CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 dicembre 2013
133.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 143

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 3 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 13.35.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014).
C. 1865 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 e relativa nota di variazioni.
C. 1866 Governo, approvato dal Senato e C. 1866-bis Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Ermete REALACCI, presidente, informa che lunedì 2 dicembre sono stati assegnati i disegni di legge recanti «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)» (C. 1865) e «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016» (C. 1866) e relativa nota di variazioni Pag. 144(C. 1866-bis), approvati in prima lettura dal Senato.
  Fa presente che, ai sensi di quanto previsto dal secondo periodo del comma 6 dell'articolo 119 del Regolamento, la Commissione dovrà sospendere ogni attività legislativa, fatte salve le attività dovute, finché non avrà espresso il parere di competenza sui predetti disegni di legge. La Commissione potrà pertanto procedere all'esame in sede referente e in sede consultiva dei provvedimenti dovuti, vale a dire i disegni di legge di conversione dei decreti-legge, i progetti di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, i disegni di legge di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali e di recepimento di atti normativi dell'Unione europea, quando dalla mancata tempestiva approvazione dei medesimi possa derivare responsabilità dello Stato italiano per inadempimento di obblighi internazionali o comunitari, nonché i progetti di legge iscritti nel calendario dei lavori dell'Assemblea.
  Avverte che la Commissione è chiamata oggi a esaminare congiuntamente i predetti disegni di legge, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, per le parti di propria competenza.
  In particolare, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, la Commissione esaminerà lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 (Tabella n. 2) per le parti di competenza, lo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 (Tabella n. 9) nonché lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Tabella n. 10) per le parti di competenza.
  L'esame si concluderà con la trasmissione alla Commissione bilancio di una relazione per ciascuno degli stati di previsione esaminati e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità, e con la nomina di un relatore, il quale potrà partecipare alle sedute di quella Commissione.
  La Commissione potrà esaminare inoltre gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza.
  Per quanto riguarda, in particolare, il disegno di legge bilancio, si ricorda che gli emendamenti recanti variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione devono essere presentati presso le Commissioni in sede consultiva. Gli emendamenti approvati saranno inclusi nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati nel corso dell'esame in Assemblea. Potranno, inoltre, essere presentati e votati in Commissione anche emendamenti concernenti variazioni non compensative ovvero variazioni compensate non all'interno del medesimo stato di previsione; anche tali emendamenti, ove approvati, saranno inclusi nella relazione della Commissione. Nel caso in cui tali ultimi emendamenti fossero respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
  Analoghe regole di esame si applicano anche agli eventuali emendamenti riferiti alle parti di competenza della Commissione del disegno di legge di stabilità. Nelle Commissioni in sede consultiva potranno dunque essere presentati e votati emendamenti per le parti del disegno di legge di stabilità di rispettiva competenza. Tali emendamenti, ove approvati, saranno inclusi nella relazione della Commissione; ove respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea. Peraltro, anche in questo caso, è comunque ammissibile la presentazione degli emendamenti direttamente in Commissione bilancio.
  Informa che la valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati nell'ambito dell'esame in sede consultiva sarà effettuata prima che gli stessi vengano Pag. 145esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia.
  Con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno, ricorda che presso le Commissioni di settore devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge di stabilità. Gli ordini del giorno accolti dal Governo o approvati dalla Commissione sono allegati alla relazione trasmessa alla Commissione bilancio. Gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo possono essere ripresentati in Assemblea. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea.

  Raffaella MARIANI (PD), relatore, informa che la Commissione avvia oggi l'esame dei disegni di legge di stabilità e di bilancio per il 2014 per le parti di competenza e di interesse dell'VIII Commissione.
  Nel rinviare per informazioni più dettagliate alla documentazione predisposta dagli uffici, si limita a fornire un quadro di sintesi delle disposizioni di interesse della Commissione, partendo inizialmente da quelle afferenti alle infrastrutture per passare successivamente a quelle in materia di ambiente e di protezione civile.
  Precisa che nel disegno di legge di stabilità le politiche in materia di infrastrutture sono, da un lato, volte a disciplinare la concessione di finanziamenti alle infrastrutture strategiche di cui alla legge n. 443 del 2001 (cosiddetta «legge obiettivo») e, dall'altro, a recare specifici stanziamenti o a modificare la normativa che regola la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria della rete stradale e ferroviaria. Ulteriori disposizioni sono, infine, volte ad assegnare risorse finanziarie al potenziamento o alla realizzazione della dotazione infrastrutturale, anche di carattere immateriale, in ambiti non riconducibili né alla programmazione delle infrastrutture strategiche né agli interventi di manutenzione.
  In particolare, per quanto riguarda gli stanziamenti per la realizzazione di infrastrutture strategiche, il comma 41 autorizza la spesa di 50 milioni di euro per l'anno 2014, di 170 milioni di euro per l'anno 2015 e di 120 milioni di euro per l'anno 2016, per la realizzazione del secondo stralcio del macrolotto 4 dell'asse autostradale Salerno-Reggio Calabria – tratto fra il viadotto Stupino escluso e lo svincolo di Altilia incluso. Il comma 43 autorizza la spesa complessiva di 401 milioni di euro per il periodo 2014-2017 per consentire la prosecuzione dei lavori e il completamento del sistema MO.S.E..
  I commi 45, 47 e 49 finanziano tre tratte ferroviarie inserite nel Programma delle infrastrutture strategiche della legge obiettivo e precisamente le tratte Cancello – Apice Orsara e Frasso Telesino – Vitulano, la tratta Brescia-Verona-Padova e la tratta Bologna-Lecce. Il comma 46 precisa che le risorse già assegnate con la delibera CIPE n. 100 del 2006 e quelle assegnate con la delibera CIPE n. 62 del 2011, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), per la realizzazione della strada statale n. 372 «Telesina» e del collegamento autostradale Termoli San Vittore, sono destinate esclusivamente alla realizzazione di tali opere per quanto di pertinenza. Il comma 48 amplia la platea dei finanziamenti destinati alle infrastrutture strategiche le cui risorse possono essere revocate e fatte confluire in un apposito Fondo (cosiddetto Fondo revoche). Dato il rilievo della disposizione, ritiene opportuno specificarne meglio il contenuto, ricordando che il decreto-legge n. 98 del 2011 (articolo 32, commi 2-6) aveva stabilito la revoca dei finanziamenti assegnati dal CIPE fino al 2008 per la realizzazione di opere per le quali, alla data di entrata in vigore del medesimo decreto, fra l'altro, non erano stati pubblicati i relativi bandi di gara. Detto questo, segnala che la novella di cui al comma 48 in commento, spostando oggi dal 2008 al 2010 il termine di assegnazione Pag. 146dei finanziamenti da parte del CIPE, ai fini dell'individuazione di quelli revocabili, determina di fatto un notevole ampliamento della massa complessiva dei finanziamenti revocabili.
  Il comma 51 demanda al CIPE il compito di individuare taluni interventi le cui risorse possono essere revocate per essere finalizzate prioritariamente alla realizzazione della metrotranvia di Padova.
  Il comma 57 prevede, quindi, uno stanziamento di 130 milioni di euro nel biennio 2014-2015 (30 milioni per l'anno 2014 e 100 milioni per il 2015) per la realizzazione della terza corsia della tratta autostradale A4 Quarto d'Altino-Villesse-Gorizia. Il comma 60 reca una speciale disciplina per la revoca di una serie di finanziamenti relativi all'Evento Expo 2015 e una contestuale procedura di rifinalizzazione e assegnazione delle citate risorse revocate alla realizzazione di opere connesse al medesimo Evento. Viene, altresì, istituito un nuovo Fondo, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, denominato «Fondo unico Expo: infrastrutture strategiche di connessione all'Expo 2015».
  Quanto alle disposizioni che recano stanziamenti a favore di interventi di manutenzione straordinaria della rete stradale, segnala anzitutto il comma 40, che reca stanziamenti al fine di assicurare la manutenzione straordinaria della rete stradale, la prosecuzione degli interventi previsti dai contratti di programma già stipulati tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l'ANAS S.p.A., nonché la realizzazione di nuove opere. Inoltre, il comma 42 amplia il novero degli interventi finanziabili nell'ambito del programma di manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie della rete stradale di interesse nazionale gestita da ANAS S.p.A..
  Segnala, infine, anche se non di stretta competenza della VIII Commissione, la norma di cui al comma 44 che autorizza la spesa di 500 milioni di euro per l'anno 2014 per i lavori di manutenzione straordinaria della rete ferroviaria inseriti nel contratto di servizio 2012-2014 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società Rete Ferroviaria italiana.
  Aggiunge che il disegno di legge, nel testo approvato dal Senato, contiene, poi, una congerie di norme che recano stanziamenti per ulteriori infrastrutture. Al riguardo, nel segnalare il comma 58 che, pur non essendo di stretta competenza della VIII Commissione, reca lo stanziamento di 20,75 milioni di euro per l'anno 2014 per il completamento del piano nazionale della banda larga, fa presente che i commi 61 e 62 ridefiniscono le modalità di calcolo e di assegnazione, per il triennio 2014-2016, della riserva del 3 per cento degli stanziamenti previsti per le infrastrutture da destinare alla spesa per la tutela e gli interventi a favore dei beni e delle attività culturali. Il comma 65 prevede, quindi, uno stanziamento di 5 milioni di euro per l'anno 2014, destinato ad incrementare l'autorizzazione di spesa prevista dall'articolo 1, comma 92, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria 2006) al fine di finanziare gli interventi di potenziamento della rete infrastrutturale per la mobilità al servizio della Fiera di Verona. Il comma 192 istituisce una gestione separata del Fondo di garanzia per i mutui relativi alla costruzione, all'ampliamento, all'attrezzatura, al miglioramento o all'acquisto di impianti sportivi – istituito dall'articolo 90, comma 12, della legge n. 289 del 2002 –, con un importo di 10 milioni di euro per il 2014, 15 milioni di euro per il 2015 e 20 milioni di euro per l'anno 2016, destinati a interventi per la sicurezza strutturale e funzionale, per la fruibilità, nonché per lo sviluppo e ammodernamento degli impianti. Il comma 202 assegna 20 milioni di euro per il triennio 2014-2016 per rafforzare la dotazione di infrastrutture nell'isola di Lampedusa (anche per fronteggiare la grave situazione socio-economica determinatasi nell'isola a seguito dell'eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Mediterraneo). Infine, il comma 202 stanzia 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2021 per consentire il completamento del programma di metanizzazione del Mezzogiorno.Pag. 147
  Quanto invece alle politiche in materia ambientale recate dal disegno di legge di stabilità, fa presente che esse sono volte, da un lato, al sostegno alla messa in sicurezza del territorio, incluso quello interessato da eventi emergenziali pregressi, e, dall'altro, a interventi concernenti le risorse idriche e le discariche abusive. Una serie di misure è destinata, inoltre, ai territori colpiti da eventi sismici nel corso degli anni, al fine della prosecuzione e del completamento degli interventi di ricostruzione. Un numero circoscritto di disposizioni riguarda, infine, anche le fonti energetiche. Di rilievo in tale ambito le misure per la riqualificazione energetica, il recupero edilizio e l'adeguamento antisismico degli edifici per le quali il disegno di legge reca una proroga dei regimi di incentivazione vigenti.
  Più specificatamente, il disegno di legge di stabilità 2014 reca un'articolata disciplina volta, per un verso, a destinare risorse già esistenti o allo scopo finalizzate a interventi contro il dissesto idrogeologico immediatamente cantierabili e, per l'altro, a recare uno stanziamento e a definire una nuova disciplina delle modalità di finanziamento di tali interventi. La norma differisce, inoltre, il termine entro il quale è consentita la nomina di commissari straordinari per la rimozione delle situazioni a più elevato rischio idrogeologico (comma 66). In particolare il comma, al fine di permettere il rapido avvio nel 2014 di interventi di messa in sicurezza del territorio, destina ai progetti immediatamente cantierabili: le risorse esistenti sulle contabilità speciali relative al dissesto idrogeologico, non impegnate alla data del 31 dicembre 2013, nel limite massimo complessivo di 600 milioni di euro;le risorse finalizzate allo scopo dalle delibere CIPE n. 6 e n. 8 del 2012 pari complessivamente a 804,7 milioni di euro, rispettivamente 130 milioni e 674,7 milioni di euro. Per le finalità indicate il comma 66 prevede una specifica procedura, con precise scadenze temporali. Viene infatti previsto che: entro il 1o marzo 2014 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare proceda alla verifica della compatibilità degli accordi di programma e dei connessi cronoprogrammi con l'esigenza di massimizzare la celerità degli interventi in relazione alle situazioni di massimo rischio per l'incolumità delle persone e, se del caso, propone alle regioni le integrazioni e gli aggiornamenti necessari;entro il 30 aprile 2014, deve avvenire la finalizzazione, da parte dei soggetti titolari, delle risorse disponibili sulle contabilità speciali concernenti gli interventi contro il dissesto idrogeologico, agli interventi immediatamente cantierabili contenuti nell'accordo. Viene altresì previsto che entro la stessa data i citati soggetti titolari delle contabilità speciali, attraverso il Ministero dell'ambiente, presentino una specifica informativa al CIPE indicando il relativo cronoprogramma e lo stato di attuazione degli interventi già avviati. La mancata pubblicazione del bando di gara o il mancato affidamento dei lavori entro il 31 dicembre 2014, comporta: la revoca del finanziamento statale e la contestuale rifinalizzazione, con decreto interministeriale (adottato di concerto dai Ministri dell'ambiente e dell'economia e delle finanze), delle risorse ad altri interventi contro il dissesto idrogeologico. L'ultimo periodo del comma 66 prevede poi una modifica all'articolo 17, comma 1, primo periodo, del decreto-legge n. 195/2009, volta ad estendere da 3 a 6 anni il termine, decorrente dall'entrata in vigore del medesimo decreto-legge, entro il quale possono essere nominati commissari straordinari per la rimozione delle situazioni a più elevato rischio idrogeologico.
  Il comma 67 del disegno di legge di stabilità istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, un Fondo per il finanziamento di un piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, con una dotazione complessiva di 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016, da ripartire sentita la Conferenza Unificata. Relativamente al citato piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, il comma 67 prevede che esso sia preceduto Pag. 148da uno o più accordi di programma con gli enti territoriali e locali interessati e sia approvato con decreto del Ministro dell'ambiente. Quanto ai contenuti del piano, la norma prevede che in esso siano indicati:gli interventi necessari;i soggetti che vi provvedono;le modalità di erogazione del finanziamento per fasi di avanzamento, che devono corrispondere ad una percentuale non inferiore al 20 per cento del costo complessivo dell'intervento. Viene infine disposto che gli interventi di cui al presente comma sono monitorati ai sensi del D.Lgs. 229/2011, che prevede procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche.
  Il comma 68 istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, un Fondo per il finanziamento di un piano straordinario di bonifica delle discariche abusive individuate dalle competenti autorità statali in relazione alla procedura di infrazione europea. Il Fondo ammonta a 60 milioni di euro per il biennio 2014-2015. Il comma dispone che rimangono salvi la responsabilità dell'autore della contaminazione e del proprietario delle aree in conformità alle leggi vigenti e il dovere della autorità competente di procedere alla ripetizione delle spese sostenute per gli interventi di caratterizzazione e messa in sicurezza, nonché per gli ulteriori interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale. Tale disposizione viene poi ribadita nel penultimo periodo del medesimo comma, ove si prevede che il Ministero dell'ambiente eserciti l'azione di rivalsa, in relazione ai costi sostenuti per la realizzazione del piano, nei confronti dei responsabili dell'inquinamento e dei proprietari dei siti, ai sensi e nei limiti delle leggi vigenti.
  Anche relativamente al piano straordinario di bonifica, come per il piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, il comma 68 prevede che esso sia preceduto da uno o più accordi di programma con gli enti territoriali e locali interessati e sia approvato con decreto del Ministro dell'ambiente.
  Quanto ai contenuti del piano, il comma prevede che in esso siano indicati: gli interventi necessari;i soggetti che vi provvedono; le modalità di erogazione del finanziamento per fasi di avanzamento, che devono corrispondere ad una percentuale non inferiore al 20 per cento del costo complessivo dell'intervento. Viene infine disposto, anche per tale piano, che i relativi interventi sono monitorati ai sensi del D.Lgs. n. 229/201.
  Il comma 87 prevede una proroga delle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica. Per quanto concerne gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, viene prorogata al 31 dicembre 2014 la misura della detrazione al 65 per cento, mentre per il 2015 si prevede una detrazione del 50 per cento. Con riferimento agli interventi di riqualificazione energetica relativi a parti comuni degli edifici condominiali si proroga sino al 30 giugno 2015 la detrazione al 65 per cento, prevedendo altresì una detrazione del 50 per cento nei 12 mesi successivi. Con riferimento agli interventi di recupero del patrimonio edilizio (per una spesa di 96 mila euro) viene prorogata al 31 dicembre 2014 la detrazione al 50 per cento, mentre per il 2015 si prevede una detrazione del 40 per cento. Con riferimento agli interventi antisismici, viene prorogata al 31 dicembre 2014 la detrazione al 65 per cento, stabilendo una detrazione del 50 per cento per il 2015. Con riferimento all'acquisto di mobili viene specificato il termine finale (31 dicembre 2014) entro cui devono essere sostenute le relative spese. Entro il 31 dicembre 2015 dovranno essere definiti misure ed incentivi selettivi di carattere strutturale, finalizzati a favorire la realizzazione di interventi per il miglioramento antisismico e la messa in sicurezza degli edifici esistenti, nonché per l'incremento del loro rendimento energetico e dell'efficienza idrica. In assenza di un intervento normativo, dal 2016 le detrazioni e il limite massimo di spesa torneranno ai livelli previsti dalla legislazione vigente (36 per cento e 48 mila euro).Pag. 149
  I commi 220 e 221 prevedono l'istituzione, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, di un Fondo con una dotazione pari a 26,5 milioni di euro per l'anno 2014, per interventi in conto capitale per la ricostruzione e messa in sicurezza dei territori interessati da eventi emergenziali pregressi, per i quali il rientro alla disciplina ordinaria è già avvenuto o avverrà nel corso del 2014 e individua, in fase di prima attuazione, gli interventi finanziati dal Fondo. Il comma 220 prevede che il citato fondo possa essere utilizzato anche per la concessione di contributi per scorte e beni mobili strumentali all'attività produttiva. Per il riconoscimento di tali contributi il comma richiede che i danni siano in nesso di causalità con l'evento e che siano dimostrabili con perizia giurata, risalente al periodo dell'evento. In fase di prima attuazione, il comma 221 individua i seguenti interventi ammessi al finanziamento del Fondo a) per un importo di 1,5 milioni di euro, contributi alle imprese che abbiano subito danni alle scorte e ai beni mobili strumentali all'attività produttiva a seguito degli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio della regione Marche nei giorni dal 1o al 6 marzo 2011; b) interventi per la ricostruzione a seguito degli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito alcuni comuni delle province di Lucca, Massa Carrara, Genova e La Spezia nei giorni dal 20 al 24 ottobre 2013, nonché della regione Marche nei giorni tra il 10 e l'11 novembre 2013, per un importo di 20 milioni di euro per l'anno 2014 sulla base della ricognizione dei fabbisogni finanziari; c) per un importo di 5 milioni di euro per l'anno 2014, interventi diretti a fronteggiare i danni conseguenti al sisma verificatosi il 21 giugno 2013 nei territori della Toscana.
  Con riferimento all'ambito della protezione civile, il disegno di legge di stabilità prevede che le amministrazioni e gli enti ordinariamente competenti subentrino in tutti i rapporti attivi e passivi, nei procedimenti giurisdizionali pendenti, alla scadenza dello stato di emergenza. Il subentro riguarda non solo la chiusura delle gestioni commissariali, già disposta per interventi emergenziali di protezione civile, ma anche i rapporti derivanti dalle dichiarazioni relative ai grandi eventi (comma 281). Inoltre viene disciplinata l'erogazione dei contributi per gli interventi di ricostruzione privata nei comuni interessati dal sisma in Abruzzo del 6 aprile 2009 (comma 163) e si prevede l'assegnazione di un contributo straordinario, per l'esercizio 2014, nel limite complessivo di 31 milioni di euro, sulla base dei maggiori costi sostenuti o delle minori entrate conseguite derivanti dalla situazione emergenziale, al fine di garantire la continuità del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (comma 224). Inoltre, oltre a prevedersi l'autorizzazione alla spesa in conto capitale di 7,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 per il completamento degli interventi di ricostruzione connessi al sisma del 26 ottobre 2012 in Calabria e Basilicata disponendosi, nel contempo, l'esclusione dal patto di stabilità interno dei relativi pagamenti (comma 164), si stabilisce, in relazione al medesimo sisma del 26 ottobre 2012, l'estensione, fino al 31 dicembre 2014 e nel limite di spesa di 1 milione di euro, dei contributi per agevolare l'autonoma sistemazione dei cittadini, la cui prima abitazione è stata oggetto di ordinanza di sgombero (comma 225). Il comma 226 stabilisce le modalità di calcolo, per l'anno 2014, del complesso delle spese complessive per la regione Molise, ai fini dell'applicazione del patto di stabilità interno, al fine di escludere, dalla somma delle spese correnti e di quelle in conto capitale risultanti dal consuntivo, quelle effettuate per la ricostruzione e il ripristino dei danni causati dagli eventi sismici dell'ottobre e del novembre 2002. L'esclusione opera nei limiti complessivi di 5 milioni di euro per l'anno 2014.
  Con riguardo alle zone (nei territori dell'Emilia Romagna, Lombardia e Veneto) colpite dagli eventi sismici del maggio 2012, il disegno di legge di stabilità reca un allentamento e incide sulla disciplina dell'esclusione delle spese dal patto di stabilità interno (commi 227-228); posticipa, Pag. 150fino al termine del periodo di ammortamento, il pagamento delle rate 2013 e 2014 dei mutui concessi agli enti locali interessati (comma 229); consente l'estensione degli interventi previsti per le zone colpite dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 ai comuni limitrofi alle zone medesime, come definite dalle disposizioni vigenti, in cui deve essere accertata l'esistenza di un nesso causale tra danni subiti ed eventi sismici (comma 230); estende l'applicazione dei criteri per la concessione dei contributi per la ricostruzione e la riparazione degli immobili ad ulteriori tipologie di soggetti beneficiari (comma 231); autorizza l'impiego delle risorse del Fondo per la ricostruzione per il pagamento dei maggiori interessi maturati in conseguenza della sospensione delle rate dei mutui e dei finanziamenti per gli immobili di edilizia abitativa (comma 232); differisce dal 31 marzo 2013 al 31 dicembre 2014 il termine previsto per la valutazione da parte delle competenti autorità ai fini della concessione di contributi a vantaggio delle imprese casearie nelle zone colpite dal sisma (comma 233); modifica la disciplina dei finanziamenti bancari agevolati per la ricostruzione delle zone colpite, esentandoli dagli obblighi previsti dalla normativa antiriciclaggio e estendendone l'ambito di operatività (commi 234 e 235); autorizza la proroga per il 2015 della deroga già prevista per il triennio 2012-2014 ai fini dell'assunzione di personale, attraverso contratti di lavoro flessibile (con scadenza non oltre il 31 dicembre 2014), per le strette finalità connesse alla situazione emergenziale prodottasi a seguito del sisma (comma 236); esenta le università che hanno sede nei territori colpiti dal sisma, dal divieto, per l'anno 2013, di acquistare immobili a titolo oneroso e di stipulare contratti di locazione passiva (comma 237); disciplina la predisposizione di piani organici, da parte dei comuni, per favorire la ricostruzione, riqualificazione e rifunzionalizzazione delle zone dei centri storici e dei centri urbani dei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo danneggiati dagli eventi sismici (commi 238-242).
  Quanto alle disposizioni non strettamente attinenti alle sfere di competenza, ma comunque di interesse per la VIII Commissione, segnala: la norma di interpretazione autentica che esclude le centrali termoelettriche e turbogas, alimentate da fonti convenzionali, sopra i 300 MW realizzate dal 10 febbraio 2002 in poi, dall'obbligo di corrispondere ai Comuni gli oneri di urbanizzazione (commi 74 e 75); la disposizione che demanda all'Autorità per l'energia elettrica e il gas l'individuazione della modalità di integrazione della remunerazione della disponibilità di capacità di produzione di energia elettrica (capacity payment transitorio), con effetto dal 2014. Si tratta, in pratica, di un indennizzo previsto per le centrali termoelettriche per la flessibilità che esse garantiscono alla sicurezza del sistema elettrico, lavorando a ritmo ridotto quando è alta la produzione da fonti rinnovabili (che hanno priorità di ritiro), e compensando i fabbisogni nei momenti in cui la produzione da fonti rinnovabili si riduce. Per gli oneri derivanti dall'integrazione di tale corrispettivo la norma prevede la partecipazione delle diverse fonti energetiche (incluse, dunque, le fonti rinnovabili) ai costi del mantenimento della sicurezza del sistema elettrico (comma 99). Inoltre faccio presente la proroga di un anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente disegno di legge del termine per l'entrata in funzione degli impianti fotovoltaici realizzati su edifici o terreni della pubblica amministrazione già iscritti nel registro del Gse ai fini degli incentivi del quinto Conto energia da realizzarsi in zone colpite da eventi calamitosi negli anni 2012 e 2013.
  Richiama infine l'attenzione sui commi da 442 a 469, dedicati alla componente diretta alla copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, i quali disciplinano l'applicazione della tassa sui rifiuti – TARI che, insieme alla TASI, è una componente servizi della nuova Imposta unica comunale – IUC, e Pag. 151ne individuano il presupposto, i soggetti tenuti al pagamento, le riduzioni e le esclusioni, riprendendo, in larga parte, quanto previsto dalla normativa vigente in materia di TARES (che viene contestualmente abrogata).
  Con riferimento alle tabelle del disegno di legge di stabilità, segnala che nella Tabella B, recante gli importi dei fondi speciali per la copertura di nuovi provvedimenti legislativi, di conto capitale, per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si registra uno stanziamento di 1 milione di euro per il 2015 e di26 milioni per il 2016 ridotti dalla nota di variazioni. Tra gli stanziamenti più consistenti che insistono nella tabella E di competenza del MIT e del MEF, nell'ambito della missione 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica), Programma «opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità», segnalo il finanziamento del Programma delle infrastrutture strategiche (PIS) per un importo complessivo di 886,1 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2014-2016. Nel citato Programma sono esposte anche le spese per opere e attività dell'Expo Milano 2015, con circa 449,4 milioni di euro per il 2014 e 119,7 milioni di euro per il 2015. Nell'ambito del Programma «sistemi stradali, autostradali, ferroviari ed intermodali», una serie di voci riguardano gli interventi per il potenziamento del sistema stradale ed autostradale e lo stanziamento del Fondo per le infrastrutture ferroviarie e stradali e relativo ad opere di interesse strategico istituito dall'articolo 32, comma 1 del decreto-legge n. 98/2011, nonché ulteriori opere strategiche finanziate con tale Fondo. Segnala, inoltre, che una serie di voci nella Tabella E corrisponde a capitoli di nuova istituzione in conseguenza di provvedimenti legislativi recentemente emanati; tra queste voci rilevo, ad esempio, quella riguardante il programma 6.000 campanili istituito dall'articolo 18, comma 9, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, le cui risorse vengono elevate a 150 milioni di euro. Nella missione 19 (Casa e assetto urbanistico), programma «edilizia abitativa e politiche territoriali», nella tabella E sono esposti gli interventi che riguardano le popolazioni colpite dagli eventi sismici in Abruzzo, per un importo 292,2 milioni di euro per il 2014, 227,8 milioni per il 2015 e 175,3 milioni per il 2016.
  Quanto invece alle tabelle al disegno di legge di stabilità in materia di ambiente, fa presente che nella Tabella A, per il Ministero dell'ambiente, l'accantonamento previsto è pari a 3 milioni per il 2014 e a 1 milione per ciascuno degli anni 2015 e 2016. Nella Tabella B, per il Ministero dell'ambiente, nel disegno di legge iniziale si registra uno stanziamento di 28,1 milioni per il 2014 e di 17,7 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016. La relazione illustrativa fa presente che l'accantonamento è finalizzato per interventi a favore della difesa del suolo, per interventi di bonifica e ripristino dei siti inquinati, nonché per il finanziamento delle risorse destinate alla copertura dell'articolo 12, comma 4, dei decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, in materia di pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione. Con la nota di variazioni lo stanziamento previsto risulta di 4,6 milioni di euro per il 2014 e 17,7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015-2016.
  Nella Tabella C sono invece esposti gli stanziamenti per il finanziamento di interventi ed investimenti dell'ISPRA (25,5 milioni di euro per il 2014 e di 24,9 milioni di euro per il 2015 e per il 2016) relativamente alla missione 17, nonché quelli concernenti la difesa del mare e i contributi ai parchi (36,3 milioni di euro per il 2014 e 40,7 milioni di euro per gli anni 2015 e 2016). In tale tabella è esposto, inoltre, lo stanziamento di stanziamento di 1,4 milioni di euro per il 2014 e 1,3 milioni di euro per gli anni 2015 e 2016 per l'attuazione della legge quadro sugli incendi boschivi n. 353/2000.
  Fa presente, infine, che nella Tabella E sono rifinanziati per un importo di 140 milioni di euro per ciascun anno del triennio gli interventi di cui all'articolo 3, comma 9, del decreto legge n. 148 del 1993, concernente un contributo da destinare alla regione Calabria per interventi Pag. 152nei settori della manutenzione idrica e forestale, limitatamente ai lavoratori occupati in tale settore.
  Passando all'esame del disegno di legge di bilancio, rileva che nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per il 2014 le principali missioni di competenza dell'VIII Commissione (Ambiente), vale a dire la missione 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica) e la missione 19 (Casa e assetto urbanistico) recano, a seguito della nota di variazioni, previsioni di spesa per complessivi a 4.705,4 milioni di euro. In base alle risultanze della nota di variazioni, lo stanziamento (sia di competenza che di cassa) della missione 14 è stato incrementato di 618,4 milioni di euro (+16 per cento), mentre quello della missione 19 è rimasto invariato. La maggior parte dello stanziamento di competenza per il 2014 è rappresentato da spese in conto capitale, le quali costituiscono oltre il 90 per cento del totale dello stanziamento complessivo delle missioni 14 e 19.
  La consistenza complessiva dei residui passivi presunti al 1o gennaio 2014 è valutata in 3.793,6 milioni di euro. Rispetto al dato assestato 2013, si registra una diminuzione dei residui, pari a 258,1 milioni di euro, corrispondente al 6,4 per cento. La quasi totalità dei residui (96,8 per cento) è concentrata nella missione 14.
  Lo stanziamento relativo alla missione 14 per l'anno 2014, inizialmente pari a 3.852,6 milioni di euro, risulta incrementato, in virtù delle risultanze della nota di variazioni, di 618,4 milioni, per cui risulta pari a 4.471 milioni di euro.
  Lo stanziamento relativo alla missione 19 per l'anno 2014 è pari a 234,3 milioni di euro, maggiore di 28 milioni rispetto all'assestato 2013 (+13,6 per cento).
  Nell'ambito di tale missione, lo stanziamento complessivo è attribuito all'unico programma 19.2 (Politiche abitative, urbane e territoriali).
  Quanto al settore ambiente, segnala che lo stanziamento complessivo di competenza iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) per il 2014 è pari a 578,5 milioni di euro, aumentato di 69 milioni di euro rispetto al dato previsionale iniziale. Il citato aumento viene imputato alla missione 18 la cui dotazione risulta pari a 456,9 milioni di euro, in particolare, nel programma 18.12 tutela e conservazione del territorio e delle risorse idriche, trattamento e smaltimento rifiuti, bonifiche, presso i capitoli 1822 (fondo per la tutela e la gestione delle risorse idriche, finalizzato a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani), 7511 (interventi di messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico) e 7512 (fondo per il finanziamento di un piano straordinario di bonifica delle discariche abusive).
  L'analisi per missioni evidenzia, infatti, che i principali settori di intervento del Ministero ricadono nella missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) con 456,9 milioni di euro (nel ddl iniziale il dato previsionale iniziale è pari a 387,8 milioni di euro) e nella missione 17 (Ricerca e innovazione), in particolare nel programma 17.3 (Ricerca ambientale) con 87,1 milioni di euro.
  Rileva, inoltre, che al disegno di legge di bilancio è allegato l'ecobilancio in attuazione dell'articolo 36, comma 6, della legge n. 196 del 2009 (legge di contabilità e finanza pubblica) in cui sono esposte le risultanze delle spese ambientali sulla base dei dati forniti dalle amministrazioni. In tale sezione viene evidenziato che le risorse finanziarie stanziate dallo Stato per la spesa primaria per la protezione dell'ambiente e l'uso e gestione delle risorse naturali secondo il ddl di bilancio ammontano a poco meno di 1,6 miliardi di euro nel 2014, pari allo 0,32 per cento della spesa primaria complessiva del bilancio dello Stato. Le stesse rimangono sostanzialmente stabili nel 2015 e nel 2016 (rispettivamente, 0,33 per cento e 0,34 per cento del bilancio dello Stato).
  Nella tabella C, e precisamente nell'ambito della missione Soccorso civile, programma Protezione civile, sono esposti stanziamenti di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF concernenti il reintegro del Fondo di protezione Pag. 153civile (circa 66 milioni di euro per il 2014, circa 107 milioni di euro per il 2015 e 57,1 milioni di euro per il 2016) e il Servizio nazionale della protezione civile (7,5 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2014-2016), nonché per il Fondo per le emergenze nazionali (cap. 7441) per 70 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2014-2016.
  Nella tabella E, i principali importi riguardano gli stanziamenti relativi alle calamità e alla protezione civile (missione 8 – Soccorso civile; programma: Protezione civile). Gli stanziamenti riguardano la prosecuzione degli interventi di ricostruzione per una serie di calamità naturali ed ulteriori interventi (tra i quali anche alcuni «grandi eventi») disposti da precedenti decreti legge e leggi finanziarie.
  Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2) sono collocati due soli programmi di interesse della VIII Commissione (Ambiente) – 8.4 (Interventi per pubbliche calamità) e 8.5 (Protezione civile), che fanno parte della missione 8 (Soccorso civile) La dotazione del programma 8.4, pari a 118,5 milioni di euro, sconta una riduzione di 22,4 milioni rispetto all'assestato 2013. La dotazione complessiva del programma 8.5 è aumentata con la nota di variazioni per un ammontare complessivo pari a 2.224,7 milioni di euro (+48,4 milioni di euro, rispetto al disegno di legge iniziale pari a 2.176,4 milioni di euro).

  Ermete REALACCI, presidente, auspica che la Commissione possa individuare, anche grazie alle utili indicazioni contenute nella relazione della deputata Mariani, alcuni specifici temi della manovra finanziaria sui quali concentrare la propria attenzione e la propria iniziativa. In tal senso, ritiene auspicabile procedere nella predisposizione di un limitato numero di proposte emendative ai provvedimenti in titolo, tali da far convergere sugli stessi il più ampio consenso possibile, anche al fine di accrescerne il peso politico presso la Commissione di merito e rendere più incisiva l'azione dei colleghi che in quella vorranno sostenerle. Al riguardo, ritiene che, anche sulla base della relazione svolta dalla deputata Mariani, una prima base di discussione potrebbe essere rappresentata dai temi relativi alla stabilizzazione del cosiddetto ecobonus, al rafforzamento delle strutture e delle risorse a disposizione del sistema nazionale di Protezione civile, all'implementazione degli stanziamenti e delle misure per la messa in sicurezza del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico, al rafforzamento delle misure per l'allentamento del Patto di stabilità interno e per l'individuazione delle relative priorità d'intervento, alla correzione, infine, delle disposizioni introdotte al Senato per la remunerazione della cosiddetta disponibilità di capacità di produzione di energia elettrica a favore delle centrali termoelettriche che, allo stato, non appaiono pienamente giustificabili.

  Samuele SEGONI (M5S) esprime apprezzamento per l'ampia e articolata relazione della collega Mariani e per il percorso di lavoro proposto dal presidente della Commissione. Rileva, infatti, che tutti o quasi i punti evidenziati dal presidente riguardano temi prioritari per i deputati del gruppo M5S. In tale contesto, auspica, anzi, che almeno sui temi della difesa del suolo e dell'allentamento del Patto di stabilità interno i colleghi di tutti i gruppi presenti in Commissione possano convergere sulle proposte emendative che i deputati del gruppo M5S intendono presentare.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), nell'associarsi alle considerazioni svolte dal collega Segoni, richiama il giudizio nettamente contrario del gruppo M5S su una manovra finanziaria che rischia di non produrre quel cambiamento indispensabile per il futuro del Paese, formulando per questo l'auspicio che la Commissione possa approvare alcune proposte emendative capaci di cambiare in senso positivo il segno politico dei provvedimento in titolo. Nello stigmatizzare, inoltre, la ristrettezza dei tempi a disposizione della Commissione per l'esame di tali provvedimenti, Pag. 154chiede al presidente della Commissione di adoperarsi affinché siano pienamente rispettate le norme regolamentari poste a garanzia del pieno esercizio delle prerogative parlamentari.

  Luigi DALLAI (PD), nell'esprimere condivisione sui temi evidenziati dalla collega Mariani e dal presidente della Commissione, formula l'auspicio che nel parere della Commissione possano trovare posto due ulteriori temi: il primo relativo all'estensione del cosiddetto ecobonus anche agli interventi di bonifica dall'amianto degli edifici; il secondo relativo, da un lato, all'inserimento del territorio della provincia di Siena fra quelli destinatari degli stanziamenti disposti dai commi 220 e 221 del disegno di legge di stabilità a favore dei territori colpiti da pregressi eventi calamitosi e, dall'altro, all'aumento degli stanziamenti previsti dalla medesime disposizioni.

  Patrizia TERZONI (M5S) segnala alla relatrice l'opportunità di inserire nella proposta di parere una condizione diretta a garantire l'effettiva assegnazione al Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico delle risorse, peraltro già in precedenza stanziate, necessarie ad assicurare che lo un importante servizio di pubblica utilità, come è quello svolto da citato Corpo di volontari, possa continuare a svolgersi con la necessaria copertura assicurativa.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) si dichiara d'accordo con la proposta avanzata dal collega Dallai di inserire fra gli interventi che beneficiano dell’ecobonus anche quelli di bonifica dell'edifici dall'amianto.

  Enrico BORGHI (PD), riservandosi di intervenire nella seduta di domani sul contenuto complessivo dei provvedimenti all'esame della Commissione, desidera esprimere apprezzamento e condivisione per la proposta della collega Terzoni diretta a garantire l'assegnazione al Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico delle risorse necessarie per assicurare continuità di svolgimento delle sue preziose attività di volontariato. Al riguardo, ricorda di avere presentato specifici emendamenti in occasione dell'esame, da parte delle Commissioni I e XI, del decreto-legge n. 201 del 2013, formulando l'auspicio che in questa circostanza, a differenza di allora, le citate proposte emendative non siano dichiarate inammissibili per estraneità di materia o per inidoneità della copertura finanziaria.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD) si associa alla proposta avanzata dal collega Dallai di inserire nel parere della Commissione una chiara richiesta di aumento degli stanziamenti previsti dai commi 220 e 221 del disegno di legge di stabilità a favore dei territori, fra i quali rientra anche la regione Marche, colpiti da pregresse emergenze per calamità naturali.

  Alessandro MAZZOLI (PD) propone che nel parere della Commissione sia contenuto un esplicito riferimento alla necessità di inserire fra gli interventi che godono delle agevolazioni previste dal cosiddetto ecobonus anche quelli diretti ad incrementare l'efficienza idrica degli edifici. In tal senso, giudica negativamente la disposizione contenuta nel comma 87 del disegno di legge di stabilità che differisce, dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2015, il termine per la definizione di misure ed incentivi selettivi di carattere strutturale finalizzati a favorire, fra gli altri, la realizzazione dei citati interventi per l'incremento dell'efficienza idrica degli edifici.

  Mariastella BIANCHI (PD) si dichiara d'accordo con i temi e le proposte segnalati dalla collega Mariani e dal presidente della Commissione, sottolineando in particolare l'esigenza che la Commissione si esprima in modo chiaro e netto, possibilmente concordandone i contenuti con i colleghi della X Commissione, sulla necessità di correggere le opinabili disposizioni introdotte al Senato per la remunerazione della cosiddetta disponibilità di capacità di produzione di energia elettrica a favore delle centrali termoelettriche.

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  Oreste PASTORELLI (Misto-PSI-PLI), nel sottolineare la gravità dei fenomeni di dissesto idrogeologico che colpiscono con frequenza sempre più marcata il territorio nazionale, sottolinea l'esigenza di una incisiva sburocratizzazione delle norme e delle procedure amministrative che in questa materia sono di ostacolo ad una rapida realizzazione degli interventi sia pubblici che privati.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), intervenendo per una precisazione, ritiene opportuno che nel parere della Commissione sia evidenziata l'esigenza di tenere ben distinti e differenziati il livello delle agevolazioni fiscali previste per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici rispetto a quello previsto per i semplici interventi di ristrutturazione edilizia, allo scopo di mantenere alta la convenienza a realizzare la prima tipologia di interventi.

  Ermete REALACCI, presidente, ricorda che, secondo quanto convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi la settimana scorsa, l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo si concluderà nella seduta di domani, mercoledì 4 dicembre, mentre il termine per la presentazione di eventuali emendamenti e ordini del giorno è fissato alle ore 17 della stessa giornata di domani, in modo da poter procedere all'esame degli stessi e alla deliberazione delle prescritte relazioni alla V Commissione nella seduta di giovedì 5 dicembre. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.