CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 dicembre 2013
135.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 5 dicembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Roberta AGOSTINI. — Interviene il viceministro dell'interno Filippo Bubbico.

  La seduta comincia alle 14.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roberta AGOSTINI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata Pag. 15anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-01652 Dieni: Su questioni attinenti alla sede della questura di Crotone.

  Federica DIENI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Federica DIENI (M5S), replicando, ringrazia il viceministro per la risposta, ma si dichiara solo parzialmente soddisfatta, perché crede che non basti l'attenzione e la buona volontà degli operatori giuridici sia istituzionali che privati, ma bisogna trovare una modalità formale per mettere attorno a un tavolo un rappresentante del Governo e gli organi territoriali competenti, in modo tale da avviare finalmente quel proficuo e ravvicinato dialogo tra le istituzioni dei vari livelli di governo che permetterebbe di conoscere e di affrontare nel migliore dei modi la questione sulla quale le organizzazioni sindacali, gli operatori di Polizia e i cittadini residenti hanno ripetutamente, ma inutilmente, cercato di richiamare l'attenzione nel corso degli anni.
  Osserva che la costruzione di un nuovo stabile della questura sull'area demaniale assegnata dal comune di Crotone alla questura medesima, non solo consentirebbe alle unità lavorative della Polizia di Stato e al personale civile del Ministero dell'interno operanti nella questura di Crotone di rendere i propri servizi alla popolazione locale in modo più efficiente e meno costoso, ma rappresenterebbe anche un presidio necessario ed urgente contro un contesto ambientale malsano ed inidoneo ad ospitare tanto i funzionari della questura quanto i civili che vi si recano per tutte le incombenze funzionali.
  A tale proposito informa di aver visitato personalmente i locali attuali della Questura di Crotone situati in un ex-pastificio. Si tratta di locali non solo inadatti, ma anche pericolosi rispetto alla situazione igienica e al contesto ambientale.
  A conferma e rinforzo delle ragioni suddette, rileva che i lavoratori e cittadini direttamente interessati e coinvolti dalla questione riferiscono che il piazzale destinato a parcheggio delle volanti è stato costruito su una base di scorie industriali tossiche, che – per risparmiare sui costi di smaltimento – EniChem decise di sotterrare in diciotto zone diverse della città. Questo sarebbe stato possibile soprattutto grazie alle pressioni esercitate dai vertici dell'azienda sul governo all'epoca guidato da Romano Prodi che, alla fine, con un decreto del 1998 dell'allora ministro dell'ambiente Edoardo Ronchi, classificò il cubilot come materiale non pericoloso se stabilizzato. Fu allora che le scorie finirono, insieme ai residui (loppa) d'alto forno provenienti dall'Ilva di Taranto, in una miscela chiamata «conglomerato idraulico catalizzato» (l'ormai famigerato Cic), con la quale, a partire dal 1999, sono stati riempiti, oltre al parcheggio della questura di Crotone, piazzali di scuole, banchine portuali, edifici pubblici, strade, centri commerciali, alloggi popolari e villette private.
  In conclusione sollecita il Governo a prestare maggiore attenzione sia ai risparmi economici che deriverebbero dall'operazione oggetto dell'interrogazione in titolo che alla tutela della dignità dei lavoratori coinvolti.

5-01653 Matteo Bragantini: Sull'utilizzo delle risorse del fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura.

  Marco RONDINI (LNA), illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Marco RONDINI (LNA), replicando, pur apprezzando le buoni intenzioni manifestate Pag. 16dal Governo in ordine alla possibilità di velocizzare l’iter necessario ad attribuire fondi alle vittime dell'usura, si dichiara insoddisfatto della risposta. Evidenzia che la lentezza nel conferimento dei predetti fondi deriva non soltanto dalle procedure burocratiche ma anche dalle difficoltà incontrate dall'autorità giudiziaria che spesso non riesce a chiudere rapidamente i procedimenti penali propedeutici, tra l'altro, ad attribuire la qualità di vittima del reato necessaria ad accedere al fondo. Nel ricordare che molte vittime dell'usura non denunciano la loro situazione, anche a causa della sfiducia nei confronti dello Stato che non riesce a garantire loro la doverosa assistenza, specie nel caso di persone costrette a trasferirsi dalla loro residenza per evitare problemi, giudica grave che, in questo momento di crisi economica, si siano stanziati ben centonovanta milioni di euro per fare fronte alle problematiche legate all'immigrazione. Nel fare presente che di questi centonovanta milioni di euro, ben centosessanta saranno destinati al finanziamento delle spese di funzionamento delle strutture necessarie a far fronte all'emergenza immigrazione e solo trenta finanzieranno l'accoglienza dei rifugiati, evidenzia che la soluzione migliore per affrontare questo fenomeno consiste nel capire se l'immigrato è un clandestino ovvero un rifugiato politico. Sottolinea, al riguardo, che, a suo avviso, l'emergenza immigrazione dovrebbe essere affrontata prevedendo, infatti, maggiori risorse solo ed esclusivamente per le spese necessarie al rimpatrio dei clandestini.

5-01654 Fiano: Su recenti episodi di violenza ai danni dei militanti e delle sedi del Partito democratico.

  Emanuele FIANO (PD) illustra l'interrogazione in titolo sottolineando che tutte le forze politiche hanno manifestato solidarietà al Partito democratico per l'inquietante successione di eventi violenti che ha colpito i militanti e le sedi del suo partito a Roma e a Milano.

  Il viceministro Filippo BUBBICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Emanuele FIANO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo e aggiunge di essere fortemente preoccupato per la continua delegittimazione delle istituzioni cui si accompagnano atti di violenza nei confronti delle forze politiche. Auspica, infine, che il Governo intensifichi un'attività di prevenzione e di intelligence finalizzata a tutelare il suo partito e le istituzioni dai comportamenti di chi intende destabilizzare il Paese.

  Roberta AGOSTINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.20.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 5 dicembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Roberta AGOSTINI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Domenico Manzione.

  La seduta comincia alle 16.35.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014).
C. 1865 Governo, approvato dal Senato.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
C. 1866 Governo, approvato dal Senato.
Nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
C. 1866-bis Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 (limitatamente alle parti di competenza).

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Tabella n. 8: Stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
(Relazioni alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 dicembre 2013.

  Roberta AGOSTINI, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Roberta AGOSTINI, presidente, avverte che sono stati presentati circa 50 emendamenti al disegno di legge di stabilità e che il relatore ha presentato emendamenti che sono in distribuzione (vedi allegato 4).
  Avverte che il gruppo del Partito democratico ha ritirato gli emendamenti Rosato 1865/I/1.3, 1865/I/1.4, 1865/I/1.28, Fiano 1865/I/1.41 e Rosato 1865/I/1.47. Comunica altresì che il gruppo MoVimento 5 stelle ha ritirato i seguenti emendamenti: D'Ambrosio 1865/I/1.1, Cozzolino 1865/I/1.2, Cozzolino 1865/I/1.13, Cozzolino 1865/I/1.19, Dadone 1865/I/1.48 e 1865/I/1.50.

  Danilo TONINELLI (M5S), chiede, intervenendo sull'ordine dei lavori, che, alla luce degli esiti della Conferenza dei presidenti di gruppo appena svolta, sia convocato quanto prima un Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi per organizzare i lavori della Commissione.

  Roberta AGOSTINI, presidente, replicando al collega Toninelli, segnala che informerà il presidente Sisto di tale richiesta. Invita, quindi, il relatore a formulare i pareri sulle proposte emendative.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, chiede chiarimenti ai presentatori ed al Governo sugli emendamenti Rosato 1865/I/1.5 e Rosato 1865/I/1.6, esprime parere favorevole sull'emendamento Fiano 1865/I/1.7 e parere contrario sugli emendamenti Cozzolino 1865/I/1.8, Rosato 1865/I/1.9, Fiano 1865/I/1.10, Rosato 1865/I/1.11, Fiano 1865/I/1.12. Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1865/I/1.51 ed esprime altresì parere contrario sull'emendamento Cozzolino 1865/I/1.14, parere favorevole sull'emendamento Mazziotti 1865/I/1.15, parere contrario sugli emendamenti Cozzolino 1865/I/1.16 e 1865/I/1.17. Esprime parere favorevole sull'emendamento Fiano 1865/I/1.18 e raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti 1865/I/1.52 e 1865/I/1.53. Esprime parere contrario sull'emendamento Cozzolino 1865/I/1.20, ed esprime parere favorevole sull'emendamento Fiano 1865/I/1.21, a condizione che sia riformulato nei termini riportati (vedi allegato 4). Invita al ritiro i presentatori dell'emendamento Fiano 1865/I/1.22 poiché il contenuto di tale proposta emendativa sarebbe assorbito dall'approvazione dell'emendamento Fiano 1865/I/1.21 sul quale ha già espresso parere favorevole con riformulazione. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Speranza 1865/I/1.23 e 1865/I/1.24 e chiede chiarimenti ai presentatori ed al Governo sull'emendamento Rosato 1865/I/1.25. Esprime, altresì, parere favorevole sull'emendamento Rosato 1865/I/1.26 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Rosato 1865/I/1.27. Esprime parere favorevole sull'emendamento Rosato 1865/I/1.29 e chiede chiarimenti ai presentatori ed al Governo sugli emendamenti Fiano 1865/I/1.30, 1865/I/1.31 e 1865/I/1.32. Esprime parere contrario sugli emendamenti Fiano 1865/I/1.33 e 1865/I/1.34. Invita al ritiro dell'emendamento Albanella 1865/I/1.35, il cui contenuto è sostanzialmente identico a quello dell'emendamento Rosato 1865/I/1.27 sul quale ha espresso parere favorevole. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Fiano 1865/I/1.36 e 1865/I/1.37. Esprime parere contrario sull'emendamento Nesci 1865/I/1.38 e parere Pag. 18favorevole sull'emendamento D'Ambrosio 1865/I/1.39 a condizione che sia riformulato nei termini riportati (vedi allegato 4). Esprime parere favorevole sull'emendamento Mazziotti 1865/I/1.40, invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Rosato 1865/I/1.42 di contenuto sostanzialmente identico a quello dell'emendamento Rosato 1865/I/1.25 sul quale ha espresso parere favorevole. Esprime parere contrario sull'emendamento Fraccaro 1865/I/1.43 e parere favorevole sull'emendamento Bressa 1865/I/1.44. Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1865/I/1.54 ed esprime, altresì, parere contrario sull'emendamento Cozzolino 1865/I/1.45. Chiede chiarimenti ai presentatori ed al Governo sull'emendamento Rosato 1865/I/1.46. Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1865/I/1.55. Esprime parere contrario sugli emendamenti Dadone 1865/I/1.49 e 1865/I/1.70.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE esprime parere favorevole sugli emendamenti Rosato 1865/I/1.5 e 1865/I/1.6, Fiano 1865/I/1.7 e Cozzolino 1865/I/1.8. Esprime parere contrario sugli emendamenti Rosato 1865/I/1.9, Fiano 1865/I/1.10, Rosato 1865/I/1.11 e Fiano 1865/I/1.12, nonché parere favorevole sull'emendamento 1865/I/1.51 del relatore. Esprime parere contrario sull'emendamento Cozzolino 1865/I/1.14 e si rimette alla Commissione sull'emendamento Mazziotti di Celso 1865/I/1.15. Esprime parere contrario sugli emendamenti Cozzolino 1865/I/1.16 e 1865/I/1.17. Presenta l'emendamento 1865/I/1.56 del Governo, invitando, nel contempo, il presentatore dell'emendamento Fiano 1865/I/1.18 ed il relatore, presentatore dell'emendamento 1865/I/1.52, al ritiro poiché la sua proposta emendativa è finalizzata a dettare una disciplina onnicomprensiva della materia tale da ricomprendere il contenuto delle due predette proposte emendative. Esprime parere favorevole sull'emendamento 1865/I/1.53 del relatore e si rimette alla Commissione sull'emendamento Cozzolino 1865/I/1.20. Esprime parere favorevole sull'emendamento Fiano 1865/I/1.21 come riformulato dal relatore, nonché parere favorevole sull'emendamento Fiano 1865/I/1.22. Esprime parere contrario sugli emendamenti Speranza 1865/I/1.23 e 1865/I/1.24 e Rosato 1865/I/1.25.
  Si rimette alla Commissione sull'emendamento Rosato 1865/I/1.26 ed esprime parere contrario sull'emendamento Rosato 1865/I/1.27. Esprime parere favorevole sull'emendamento Rosato 1865/I/1.29 ed esprime parere contrario sull'emendamento Fiano 1865/I/1.30, che utilizza le risorse di un fondo ascrivibile al Ministero della giustizia. Si rimette alla Commissione sull'emendamento Fiano 1865/I/1.31 ed esprime parere contrario sull'emendamento Fiano 1865/I/1.32. Si rimette alla Commissione sull'emendamento Fiano 1865/I/1.33, esprimendo perplessità circa la riduzione delle dotazioni di parte corrente relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla Tabella C indicate nella proposta emendativa in discussione. Esprime parere contrario sugli emendamenti Fiano 1865/I/1.34 e Albanella 1865/I/1.35, nonché parere favorevole sugli emendamenti Fiano 1865/I/1.36 e 1865/I/1.37. Esprime parere contrario sull'emendamento Nesci 1865/I/1.38, sottolineando che le graduatorie ancora vigenti cui si riferisce la proposta emendativa sono ormai troppo risalenti nel tempo, e si rimette alla Commissione sull'emendamento D'Ambrosio 1865/I/1.39 e sull'emendamento Mazziotti 1865/I/1.40. Esprime parere contrario sull'emendamento Rosato 1865/I/1.42 e si rimette alla Commissione sugli emendamenti Fraccaro 1865/I/1.43 e Bressa 1865/I/1.44. Esprime parere favorevole sull'emendamento 1865/I/1.54 del relatore e si rimette alla Commissione sugli emendamenti Cozzolino 1865/I/1.45 e Rosato 1865/I/1.46. Esprime parere favorevole sull'emendamento 1865/I/1.55 del relatore e si rimette alla Commissione sugli emendamenti Dadone 1865/I/1.49 e 1865/I/1.70.

  Emanuele FIANO (PD), intervenendo sui suoi emendamenti 1865/I/1.30, 1865/I/1.31 e 1865/I/1.32, fa presente che la loro finalità è quella di finanziare l'assegno Pag. 19percepito a titolo di perequazione dal personale delle Forze di pubblica sicurezza che, come è noto, subiscono attualmente un blocco dello stipendio che costituisce la parte fissa della retribuzione. Chiede pertanto al Governo di rivalutare il parere contrario formulato sulle predette proposte emendative, poiché le stesse rispondono anche agli appelli che il Capo della polizia ha rivolto anche a questa Commissione in relazione alla situazione critica dell'organico della polizia. In relazione ai suoi emendamenti 1865/I/1.33 e 1865/I/1.34, nell'evidenziare che tali emendamenti mirano ad aumentare il trattamento accessorio del personale alle dipendenze della DIA, segnala che l'utilizzo del Fondo Unico Giustizia quale copertura finanziaria costituisce una scelta politica.

  Andrea GIORGIS (PD) chiede di esplicitare maggiormente le ragioni che sono alla base della contrarietà sull'emendamento Speranza 1865/I/1.23, che ha l'obiettivo di riportare il comma 306 dell'articolo 1 del disegno di legge di stabilità alla sua formulazione originaria riguardo alle cosiddette «propine» e di cui illustra il contenuto.
  Ricorda che nel testo iniziale del disegno di legge si prevedeva una riduzione del 20 per cento con risparmi per 10,3 milioni di euro annui sul saldo netto da finanziare. Al Senato il testo è stato modificato ed è stato ridotto del 50 per cento il sacrificio richiesto al personale coinvolto: su tale testo è stata posta e approvata la questione di fiducia. Comprende dunque il parere espresso dal rappresentante del Governo, che è coerente con la più recente manifestazione di volontà espressa dal Governo ma invita a considerare le ragioni che sono alla base dell'emendamento in esame.
  Illustra quindi l'emendamento Speranza 1865/I/1.24 che attiene al tema del «galleggiamento» e del divieto di reformatio in peius. Chiede al riguardo al Governo di esplicitare le ragioni che sono alla base del parere contrario espresso, ricordando che il relatore ha manifestato un orientamento favorevole.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE fa presente che, a seguito dei chiarimenti resi, il parere del Governo non è contrario sull'emendamento Speranza 1865/I/1.24, ma si rimette alla Commissione.
  Ribadisce invece la contrarietà riguardo all'emendamento Speranza 1865/I/1.23, dovendo assicurare la piena coerenza della posizione da ultimo espressa dal Governo su tale tema.

  Danilo TONINELLI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidente se sia stato possibile contattare il Presidente Sisto e chiede in ogni caso che si proceda alla convocazione di una riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella giornata odierna per valutare gli esiti della Conferenza dei presidenti dei gruppi, testé svolta.

  Roberta AGOSTINI, presidente, fa presente di non essere ancora riuscita a contattare il presidente Sisto ma assicura che aggiornerà la Commissione non appena possibile.

  Dalila NESCI (M5S) illustra il proprio emendamento 1.38, ricordando come da parte del Governo sia stato affermato chiaramente che vi è un vuoto rilevante nell'organico dei Corpi di polizia e non vede quindi per quali ragioni non accogliere quanto da lei proposto, che autorizza il ministero dell'interno ad attivare procedure straordinarie in deroga attraverso lo scorrimento delle graduatorie vigenti.
  Ricorda che si tratta di tre graduatorie recenti, ancora valide: la prima pubblicata il 7 maggio 2010, la seconda pubblicata il 2 novembre 2011 e la terza che dovrebbe essere pubblicata a breve.

  Emanuele FIANO (PD) ritiene centrato l'argomento posto e ricorda la recente approvazione del decreto-legge in materia di organico della pubblica amministrazione, presentato dal ministro D'Alia, che sancisce il principio dell'utilizzo del personale Pag. 20dei concorsi già effettuati. Da alcune affermazioni è sembrato peraltro di capire che il Dipartimento di pubblica sicurezza abbia una potestà autonoma in materia, che prescinde dalla normativa generale in materia di pubblica amministrazione.
  Ricorda che il ministro D'Alia ha peraltro chiaramente affermato in questa sede che tutta la pubblica amministrazione deve sottostare a quanto stabilito dal suddetto decreto-legge e ciò dovrebbe valere anche per le forze dell'ordine. Ritiene dunque opportuno chiarire questo punto.

  Ettore ROSATO (PD) rileva, in sinergia con quanto testé affermato dal collega Fiano, che i ministeri dell'interno, della giustizia, dell'agricoltura nonché dell'economia e delle finanze stanno dando un interpretazione rispetto ad un decreto-legge che reca disposizioni chiare e che ribadisce che le graduatorie valide devono essere utilizzate senza bandire nuovi concorsi. Ricorda come non sia prevista in proposito alcuna deroga ed occorrerebbe quindi chiedere ai dirigenti che bandiscono nuovi concorsi, anche in presenza di vincitori non assunti, sulla base di quali disposizioni normative procedano, Vi è quindi un evidente mancato rispetto di una norma con riflessi finanziari negativi per lo Stato.
  Si sofferma poi sulla ratio degli emendamenti presentati sui Vigili del fuoco evidenziando come la linea direttrice dovrebbe essere quella di migliorare l'ottimizzazione delle risorse pubbliche unitamente alla tutela della sicurezza del Paese: ciò richiedere lo stanziamento di risorse e quanto meno il superamento del blocco del turn-over per gli operativi. Se occorre, si dichiara disponibile a riformulare il testo chiarendo ancora di più che il riferimento è agli operativi.
  Richiama poi il contenuto del proprio emendamento 1865/I/1.5, volto a cercare di accentrare in un unico centro decisionale e di spesa la flotta aerea ivi richiamata. Si dichiara peraltro disponibile a riformularlo se ad avviso del relatore occorre maggiore chiarezza.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE fa presente che il tempo a disposizione per approfondire il contenuto degli emendamenti è stato esiguo considerato che la scadenza era fissata alle ore 9 di oggi.
  Riguardo all'emendamento Rosato 1865/I/1.5, preso atto di quanto evidenziato dal presentatore, conferma la propria valutazione favorevole.
  Sull'emendamento Nesci 1865/I/1.38, prende atto delle ragioni esposte ma rileva che le Forze di Polizia hanno ormai personale la cui età media è piuttosto elevata (40-50 anni). Ci sono quindi buone ragioni per l'utilizzo delle graduatorie ma vi sono ugualmente buone ragioni per bandire nuovi concorsi, che consentirebbero di dare opportunità di lavoro anche ai più giovani.

  Dalila NESCI (M5S) fa presente che tale ragionamento avrebbe un senso se si trattasse di graduatorie di molto tempo fa ma ribadisce come si tratti di graduatorie molto recenti.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, rileva che le ragioni che lo inducono a non valutare favorevolmente l'emendamento Nesci 1865/I/1.38 riguardano soprattutto il fatto che non è opportuno approvare «norme fotografia», soprattutto nella legge di stabilità.
  Per quanto riguarda l'emendamento Rosato 1865/I/1.5, preso atto dei chiarimenti forniti, esprime parere favorevole. Mantiene invece alcune perplessità sull'emendamento Rosato 1865/I/1.6 perché lo spostamento di fondi da una amministrazione all'altra può risultare problematica.

  Dalila NESCI (M5S) ritiene che possa essere definita «fotografia» la valutazione del relatore sul proprio emendamento 1865/I/1.38 più che il contenuto dello stesso: si tratta di graduatorie valide pubblicate nel medesimo anno in cui vi è un vuoto di organico: saranno quindi «fotografia» i prossimi bandi di concorso, che oltre tutto avranno costi rilevanti per la Pubblica Amministrazione. Invita a valutare attentamente tale emendamento.

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  Emanuele FIANO (PD) fa presente come sarebbe opportuno di disporre di ulteriore tempo per valutare l'emendamento testé illustrato: chiede se sia stato presentato anche presso la Commissione bilancio.

  Dalila NESCI (M5S) rileva di aver presentato tale emendamento solo presso la I Commissione.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE fa presente che sull'emendamento Fiano 1865/I/1.30 l'elemento problematico non è il fondo di perequazione, su cui il Governo è sensibile, quanto l'esigenza di individuare risorse che non servano per i mezzi stessi della Polizia, ovvero che si prendano dallo stesso comparto.

  Emanuele FIANO (PD) ricorda che è stato presentato un altro emendamento che finanzia i mezzi della Polizia sul quale il Governo ha espresso parere favorevole.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE, intervenendo sull'emendamento Rosato 1865/I/1.6, fa presente che questo riguarda il fondo che alimenta la previdenza e le provvidenze per i Vigili del fuoco ed è particolarmente rilevante, essendo venuta a mancare in alcuni casi anche i fondi per la copertura assicurativa dei Vigili del fuoco che operano ogni giorno.
  Preso atto del dibattito svolto, per quanto riguarda l'emendamento Nesci 1865/I/1.38, si rimette alla Commissione.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, preso atto dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo, e considerato che per i tempi esigui a disposizione non è stato possibile svolgere tutti i necessari approfondimenti, modifica il proprio parere esprimendo una valutazione favorevole sull'emendamento Rosato 1865/I/1.6.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Rosato 1865/I/1.5, 1865/I/1.6 e Fiano 1865/I/1.7.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) illustra il proprio emendamento 1865/I/1.8, volto a sopprimere il comma 169 dell'articolo 1 che prevede la possibilità di prorogare gli interventi di impiego del personale delle Forze armate per le operazioni di controllo del territorio. Ritiene tale previsione discutibile sotto vari aspetti, a partire dalla necessità di un ragionamento strutturale e del fatto che l'impiego finora effettuato ha dimostrato il fallimento di questo tipo di impostazione. Propone di utilizzare le risorse derivanti dalla soppressione di tale comma, pari a 40 milioni di euro per il 2014, per il dissesto idrogeologico, che costituisce una vera emergenza del Paese.

  La Commissione approva l'emendamento Cozzolino 1865/I/1.8.

  Roberta AGOSTINI, presidente, avverte che sono conseguentemente preclusi gli emendamenti Rosato 1865/I/1.9, Fiano 1865/I/1.10, Rosato 1865/I/1.11 e Fiano 1865/I/1.12.

  La Commissione approva l'emendamento 1865/I/1.51 del Relatore.

  Nazzareno PILOZZI (SEL), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza se è possibile convocare già nella giornata odierna l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi della Commissione, al fine di organizzare i lavori in considerazione delle decisioni adottate dalla Conferenza dei presidenti di gruppo che si è appena conclusa. Chiede, a tal fine, di prendere contatti con il presidente Sisto.

  Roberta AGOSTINI, presidente, replicando al collega Pilozzi, fa presente che sarà sua cura avvertire il presidente Sisto della sua richiesta e sottolinea che, per una questione di garbo istituzionale, sarebbe opportuno che fosse il presidente Sisto a convocare l'ufficio di presidenza.

  Riccardo FRACCARO (M5S), pur comprendendo la necessità di non commettere alcuno sgarbo istituzionale nei confronti Pag. 22del presidente Sisto, ritiene opportuno, ove non si riuscisse a contattarlo, di convocare comunque in serata l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione.

  Emanuele FIANO (PD), riferendosi agli interventi dei colleghi Pilozzi e Fraccaro, ritiene che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, della Commissione potrebbe tenersi nella giornata di lunedì 9 dicembre. Chiede, inoltre, che la Commissione possa continuare l'esame del disegno di legge di stabilità.

  Nazzareno PILOZZI (SEL), riferendosi all'intervento del collega Fiano, evidenzia che, pur potendosi convocare l'ufficio di presidenza nella giornata di lunedì 9 dicembre, tuttavia organizzare i lavori della Commissione prevedendo già da oggi che nel calendario della prossima settimana saranno esaminate le proposte di legge in materia elettorale assegnate alla Commissione medesima, potrebbe agevolare i contatti tra la Presidente Boldrini e il Presidente Grasso finalizzati a trasferire alla Camera l'esame delle proposte di legge vertenti in questa materia.

  Emanuele FIANO (PD), riferendosi all'intervento del collega Pilozzi, ritiene che non sussista alcun legame fra la decisione di svolgere l'ufficio di presidenza della Commissione nella giornata odierna e il trasferimento dal Senato alla Camera dell'esame delle proposte di legge in materia elettorale, posto che tale questione è evidentemente di natura esclusivamente politica.

  Riccardo FRACCARO (M5S), concordando con il collega Pilozzi, ritiene che la convocazione immediata dell'ufficio di presidenza della Commissione, al fine di organizzare i lavori della prossima settimana avviando l'esame delle proposte di legge in materia elettorale, costituirebbe senz'altro un rilevante segnale politico nei confronti dei Presidenti di Camera e Senato.

  Fabiana DADONE (M5S), intervenendo sull'emendamento Cozzolino 1865/I/1.14, di cui è cofirmataria, ne raccomanda l'approvazione, illustrandone la finalità di semplificazione, chiarezza e trasparenza.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, replicando alla collega Dadone, sottolinea che, dalla soppressione del comma 199 non deriverebbero vantaggi apprezzabili e che la trasparenza è comunque garantita dalla possibilità di utilizzare gli strumenti informatici per reperire i testi integrali delle norme espressamente modificate o abrogate dai disegni di legge di conversione dei decreti-legge presentati al Parlamento.

  Nazzareno PILOZZI (SEL), dopo aver sottolineato nuovamente che, a suo avviso, la questione della convocazione immediata dell'ufficio di presidenza della Commissione è assolutamente rilevante e che non condivide l'impazienza dimostrata da alcuni colleghi in ordine alla breve discussione che si è tenuta poco fa su questo tema, posto che in altre occasioni è stata la maggioranza ad allungare i tempi di esame dei provvedimenti, interviene sull'emendamento Cozzolino 1865/I/1.14 condividendone la finalità. Al riguardo, fa presente che la consultazione on line dei documenti non è alla portata di tutti i cittadini. A suo avviso, il comma 199 costituisce una norma manifesto da ripensare nonostante sia meritevole l'intenzione di realizzare risparmi sull'utilizzo della carta.

  Emanuele COZZOLINO (M5S), intervenendo sul suo emendamento 1865/I/1.14, ricorda che anche alcuni tecnici interpellati sulla questione hanno sottolineato l'importanza di abrogare il comma 199.

  Emanuele FIANO (PD), replicando al collega Pilozzi, chiarisce che il suo intervento era finalizzato esclusivamente a chiedere la cortesia di proseguire celermente i lavori per concludere l'esame dei provvedimenti all'ordine del giorno e ribadisce che, ferma restando la sua disponibilità Pag. 23a svolgere l'ufficio di presidenza della Commissione in serata previa l'acquisizione dell'intesa del presidente Sisto, non sarebbe tuttavia un problema svolgere il medesimo ufficio di presidenza nella giornata di lunedì 9 dicembre, circostanza, questa, che non influirebbe in alcun modo sui rapporti tra i Presidenti di Camera e Senato.

  Riccardo FRACCARO (M5S) chiede se a termini di regolamento l'ufficio di presidenza della Commissione possa essere convocato solo dal presidente della Commissione e non dal vice presidente che lo sostituisce in caso di assenza.

  Roberta AGOSTINI, presidente, replicando al collega Fraccaro, sottolinea che per rispetto della funzione e del ruolo del presidente della Commissione non ritiene opportuno convocare l'ufficio di presidenza della Commissione. Aggiunge che al momento non esiste, peraltro, una comunicazione ufficiale circa gli esiti della Conferenza dei presidenti di gruppo appena svolta.

  Riccardo FRACCARO (M5S) ringrazia la presidente Agostini per il chiarimento fornito e dichiara di condividerne le ragioni.

  Nazzareno PILOZZI (SEL), associandosi al collega Fraccaro, ringrazia la presidente.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Cozzolino 1865/I/1.14 ed approva l'emendamento Mazziotti 1865/I/1.15.

  Emanuele COZZOLINO (M5S), intervenendo sul suo emendamento 1865/I/1.16, ne raccomanda l'approvazione illustrandone la finalità, sottolineando che le risorse recuperate attraverso tale proposta emendativa sarebbero destinate per una quota pari a 3 milioni alla realizzazione dei programmi per il contrasto dell'AIDS.

  Nazzareno PILOZZI (SEL), replicando al collega Cozzolino, sottolinea che questa proposta emendativa non è tempestiva, posto che al Senato è stata presentata una proposta di legge che verte su identica materia.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cozzolino 1865/I/1.16 e 1865/I/1.17.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 1865/I/1.56 del Governo e contestualmente ritira il suo emendamento 1865/I/1.52.

  Emanuele FIANO (PD) ritira il suo emendamento 1865/I/1.18.

  La Commissione approva gli emendamenti 1865/I/1.56 del Governo e 1865/I/1.53 del relatore.

  Fabiana DADONE (M5S), intervenendo sull'emendamento Cozzolino 1865/I/1.20, di cui è cofirmataria, ne illustra la finalità raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Cozzolino 1865/I/1.20.

  Emanuele FIANO (PD), intervenendo sul suo emendamento 1865/I/1.21, ne raccomanda l'approvazione, sottolineando che lo stesso è finalizzato a garantire l'integrazione del trattamento economico accessorio degli organici delle forze armate, di polizia e del corpo nazionale dei vigili del fuoco.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, propone ai presentatori una riformulazione (vedi allegato 4) finalizzata ad evitare che il comma 305 possa avere effetto retroattivo.

  Emanuele FIANO (PD) accetta la proposta di riformulazione del relatore e ritira il proprio emendamento 1865/I/1.22.

Pag. 24

  La Commissione approva l'emendamento Fiano 1865/I/1.21, come riformulato dal relatore (vedi allegato 4).

  Andrea GIORGIS (PD), intervenendo sull'emendamento Speranza 1865/I/1.23, nell'apprezzare la disponibilità manifestata dal Governo sulla questione, fa presente che in Commissione bilancio è stato presentato un subemendamento finalizzato a ridurre il sacrificio degli avvocati diversi da quelli dello Stato che avevano già subito per disposizione di legge una decurtazione dei loro compensi professionali.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Speranza 1865/I/1.23 e 1865/I/1.24.

  Ettore ROSATO (PD), intervenendo sul suo emendamento 1865/I/1.25, sul quale il relatore aveva chiesto chiarimenti, evidenzia che la sua proposta emendativa è finalizzata a permettere che il personale volontario del corpo dei vigili del fuoco sia equiparato al personale dipendente, posto che anche chi presta servizio volontariamente percepisce una busta paga mensile ed è in rapporto di subordinazione gerarchica con i superiori. Ricorda, peraltro, che tali lavoratori volontari hanno ottenuto sentenze favorevoli della giurisprudenza amministrativa.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, in considerazione dei chiarimenti forniti dal collega Rosato, formula parere favorevole sull'emendamento Rosato 1865/I/1.25.

  Riccardo NUTI (M5S), intervenendo sull'emendamento Rosato 1865/I/1.25, chiede se lo scopo dello stesso sia sostanzialmente quello di stabilizzare i volontari e di renderli così, a tutti gli effetti, dipendenti del corpo dei vigili del fuoco.

  Ettore ROSATO (PD), replicando al collega Nuti, evidenzia che la sua proposta emendativa è volta solo a chiarire che chi presta servizio volontario presso il corpo dei vigili del fuoco è assimilabile a tutti gli effetti a un dipendente senza però stabilizzare in alcun modo tale rapporto di lavoro.

  Riccardo NUTI (M5S) ritiene non sia accettabile aderire allo spirito di una proposta emendativa che sostanzialmente renderebbe dipendenti pubblici, senza aver sostenuto un concorso, coloro i quali abbiano prestato servizio volontario.

  Nazzareno PILOZZI (SEL), intervenendo sull'emendamento Rosato 1865/I/1.25, precisa che, a suo avviso, i volontari non diverrebbero lavoratori dipendenti del corpo dei vigili del fuoco, tuttavia sarebbero riconosciute loro le stesse garanzie dei dipendenti.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE, intervenendo sull'emendamento Rosato 1865/I/1.25, pur condividendone le argomentazioni, evidenzia che il contenuto della proposta emendativa è, a suo avviso, di natura ordinamentale e, pertanto, non è questa la sede per affrontarne le tematiche sottese.

  Ettore ROSATO (PD), replicando al sottosegretario Manzione, ricorda che proprio in sede di esame di una precedente legge di stabilità è stata regolamentata la disciplina che il suo emendamento mira a modificare.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI), esprime la preoccupazione che, in mancanza di un concorso, tutti coloro che vengono chiamati come volontari dei Vigili del fuoco diventino dipendenti pubblici.

  La Commissione approva l'emendamento Rosato 1865/I/1.25.

  Roberta AGOSTINI (PD), presidente, avverte che risulta di conseguenza precluso l'emendamento Rosato 1865/I/1.42.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, ribadisce la propria valutazione favorevole sull'emendamento Rosato 1865/I/1.26.Pag. 25
  Alla luce dei chiarimenti forniti, esprime parere favorevole sull'emendamento Fiano 1865/I/1.30.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Rosato 1865/I/1.26, 1865/I/1.27 e 1865/I/1.29, Fiano 1865/I/1.30 e 1865/I/1.31.

  Emanuele FIANO (PD) ritira il proprio emendamento 1865/I/1.32, essendo di contenuto analogo al proprio emendamento 1865/I/1.30. Ritira altresì il proprio emendamento 1865/I/1.34, essendo di contenuto analogo al proprio emendamento 1865/I/1.33.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, rileva come l'emendamento Fiano 1865/I/1.33 appare formulato in modo troppo generico e chiede quindi chiarimenti ai presentatori.

  Emanuele FIANO (PD) conviene con quanto evidenziato dal relatore ma fa presente come non sia possibile stabilire con certezza l'ammontare della TEA, che viene fissato periodicamente con decreto. Non è stato quindi possibile giungere ad una formulazione più dettagliata dell'emendamento.

  La Commissione approva l'emendamento Fiano 1865/I/1.33.

  Roberta AGOSTINI (PD), presidente, avverte che risulta pertanto precluso l'emendamento Albanella 1865/I/1.35.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Fiano 1865/I/1.36 e 1865/I/1.37.

  Riccardo NUTI (M5S) ricorda che, dopo il dibattito svolto, il Governo si è rimesso alla Commissione sull'emendamento Nesci 1865/I/1.38. Considerato che è stato testé approvato un emendamento che equipara i volontari dei Vigili del fuoco ai dipendenti pubblici sarebbe assurdo non approvare l'emendamento in questione, così affermando il principio che chi ha fatto un concorso non viene invece assunto.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, richiama quanto già affermato riguardo all'emendamento Nesci 1865/I/1.38 e si rimette quindi alla Commissione.

  Ettore ROSATO (PD) rileva che l'emendamento in questione, che chiede di utilizzare le graduatorie in essere, appare coerente con quanto stabilito dal recente decreto-legge in materia di personale delle pubbliche amministrazioni.

  La Commissione approva l'emendamento Nesci 1865/I/1.38.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento D'Ambrosio 1865/I/1.39 a condizione che sia riformulato sopprimendo le parole «o indirettamente», così da evitare disarmonie nell'ordinamento.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE esprime parere favorevole.

  Fabiana DADONE (M5S) accetta la riformulazione testé proposta sull'emendamento D'ambrosio 1865/I/1.39.

  La Commissione approva l'emendamento D'ambrosio 1865/I/1.39 (Nuova formulazione) (vedi allegato 4).

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) illustra il proprio emendamento 1865/I/1.40 che estende tutte le disposizioni che riguardano il tetto delle retribuzioni anche ai compensi percepiti per prestazioni occasionali ed ai trattamenti pensionistici.

  La Commissione approva l'emendamento Mazziotti Di Celso 1865/I/1.40.

  Riccardo FRACCARO (M5S) non comprende le ragioni che sono alla base del parere contrario espresso sul proprio emendamento 1865/I/1.43. Si tratta infatti di un emendamento che riguarda le intese con le province autonome di Trento e di Pag. 26Bolzano, stabilendo che siano procedute da un confronto, con una ratio che dovrebbe trovare concorde il Governo.
  Evidenzia che tra i vari effetti positivi dell'emendamento in questione vi potrebbero essere anche elementi favorevoli nel comprendere che le autonomie non corrispondono sempre ad un privilegio: ciò considerato che, ad esempio, i trentini sono tra coloro che pagano più del resto d'Italia per i servizi erogati.
  Rileva altresì che l'emendamento in esame non pone alcun vincolo economico e giuridico e consentirebbe di dare un buon segnale: la sua mancata approvazione equivarrebbe ad affermare che non si vuole alcuna forma di confronto.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, pur condividendo lo spirito dell'emendamento invita il presentatore a ritirarlo, riservandosi di approfondirne ulteriormente il contenuto presentando la questione in altra sede. Rileva, infatti, che occorrerebbe riflettere su una formulazione differente e rileva come il tavolo previsto non è, evidentemente, un tavolo tecnico. L'unico effetto dell'emendamento, così come attualmente formulato, sarebbe quello di prevedere una facoltà per i parlamentari che già adesso potrebbero avere, a prescindere dall'esistenza della norma.

  Nazzareno PILOZZI (SEL) concorda con il collega Fraccaro, evidenziando peraltro come la sede idonea potrebbe essere ad esempio la Commissione parlamentare per le questioni regionali, attualmente presieduta dal deputato Balduzzi.

  Riccardo FRACCARO (M5S) ringrazia per lo sforzo, preannunciato dal relatore, di adoperarsi per individuare la sede idonea per porre la questione. Evidenzia peraltro come il compito della legge sia quello di assicurare la maggiore trasparenza possibile ed ha, per tale ragione, previsto nell'emendamento che degli esiti delle intese e dei relativi tavoli tecnici sia data notizia mediante diffusione sui siti istituzionali della Camera, del Senato e dei consigli provinciali di Trento e di Bolzano.
  Sottolinea infatti come la trasparenza vada prevista chiaramente, non potendola lasciare alla politica. Invita quindi il relatore a seguire tale impostazione.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, ritiene che in questa sede non sia possibile approvare l'emendamento in questione, essendo incongruo limitare la previsione alle sole intese che riguardano le province autonome di Trento e di Bolzano. Ribadisce comunque il proprio impegno ad individuare una soluzione complessiva in altra sede.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Fraccaro 1865/I/1.43 ed approva gli emendamenti Bressa 1865/I/1.44 e 1865/I/1.54 del relatore.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, con riferimento all'emendamento Cozzolino 1865/I/1.45, fa presente di comprenderne la ratio di rendere più stringente la disposizione in questione, ma ritiene che tale testo si potrebbe prestare a strumentalizzazioni.

  La Commissione respinge l'emendamento Cozzolino 1865/I/1.45.

  Ettore ROSATO (PD) illustra il proprio emendamento 1865/I/1.46, che prevede misure di spending review relativamente alle società in house. Il paradosso è infatti che, con l'applicazione della norma, si torna indietro rispetto a contratti già firmati.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, preso atto di quanto chiarito dal relatore, propone di riformulare l'emendamento Rosato 1865/I/1.46 (vedi allegato 4), esprimendo in tal caso parere favorevole.

  Ettore ROSATO (PD) accetta la riformulazione testé proposta dal relatore.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Rosato 1865/I/1.46 (nuova formulazione) e 1865/I/1.55 del relatore. Respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Dadone 1865/I/1.49 e 1865/I/1.70.

Pag. 27

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, presenta una proposta di relazione favorevole sulla Tabella 2 del disegno di legge di bilancio (per le parti di competenza della I Commissione) e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità (vedi allegato 5), che illustra.
  Presenta quindi ed illustra una proposta di relazione favorevole sulla Tabella 8 del disegno di legge di bilancio e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità (vedi allegato 6).

  La Commissione approva la proposta di relazione del relatore, sulla tabella n. 2 del disegno di legge di bilancio e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità. Approva quindi la proposta di relazione del relatore, sulla tabella n. 8 del disegno di legge di bilancio e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità. Nomina altresì il deputato Balduzzi relatore presso la Commissione Bilancio.

Modifiche al codice di procedure penale in materia di misure cautelari personali.
Nuovo testo C. 631 Ferranti ed abb.
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giuseppe LAURICELLA (PD), relatore, illustra il nuovo testo della proposta di legge C. 631 Ferranti ed abb., recante «Modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari».
  Rileva che il nuovo testo della proposta di legge C. 631 è volto, in particolare, a limitare l'ambito di applicazione della custodia cautelare in carcere, intervenendo con una serie di modifiche al codice di procedura penale.
  Evidenzia che il testo è riconducibile alla materia «giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale», che rientra nell'ambito delle materie di competenza esclusiva dello Stato, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione.
  Richiama le previsioni del nuovo testo in titolo alla luce di quanto previsto, in particolare, dall'articolo 13 della Costituzione, in relazione ai limiti dell'inviolabilità della libertà personale, nonchè in ordine all'articolo 3, riguardante il principio di uguaglianza e di ragionevolezza, e all'articolo 27, secondo comma, della Costituzione relativo al principio di presunzione di innocenza.
  Illustra, in particolare, degli articoli 4, 5 e 6 del provvedimento, che intervengono sull'articolo 275 c.p.p., in ordine ai criteri di scelta delle misure cautelari, con la finalità di escludere sia la custodia in carcere sia gli arresti domiciliari quando il giudice ritenga che la eventuale sentenza di condanna non verrà eseguita in carcere (articolo 4), nonché la possibilità di adottare in maniera cumulativa misure coercitive o interdittive (articolo 5); inoltre, l'articolo 6 – intervenendo sul secondo e terzo periodo del comma 3 dell'articolo 275 c.p.p. – limita la presunzione di idoneità della misura carceraria in relazione alla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e la sussistenza di esigenze cautelari in ordine ai soli delitti di associazione sovversiva (articolo 270 c.p.), associazione terroristica, anche internazionale (articolo 270-bis c.p.) e associazione mafiosa (articolo 416-bis c.p.).
  Rileva che il nuovo terzo periodo del comma 3 dell'articolo 275 c.p.p. prevede poi – in caso di sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari per il rimanente catalogo di reati (previsto dalle disposizioni vigenti) – l'applicazione di una clausola di salvaguardia, prevedendo – in ordine ai reati di cui all'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, c.p.p. (esclusi i tre di cui agli articoli 270, 270-bis e 416-bis c.p.), per il reato di omicidio, induzione alla prostituzione minorile, pornografia minorile (esclusa la cessione del materiale, anche gratuita), turismo sessuale e, salvo l'assenza di circostanze attenuanti, violenza sessuale, atti sessuali con minorenne e violenza sessuale di Pag. 28gruppo – la possibilità di applicare la custodia in carcere, salvo che – attesa la natura relativa della presunzione per tali gravi reati – siano acquisiti elementi dai quali risulti che non sussistono esigenze cautelari o, in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possano essere soddisfatte con altre misure, così come ormai costantemente assunto dalla recente giurisprudenza della Corte Costituzionale (sentenze nn. 265/2010, 164 e 231/2011, 110/2012, 57, 213 e 232/2013).
  Ricorda in particolare che, con la sentenza n. 57 del 2013, la Corte costituzionale ha nuovamente evidenziato che, una volta riconosciuta la perdurante pericolosità dell'indagato o dell'imputato del delitto specificamente previsto dall'articolo 416-bis c.p., è legittimo presumere che solo la custodia in carcere sia idonea a contrastarla efficacemente.
  Prende atto che il medesimo articolo 6 inserisce un nuovo comma 3-bis all'articolo 275 al fine di precisare l'obbligo del giudice – nel disporre la custodia cautelare in carcere – di spiegare i motivi dell'eventuale inidoneità ad assicurare le esigenze di cautela degli arresti domiciliari con uso delle procedure di controllo mediante mezzi elettronici di cui all'articolo 275-bis, comma 1).
  Rileva che gli articoli 6-bis e 6-ter sopprimono, rispettivamente: il comma 1-ter dell'articolo 276 c.p.p., ovvero l'obbligo da parte del giudice di revocare gli arresti domiciliari ed applicare la custodia in carcere in caso di trasgressione del divieto di allontanarsi dalla propria abitazione; il comma 5-bis dell'articolo 284 c.p.p., che preclude al giudice la concessione degli arresti domiciliari al condannato per evasione nei cinque anni precedenti al fatto per il quale si procede.
  Rileva che l'articolo 6-quater novella l'articolo 292 c.p.p. relativo al contenuto dell'ordinanza di custodia cautelare con la finalità di rafforzare gli obblighi di motivazione da parte del giudice, prevedendo in particolare che la mancanza di «autonoma valutazione» è considerata motivo di annullamento dell'ordinanza cautelare in sede di riesame (articolo 309, comma 9, come modificato dall'articolo 8-bis, comma 3).
  Ricorda che l'articolo 8-bis interviene sugli articolo 309 e 324 c.p.p. prevedendo in particolare, relativamente al riesame presso il cosiddetto tribunale della libertà delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva, rilevanti modifiche ai commi 6, 8-bis, 9 e 10 e l'inserimento di un comma 9-bis.
  Presenta quindi una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato 7), in cui, all'articolo 6, comma 1, in riferimento al «secondo periodo del comma 3 dell'articolo 275 c.p.p.» si chiede alla Commissione di merito di valutare l'opportunità di inserire, dopo le parole: «acquisiti elementi» le seguenti: «specifici in relazione al caso concreto», così come affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 57 del 2013 e nelle precedenti sentenze richiamate in premessa.

  Federica DIENI (M5S) prende atto della proposta di parere del relatore, ma evidenzia come l'articolo 8-quinquies ponga una serie di perplessità sotto il profilo della legittimità costituzionale.

  Vittorio FERRARESI (M5S), associandosi alla collega Dieni, evidenzia come la detenzione possa essere disposta sulla base di un titolo giuridico. Se questo è stato annullato, la stessa non può che essere incostituzionale.

  Giuseppe LAURICELLA (PD), relatore, preso atto di quanto evidenziato nel dibattito, fa presente come attualmente, in base alla legislazione vigente, dopo la sentenza di annullamento della Corte di Cassazione il giudice non ha un termine per riconsiderare la misura, mentre l'articolo 8-quinquies reca una norma più garantista, stabilendo dei termini decorsi i quali ne consegue la decadenza.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, concorda con il collega Lauricella ma rileva come la formulazione dell'articolo 8-quinquies possa dare luogo a una lettura Pag. 29fuorviante. Rileva come l'ordinanza che ha disposto la misura coercitiva è quella successiva ed è importante non dare luogo a disposizioni incerte al riguardo.

  Giuseppe LAURICELLA (PD), in considerazione di quanto emerso, formula una seconda versione della propria proposta di parere (vedi allegato 8), inserendo una nuova osservazione in cui si chiede di riformulare più specificamente il contenuto dell'articolo 8-quinquies.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore, come da ultimo riformulata.

  La seduta termina alle 19.15.

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