.1744 (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti al comma 60 dell'articolo unico, propone l'accantonamento dell'emendamento Mauri 1.1024, esprime parere contrario sull'emendamento Corsaro 1.583 e sugli identici emendamenti 1.335 della VIII Commissione e De Rosa 1.1637.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

   Francesco BOCCIA, presidente, non vi sono obiezioni, avverte che l'emendamento Mauri 1.1024 è da intendersi accantonato.

  La Commissione respinge l'emendamento Corsaro 1.583.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) chiede l'accantonamento degli identici emendamenti 1.3335 della VIII Commissione e De Rosa 1.1637, al fine di effettuare un'ulteriore valutazione. Esprime la propria contrarietà alla realizzazione di infrastrutture per l'Expo 2015, soprattutto se destinate ad agevolare la mobilità privata, e ritiene opportuno invece destinare risorse al risanamento del dissesto idrogeologico e al finanziamento del trasporto pubblico locale, in grado di creare mezzo milione di posti di lavoro. Fa presente inoltre che gli emendamenti in discussione destinano risorse ad un intervento volto a mitigare le conseguenze di un'opera che impatta fortemente Pag. 20sul territorio, ossia l'interramento dell'arteria stradale Rho-Monza.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, conferma il proprio parere contrario sugli emendamenti in esame, in quanto diretti a modificare la destinazione delle risorse stanziate, necessarie al completamento di Expo 2015.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) ritiene necessario che le opere necessarie a Expo 2015 vadano viste nella loro interezza e complessità e giudica non corretto inserire interventi di tipo localistico nell'ambito degli stanziamenti destinati a tale evento.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti 1.3335 della VIII Commissione e De Rosa 1.1637.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti al comma 62 dell'articolo unico, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Centemero 1.1385 e Cesaro Antimo 1.2981. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Ghizzoni 1.630.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Andrea ROMANO (SCpI) chiede al relatore le motivazioni della contrarietà sull'emendamento 1.2981.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, precisa il parere contrario è dovuto al fatto che l'emendamento sopprime il riferimento alle sole «risorse aggiuntive», che sono le uniche a poter essere destinate a interventi per i beni culturali, dal momento che gli stanziamenti già iscritti in bilancio possono finanziare interventi avviati negli anni precedenti. Osserva inoltre in primo luogo che la soppressione del riferimento al solo triennio 2014-2016 amplia la portata della disposizione.

  Andrea ROMANO (SCpI) sottoscrive l'emendamento Cesaro Antimo 1.2981 e lo ritira.

  La Commissione respinge l'emendamento Centemero 1.1385.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) propone l'accantonamento dell'emendamento Ghizzoni 1.630 al fine di verificarne, all'interno dei gruppi di maggioranza, la condivisione. Ritiene, infatti, che vada attentamente valutata l'opportunità di stanziare 2,5 milioni di euro alle finalità indicate dall'emendamento.

  Guido GUIDESI (LNA) osserva che, trattandosi di un emendamento che favorisce situazioni specifiche, vada trattato dal Governo e dal relatore in modo analogo a quanto è stato fatto con gli emendamenti riferiti al comma 51, che favorivano interventi infrastrutturali localistici.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) giudica l'intervento contenuto nell'emendamento assai specifico, in quanto destina risorse ad alcune delle tante realtà esistenti in ambito culturale, e pertanto in dissonanza con lo spirito del disegno di legge di stabilità.

  Manuela GHIZZONI (PD) fa presente che l'emendamento è strettamente connesso a quanto disposto dal comma 62, che prevede una spesa per investimenti in favore dei beni culturali. Osserva al riguardo che l'emendamento a propria firma prevede che quota parte di quegli investimenti siano destinati ad istituzioni di grande prestigio che tutelano la memoria dei drammatici eventi dello sterminio. Evidenzia, infatti, il rischio che ciò che tali eventi, verificatisi in epoca recente, siano destinati all'oblio per l'incapacità delle istituzioni di preservare i luoghi della memoria.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), nel ritenere un dovere la tutela dei luoghi della memoria, osserva che la costruzione della democrazia italiana non è frutto solo della Pag. 21Resistenza. Ricorda che presso la fondazione Sturzo giacciono i patrimoni culturali di personaggi illustri quali Giovanni Marcora o Paolo Emilio Taviani. Invita pertanto la Commissione Cultura a fare una ricognizione di tutte le fondazioni meritevoli di un contributo in tal senso e, in accoglimento di quanto suggerito dal presidente, a predisporre apposite proposte di legge con specifiche coperture finanziarie.

  Generoso MELILLA (SEL), nel condividere lo spirito dell'emendamento e ritenendo essenziale promuovere una riflessione sui luoghi della memoria e sull'identità storica del Paese, ritiene tuttavia carente l'elenco degli enti e delle istituzioni contenuto nell'emendamento. Ricorda che nella lotta per la liberazione nazionale le prime grandi stragi sono state compiute in Abruzzo, dove operava la Brigata Maiella, l'unica il cui ambito di azione non si è fermato al territorio di origine. Ritiene pertanto opportuno demandare al Governo l'individuazione di tutti i luoghi della memoria cui attribuire un contributo, nell'ambito di un intervento organico che disciplini la complessiva materia.

  Guido GUIDESI (LNA), non volendo entrare nel merito di considerazioni di carattere storico e culturale, osserva che, quanto al metodo, le osservazioni svolte dall'onorevole Ghizzoni evidenziano ulteriormente il carattere microsettoriale e localistico dell'emendamento, analogamente ad altre proposte emendative sul tema delle infrastrutture, sulle quali il Governo ha invece espresso parere contrario. Invita quindi il Governo a modificare il proprio parere in tal senso.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), ritenendo la questione posta dall'emendamento di grande rilevanza, ricorda che il Governo ha promosso, in più occasioni, interventi di carattere localistico connessi all'Expo 2015. Ritenendo che quelle previste dall'emendamento Ghizzoni 1.630 non siano invece misure di tale natura, dichiara di condividere le finalità della predetta proposta emendativa.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ritiene che l'emendamento Ghizzoni 1.630 valorizzi un momento storico certamente importante per il Paese, ma al pari di molti altri. Giudica pertanto non opportuno uno stanziamento di 2,5 milioni di euro per tale finalità, potendosi invece destinare ad essa il 20 per cento dei Fondi strutturali attraverso un apposito programma che individui in maniera completa ed esaustiva gli interventi necessari a valorizzare i luoghi della memoria.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA precisa che l'emendamento non prevede lo stanziamento di risorse aggiuntive, ma la redistribuzione di risorse già stanziate, e che pertanto il parere tecnico del Ministero dell'economia e delle finanze non ha ragione di essere contrario. In ogni caso, in esito al dibattito, propone l'accantonamento dell'emendamento Ghizzoni 1.630 per effettuare ulteriori valutazioni di merito.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) ritiene l'ampia discussione testè svoltasi rappresenti il chiaro segno del fatto che in Parlamento siano rappresentati diverse culture ed eterogenei orientamenti. Giudica pertanto opportuno l'accantonamento proposto dal Governo, affinché si valuti il quadro in maniera più complessiva, dando conto in modo esaustivo dei soggetti che possono essere destinatari di risorse ai fini della valorizzazione dei luoghi della memoria.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel sottolineare che si tratta di spese in conto capitale e non di spese correnti e nel ribadire la condivisione del contenuto dell'emendamento, concorda con la proposta di accantonamento formulata dal rappresentante del Governo, alla luce delle considerazioni emerse nel corso del dibattito.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che l'emendamento Pag. 22Ghizzoni 1.630 si intende accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti al comma 63 dell'articolo unico, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.3435 della IX Commissione.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA concorda con il parere del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.3435 della IX Commissione (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame delle proposte emendative riferite al comma 64, propone di accantonare l'emendamento Castelli 1.1317, volto a prevedere in contributo a favore del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, tenuto conto che sul tema il relatore ed il Governo presenteranno propri emendamenti.

  Laura CASTELLI (M5S) si augura che gli emendamenti preannunciati dal relatore affrontino adeguatamente la questione in oggetto.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 65, esprime parere contrario sull'emendamento Brunetta 1.1085, mentre invita al ritiro dell'emendamento Brunetta 1.1038.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento Brunetta 1.1085, di cui è cofirmatario, si dichiara sorpreso del parere espresso da relatore e Governo, considerato che tale proposta emendativa mira ad informatizzare i servizi medici, rendendo più efficaci e veloci le prestazioni, in linea con quanto sostenuto dall'Esecutivo in altre occasioni. Ritiene che non vi sia solo un problema economico, ma anche di trasparenza, tenuto conto che tale intervento consentirebbe di prevenire eventuali truffe ai danni del Servizio sanitario nazionale.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa notare che un'eventuale approvazione del presente emendamento comprometterebbe quanto già realizzato in tema di attuazione della ricetta elettronica, anche in ambito regionale.

  Rocco PALESE (FI-PdL), ritenuto che quanto testé affermato dal relatore sia privo di fondamento, fa notare che tale proposta emendativa consentirebbe di realizzare una efficace forma di controllo sulle prescrizioni, contribuendo ad un ridimensionamento della spesa farmaceutica che, anche alla luce di quanto emerso nel corso della recente indagine conoscitiva svoltasi presso le Commissioni V e XII, appare in crescita costante, soprattutto in ambito ospedaliero.

  Andrea CECCONI (M5S) si dichiara a favore della presente proposta emendativa, sottolineando come il suo gruppo abbia finora sostenuto le proposte di modifica che ha giudicato congrue e giuste, a prescindere dello schieramento di provenienza. Giudica pretestuose le motivazioni addotte dal relatore per giustificare il suo parere contrario, osservando come tale emendamento consenta di esercitare un controllo sulla spesa farmaceutica, prevenendo quelle forme di abuso che sono sempre più diffuse in tale settore.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), pur giudicando il tema in discussione meritevole di attenzione, fa notare che esso, per una parte, è già affrontato nel provvedimento in esame, laddove si interviene in materia di anagrafe degli assistiti. Nel far presente, peraltro, che è già in fase di attuazione un progetto di realizzazione della ricetta elettronica, osserva che, per favorirne una omogenea applicazione sul Pag. 23territorio nazionale, si potrebbe pensare di presentare un ordine del giorno specifico, che impegni il Governo ad adottare iniziative in merito.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA evidenzia che la procedura introdotta da questo emendamento appare singolare, anzitutto, perché sembra prescindere da un eventuale rapporto con le regioni, che, in materia, hanno una competenza specifica. Fa presente, inoltre, che tale proposta di modifica, prevedendo il mantenimento della ricetta cartacea per una fase sperimentale, introduce un inutile doppione, determinando ulteriori appesantimenti procedurali. Rileva infine che, trattandosi di attività già contemplate dalla vigente normativa, tale intervento non produrrebbe alcuna riduzione di spesa.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) rileva che, ove l'emendamento in questione venisse approvato, si determinerebbe un effetto paradossale ed incongruo, sul piano del coordinamento formale del testo, dal momento tali disposizioni verrebbero inserite dopo un comma, precisamente il 65, che prevede interventi diretti a potenziare la rete infrastrutturale per la mobilità al servizio della Fiera di Verona. Sarebbe pertanto auspicabile, a suo avviso, inserire eventualmente tali interventi in altre parti del testo.

  Andrea CECCONI (M5S) giudica anomalo che il deputato Tabacci rilevi solo ora elementi di criticità sulla qualità delle legislazione, dal momento che l'intero disegno di legge appare caotico e privo di coerenza. Si dichiara quindi sorpreso che il Governo stimi un aumento dei costi dall'attuazione degli interventi previsti dalla proposta di modifica in esame, solo perché si prevede il mantenimento della ricetta cartacea per un periodo transitorio. Osserva, peraltro, che gli eventuali aggravi di costi potrebbero essere ammortizzati facilmente in futuro, alla luce di un modello di organizzazione che consentirebbe di realizzare ingenti risparmi. Giudica pretestuoso poi parlare di un mancato coinvolgimento delle regioni – coinvolgimento che, in ogni caso, ritiene possa essere realizzato anche successivamente in sede di Conferenza stato-regioni – facendo notare come il Governo, in altre occasioni, ha agito anche a prescindere dal parere delle regioni stesse. Rileva, in conclusione, l'esigenza di dare attuazione alla ricetta elettronica, che appare un sistema efficace, peraltro adottato in tutti i Paesi anglosassoni.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA fa presente che il Governo non intende mettere in discussione la validità del sistema della ricetta elettronica – i cui costi di attuazione, peraltro, non sono al momento quantificabili – ma solo rilevare talune incongruenze della proposta di modifica in esame. Ribadisce, quindi, che l'intervento in essa previsto non determina alcuna riduzione di spesa, introducendo, peraltro, un inutile aggravio delle procedure con il mantenimento della ricetta cartacea. Sottolinea, infine, che in tale emendamento si prescinde da un coinvolgimento delle regioni, che invece è stato sempre contemplato nell'ambito di una prassi rigorosa, da tempo seguita con successo. Conferma che il Governo condivide in linea di principio l'introduzione della ricetta elettronica, ma non con le modalità previste dal presente emendamento.

  La Commissione respinge l'emendamento Brunetta 1.1085.

  Rocco PALESE (FI-PdL), soffermandosi ancora sull'emendamento Brunetta 1.1085, testé respinto dalla Commissione, fa notare che esso mirava semplicemente a sollecitare le regioni a dare attuazione a quanto già deciso in sede di Conferenza Stato-regioni, a fronte dell'inerzia degli stessi enti territoriali, che dura da diversi anni.
  Passando quindi al merito dell'emendamento Brunetta 1.1038, fa notare che esso mira ad agevolare la costruzione degli impianti sportivi e degli stadi, a fronte di difficoltà procedurali che, peraltro, ritiene che si riscontrino solo nel nostro Paese. Pag. 24Chiede quindi al Governo se intenda affrontare la questione una volta per tutte, tenuto conto che di tale argomento si discute, senza risultati, da almeno dieci anni.

  La Commissione respinge l'emendamento Brunetta 1.1038.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, presenta l'emendamento 1.3443 (vedi allegato), con il quale sostanzialmente provvede a riformulare l'emendamento 1.3327 della VIII Commissione, precedentemente accantonato.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere favorevole sulla proposta emendativa presentata dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.3443 del relatore (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone di accantonare tutti gli emendamenti presentati al comma 66, considerato che sono allo studio diverse proposte che intendono intervenire su tale delicata materia.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA concorda con il relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che le proposte emendative riferite al comma 66, non essendovi obiezioni, si intendono accantonate.

  Maino MARCHI (PD), nel passare all'esame delle proposte emendative riferite al comma 67, esprime, quindi, parere contrario sull'emendamento 1.3380 della VIII Commissione, sugli identici emendamenti 1.3384 della VIII Commissione e Braga 1.805, nonché sull'emendamento Pellegrino 1.2513.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, quindi, respinge, con distinte votazioni, l'emendamento 1.3380 della VIII Commissione, gli identici emendamenti 1.3384 della VIII Commissione e Braga 1.805 e l'emendamento Pellegrino 1.2513.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame dell'unica proposta emendativa relativa al comma 68, invita al ritiro dell'emendamento Terzoni 1.1647, trattandosi di materia già affrontata nel provvedimento.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Samuele SEGONI (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento 1.1647, del quale è cofirmatario, precisando che lo stesso è volto a prevedere, tra l'altro, l'effettuazione di interventi per la bonifica e la messa in sicurezza di aree interessate da discariche abusive. Fa notare, inoltre, che tale emendamento prevede di indirizzare le risorse prioritariamente all'area della cosiddetta «Terra dei fuochi», contemplando anche altri importanti interventi tesi a migliorare il livello di sicurezza nel territorio.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA invita i presentatori dell'emendamento in questione a non insistere per la sua votazione, al fine di tenere aperta la discussione su tale delicato tema, che, a suo avviso, potrebbe trovare soluzione nell'ambito di un diverso provvedimento. Fa notare, infatti, che un eventuale voto contrario della Commissione potrebbe produrre un effetto negativo ai fini del raggiungimento degli obiettivi previsti.

  Samuele SEGONI (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento Terzoni 1.1647, osservando che l'eventuale voto contrario su tale emendamento non potrà costituire un ostacolo, purché il Governo sia realmente intenzionato a trovare una soluzione a tale problematica.

Pag. 25

  La Commissione respinge l'emendamento Terzoni 1.1647.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'unica proposta emendativa riferita al comma 69, esprime parere contrario sull'emendamento 1.3316 della VIII Commissione.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento 1.3316 della VIII Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sugli identici emendamenti Vazio 1.2721 e Covello 1.942, dianzi accantonati dalla Commissione, il relatore e il rappresentante del Governo confermano il parere favorevole precedentemente espresso.

  La Commissione approva, quindi, gli identici emendamenti Vazio 1.2721 e Covello 1.942 (vedi allegato).

  Francesco BOCCIA, presidente, propone di sospendere la seduta fino alle 17, al fine di consentire al Governo di disporre del tempo necessario ad assicurare una ordinata prosecuzione dei lavori.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel lamentare i diversi ritardi nell'inizio dei lavori e le numerose interruzioni delle sedute, fa presente che sarebbe opportuno procedere a mere pause tecniche per consentire di proseguire più celermente nell'esame del disegno di legge in oggetto.

  Rocco PALESE (FI-PdL) concorda con le osservazioni svolte dall'onorevole Sorial in merito ai tempi di prosecuzione dei lavori e auspica che, alla ripresa della seduta, il Governo abbia già predisposto i pareri relativi ai commi del provvedimento che saranno oggetto di discussione.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce che l'interruzione è dovuta a mere esigenze organizzative.

  La seduta termina alle 13.35.

SEDE REFERENTE

  Venerdì 13 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Stefano Fassina.

  La seduta comincia alle 17.35.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014).
C. 1865 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
C. 1866 Governo, approvato dal Senato e relativa nota di variazioni C. 1866-bis Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione tramite impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Avverte che l'emendamento Covello 1.952 è stato ritirato e che, al suo posto, è stato presentato l'emendamento Covello 1.643, riferito al comma 19 dell'articolo unico del disegno di legge in titolo, da collocare, nell'ordine di votazione delle proposte emendative, dopo l'emendamento Bobba 1.866.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti al Pag. 26comma 70 dell'articolo unico del disegno di legge in titolo, esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Segoni 1.1649 e parere contrario sull'emendamento Pili 1.2577; propone altresì l'accantonamento dell'emendamento De Micheli 1.1891.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Segoni 1.1649 e respinge l'emendamento Pili 1.2577.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento De Micheli 1.1891 deve ritenersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 72, esprime parere favorevole sull'emendamento Vignali 1.3247.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Vignali 1.3247.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 73, esprime parere contrario sull'emendamento Latronico 1.2653.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) chiede di conoscere le ragioni del parere contrario espresso dal relatore e dal rappresentante del Governo sul proprio emendamento 1.2653. Al riguardo, ricorda che la regione Basilicata, pur essendo stata vittima di recente di tragici eventi alluvionali, non ha beneficiato di misure di sostegno analoghe a quelle messe in campo in occasione di eventi calamitosi che hanno colpito altre regioni del Paese. Ritiene che questo sia inaccettabile e che il Governo abbia il dovere di affrontare in modo organico e non differenziato tutte le calamità naturali, garantendo su tutto il territorio nazionale lo stesso trattamento e gli stessi mezzi per far fronte ai danni provocati dagli eventi calamitosi.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, tenuto conto delle osservazioni del deputato Latronico e in considerazione del fatto che è intenzione sua e del Governo di procedere alla definizione di una proposta emendativa di sintesi sul tema generale dell'approntamento dei mezzi e delle risorse necessarie a far fronte alle ricorrenti calamità naturali, propone l'accantonamento dell'emendamento Latronico 1.2653.

  Il viceministro Stefano FASSINA si dichiara d'accordo con la proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Latronico 1.2653, non essendovi obiezioni, deve ritenersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando ai commi 74 e 75, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Guidesi 1.2534, Mazziotti Di Celso 1.1751, Mariastella Bianchi 1.1016, Zan 1.2607 e Terzoni 1.1651; esprime altresì parere contrario sull'emendamento Vallascas 1.1460 e sugli identici emendamenti Abrignani 1.2292 e Valiante 1.2805. Propone, infine, l'accantonamento degli emendamenti 1.3319 della VIII Commissione e Abrignani 1.2288.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Guido GUIDESI (LNA) prende atto preliminarmente con favore che anche da parte di deputati di altri gruppi parlamentari si è ritenuto opportuno presentare Pag. 27emendamenti soppressivi dei commi 74 e 75, i quali, di fatto, vanificano gli effetti di una recente sentenza di un tribunale amministrativo che, dando ragione ad un piccolo comune ricorrente, ha statuito l'obbligo dei titolari di una centrale per la produzione di energia elettrica di corrispondere al comune interessato gli oneri di urbanizzazione dovuti in relazione agli interventi edilizi realizzati. In tal senso, giudica inaccettabile che, a fronte di una chiara normativa in materia e di una specifica sentenza della magistratura, il Governo voglia con le disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità statuire chi, quando e in quale caso sia esentato dal pagamento degli oneri di urbanizzazione dovuti. Conclude, quindi, raccomandando l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 1.2534.

  Andrea ROMANO (SCpI), nell'associarsi a quanto appena detto dal collega Guidesi, fa presente che le disposizioni contenute nei commi 74 e 75 rischiano di penalizzare non un solo comune, ma la generalità dei comuni che venissero a trovarsi nella situazione regolata da tali disposizioni. Raccomanda, quindi, l'approvazione dell'emendamento Mazziotti Di Celso 1.1751.

  Rocco PALESE (FI-PdL), nel sottolineare il proprio giudizio negativo sulle disposizioni recate dai commi 74 e 75, stigmatizza l'operato del Governo e della maggioranza parlamentare che, nel caso dell'applicazione della cosiddetta legge Severino ha ritenuto di dare applicazione retroattiva ad alcune norme di legge, mentre nel caso in questione usa la legge per vanificare gli effetti di una sentenza della magistratura.

  Mauro GUERRA (PD) rivolge un pressante appello al relatore e al rappresentante del Governo affinché rivedano il parere sugli emendamenti riferiti ai commi 74 e 75 dell'articolo unico del disegno di legge in titolo. In aggiunta alle osservazioni critiche dei colleghi testé intervenuti, fa presente che l'approvazione delle disposizioni in questione provocherebbe un'ingiusta sottrazione di risorse ai comuni, con sicuro e inaccettabile danno per le finanze pubbliche.

  Andrea VALLASCAS (M5S), nel richiamare la posizione già espressa dai deputati del suo gruppo nella X Commissione, ribadisce che lo scopo dell'emendamento Terzoni 1.1651 e dell'emendamento a sua prima firma 1.1460 è quello di rendere certo il pagamento degli oneri di urbanizzazione dovuto ai comuni.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, alla luce del dibattito, propone l'accantonamento di tutti gli emendamenti riferiti ai commi 74 e 75 dell'articolo unico del disegno di legge in titolo.

  Il viceministro Stefano FASSINA si dichiara d'accordo con la proposta del relatore.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) giudica opportuna la proposta di accantonare gli emendamenti riferiti ai commi 74 e 75, ritenendo, da un lato, anomalo che il Governo si dichiari a favore di norme che riducono le entrate dei comuni e, dall'altro, inappropriato introdurre per questa via interventi a sostegno dei gestori di impianti di produzione di energia elettrica.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, devono ritenersi accantonati gli identici emendamenti Guidesi 1.2534, Mazziotti Di Celso 1.1751, Mariastella Bianchi 1.1016, Zan 1.2607 e Terzoni 1.1651, nonché l'emendamento Vallascas 1.1460, gli identici emendamenti Abrignani 1.2292 e Valiante 1.2805, nonché gli emendamenti 1.3319 della VIII Commissione e Abrignani 1.2288, tutti riferiti ai commi 74 e 75.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 76, esprime parere favorevole sull'emendamento Causi 1.1916, a condizione che venga riformulato nei termini che si Pag. 28riserva di precisare; esprime, quindi, parere contrario sugli emendamenti Ruocco 1.1041 e Capezzone 1.1566.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti Ruocco 1.1041 e Capezzone 1.1566 e si riserva di valutare la proposta di riformulazione dell'emendamento Causi 1.1916 che il relatore avanzerà.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Causi 1.1916 deve intendersi accantonato, in attesa che il relatore avanzi la sua proposta di riformulazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Ruocco 1.1041.

  Rocco PALESE (FI-PdL), nel sottolineare come l'emendamento Capezzone 1.1566 si proponga di far confluire tutti i risparmi derivanti da misure di razionalizzazione e di revisione della spesa pubblica in un fondo per la riduzione della tassazione sul lavoro e sulle imprese, giudica incomprensibile il parere contrario espresso dal relatore e dal rappresentante del Governo sul medesimo emendamento.

  Il viceministro Stefano FASSINA chiarisce che il parere contrario espresso sull'emendamento Capezzone 1.1566 è motivato dal fatto che proprio in questi giorni il Governo sta approfondendo, nel dialogo con le parti sociali, la questione affrontata dall'emendamento in questione allo scopo di predisporre una proposta da far confluire, se possibile, nel testo del disegno di legge in esame.

  Rocco PALESE (FI-PdL), alla luce delle dichiarazioni del viceministro Fassina, chiede l'accantonamento dell'emendamento Capezzone 1.1566.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'emendamento Capezzone 1.1566 appare problematico sotto il profilo della copertura finanziaria.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone di accantonare l'emendamento Capezzone 1.1566.

  Il viceministro Stefano FASSINA si dichiara d'accordo con la proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Capezzone 1.1566 deve ritenersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 77, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Corsaro 1.1192, Oliaro 1.2938, Librandi 1.2683, Locatelli 1.925, Lodolini 1.2347, Marco Di Maio 1.2285, Molteni 1.2473, Moretti 1.1928, Chiarelli 1.1623, Biasotti 1.1261, Mura 1.836, Cani 1.144, Donati 1.128, Sbrollini 1.78 e Alfreider 1.366.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che l'emendamento Librandi 1.2683 viene ritirato.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Corsaro 1.1192, Oliaro 1.2938, Locatelli 1.925, Lodolini 1.2347, Marco Di Maio 1.2285, Molteni 1.2473, Moretti 1.1928, Chiarelli 1.1623, Biasotti 1.1261, Mura 1.836, Cani 1.144, Donati 1.128, Sbrollini 1.78 e Alfreider 1.366.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 79, esprime parere favorevole sull'emendamento Boccuzzi 1.775.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Boccuzzi 1.775.

Pag. 29

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 80, propone di accantonare l'emendamento De Micheli 1.1912; esprime, quindi, parere contrario sugli emendamenti Formisano 1.35 e 1.3320 della VIII Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Formisano 1.35 e l'emendamento 1.3320 della VIII Commissione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 83, esprime parere contrario sugli emendamenti Gallo 1.1399 e Bobba 1.1492; propone altresì di accantonare l'emendamento Paris 1.1035.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) segnala che lo stesso Governo ha ammesso che l'esternalizzazione dei servizi scolastici, come quello delle pulizie, ha avuto effetti negativi, avendo causato un aumento del precariato e anche un aumento dei costi dei medesimi servizi. Raccomanda per questo l'approvazione dell'emendamento Gallo 1.1399, che si propone di porre fine al negativo fenomeno delle esternalizzazioni, al fine di creare occupazione stabile e di ridurre i costi di gestione dei servizi scolastici.

  La Commissione respinge l'emendamento Gallo 1.1399.

  Luigi BOBBA (PD) chiede al relatore e al rappresentante del Governo un ripensamento del giudizio espresso sull'emendamento a sua firma 1.1492, che prevede un finanziamento destinato ai percorsi di istruzione e formazione professionale.

  Il viceministro Stefano FASSINA conferma il parere contrario per ragioni di copertura finanziaria.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, conferma il parere contrario ritenendo non percorribile la copertura finanziaria prevista, che comporta un ulteriore riduzione dei consumi intermedi.

  Raffaello VIGNALI (NCD), nel condividere le considerazioni svolte dal collega Bobba, ritiene necessario sostenere gli interventi per la formazione professionale, che in questo caso servono ad assicurare il diritto allo studio tutelato anche dalla Costituzione. Si tratta di un problema concreto che deve essere affrontato adeguatamente, tutelando il diritto-dovere all'istruzione.

  Paola BINETTI (PI) sottolinea innanzitutto il dato allarmante della disoccupazione giovanile che per determinate fasce raggiunge anche picchi del cinquanta per cento. Ricorda come anche il ministro Carrozza si sia espressa a favore di misure destinate alla formazione professionale. Del tutto contradditorio quindi sembra il parere espresso dal rappresentante del Governo sull'emendamento in esame che ha esattamente la medesima ratio e la cui approvazione rappresenterebbe un segnale concreto a favore del disagio espresso dai giovani che cercano lavoro e dai loro genitori che chiedono giustamente maggiori prospettive per il futuro professionale dei loro figli.

  Giulio MARCON (SEL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Bobba 1.1492.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ritiene condivisibile l'obiettivo della proposta emendativa in esame, ma ricorda come il Governo durante l'esame del provvedimento recentemente varato sulla scuola abbia preso l'impegno di affrontare anche il tema delle borse di studio. Peraltro ritiene che nel Pag. 30disegno di stabilità non si possano affrontare tutte le questioni in sospeso. Sul versante della copertura finanziaria ritiene sbagliato utilizzare il taglio dei consumi intermedi, che determina debiti fuori bilancio, mentre il meccanismo di esclusione di determinate spese dal Patto di stabilità interno non può essere accettato, prevedendo l'individuazione di spese specifiche.

  Luigi BOBBA (PD) chiede l'accantonamento dell'emendamento a sua firma al fine di valutare una possibile modifica della copertura finanziaria.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Bobba 1.1492 deve ritenersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti al comma 84, chiede di accantonare gli identici emendamenti Lodolini 1.2352, Locatelli 1.938, Moretti 1.1937, Sbrollini 1.80, Chiarelli 1.1628, Biasotti 1.1279, Mura 1.841, Sbrollini 1.319, Cani 1.145, Donati 1.126, Alfreider 1.363, Locatelli 1.938.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti Lodolini 1.2352, Locatelli 1.938, Moretti 1.1937, Sbrollini 1.80, Chiarelli 1.1628, Biasotti 1.1279, Mura 1.841, Sbrollini 1.319, Cani 1.145, Donati 1.126, Alfreider 1.363, Locatelli 1.938, devono ritenersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 87, esprime parere contrario sugli emendamenti 1.3323 della VIII Commissione, Corsaro 1.1181, Pesco 1.1074, Vignali 1.3235, sugli identici emendamenti 1.3328 della VIII Commissione e Dallai 1.911, parere favorevole sull'emendamento Crippa 1.1447, parere contrario sugli emendamenti 1.3330 della VIII Commissione, Pisano 1.89, Zaratti 1.2539, sugli identici emendamenti Iannuzzi 1.450 e Matarrese 1.2861, e sull'emendamento Zanetti 1.2414; chiede quindi l'accantonamento degli identici emendamenti 1.3332 della VIII Commissione, Fauttilli 1.1707 e Iannuzzi 1.449.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore, salvo che sull'emendamento Vignali 1.3235, di cui chiede l'accantonamento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 1.3323 della VIII Commissione e Corsaro 1.1181.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Vignali 1.3235 deve ritenersi accantonato.

  Daniele PESCO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua firma 1.1074, sottolinea la necessità di procedere ad una sorta di stabilizzazione almeno fino al 2016 prevedendo la proroga degli incentivi sia per gli interventi di efficienza energetica, cosiddetti eco-bonus, sia per gli incentivi di ristrutturazione edilizia, proroga che consentirebbe alle imprese del settore di poter procedere anche a nuove assunzioni. La copertura finanziaria prevista è ben più ampia dell'onere recato dall'emendamento pari a 177 milioni di euro. Chiede quindi un ripensamento del parere contrario e l'accantonamento dell'emendamento in esame.

  Il viceministro Stefano FASSINA condivide l'intervento normativo previsto dall'emendamento, ma non ritiene possibile individuare un'adeguata copertura finanziaria, data la portata finanziaria della modifica proposta.

  Daniele PESCO (M5S) insiste per l'accantonamento dell'emendamento in esame al fine di individuare una copertura finanziaria diversa.

  La Commissione respinge l'emendamento Pesco 1.1074.

Pag. 31

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Vignali 1.3235 deve ritenersi accantonato e che l'emendamento 1.3328 della VIII Commissione deve intendersi respinto per l'Aula.

  Luigi DALLAI (PD) chiede l'accantonamento dell'emendamento a sua prima firma 1.911 al fine di poter ottenere un ripensamento da parte del relatore e del Governo circa il parere contrario.

  Il viceministro Stefano FASSINA conferma il parere contrario sull'emendamento Dallai 1.911, in quanto reca una copertura finanziaria a valere sulla tabella A.

  Luigi DALLAI (PD) ritira il suo emendamento 1.911.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua firma 1.1447, chiarisce che esso è volto a sanare una lacuna prevista nel decreto-legge sugli ecobonus al fine di regolamentare l'acquisto di mobili nell'ambito delle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie.

  La Commissione approva l'emendamento Crippa 1.1447.

  Alessandro MAZZOLI (PD), intervenendo sull'emendamento 1.3330 della VIII Commissione, pur nella consapevolezza della scarsità delle risorse finanziarie disponibili, stigmatizza la mancata proroga degli interventi relativi al risparmio idrico, rinviati a decorrere dall'anno 2016. Chiede un accantonamento della proposta emendativa citata al fine di modificarne la copertura finanziaria.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, sottolinea come non vi siano le condizioni per riformulare tutti gli emendamenti riscrivendo in questo modo buona parte del disegno di legge di stabilità. Ritiene opportuno accantonare solo le proposte emendative sulle quali è già in corso un approfondimento con il Governo.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento 1.3330 della VIII Commissione e gli identici emendamenti 1.3332 della VIII Commissione, Fauttilli 1.1707 e Iannuzzi 1.449 devono intendersi accantonati.

  Laura CASTELLI (M5S), interviene in qualità di cofirmataria dell'emendamento Pisano 1.89, chiedendo un ripensamento del parere contrario espresso e ricordando come lo stesso affronti una questione delicata ben nota anche al Governo.

  Marco CAUSI (PD) condivide il fatto che si tratta di una proposta innovativa cui si sta lavorando da tempo in Commissione finanze in quanto comporta problemi di perdita di gettito. Suggerisce ai presentatori di ritirare l'emendamento in discussione e di presentare una proposta di legge con lo stesso contenuto che il suo gruppo è disponibile a sostenere per una discussione in tempi brevi nella VI Commissione.

  Laura CASTELLI (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.89.

  La Commissione respinge l'emendamento Zaratti 1.2539.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che sono stati ritirati gli emendamenti Iannuzzi 1.450 e Matarrese 1.2861.

  Andrea ROMANO (SCpI), in qualità di cofirmatario, chiede l'accantonamento dell'emendamento Zanetti 1.2414.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Zanetti 1.2414 deve intendersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite Pag. 32al comma 88, propone l'accantonamento dell'emendamento Tabacci 1.107.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Tabacci 1.107 deve intendersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 99, chiede l'accantonamento di tutte le proposte emendative ad esso riferite per un supplemento di riflessione.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che, non essendovi obiezioni, tutte le proposte emendative al comma 99 devono ritenersi accantonati.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull'emendamento, a sua prima firma, 1.1527, domanda se la proposta di accantonare gli emendamenti al comma 99 sia ascrivibile al fatto che si sta valutando la possibilità di sopprimere tale comma.
  Osserva, infatti, che la citata disposizione alimenta un fondo che doveva essere temporaneo e che invece ormai da un decennio distribuisce a pioggia risorse per il settore energetico, senza operare alcuna distinzione fra le diverse tipologie di fonti di produzione.
  Domanda, inoltre, quale sia la ragione per cui lo Stato debba sostenere, pagandone i fidi bancari, aziende che sono entrate nel settore da più di dieci anni e che si sono ritrovate in crisi poiché il proprio piano industriale si è rivelato errato. Seguendo questa logica, per non creare disparità, occorrerebbe estendere interventi di questo tipo anche ad aziende di altri settori oggi in difficoltà.
  Anche in considerazione del fatto che l'emendamento non presenta problemi sotto il profilo della copertura finanziaria, ribadisce la necessità di sopprimere il citato comma 99 e di svolgere adeguati approfondimenti sulla materia da esso toccata, anche interpellando il gestore dei servizi energetici.

  Mariastella BIANCHI (PD), intervenendo sull'emendamento Realacci 1.819, soppressivo del comma 99, di cui è cofirmataria, ringrazia il relatore per il segnale di attenzione manifestato con la disponibilità all'accantonamento e rileva come, durante l'esame del provvedimento in sede consultiva da parte della Commissione attività produttive, il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti abbia evidenziato l'esigenza di arrivare a definire un disegno complessivo nell'ambito della tematica della sicurezza del sistema elettrico, mentre il comma 99 non sembra perseguire questo disegno. Pertanto ribadisce la necessità che il nostro Paese possa disporre di una riserva di energia prodotta in modo tradizionale che deve essere ben definita e che non può attestarsi certamente sugli attuali livelli.

  Luigi TARANTO (PD) ringrazia, a sua volta, il relatore per la disponibilità all'accantonamento degli emendamenti al comma 99, evidenziando le criticità esposte dal sottosegretario De Vincenti riguardo al tema della riserva energetica e facendo presente che si tratta di un problema reale che deve essere affrontato.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti all'articolo 100, su richiesta del relatore Marchi e concorde il Governo, devono ritenersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento al comma 100, esprime parere contrario sull'emendamento Pagano 1.150, parere favorevole sull'emendamento Pagani 1.259, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di chiarire, e parere contrario sull'emendamento Abrignani 1.2270. Pag. 33
  Chiede quindi una breve sospensione della seduta, per avere il modo di definire la proposta di riformulazione dell'emendamento Pagani 1.259.

  La seduta, sospesa alle 18.40, riprende alle 19.15.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione riprenderà ora l'esame delle proposte emendative riferite al comma 100.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone di accantonare l'emendamento Pagano 1.150 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Pagani 1.259, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime altresì parere contrario sull'emendamento Abrignani 1.2270.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Pagano 1.150 è da ritenersi accantonato.

  La Commissione approva quindi l'emendamento Pagani 1.259, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) fa presente che l'emendamento 1.2270 a sua firma si propone di risolvere una problematica tuttora esistente, rispetto alla quale è peraltro in corso un approfondimento tecnico anche da parte del Ministero dello sviluppo economico. Ne chiede pertanto l'accantonamento.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Abrignani 1.2270 è da ritenersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'unica proposta emendativa riferita al comma 102, esprime parere contrario sull'emendamento 1.3300 della X Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento 1.3300 della X Commissione si intende respinto per l'Assemblea.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'unica proposta emendativa riferita al comma 103, esprime parere contrario sull'emendamento Gitti 1.1720.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Gitti 1.1720 è stato ritirato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento alle proposte emendative riferite al comma 105, esprime parere favorevole sull'emendamento Castricone 1.1717 e formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sull'emendamento Causi 1.2010.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Castricone 1.1717.

  Marco CAUSI (PD) rileva come l'emendamento 1.2010 a sua firma, che non implica oneri finanziari, sia essenzialmente volto a prevedere l'applicazione dei principi contabili internazionali e nazionali con riferimento alla deducibilità delle perdite su crediti. Chiede pertanto al rappresentante del Governo un chiarimento in ordine alle motivazioni poste alla base Pag. 34del parere contrario precedentemente espresso.

  Giulio MARCON (SEL) si associa alla richiesta di chiarimenti formulata dall'onorevole Causi.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Causi 1.2010.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che la precisazione dei principi contabili internazionali e nazionali recata dall'emendamento in esame appare ultronea, dal momento che nell'ordinamento italiano sono già presenti norme in tal senso orientate.

  Marco CAUSI (PD), nel rilevare come la sua proposta emendativa intendesse raccogliere talune preoccupazioni pervenute dai contabili, annunzia il ritiro dell'emendamento a sua firma 1.2010, per trasfonderne successivamente il contenuto in un ordine del giorno da presentare in Assemblea.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'unica proposta emendativa riferita al comma 106, esprime parere contrario sull'emendamento Pesco 1.1113.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Daniele PESCO (M5S), nell'illustrare il proprio emendamento 1.1113, ritiene di fondamentale importanza che gli eventuali risparmi d'imposta conseguenti all'applicazione delle disposizioni di cui ai commi da 103 a 106 del disegno di legge di stabilità – che si configurano, a suo avviso, come misure in favore degli enti creditizi e bancari, computabili nell'ordine di circa 20 miliardi nel prossimo quinquennio – debbano essere prioritariamente destinati al sostegno del credito in favore delle piccole e medie imprese. Ciò appare tanto più urgente nel momento attuale, caratterizzato da scarsa liquidità del sistema creditizio e da una profonda crisi dell'apparato industriale del Paese.

  Angelo RUGHETTI (PD) invita il Governo ad un supplemento di riflessione non solo sulla specifica questione recata dall'emendamento Pesco 1.1113, ma, più in generale, sulla materia concernente gli istituti bancari, alla luce anche del recente intervento normativo del Governo in tema di ricapitalizzazione delle quote partecipative in Banca d'Italia, auspicando il varo di misure capaci perlomeno di contenere i livelli dei trattamenti economici accessori riconosciuti ai manager degli istituti bancari.

  Guido GUIDESI (LNA) condivide le finalità dell'emendamento Pesco 1.1113, che si fa carico della quotidiana difficoltà registrata dal mondo delle piccole e medie imprese nell'accesso al circuito creditizio.

  Rocco PALESE (FI-PdL) invita il Governo a valutare con debita attenzione le finalità perseguite dall'emendamento Pesco 1.1113.

  Marco CAUSI (PD) osserva che il testo del disegno di legge di stabilità, nella parte chiamata in causa dall'emendamento Pesco 1.1113, ha lo scopo di adeguare il regime fiscale italiano a quello già vigente in altri Paesi europei.

   Il viceministro Stefano FASSINA, pur condividendo le finalità dell'emendamento Pesco 1.1113, osserva come il disegno di legge di stabilità già contenga una serie di misure volte a rafforzare nel complesso il sistema del credito alle piccole e medie imprese, sia attraverso un ruolo attivo della Cassa depositi e prestiti ed una estensione della garanzia prestata dallo Stato, sia tramite la patrimonializzazione dei confidi. Si tratta, a suo avviso, di un insieme misure assai efficaci, nella forma di un intervento pubblico indiretto mai prima attuato in tali termini. Quanto agli eventuali risparmi d'imposta richiamati Pag. 35dall'emendamento in esame, precisa che, al fine di fare fronte a parte degli oneri derivanti dall'abolizione della seconda rata dell'IMU per 2013 sulla prima casa, è stato richiesto agli istituti bancari ed assicurativi un rilevante acconto di imposta. Segnala altresì che l'emendamento Pesco 1.1113 prefigura un intervento sulla riserva legale, materia tuttavia rimessa alla esclusiva competenza delle autorità indipendenti, anche a livello europeo, a ciò preposte.

  Daniele PESCO (M5S) ribadisce che gli eventuali risparmi di imposta dovrebbero comunque essere destinati in favore dell'accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Pesco 1.1113.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 111, esprime parere contrario sull'emendamento Galan 1.2994.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Galan 1.2994.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 117, esprime parere contrario sugli emendamenti Mazziotti Di Celso 1.1748 e Causi 1.1970, evidenziando in particolare che quest'ultimo si muove in direzione opposta agli inviti formulati dall'Unione europea in merito all'eliminazione delle aliquote IVA ridotte.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il parere espresso dal relatore.

  Andrea ROMANO (SCpI), illustrando l'emendamento Mazziotti Di Celso 1.1748, segnala che esso si applica alle imprese che effettuano la somministrazione di alimenti e bevande mediante distributori automatici e ricorda che, in questo settore, l'IVA è stata aumentata dal quattro al dieci per cento dal decreto-legge n. 63 del 2013. Prosegue evidenziando che, in conseguenza di tale aumento, i margini di guadagno delle imprese che avevano contratti di somministrazione in corso si sono estremamente ridotti e si rende pertanto necessario, a suo parere, prevedere la possibilità di adeguamento del corrispettivo di detti contratti. Conclude chiedendo che, nel caso in cui il relatore e il rappresentante del Governo non ritengano di rivedere il proprio parere, l'emendamento venga accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, acconsente alla richiesta di accantonare l'emendamento Mazziotti Di Celso 1.1748.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Mazziotti Di Celso 1.1748 si deve intendere accantonato.

  Marco CAUSI (PD) osserva che è la disposizione contenuta nel comma 117 che si muove in direzione opposta agli inviti formulati dall'Unione europea e che l'emendamento a propria firma 1.1970 si limita ad equiparare, ai fini IVA, al trattamento delle cooperative sociali, disciplinato dal suddetto comma, quello delle cooperative che, pur non rientrando in tale categoria, effettuano prestazioni socio-sanitarie ed educative. In particolare l'emendamento in esame prevede l'applicazione dell'aliquota IVA ridotta ai contratti in essere al 31 dicembre 2013, fino al momento del loro effettivo rinnovo, escludendo le semplici novazioni che non presuppongono nuove procedure selettive per il riaffidamento del servizio. Rammentando che il contenuto dell'emendamento è stato concordato con il Dipartimento delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze, invita il relatore e il rappresentante del Governo a rivedere il proprio parere contrario, osservando che, qualora ciò non sia possibile, sarebbe opportuno, a suo avviso, per non creare disparità, sopprimere il comma 117.

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  Paola BINETTI (PI), osservando che la problematica alla quale l'emendamento Causi 1.1970 si riferisce non è solo di natura economica e fiscale, ma riguarda la rete dei servizi socio-assistenziali, sottolinea le carenze dello Stato nell'offerta di detti servizi e la necessità della presenza di operatori alternativi ad esso.

  Daniele PESCO (M5S), evidenziando come nel nostro Paese vi sia un abuso dello strumento della cooperativa sociale per nascondere vere e proprie imprese commerciali, chiede, a tutela degli utenti, maggiore trasparenza e controllo su questa tipologia di cooperative.

  Giulio MARCON (SEL), dichiarando di condividere le motivazioni della proposta emendativa Causi 1.1970, sottolinea come non sia corretto cambiare la disciplina nel corso dello svolgimento di un rapporto contrattuale e applicare trattamenti fiscali differenziati a soggetti che effettuano le stesse prestazioni, peraltro di elevato valore sociale.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), rammentando la tripartizione fissata dalla normativa tra imprese, cooperative e imprese sociali, osserva che non appare corretto alterare tale distinzione, facendo rientrare le cooperative che svolgono servizi sociali nell'ambito delle imprese sociali.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita l'onorevole Causi al ritiro dell'emendamento 1.1970 e a trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno per l'esame in Assemblea.

  Marco CAUSI (PD), dichiarando di accogliere l'invito del relatore con molta amarezza, rammenta che è dallo scorso mese di luglio che sono state avviate trattative per affrontare la problematica evidenziata e ne auspica la prossima risoluzione.

  Guido GUIDESI (LNA), concordando con gli interventi dei colleghi Pesco e Tabacci, osserva che per aderire all'invito dell'Unione europea sarebbe opportuno sopprimere il comma 117.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 118, propone di accantonare gli emendamenti Pizzolante 1.481 e Arlotti 1.2472, relativi alla tassazione dei redditi da lavoro transfrontaliero, in attesa di individuare una forma di copertura opportuna degli stessi a partire dal 2015 e in considerazione della recente approvazione di mozioni da parte dell'Assemblea e della conclusione della convenzione con la Repubblica di San Marino. Esprime infine parere contrario sull'emendamento Chimienti 1.824.

  Guido GUIDESI (LNA), ricordando al relatore che emendamenti relativi alla tassazione del reddito da lavoro transfrontaliero sono stati presentati anche con riferimento ad altri commi successivi, lo invita a valutarli complessivamente.

  Silvia CHIMIENTI (M5S), intervenendo sul suo emendamento 1.824, lo illustra, chiarendo che lo stesso tende a garantire il pagamento degli scatti stipendiali per gli insegnanti, come da impegni presi dal Governo nei loro confronti.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, conferma il parere contrario sull'emendamento Chimienti 1.824.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede chiarimenti sulle ragioni del parere contrario.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, rileva innanzitutto che il riferimento alla lettera e) non appare corretto, dal momento che la disposizione non contiene alcuna lettera e). Presumibilmente l'emendamento mira a rendere inapplicabile al personale della scuola, in riferimento agli incrementi contrattuali, Pag. 37la disposizione di cui alla lettera c), che prevede che si dia luogo alle procedure contrattuali e negoziali ricadenti negli anni 2013-2014 del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche così come individuate ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e successive modificazioni, per la sola parte normativa e senza possibilità di recupero per la parte economica. Qualora la proposta stessa si riferisse invece alla lettera b) dell'articolo 1, il quale dispone il blocco dell'utilità 2013 ai fini delle progressioni stipendiali del personale scolastico, la misura avanzata – che intenderebbe consentire che tale utilità del 2013 sia recuperabile attraverso risorse contrattuali – non potrebbe essere accolta, attesa la necessità di salvaguardia dei saldi di finanza pubblica, sui quali sono state scontate economie derivanti dall'attuazione delle misure di cui alla lettera b) stessa. In ogni caso, la valutazione degli oneri recati dall'emendamento non è possibile senza una relazione tecnica.

  Laura CASTELLI (M5S) reputa assurdo che il Governo esprima parere contrario su un emendamento perché non è in grado di quantificare gli oneri recati dallo stesso.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) chiede l'accantonamento per permettere la quantificazione degli oneri finanziari recati dall'emendamento.

   Francesco BOCCIA, presidente, comunica che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Chimienti 1.824 deve intendersi accantonato.
  Con riferimento agli emendamenti riferiti al comma 119, segnala che la Commissione procede all'esame degli emendamenti Fanucci 1.1702, già accantonato nella seduta antimeridiana, e Covello 1.1643, che appaiono tra di loro connessi. Propone, pertanto, al collega Fanucci, una riformulazione del suo emendamento 1.1702 che comporta la soppressione del comma 3, considerato che la relativa norma è presente nell'emendamento Covello 1.1643 nell'ambito del comma 119-ter.

  Edoardo FANUCCI (PD), in qualità di presentatore dell'emendamento 1.1702, accetta la riformulazione proposta dal presidente, auspicando un parere favorevole da parte del rappresentante del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA (PD) si rimette al parere della Commissione su entrambi gli emendamenti Fanucci 1.1702, nel testo riformulato, e Covello 1.1643.

  Marco CAUSI (PD) ritiene che sia comunque da chiarire la posizione del Governo in relazione alla possibile violazione di obblighi comunitari in connessione all'emendamento Fanucci 1.1702.

  Sergio BOCCADUTRI (SEL) nell'osservare che al Vertice G20 di San Pietroburgo una parte consistente dei lavori è stata dedicata al tema della mancata tassazione di una quota rilevante dei redditi derivanti dal commercio on line, ricorda che obiettivo dell'emendamento Fanucci 1.1702, da lui sottoscritto, è quello di rendere realizzabile il pagamento di imposte in Italia e che i capitali restino nel nostro Paese.

  Carlo GALLI (PD) rileva che le norme fiscali introdotte dall'emendamento Covello 1.1643 possono risultare efficaci in una dimensione internazionale caratterizzata da una notevole complessità.
  In relazione all'emendamento Fanucci 1.1702, manifesta il timore che dalla sua approvazione si possano derivare violazioni delle norme comunitarie relative al mercato unico e che si introducano barriere non tariffarie ai sensi della WTO. Manifesta preoccupazione anche per i possibili disagi recati a piccole e medie imprese italiane che vogliano intraprendere attività di commercio on line in Paesi esteri. Nel manifestare comprensione per le ragioni che ne hanno determinato la presentazione, auspica tuttavia il suo ritiro. Di contro, ritiene che l'emendamento del collega Covello assicuri una maggiore tracciabilità delle aziende e dunque preannuncia un voto favorevole su di esso.

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  Edoardo FANUCCI (PD) ringrazia il collega Galli per il suo intervento e ricorda che uno studio europeo, avviato nel 1995 e concluso nel 2005, ha prospettato diverse possibili soluzioni al problema della mancata tassazione dei redditi derivanti dal commercio on line, tra le quali quella indicata dal suo emendamento. Osserva che l'apertura di una partita IVA non presenta particolari difficoltà e che in tale modo si assicura equità e trasparenza senza violazioni del diritto comunitario.
  Sottolinea che anche Paesi come Francia, Spagna e Portogallo stanno intraprendendo un cammino analogo.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ritiene che la tematica in discussione non possa esaurirsi all'interno della legge di stabilità ma debba essere oggetto di una riflessione più approfondita con una apposita proposta di legge. Rileva che con l'approvazione dell'emendamento Covello 1.1643 si colpirebbero non solo i grandi gruppi ma anche i piccoli operatori a causa del costo dei bonifici bancari.

  Stefania COVELLO (PD) dichiara che, a suo avviso, con l'approvazione degli emendamenti non si colpiscono i piccoli operatori che, anzi, potrebbero beneficiare del contrasto all'elusione fiscale operata dai grandi gruppi. Rileva, inoltre, che attraverso la tassazione del reddito, che ora sfugge al fisco, si reperirebbero ingenti risorse da destinare alle priorità sociali del Paese e che in tal modo l'Italia acquisterebbe un ruolo di capofila a livello internazionale.

  Rocco PALESE (FI-PdL) preannuncia il voto favorevole sugli emendamenti Covello 1.1643 e Fanucci 1.1702, come riformulato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento Covello 1.1643 purché riformulato, e in ragione della complessità della materia si rimette alla Commissione per quanto riguarda l'emendamento Fanucci 1.1702.

  Marco CAUSI (PD) ritiene che il rappresentante del Governo non abbia fornito adeguata risposta alla domanda relativa alla possibilità che dall'approvazione dell'emendamento Fanucci 1.1702 possa derivare una procedura di infrazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, precisa la differenza tra le due proposte emendative in termini di possibile gettito che ne deriverebbe.

  Stefania COVELLO (PD) accetta la riformulazione del proprio emendamento 1.1643, proposta dal relatore.

  Marco CAUSI (PD) ribadisce la sua richiesta di chiarimenti rispetto al cambio di opinione del Governo sulla possibile violazione di obblighi comunitari in relazione al contenuto dell'emendamento Fanucci 1.1702.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) osserva che con gli emendamenti in votazione si rischia di instaurare procedure complesse e che il Governo ha mostrato notevoli limiti e accettato compromessi decisamente al ribasso in relazione alla tassazione dei proventi delle videolottery.

  La Commissione approva l'emendamento Fanucci 1.1702, come riformulato (vedi allegato).

  Sergio BOCCADUTRI (SEL) e Edoardo FANUCCI (PD) dichiarano di sottoscrivere l'emendamento Covello 1.1643.

  La Commissione approva quindi l'emendamento Covello 1.1643, come riformulato (vedi allegato).

  Luigi BOBBA (PD), nell'illustrare l'emendamento a sua firma 1.866, rileva che la tassazione delle transazioni finanziare introdotta con la legge di stabilità 2013 si è rivelata inefficace a causa dei ritardi nella disciplina attuativa, dell'aliquota troppo elevata e del limitato campo di applicazione.
  Evidenzia che con la modifica proposta con l'emendamento si intende, ai fini di Pag. 39una maggiore efficacia della disciplina, ampliare la base imponibile, diminuire l'aliquota, equiparare residenti e non residenti, incentivare le operazioni sui mercati regolamentati ed assicurare una maggiore trasparenza.
  Ritiene che in tal modo si possano ridurre i rischi di trasferimento di operazioni all'estero e privilegiare le pratiche della buona finanza, contrapposta a fenomeni speculativi assimilabili in qualche modo al gioco d'azzardo, anticipando un orientamento che si sta diffondendo a livello europeo. Sottolinea che con la norma in oggetto l'Italia sarebbe il primo Paese a dotarsi di una tassazione sui derivati e si collocherebbe nel solco di una tendenza in atto a livello europeo.

  Giulio MARCON (SEL), intervenendo sull'emendamento Bobba 1.866, giudica positivamente la proposta emendativa che, colpendo i prodotti finanziari e la speculazione da cui l'attuale crisi ha avuto origine, mostra di puntare nella giusta direzione. Peraltro, sulla materia è stata presentata anche una proposta di legge che prevede l'introduzione di altre due importanti novità: un'aliquota del 5 per mille e la tassazione dei titoli di Stato. Poiché l'emendamento permette allo Stato di reperire importanti risorse, ne ritiene necessaria l'approvazione.

  Daniele PESCO (M5S) ricorda che recentemente, sulla materia delle rendite finanziarie, la Commissione aveva preso determinati impegni.
  Palesa, quindi, alcuni dubbi sull'emendamento Bobba 1.866, osservando che esiste un serio rischio che gli investimenti possano spostarsi verso altri Paesi. Ritiene, quindi, pregiudizievole una misura che ha come effetto quello di far scendere il mercato finanziario, mentre ben diversi sarebbero gli effetti di una tassazione che colpisca le rendite in base ad una precisa individuazione delle operazioni finanziarie effettuate in un determinato periodo.

  Edoardo FANUCCI (PD) ringrazia l'onorevole Bobba per aver svolto un importante lavoro nell'elaborazione dell'emendamento, tenendo anche conto delle varie posizioni di coloro che lo hanno sottoscritto condividendone le finalità.

  Marco CAUSI (PD), in qualità di componente della Commissione finanze, segnala che alcuni dei ragionamenti testé svolti non sono del tutto convincenti.
  Ricorda che anche quella dei derivati è un'industria, il cui primo cliente è lo Stato ed il secondo è rappresentato dalle industrie dell’import-export, soggette ai rischi del cambio e alle oscillazioni dei costi delle materie prime. Sottolinea, quindi, che nel settore dei derivati trovano occupazione circa 12.000 unità e che un aumento dei costi di tale industria potrebbe provocarne una delocalizzazione con pesanti ricadute occupazionali.
  Infine, segnala che a livello europeo sono in corso importanti riforme e che sarebbe auspicabile attendere che si completino prima di intervenire sulla materia rinunciando a un piccolo pezzo di industria bancaria.

  Laura CASTELLI (M5S) sottoscrive l'emendamento Bobba 1.866.

  Giampaolo GALLI (PD) condivide il ragionamento svolto dall'onorevole Causi, evidenziando come gli effetti dell'emendamento sarebbero assai modesti sotto il profilo del gettito e, invece, assai più rilevanti sotto quello della perdita di occupazione. Inoltre, in considerazione delle novità che si stanno affacciando a livello internazionale, rileva che tra non molto tempo si prospetterebbe la necessità di rivedere la stessa norma.

  Il viceministro Stefano FASSINA, in considerazione della complessità della materia, ritiene utile accantonare l'emendamento Bobba 1.866 in esame anche al fine svolgere un utile approfondimento.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, condivide la proposta del rappresentante del Governo.

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  Bruno TABACCI (Misto-CD), in qualità di cofirmatario dell'emendamento Bobba 1.866, condividere le considerazioni del collega Giampaolo Galli che ritiene meritevoli di grande considerazione e la proposta del Governo, auspicando che possano essere svolti rigorosi approfondimenti in modo da evitare di trovarsi in futuro in una situazione non prevista.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda come l'emendamento in esame intenda correggere una norma che non ha funzionato correttamente. Evidenzia, tuttavia, che il rappresentante del Governo ha posto una questione seria e opportuna sulla quale non si può non concordare. Pertanto avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Bobba 1.866 deve intendersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone una riformulazione dell'emendamento Causi 1.1916, sostituendo alla lettera b) la cifra 980 con la cifra 978 e la cifra 900 con la cifra 902 e alla lettera c) la cifra 980 con la cifra 978.

  Marco CAUSI (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva dell'emendamento Causi 1.1916, come riformulato (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, illustra una nuova formulazione dell'emendamento Fantinati 1.1411.

  Laura CASTELLI (M5S), in qualità di cofirmataria dell'emendamento Fantinati 1.1411, accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  Marco CAUSI (PD) manifesta perplessità sulla riformulazione proposta dal relatore evidenziando l'opportunità di operare una distinzione tra vari tipi di delocalizzazione che, a volte, può anche essere conseguenza di scelte dettate dal mercato.

  Guido GUIDESI (LNA) sottolinea come l'emendamento Fantinati 1.1411 si riferisca ad aziende che hanno già goduto di un beneficio statale.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che il contributo è riferito ai beni e agli impianti produttivi e che la delocalizzazione comporta l'obbligo di restituzione dei contributi percepiti.

  Giampaolo GALLI (PD) ritiene che si debba ben riflettere sulla distinzione tra delocalizzazione e internazionalizzazione.

  Guido GUIDESI (LNA) ribadisce il concetto che un'azienda che abbia proceduto a delocalizzare i propri impianti e che successivamente abbia chiuso gli stabilimenti presenti in Italia o ne riduca il livello di occupazione dovrebbe restituire il contributo pubblico a suo tempo ricevuto.

  Davide CRIPPA (M5S) non comprende la ragione per cui in altre circostanze non è stata altrettanto sostenuta la distinzione tra delocalizzazione e internazionalizzazione. Invita quindi a non fare confusione e a tenere ben distinte queste due diverse forme, ribadendo la contrarietà per ogni forma di delocalizzazione.

  Rocco PALESE (FI-PdL) osserva che in molte leggi che hanno disposto interventi straordinari per il Mezzogiorno si prevedeva esplicitamente che per l'assegnazione dei contributi le aziende dovessero insistere nell'area per la quale si prevedeva l'incentivo. Manifesta, quindi, la propria contrarietà per una proposta emendativa i cui effetti sarebbero soltanto quelli di produrre un livello di contenzioso assai elevato.

  Raffaello VIGNALI (NCD) concorda con le considerazioni svolte dall'onorevole Palese, sottolineando come l'emendamento sia impreciso e non chiaro. Ritiene, inoltre, che ci si dovrebbe preoccupare maggiormente di creare le condizioni per agevolare gli investimenti, andando ad incidere, Pag. 41per esempio, sul cuneo fiscale il cui livello in Italia è altissimo.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ricorda che già lo scorso anno il Governo aveva introdotto una norma, anch'essa caratterizzata da vincoli particolarmente stringenti per le imprese, che la crisi economica ha poi reso del tutto inapplicabile e che, infine, ad iniziativa dello stesso Governo, si è dovuto abrogare.

  Simonetta RUBINATO (PD) giudica negativamente il contenuto dell'emendamento in questione, come riformulato, che avrebbe conseguenze gravi anche sotto il profilo dell'attrattività per le imprese straniere degli investimenti in Italia. Aggiunge, che se proprio si vuole intervenire nella direzione indicata dalla proposta emendativa in questione, allora sarebbe preferibile seguire l'esempio della normativa recentemente introdotta in Germania, che, in caso di riorganizzazione aziendale e di trasferimento delle attività produttive in altri Paesi, presuppone un attento vaglio del relativo progetto industriale, non solo allo scopo di verificarne le effettive ragioni produttive, ma anche di quantificare gli eventuali oneri fiscali.

  Luigi TARANTO (PD) giudica inquietante i contenuti e i possibili effetti dell'emendamento in discussione, anche e soprattutto per la labilità del confine concettuale che separa le nozioni di delocalizzazione e di internazionalizzazione delle attività produttive. Sottolinea, quindi, gli effetti negativi che dalla sua approvazione deriverebbero, sia in termini di incertezza del quadro normativo di riferimento per gli imprenditori italiani, sia in termini di peggioramento dell'attrattività dell'Italia per gli investimenti stranieri.

  Francesco BOCCIA, presidente, sospende quindi la seduta.

  La seduta, sospesa alle 21.10, riprende alle 0.45.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si passerà all'esame delle proposte emendative riferite al comma 122 del provvedimento in esame.

  Guido GUIDESI (LNA), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede chiarimenti in ordine alle modalità e ai tempi con cui la Commissione intende procedere alla discussione del disegno di legge di stabilità.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che la Commissione proseguirà i propri lavori in seduta notturna, al fine di assicurare al Governo il tempo necessario per predisporre eventuali proposte emendative al testo in oggetto, il cui esame riprenderà verosimilmente nel tardo pomeriggio di domenica.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), allo scopo di evitare ulteriori interruzioni della seduta, auspica che il Governo abbia già predisposto i pareri relativi ai commi del disegno di legge che saranno oggetto di discussione.

  Rocco PALESE (FI-PdL), nel rilevare l'opportunità di procedere più speditamente all'esame del provvedimento, evidenzia come, mentre i gruppi di opposizione si siano limitati a segnalare un numero esiguo di proposte emendative, le questioni maggiormente problematiche, emerse nel corso del dibattito, interessino la maggioranza e il Governo.

  Giulio MARCON (SEL) stigmatizza la lentezza nella prosecuzione dei lavori da parte della Commissione e chiede su quali commi il rappresentante del Governo esprimerà il proprio parere.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) fa presente che il Governo ha provveduto a inviare la relazione tecnica riferita all'emendamento a sua firma 1.2270.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'unica proposta emendativa riferita al comma 121, esprime parere contrario sull'emendamento Paris 1.902.

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  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Fulvio BONAVITACOLA (PD) chiede chiarimenti in merito al parere contrario formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo sull'emendamento Paris 1.902, di cui è cofirmatario.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente, al riguardo, che, sull'emendamento Paris 1.902, la Ragioneria generale dello Stato ha formulato parere contrario, in quanto, contrariamente a quanto previsto dalla proposta emendativa in esame, le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il 2014-2020 devono essere assegnate dal CIPE nell'ambito di una programmazione complessiva, sulla base delle proposte delle amministrazioni centrali e delle regioni destinatarie delle risorse stesse e che, in ogni caso, i progetti andrebbero finalizzati agli interventi di manutenzione straordinaria e non al prioritario utilizzo dei lavoratori.

  La Commissione respinge l'emendamento Paris 1.902.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente alle proposte emendative riferite al comma 122, propone l'accantonamento degli emendamenti Tinagli 1.1715 e 1.1740, al fine di prevederne una riformulazione, ed esprime parere contrario sull'emendamento Venittelli 1.923.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli emendamenti Tinagli 1.1715 e 1.1740 si intendono accantonati.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Venittelli 1.923.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente alle proposte emendative riferite al comma 123, esprime parere contrario sull'emendamento Taglialatela 1.577, nonché sugli identici emendamenti 1.3355 della XIII Commissione, Luciano Agostini 1.1227, Causin 1.3046, Fauttilli 1.1701, Latronico 1.2696 e Di Gioia 1.3164.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Taglialatela 1.577.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) esprime perplessità in ordine al parere contrario formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo sull'emendamento, di cui è cofirmatario, Luciano Agostini 1.1227, il quale affronta il tema della cassa integrazione in deroga del settore pesca, e chiede quindi che la proposta emendativa in esame venga accantonata, al fine di consentire una più approfondita riflessione da parte del Governo sulle misure da adottare in favore di tale settore, particolarmente colpito dalla grave crisi economica in corso.

  Il viceministro Stefano FASSINA ricorda che, nel corso dell'esame del disegno di legge di stabilità presso il Senato, sono già stati stanziati 30 milioni di euro in favore dei lavoratori del settore pesca. Segnala, inoltre, che le problematiche affrontate dall'emendamento Luciano Agostini 1.1227 non possono trovare soluzione nell'ambito del disegno di legge di stabilità, ma che saranno oggetto di un successivo provvedimento del Governo, volto a coprire i fabbisogni di cassa integrazione in deroga per l'anno 2013 e, di conseguenza, in grado di sanare tale tipo di situazioni.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), nel prendere atto delle osservazioni svolte dal rappresentante del Governo, ritira l'emendamento Luciano Agostini 1.1227, di cui è cofirmatario, per trasfonderne successivamente Pag. 43il contenuto in un ordine del giorno da presentare in Assemblea.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Luciano Agostini 1.1227, Causin 1.3046, Fauttilli 1.1701, Latronico 1.2696 e Di Gioia 1.3164 sono stati ritirati. Avverte altresì che, non essendovi obiezioni, l'emendamento 1.3355 della XIII Commissione si intende respinto per l'Assemblea.
  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'unica proposta emendativa riferita al comma 124, esprime parere favorevole sull'emendamento Di Gioia 1.3029.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Di Gioia 1.3029 (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente alle proposte emendative riferite al comma 126, esprime invito al ritiro sull'emendamento Misuraca 1.3220, parere contrario sull'emendamento Fedriga 1.2420 e invita al ritiro dell'emendamento Barbanti 1.1006, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Dore MISURACA (NCD) ritira il proprio emendamento 1.3220.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Fedriga 1.2420 e Barbanti 1.1006

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente alle proposte emendative riferite al comma 127, propone l'accantonamento degli emendamenti Gnecchi 1.967 e 1.661.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, fa presente che gli emendamenti Gnecchi 1.967 e 1.661 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente alle proposte emendative riferite al comma 128, esprime parere contrario sugli emendamenti Piazzoni 1.2415 e Di Vita 1.1185.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Matteo MANTERO (M5S) chiede le motivazioni del parere contrario espresso sull'emendamento Di Vita 1.1185.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, motiva il parere contrario sulla base della copertura individuata a valere sulle risorse destinate alle scuole paritarie.

  Matteo MANTERO (M5S) sottolinea che l'emendamento intende aumentare le risorse, allo stato non congrue, destinate a garantire livelli essenziali di assistenza nei confronti di disabili con insufficienze gravissime.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Piazzoni 1.2415 e Di Vita 1.1185.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente all'unico emendamento riferito al comma 129, esprime parere contrario sull'emendamento Piazzoni 1.2448.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Piazzoni 1.2448.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente alle proposte emendative riferite al comma 130, esprime parere contrario sull'emendamento 1.3307 della XII Commissione, e sugli identici Chaouki 1.2767 e 1.3286 della II Commissione. Chiede l'accantonamento Pag. 44degli emendamenti Zampa 1.2503 e Misuraca 1.3425.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Donata LENZI (PD), nel rilevare che il Fondo per i minori non accompagnati risulta avere una dotazione finanziaria limitata agli anni 2015 e 2016, osserva che gli eventi che sicuramente si verificheranno nel 2014 ricadranno sulle spalle dei singoli comuni interessati. Chiede pertanto di accantonare l'emendamento 1.3307 della XII Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, fa presente che l'emendamento 1.3307 della XII Commissione si intende accantonato.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Chaouki 1.2767 e 1.3286 della II Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, fa presente che gli emendamenti Zampa 1.2503 e Misuraca 1.3425 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente agli emendamenti presentati al comma 131, invita al ritiro dell'emendamento Fauttilli 1.1683 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Cariello 1.1044, limitatamente al comma 131-ter.

  Gian Luigi GIGLI (PI) sottoscrive l'emendamento Fauttilli 1.1683l e ne chiede l'accantonamento, sottolineando che esso mira a limitare l'impiego per scopi non pertinenti delle risorse derivanti dalla scelta del 5 per mille.

  Il viceministro Stefano FASSINA, nel ritenere condivisibile in linea di principio l'obiettivo dell'emendamento, sottolinea che vi è un problema di scarsità di risorse. Rileva tuttavia che nella legge di stabilità 2014 si riserva alle scelte operate con il 5 per mille un importo maggiore rispetto agli anni trascorsi.

  Gian Luigi GIGLI (PI) ritira l'emendamento Fauttilli 1.1683.

  Francesco CARIELLO (M5S) accetta la riformulazione del proprio emendamento 1.1044 proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Cariello 1.1044 come riformulato (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente agli emendamenti riferiti al comma 132, esprime parere contrario sugli emendamenti Molteni 1.2063, Fedriga 1.2069 e Molteni 1.2066. Chiede l'accantonamento degli emendamenti Damiano 1.650 e Capodicasa 1.3005.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Guido GUIDESI (LNA) illustra l'emendamento Molteni 1.2063 ricordando che l'impiego delle risorse per i lavoratori socialmente utili è praticamente limitato a due sole zone del Paese.

  Riccardo NUTI (M5S) sottoscrive l'emendamento Molteni 1.2063 e sottolinea che vi è un utilizzo trentennale delle risorse per i lavoratori socialmente utili concentrato nelle aree di Napoli e di Palermo e che, a fronte di una riduzione del numero dei lavoratori, non si assiste ad una diminuzione delle risorse stanziate.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, osserva che tali risorse appaiono particolarmente utili nella difficile situazione economica.

  Il viceministro Stefano FASSINA dichiara che vi è stata una forte riduzione delle risorse stanziate a favore dei lavoratori socialmente utili.

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  Andrea COLLETTI (M5S) sottoscrive l'emendamento Molteni 1.2063.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Molteni 1.2063 e Fedriga 1.2069.

  Riccardo NUTI (M5S) chiede al Governo dati sul numero dei destinatari dei fondi per i lavoratori socialmente utili, posto che dai dati forniti dalla Ragioneria generale dello Stato appare una decisa incongruenza rispetto alle risorse.

  Il viceministro Stefano FASSINA precisa che le risorse sono destinate anche al personale a tempo determinato presso gli enti locali.

  Guido GUIDESI (LNA) auspica l'approvazione dell'emendamento Molteni 1.2066.

  La Commissione respinge l'emendamento Molteni 1.2066.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, fa presente che gli emendamenti Damiano 1.650 e Capodicasa 1.3005 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente agli emendamenti riferiti al comma 133, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Corsaro 1.602 e Fedriga 1.2372, sugli identici emendamenti 1.3356 della XIII Commissione, Palmieri 1.3, Catania 1.2987, Caruso 1.514, Ferrari 1.1121, Marco di Maio 1.176, Cimbro 1.114, Attaguile 1.2949, e Venittelli 1.682, e sugli emendamenti Sberna 1.1760 e Pilozzi 1.693.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Corsaro 1.602 e Fedriga 1.2372 e gli identici emendamenti 1.3356 della XIII Commissione, Palmieri 1.3, Catania 1.2987, Caruso 1.514, Ferrari 1.1121, Marco di Maio 1.176, Cimbro 1.114 Attaguile 1.2949 e Venittelli 1.682.

  Gian Luigi GIGLI (PI) chiede chiarimenti sul parere contrario in relazione all'emendamento Sberna 1.1760.

  Il viceministro Stefano FASSINA precisa che il parere contrario è motivato dalla modalità della copertura.

  La Commissione respinge l'emendamento Sberna 1.1760.

  Sergio BOCCADUTRI (SEL) illustra l'emendamento Pilozzi 1.693, di cui è cofirmatario, auspicandone l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Pilozzi 1.693.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 134, esprime parere favorevole sull'emendamento Roberta Agostini 1.2273, purché riformulato (vedi allegato).

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Paola DE MICHELI (PD) sottoscrive l'emendamento Roberta Agostini 1.2273 ed accetta la riformulazione.

  La Commissione approva l'emendamento Roberta Agostini 1.2273, come riformulato (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente agli emendamenti riferiti al comma 135, esprime parere favorevole sull'emendamento Bonomo 1.2028.

  La Commissione approva l'emendamento Bonomo 1.2028.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame Pag. 46del comma 136, propone l'accantonamento degli emendamenti Tullo 1.1011.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, fa presente che l'emendamento Tullo 1.1011 si intende accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 139, propone l'accantonamento 1.3357 della XIII Commissione e invita al ritiro dell'emendamento Madia 1.781.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, fa presente che l'emendamento 1.3357 della XIII Commissione si intende accantonato. Prende atto che l'emendamento Madia 1.781 è stato ritirato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente agli emendamenti riferiti al comma 141, esprime parere favorevole sugli emendamenti 1.3309 della XII Commissione e Binetti 1.3254; propone altresì l'accantonamento dell'emendamento Sorial 1.1206.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.3309 della XII Commissione. Risultano pertanto assorbiti gli identici emendamenti Binetti 1.1809 e 1.3254 (vedi allegato).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Sorial 1.1206 deve ritenersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente agli emendamenti riferiti al comma 142, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 1.3311 della XII Commissione e Lenzi 1.2927.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Matteo MANTERO (M5S) manifesta un orientamento favorevole sull'emendamento Lenzi 1.2927, auspicando, tuttavia, che il presentatore voglia precisarne il contenuto che, a suo avviso, appare eccessivamente generico.

  Donata LENZI (PD), nel giudicare favorevolmente le osservazioni del collega Mantero, precisa che ove si volesse inserire nell'emendamento un esplicito riferimento al criterio della natalità, ciò costituirebbe un effettivo miglioramento del testo della sua proposta emendativa.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti 1.3311 della XII Commissione e Lenzi 1.2927 devono ritenersi momentaneamente accantonati in attesa di una eventuale riformulazione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone una riformulazione dell'emendamento Lenzi 1.2927 aggiungendo, in fine, le parole «proporzionale all'indice di natalità»

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda.

  Donata LENZI (PD) accoglie la proposta di riformulazione del relatore.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento Lenzi 1.2927, come riformulato (vedi allegato). Risulta pertanto assorbito l'emendamento 1.3311 della Commissione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al Pag. 47comma 144, esprime parere favorevole sull'emendamento Lenzi 1.2889.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Lenzi 1.2889 (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 156, esprime parere favorevole sull'emendamento Colonnese 1.1314, purché riformulato (vedi allegato).

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione dell'emendamento Colonnese 1.1314 avanzata dal relatore.

  Laura CASTELLI (M5S), cofirmataria dell'emendamento Colonnese 1.1314, accoglie la riformulazione proposta dal relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva, quindi, l'emendamento Colonnese 1.1314, come riformulato (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente agli emendamenti riferiti al comma 159, propone di accantonare gli identici emendamenti 1.334 della III Commissione e Marchetti 1.2778; esprime altresì parere contrario sull'emendamento Spadoni 1.1674.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti 1.334 della III Commissione e Marchetti 1.2778 devono ritenersi accantonati.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Spadoni 1.1674.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 161, esprime parere contrario sull'emendamento Marcon 1.2761.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Giulio MARCON (SEL) illustra le finalità del proprio emendamento 1.2761.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Marcon 1.2761.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 162, esprime parere contrario sull'emendamento Marcon 1.2779.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Giulio MARCON (SEL) illustra le finalità del proprio emendamento 1.2779.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Marcon 1.2779.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 164, esprime parere contrario sull'emendamento Zan 1.2544.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Zan 1.2544.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti al comma 165, esprime parere contrario sugli emendamenti Vacca 1.1376 e Centemero 1.1382; propone altresì di accantonare Pag. 48gli emendamenti Vignali 1.3153 e Speranza 1.606.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Vacca 1.1376 e Centemero 1.1382.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli emendamenti Vignali 1.3153 e Speranza 1.606 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti al comma 166, propone di accantonare l'emendamento Abrignani 1.2238, esprime parere contrario sull'emendamento Molteni 1.1858, invita al ritiro dell'emendamento De Mita 1.1594, esprime parere contrario sugli emendamenti Fratoianni 1.2909 e 1.3334 dell'VIII Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nicola MOLTENI (LNA) chiede l'accantonamento del proprio emendamento 1.1858 in coerenza con quanto precedentemente deciso su emendamenti riguardanti i lavoratori transfrontalieri.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, accoglie la richiesta del deputato Molteni.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Molteni 1.1858 deve ritenersi accantonato.

  Giuseppe DE MITA (PI) chiede di conoscere le ragioni del parere contrario espresso sul proprio emendamento 1.1594.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che il parere contrario espresso sull'emendamento in questione è motivato con la volontà di mantenere in capo al Ministero il compito di provvedere al riparto dei fondi di cui al comma 166 del disegno di legge di stabilità, senza che ciò sia fatto oggetto di confronto fra lo Stato e le regioni, al fine di accelerare i tempi dell'effettiva erogazione e utilizzazione dei medesimi fondi. Ritiene che l'emendamento in esame complicherebbe ulteriormente la procedura di riparto dei fondi.

  Giuseppe DE MITA (PI) ritiene che le argomentazioni del relatore non siano del tutto pertinenti, giacché il suo emendamento non intende affatto creare lungaggini burocratiche. Manifesta, peraltro, la disponibilità a riformulare il proprio emendamento al fine di fugare ogni dubbio in proposito.

  Simonetta RUBINATO (PD) giudica positivamente le argomentazioni critiche svolte dal relatore sull'emendamento De Mita 1.1594.

  Giuseppe DE MITA (PI), preso atto delle dichiarazioni del relatore, ritira il proprio emendamento 1.1594.

  Sergio BOCCADUTRI (SEL) illustra le finalità dell'emendamento Fratoianni 1.2909, di cui è cofirmatario.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Fratoianni 1.2909.

  Samuele SEGONI (M5S) chiede di conoscere le ragioni del parere contrario espresso sull'emendamento 1.3334 dell'VIII Commissione, che si prefigge di attuare pienamente il contenuto di due importanti direttive europee in materia di difesa del suolo e di messa in sicurezza del territorio.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che la maggioranza e il Governo sono impegnati Pag. 49proprio in questi giorni a reperire risorse aggiuntive per la messa in sicurezza del territorio, ma che non è opportuno inserire nella legge di stabilità una normativa di dettaglio come quella recata dall'emendamento in questione.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento 1.3334 dell'VIII Commissione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti al comma 167, esprime parere contrario sugli emendamenti Corsaro 1.603, Battelli 1.1380, 1.331 della III Commissione e Caparini 1.2674; propone altresì di accantonare gli emendamenti Coscia 1.633, Peluffo 1.788, Palese 1.1106 e 1.1091, nonché sull'emendamento Leone 1.3229.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Corsaro 1.603, Battelli 1.1380, 1.331 della III Commissione e Caparini 1.2674.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli emendamenti Coscia 1.633, Peluffo 1.788, Palese 1.1106 e 1.1091, nonché l'emendamento Leone 1.3229 devono ritenersi accantonati.

  Rocco PALESE (FI-PdL) auspica che la proposta di accantonamento dei suoi emendamenti 1.1106 e 1.1091 sia motivata dalla volontà del relatore e del Governo di trovare una soluzione positiva alle questioni da essi affrontate, altrimenti riterrebbe più opportuno procedere alla loro votazione.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI dichiara che l'intenzione del Governo va nella direzione auspicata dal deputato Palese.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel rendere il parere sugli emendamenti riferiti al comma 168, propone di accantonare gli emendamenti 1.3389 della I Commissione, Rosato 1.294, gli identici emendamenti 1.3390 della I Commissione e Rosato 1.286, nonché l'emendamento 1.3391 della I Commissione.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, avverte che, non essendovi obiezioni, gli emendamenti 1.3389 della I Commissione, Rosato 1.294, gli identici emendamenti 1.3390 della I Commissione e Rosato 1.286, nonché l'emendamento 1.3391 della I Commissione, devono ritenersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando agli emendamenti riferiti al comma 169, esprime parere contrario sugli emendamenti 1.3394 della I Commissione e Rossi 1.1737.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.3394 della I Commissione e Rossi 1.1737.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente agli emendamenti riferiti al comma 171, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Abrignani 1.2245, Fanucci 1.2673 e Censore 1.551.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Edoardo FANUCCI (PD) ritira il proprio emendamento 1.2673.

Pag. 50

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) chiede di conoscere le ragioni del parere contrario sull'emendamento a sua firma 1.2245.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI fa presente che, al di là del merito, l'emendamento Abrignani 1.2245 comporta rilevanti oneri finanziari che non risultano coperti.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), preso atto delle dichiarazioni del sottosegretario Legnini, ritira il proprio emendamento 1.2245.

  Paola DE MICHELI (PD) sottoscrive e ritira l'emendamento Censore 1.551.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 172, esprime parere contrario sull'emendamento Molteni 1.2157.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Molteni 1.2157.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al parere sugli emendamenti riferiti al comma 173, propone di accantonare gli identici emendamenti 1.3306 della IV Commissione, Villecco Calipari 1.2328 e Marcon 1.2773, ai fini di una loro riformulazione, nonché l'emendamento Villecco Calipari 1.1223; esprime altresì parere contrario sull'emendamento Di Salvo 1.2988.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti 1.3306 della IV Commissione, Villecco Calipari 1.2328 e Marcon 1.2773, nonché l'emendamento Villecco Calipari 1.1223, devono ritenersi accantonati.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Di Salvo 1.2988.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente agli emendamenti riferiti al comma 174 dell'articolo unico del disegno di legge in titolo, esprime parere contrario sull'emendamento Corsaro 1.605; esprime parere favorevole sull'emendamento Spessotto 1.1358; esprime, infine, parere favorevole sull'emendamento Alfreider 1.413, a condizione che sia riformulato per individuare un'idonea copertura (vedi allegato).

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Corsaro 1.605 e approva l'emendamento Spessotto 1.1358 (vedi allegato).

  Daniel ALFREIDER (Misto-Min.Ling.) accoglie la riformulazione proposta dal relatore al suo emendamento 1.413.

  Laura CASTELLI (M5S) sottolinea che l'emendamento in discussione è di carattere ordinamentale e reca disposizioni di carattere micro-settoriale che non possono essere trattate nel disegno di legge di stabilità. Segnala che la questione, già posta dal suo gruppo nella seduta antimeridiana, è stata portata all'attenzione dell'Ufficio di presidenza e del Presidente della Camera Boldrini che ha richiamato al rispetto della normativa vigente in materia.

  Francesco BOCCIA, presidente, evidenzia come molte delle norme che esulano dal contenuto proprio della legge di stabilità sono state introdotte dall'altro ramo del Parlamento e che la Presidenza della Commissione fornirà alla Presidente della Camera ogni chiarimento utile circa i Pag. 51criteri adottati nella valutazione della ammissibilità delle proposte emendative presentate.

  La Commissione approva quindi l'emendamento Alfreider 1.413, come riformulato (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame degli emendamenti riferiti al comma 178, esprime parere contrario sull'emendamento Corsaro 1.609, invita al ritiro dell'emendamento Tabacci 1.106, esprime parere contrario sull'emendamento Causi 1.2000 e chiede l'accantonamento dell'emendamento Causi 1.1999.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Corsaro 1.609.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) intende conoscere le ragioni che hanno indotto il relatore e Governo a chiedere il ritiro del proprio emendamento 1.106..

  Donata LENZI (PD) ricorda come nel recente decreto relativo all'ISEE recentemente adottato dal Governo siano previste modifiche rilevanti in materia di verifiche e controlli sulla regolarità delle dichiarazioni.

  Il viceministro Stefano FASSINA, nel condividere le considerazioni svolte dalla deputata Lenzi, conferma il giudizio espresso sull'emendamento in esame, ribadendo che la questione del rafforzamento dei controlli è affrontata dal recente decreto ministeriale relativo all'ISEE.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), evidenziando come il grado di veridicità delle dichiarazioni sia inferiore al cinquanta per cento, ritira l'emendamento a sua prima firma 1.106.

  Marco CAUSI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.2000.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 181, esprime parere contrario sull'emendamento Colletti 1.867.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Andrea COLLETTI (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.867, chiarendo che lo scopo ultimo è quello di assicurare nuove assunzioni al Ministero della giustizia.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, segnala che non vi sono risorse finanziarie disponibili a tale scopo e che si stanno valutando delle proposte emendative presentate da parte della Commissione Giustizia.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Colletti 1.867.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 183, propone l'accantonamento di tutte le proposte emendative ad esso riferite.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, gli identici emendamenti Palese 1.3273, Pizzolante 1.483, Palese 1.3274 e Ruocco 1.1391 devono ritenersi accantonati.

  Aris PRODANI (M5S), in qualità di cofirmatario, chiarisce la portata dell'emendamento 1.1391 che prevede la sospensione del pagamento dei canoni per le concessioni demaniali marittime fino all'approvazione di una nuova disciplina.

Pag. 52

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 185, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Palese 1.1457, Misuraca 1.749, Bosco 1.3271, Russo 1.3271 mentre propone l'accantonamento degli identici emendamenti 1.3363 della XIII Commissione e Venittelli 1.1171. Esprime quindi parere contrario sugli identici emendamenti Causin 1.3030, Pagano 1.170, Fauttilli 1.1695, Di Gioia 1.3141 e Latronico 1.12688.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva gli identici emendamenti Palese 1.1457, Misuraca 1.749, Bosco 1.3271 e Russo 1.3271.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Causin 1.3030 e Pagano 1.170 sono stati ritirati. Constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento Di Gioia 1.3141: s'intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge quindi gli identici emendamenti Fauttilli 1.1695 e Latronico 1.2688.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 186, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative ad esso riferite.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Manlio DI STEFANO (M5S), intervendo, in qualità di cofirmatario, illustra le finalità dell'emendamento 1.1697.

  Laura GARAVINI (PD) ritiene condivisibile lo stanziamento disposto dal comma 186 del disegno di legge in esame che prevede un finanziamento a favore del rinnovo dei Comites e del CGIE a favore degli italiani all'estero.

  Laura CASTELLI (M5S), intervenendo al fine di meglio precisare la posizione del proprio gruppo, segnala che si tratta di risorse che risultano di fatto non utilizzate. Sul punto chiede al Governo di esprimersi.

  Il viceministro Stefano FASSINA in base alle informazioni in suo possesso dichiara che non si tratta di risorse finanziarie inutilizzate e che i Comites sono importanti organi di rappresentanza degli italiani all'estero la cui permanenza va garantita.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Di Battista 1.1697, Merlo 1.306, 1.305 e 1.308, 1.332 della III Commissione, Merlo 1.302, Marazziti 1.1820 e Centemero 1.1547

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 187, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative ad esso riferite.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Chiara GAGNARLI (M5S), in qualità di cofirmataria, illustra le finalità del proprio emendamento 1.1552 chiedendo al relatore e al Governo di riconsiderare il parere contrario espresso.

  Guido GUIDESI (LNA) illustra i proprio emendamento 1.2256 e ricorda di aver depositato una proposta di legge che prevede la liquidazione dell'AGEA.

  Claudio COMINARDI (M5S), cofirmatario dell'emendamento Rizzetto 1.947, chiarisce che tale proposta emendativa è volta all'abrogazione della cosiddetta legge Mosca che deve essere considerata l'ennesimo privilegio riservato alla politica e ai rappresentanti dei sindacati.

Pag. 53

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, conferma il parere contrario sull'emendamento in esame.

  Sergio BOCCADUTRI (SEL) ritiene che la citata legge Mosca fotografi una realtà passata che non può più ripetersi e che quindi non possa più applicarsi a nuove fattispecie.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi gli identici emendamenti Gallinella 1.1552 e Caon 1.2256, nonché l'emendamento Rizzetto 1.947.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento alle proposte emendative riferite al comma 188, esprime parere contrario sugli emendamenti Parentela 1.1554, Di Gioia 1.3034 e sugli identici emendamenti 1.3365 della XIII Commissione e Mongiello 1.1250.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Parentela 1.1554 e Di Gioia 1.3034.

  Luca SANI (PD), intervenendo sull'emendamento 1.3365 della XIII Commissione, ne chiede l'accantonamento, in quanto riferito ad una misura – quella volta a finanziare la fornitura di derrate alimentari agli indigenti – analoga a quella già contenuta in altre proposte emendative in precedenza accantonate.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, osserva che l'emendamento testé richiamato verte più precisamente sul contrasto alla contraffazione in ambito alimentare e presenta profili problematici dal punto di vista della copertura finanziaria, andando ad incidere sugli importi della tabella A.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 1.3365 della XIII Commissione, non essendovi obiezioni, si intende respinto per l'Assemblea; avverte altresì che l'emendamento Mongiello 1.1250 è stato ritirato dal presentatore.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'unica proposta emendativa riferita al comma 190, formula invito al ritiro sull'emendamento 1.3367 della XIII Commissione, ritenendo al riguardo preferibile l'eventuale presentazione di un ordine del giorno in Assemblea.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 1.3367 della XIII Commissione, non essendovi obiezioni, si intende respinto per l'Assemblea.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento alle proposte emendative riferite al comma 190, propone l'accantonamento degli identici emendamenti 1.3370 della XIII Commissione e Bosco 1.3079 ed esprime parere contrario sull'emendamento Faenzi 1.1415 e sugli emendamenti 1.3376 e 1.3373 della XIII Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti 1.3370 della XIII Commissione e Bosco 1.3079 si intendono accantonati.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Faenzi 1.1415.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti 1.3376 e 1.3373 della XIII Commissione, non essendovi obiezioni, si intendono respinti per l'Assemblea.

Pag. 54

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento alle proposte emendative riferite al comma 191, esprime parere contrario sugli emendamenti Castelli 1.1342, Gallo 1.1388 e Centemero 1.1210. Esprime parere favorevole sull'emendamento Guidesi 1.2038, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime inoltre parere contrario sugli emendamenti Guidesi 1.2048, sugli identici emendamenti 1.3337 della VIII Commissione e Busto 1.1669, nonché sull'emendamento Guidesi 1.2051. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Vezzali 1.2447, parere contrario sull'emendamento Gigli 1.1797 e formula invito al ritiro sull'emendamento Fiano 1.2164. Esprime infine parere favorevole sugli identici emendamenti 1.3392 della I Commissione e Tabacci 1.109, nonché parere contrario sugli emendamenti Tabacci 1.110 e 1.3277 della II Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel richiamare i contenuti dell'emendamento Castelli 1.1342, ritiene opportuno che il Governo riconsideri la collaborazione in campo radiotelevisivo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino, destinando le risorse all'uopo previste in favore fondo per le vittime del terrorismo.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI ricorda che la citata collaborazione è disciplinata da una apposita Convenzione tra i due Stati, di recente oggetto di ratifica, e che dunque sulla materia si potrà eventualmente intervenire solo dopo il venir meno dell'efficacia della suddetta Convenzione. Rileva altresì come le finalità perseguite dall'emendamento Castelli 1.1342 potranno trovare più adeguata considerazione mediante la presentazione di uno specifico ordine del giorno in Assemblea.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Castelli 1.1342.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) interviene sull'emendamento Gallo 1.1388, che propone di sopprimere il rifinanziamento della predetta collaborazione in campo radiotelevisivo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino al fine di incentivare la creazione delle scuole digitali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi gli emendamenti Gallo 1.1388 e Centemero 1.1210 ed approva l'emendamento Guidesi 1.2038, nel testo riformulato ed accettato dal presentatore (vedi allegato).

  Guido GUIDESI (LNA), intervenendo sugli emendamenti a sua firma 1.2048 e 1.2051, segnala che gli stessi intendono destinare una parte del Fondo di garanzia per i mutui per impianti sportivi in favore di quegli impianti gestiti, a livello comunale, dalle associazioni sportive dilettantistiche.

  La Commissione respinge l'emendamento Guidesi 1.2048.

  Mirko BUSTO (M5S) illustra l'emendamento a sua firma 1.1669, volto a prevedere interventi in favore della tutela del suolo e a contrastare gli aumenti di cubatura.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI ricorda che su tale materia il Governo ha adottato nella giornata di ieri un disegno di legge per il contenimento del consumo del suolo ed il riuso del suolo edificato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti 1.3337 della VIII Commissione e Busto 1.1669 nonché l'emendamento Guidesi 1.2051; approva quindi l'emendamento Vezzali 1.2447.

  Gian Luigi GIGLI (SCpI), intervenendo sull'emendamento a sua firma 1.1797, segnala che lo stesso è riferito al tema, assai delicato, dei contratti di formazione specialistica in ambito medico, proponendosi Pag. 55di contenere il fenomeno della fuga all'estero di giovani neolaureati per insufficienza di posti da specializzando rispetto alle reali esigenze del Servizio sanitario nazionale. Ricorda che nel corso della conversione in legge del decreto-legge n. 104 del 2013 è già stato approvato alla Camera un ordine del giorno in tal senso. Chiede pertanto l'accantonamento dell'emendamento 1.1797 a sua firma.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, condivide le preoccupazioni espresse dall'onorevole Gigli, auspicando un intervento del Governo su tale problematica.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Gigli 1.1797.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Gigli 1.1797 è da ritenersi accantonato.

  Emanuele FIANO (PD) chiede l'accantonamento dell'emendamento 1.2164 a sua firma, volto a rifinanziare la Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea. A suo avviso, tale misura è resa ancora più necessaria a fronte dei perduranti fenomeni di intolleranza diffusi nel nostro Paese.

  Sergio BOCCADUTRI (SEL) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Fiano 1.2164, atteso che le iniziative della predetta Fondazione si rivolgono, in particolare, al mondo della scuola.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Fiano 1.2164, non essendovi obiezioni, è da ritenersi accantonato.

  La Commissione approva gli identici emendamenti 1.3392 della I Commissione e Tabacci 1.109.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) ritira l'emendamento a sua firma 1.110.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento 1.3277 della II Commissione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'unica proposta emendativa riferita al comma 198, esprime parere favorevole sull'emendamento Tabacci 1.108.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva quindi l'emendamento Tabacci 1.108.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 200, esprime parere contrario sull'emendamento Petitti 1.2064 e propone l'accantonamento degli identici emendamenti Castelli 1.1374 e Sorial 1.1278.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi TARANTO (PD) illustra l'emendamento Petitti 1.2064, volto ad escludere l'ENIT dall'applicazione del decreto-legge n. 78 del 2010, che limita le spese per missioni internazionali.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Petitti 1.2064 è stato ritirato e che gli identici emendamenti Castelli 1.1374 e Sorial 1.1278, non essendovi obiezioni, si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 204, esprime parere contrario sull'emendamento della X Commissione 1.3302 e propone di accantonare gli emendamenti Giacomelli 1.2213 e Castelli 1.1384.

Pag. 56

  Luigi TARANTO (PD), illustrando l'emendamento 1.3302 della X Commissione, volto ad introdurre lievi modifiche al patto di stabilità interno con riferimento al sistema camerale, evidenzia che lo stesso non ha, a suo parere, alcun riflesso sulla finanza pubblica.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, dichiara di non avere intenzione di porre ulteriori vincoli al sistema camerale.

  Raffaello VIGNALI (NCD), auspicando un cambiamento del parere del relatore sull'emendamento 1.3302 della X Commissione, sottolinea che il sistema camerale non usufruisce di finanziamenti statali.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, modificando il parere precedente espresso, si pronuncia a favore dell'emendamento 1.3302 della X Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.3302 della X Commissione (vedi allegato).

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, accantona gli emendamenti Giacomelli 1.2213 e Castelli 1.1384.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 205, esprime parere contrario sugli emendamenti Matteo Bragantini 1.1765 e Leone 1.3083.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Matteo Bragantini 1.1765.

  Francesco BOCCIA, presidente, dichiara che l'emendamento Leone 1.3083 è stato ritirato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 206, propone che l'emendamento Galati 1.2009 sia accantonato.

  Rocco PALESE (FI-PdL), osservando come l'emendamento Galati 1.2009 appaia neutrale dal punto di vista finanziario, chiede che venga posto in votazione, anziché essere accantonato.

  Il viceministro Stefano FASSINA osserva che per il riconoscimento della Fondazione I Sud del Mondo Onlus, come previsto dall'emendamento Galati 1.2009, è necessario il preventivo parere del Ministero dei beni e delle attività culturali.

  Laura CASTELLI (M5S) fa presente che l'onorevole Galati è il presidente Fondazione I Sud del Mondo Onlus.

  Francesco BOCCIA (PD), presidente, e il viceministro Stefano FASSINA dichiarano di non essere stati a conoscenza di questa circostanza.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, riconsiderando il precedente avviso, esprime parere contrario sull'emendamento Galati 1.2009.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Galati 1.2009.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 207, propone l'accantonamento dell'emendamento Leone 1.3147.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con la proposta di accantonamento del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, accantona l'emendamento Leone 1.3147.

Pag. 57

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 210, esprime parere contrario sull'emendamento Battelli 1.1453.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il parere espresso dal relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Battelli 1.1453.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento al comma 216, esprime parere contrario sull'emendamento Murer 1.2934.

  Donata LENZI (PD) illustra l'emendamento Murer 1.2934, volto a prevedere che i medici incaricati di effettuare le visite fiscali per i lavoratori del settore privato debbano essere chiamati in via prioritaria utilizzando le apposite liste già predisposte e osserva che da tale emendamento non conseguono oneri per la finanza pubblica.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, dichiara la propria disponibilità ad esprimere parere favorevole sull'emendamento Murer 1.2934, a condizione che lo stesso venga riformulato mediante aggiunta di apposita clausola di neutralità finanziaria.

  Stefania COVELLO (PD) appone la propria firma all'emendamento Murer 1.2934.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con la proposta di parere favorevole, subordinatamente alla riformulazione dell'emendamento.

  Donata LENZI (PD) accoglie la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Murer 1.2934, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passa all'esame del comma 217 del provvedimento.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) dichiara che l'emendamento 1.792 è stato erroneamente segnalato in vece dell'emendamento 1.791.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, accoglie la segnalazione dell'emendamento 1.791, rinviandone l'esame ad altra seduta in attesa della valutazione dello stesso da parte del relatore e del rappresentante del Governo.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) ritira l'emendamento a propria firma 1.792.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 218 del provvedimento, propone l'accantonamento degli identici emendamenti 1.3278 della II Commissione e Ferranti 1.2731. Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti 1.3285 e 1.3279 della II Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 1.3285 e 1.3279 della II Commissione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 220, esprime parere contrario sugli identici emendamenti 1.3378 della XIII Commissione, Oliverio 1.1127 e Faenzi 1.1481.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il parere contrario espresso dal relatore.

  Luca SANI (PD), rileva che gli identici emendamenti 1.3378 della XIII Commissione, Oliverio 1.1127 e Faenzi 1.1481, trattano di calamità naturali, al pari di altri già precedentemente accantonati. Ne chiede pertanto l'accantonamento.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli identici Pag. 58emendamenti 1.3378 della XIII Commissione, Oliverio 1.1127 e Faenzi 1.1481 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 221, propone l'accantonamento degli identici emendamenti 1.3339 della VIII Commissione, Rigoni 1.135 e Mariani 1.896 e degli identici emendamenti 1.3346 della VIII Commissione e Mariani 1.899. Esprime altresì parere contrario sull'emendamento Borghi 1.966.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il parere contrario espresso dal relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Borghi 1.966.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli identici emendamenti 1.3339 della VIII Commissione, Rigoni 1.135 e Mariani 1.896 e degli identici emendamenti 1.3346 della VIII Commissione e Mariani 1.899 si intendono accantonati.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 3.25.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 139 del 12 dicembre 2013:
   a pagina 208, prima colonna, quarantaquattresima riga, sostituire le parole: «VIII Commissione» con le seguenti: «XIII Commissione»;

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