CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 novembre 2013
130.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 28 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 8.55.

5-00134 Martella: Prospettive produttive dell'impianto Versalis di Porto Marghera.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Andrea MARTELLA (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta Pag. 140fornita dal rappresentante del Governo. Esprime apprezzamento per le informazioni riferite dal rappresentante del Governo in merito all'incontro svoltosi ieri tra l'azienda Versalis e i sindacati circa il piano di rilancio dello stabilimento di Porto Marghera nel prossimo quadriennio. Assicura che nei prossimi mesi continuerà a seguire la vicenda per verificare che sia data continuità al piano di investimenti previsto affinché siano garantiti continuità aziendale e produttiva e il rilancio di tutta l'area di Porto Marghera.

5-00630 Lupo: Conformità alle linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili del progetto della centrale elettrica a biomasse di Finale Emilia.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Vittorio FERRARESI (M5S), replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo che non reca alcun riferimento specifico ad eventuali accordi di filiera, mentre risultano sottoscritti solo accordi con gli agricoltori. Sottolinea come l'Italia abbia un livello di incentivi destinati alle fonti rinnovabili inferiore alla media europea, mentre gli inceneritori a biomassa, sostenuti unicamente dagli incentivi pubblici, hanno una bassa resa energetica e un alto tasso di inquinamento. Sottolinea come, in questo caso, vi sarà una doppia incentivazione della centrale di Finale Emilia, da un lato da parte dell'Unione europea per sua la costruzione, dall'altro da parte dello Stato italiano per la produzione di energia prodotta.

5-00678 Berlinghieri: Chiusura dello stabilimento AGFA di Manerbio.

  Gianluca BENAMATI (PD) dichiara di aver sottoscritto l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Gianluca BENAMATI (PD), cofirmatario dell'interrogazione, replicando si dichiara soddisfatto della risposta. Auspica che il tavolo di crisi venga al più presto formalizzato ed in particolare ritiene urgente un piano di interventi che preveda che l'utilizzo di ammortizzatori sociali a tutela dei lavoratori coinvolti. Sollecita quindi il Governo a monitorare da vicino l'evolversi della vicenda.

5-00759 Simoni: Continuità produttiva e occupazionale dello stabilimento Pirelli di Figline Valdarno.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Elisa SIMONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta articolata fornita dal rappresentante del Governo. Esprime apprezzamento per l'avvenuta attivazione del tavolo di crisi ed in merito auspica che vi sia un monitoraggio continuo della vicenda da parte del Governo. Per quanto riguarda l'ipotesi di cessione dell'azienda, auspica che siano tenuti presenti acquirenti in grado di garantire i medesimi standard in tema di ricerca e sviluppo.

5-00809 Benamati: Alienazione della società RetItalia Internazionale Spa.
5-01171 Mongiello: Alienazione della società RetItalia Internazionale Spa.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno discusse congiuntamente.

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  Gianluca BENAMATI (PD), dichiara di aver sottoscritto l'interrogazione Mongiello 5-01171.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Gianluca BENAMATI (PD) si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Pur giudicando puntuale la ricostruzione della vicenda, esprime forti perplessità sulla scelta compiuta di vendere la società RetItalia Internazionale Spa che svolge funzioni in house che attengono al core business di ICE-Agenzia. Ritiene che vi siano quindi ancora molti aspetti da chiarire, anche sulla vicenda relativa al mancato incontro tra l'azienda e i sindacati, che a quanto a lui risulta non sarebbero mai stati convocati ad un incontro congiunto con la direzione di RetItalia e l’advisor. Sottolinea – come ha avuto modo di manifestare anche al viceministro Calenda nel corso di una sua audizione presso la Commissione – la preoccupazione degli interroganti in merito alla perdita di posti di lavoro che sarebbe la conseguenza di scelte strategiche sbagliate.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.35.

RISOLUZIONI

  Giovedì 28 novembre 2013. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 9.35.

7-00115 Benamati: Riordino dell'Agenzia Enea.
7-00132 Vallascas: Riordino dell'Agenzia Enea.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00027)

  La Commissione prosegue la discussione congiunta rinviata nella seduta del 30 ottobre 2013.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che è stato presentato un testo unificato delle risoluzioni in titolo (vedi allegato 6).

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI osserva preliminarmente che l'ENEA ha un ruolo centrale per il futuro energetico e ambientale del Paese e per il conseguimento degli obiettivi e delle priorità definite nella Strategia Energetica Nazionale. Rileva che, per le politiche europee e globali in ambito clima-energia, la ricerca e l'innovazione sono fondamentali: se si persegue il fine della riduzione delle emissioni nei grandi Paesi emettitori (USA e Paesi BRICS in primis, ma anche altri Paesi emergenti) e della decarbonizzazione in l'Europa senza perdere competitività, è necessario sviluppare tecnologie low-carbon, meno costose e più efficaci delle attuali. Sottolinea altresì che i temi di cui si occupa ENEA istituzionalmente – dall'efficienza energetica alle rinnovabili, dalla fusione nucleare allo sviluppo sostenibile – sono proprio quelli più rilevanti del panorama dell'innovazione in campo energetico-ambientale. Aggiunge che l'ENEA è uno dei più importanti enti di ricerca internazionali in materia di energia e negli anni ha sviluppato competenze che, in alcuni ambiti, sono riconosciute di assoluta eccellenza a livello sia europeo sia mondiale. Si riferisce in particolare ai temi del solare a concentrazione o del nucleare di frontiera, rilevando che su alcuni di questi ambiti, ha funzionato bene anche la collaborazione ed il trasferimento tecnologico alle imprese.Pag. 142
  Sottolinea l'urgenza di avviare il previsto riordino dell'ENEA per svolgere al meglio la sua missione di innovazione al servizio del Paese, previsto dalla legge n. 99 del 2009 e finora inattuato, con il conseguente perdurare di una situazione di “gestione ordinaria” dell'Agenzia, attraverso un commissariamento.
  Ribadisce che il riordino non è più procrastinabile sia per motivi di efficacia che di efficienza: in termini di efficacia, si devono focalizzare le attività e l'organizzazione dell'ente sulle aree prioritarie per la Strategia Energetica del Paese. Su tali aree è indispensabile raggiungere livelli di competenza e di massa critica mondiali o almeno europei. Si deve evitare l'eccessiva dispersione delle attività su troppi temi, molti dei quali non sono prioritari, o su cui non vi sono competenze di livello sufficiente o che sono svolti meglio da altri enti di ricerca. In termini di efficienza, va sottolineato che la crisi economica non ha risparmiato il sistema della ricerca pubblica, già da tempo sofferente in termini di investimenti e di risorse umane, ed ha reso più impellente la necessità di una razionalizzazione (che non significa riduzione) delle attività di ricerca in mano pubblica o comunque a carico della finanza pubblica. In questo senso, sarebbe importante operare una razionalizzazione delle potenziali sovrapposizioni con altri enti pubblici di ricerca e/o di servizio. Si tratta di un'operazione indubbiamente complessa: non tutti gli enti sono vigilati dallo stesso Ministero, comprensibilmente ogni organizzazione cerca di mantenere la posizione, occorre stare attenti a valorizzare le specificità scientifiche senza tentazioni di accorpamenti facili. Tuttavia, con tutta la complessità del caso, ritiene che una riflessione su come ottimizzare le risorse (finanziarie ed umane) della ricerca pubblica sia indispensabile per dare più forza alla stessa ricerca e per trovare le risorse per nuovi investimenti. Preannuncia pertanto la presentazione di uno schema di riordino in tempi brevi e possibilmente entro l'anno.
  Nel merito della parte dispositiva del testo unificato predisposto dichiara di accogliere il punto 1), purché sia riformulato aggiungendo la parola «possibilmente» prima della frase «entro il 31 dicembre 2013». Accoglie il punto 2), purché sia riformulato aggiungendo le parole «e alla crescita sostenibile» dopo le parole «aspetti ambientali». Accoglie il punto 3) del dispositivo e il punto 4), purché la parola «riorganizzare» sia sostituita con «ottimizzare». Non accoglie invece il punto 5) del dispositivo perché ritiene che la funzione di raccordo fra tutte le diverse informazioni energetiche ed ambientali disponibili debba essere svolta dal Governo e, in particolare, dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell'ambiente. Accoglie infine i punti 6 e 7 del dispositivo.

  Andrea VALLASCAS (M5S) chiede al sottosegretario di indicare comunque una data entro cui si procederà al riordino dell'ENEA.

  Gianluca BENAMATI (PD), nell'accettare la riformulazione del testo unificato delle risoluzioni proposto dal Governo, sottolinea che il punto 5) del dispositivo, non accolto dal Governo, è stato formulato sulla base di alcune criticità evidenziate da soggetti produttori di energia auditi nel corso dell'indagine sulla SEN. Auspica pertanto che il Governo di possa fare carico dell'esigenza di coordinamento fra tutte le diverse informazioni energetiche ed ambientali disponibili manifestata dagli operatori del settore.

  Andrea VALLASCAS (M5S), nel concordare con le osservazioni del collega Benamati, accetta la riformulazione proposta al testo unificato della risoluzione.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI assicura che il Governo terrà conto della richiesta di raccordo tra le diverse informazioni energetiche ed ambientali manifestata dai produttori di energia. Non ritiene opportuno invece indicare nel dispositivo una data successiva al 31 dicembre 2013, entro la quale procedere al riordino dell'ENEA, in quanto ciò significherebbe Pag. 143implicitamente prorogare la gestione commissariale dell'ente prevista fino al 31 dicembre prossimo. Propone quindi ai aggiungere al punto 1) del dispositivo, all'inizio del periodo, le parole «nella consapevolezza dell'urgenza del riordino».

  I deputati Gianluca BENAMATI (PD) e Andrea VALLASCAS (M5S) accettano l'ulteriore riformulazione proposta.

  La Commissione approva all'unanimità il testo unificato della risoluzioni in titolo, come riformulato, che assume il numero 8-00027.

7-00044 Fantinati: Piano strategico d'azione per aumentare l'efficienza energetica degli edifici pubblici.
7-00164 Basso: Piano strategico d'azione per aumentare l'efficienza energetica degli edifici pubblici.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni)

  La Commissione prosegue la discussione congiunta rinviata nella seduta del 7 novembre 2013.

  Lorenzo BASSO (PD) illustra la proprio risoluzione, sottolineando che l'efficientamento energetico non deve essere considerato soltanto dal punto di vista delle emissioni inquinanti, ma anche del fabbisogno energetico del Paese. Rileva che i recenti provvedimenti sull'efficientamento energetico hanno favorito la creazione di posti di lavoro soprattutto nell'ambito dell'edilizia. Sottolinea che la sua risoluzione è volta ad accelerare il recepimento della direttiva europea in materia di efficientamento degli edifici pubblici, a evidenziare il ruolo dell'ENEA e a favorire l'utilizzo di best practice in materia di efficientamento energetico realizzate a livello nazionale. Aggiunge che nella risoluzione ha fatto riferimento ad una best practice premiata a livello europeo relativa alla realizzazione di opere di efficientamento ricorrendo ad imprese nazionali, nel rispetto della normativa europea sulla libera concorrenza. Si tratta del progetto dei «condomini intelligenti» che, attraverso l'utilizzo delle Esco e delle service company, consegue efficientamento a costo zero in quanto le società si assumono gli oneri dell'intervento e recuperano negli anni l'investimento con il risparmio realizzato dalle famiglie nei consumi. Ritiene che questa modalità possa essere estesa anche all'efficientamento del patrimonio pubblico, che auspica possa essere tempestivamente censito, al fine di accelerarne il progetto di efficientamento, riducendo in tal modo i costi a carico dello Stato.

  Mattia FANTINATI (M5S) osserva che la propria risoluzione è volta unicamente all'efficientamento degli edifici pubblici. Chiede al collega Basso di specificare meglio se per «condomini intelligenti» si debbano intendere edifici di proprietà pubblica o condomini privati.

  Lorenzo BASSO (PD) precisa che il progetto è stato effettuato dalla Fondazione Muvita, un'agenzia per l'ambiente che ha promosso l'iniziativa «condomini intelligenti» che riguarda sia edifici pubblici sia edifici privati sia realtà industriali. Il progetto è stato già utilizzato per l'efficientamento del porto di Genova; in particolare, il progetto del «condominio intelligente» è stato utilizzato come metodologia di intervento per la multiproprietà applicata agli edifici sia pubblici sia privati. Si tratta di una metodologia di lavoro e non di interventi da affidare a imprese determinate, l'obiettivo è quello di valorizzare le aziende sul territorio senza costi a carico dello Stato (il pagamento dell'intervento è fatto con il risparmio sulle bollette successive all'intervento).

  Davide CRIPPA (M5S) sottolinea che la risoluzione del proprio gruppo è volta a comprendere quale sia il reale risparmio che si realizza a seguito dell'efficientamento del patrimonio pubblico con il passaggio da una classe energetica G o F Pag. 144ad una classe C, come soglia minimale. Pur condividendo la logica del progetto dei «condomini intelligenti», ritiene che l'ambito di applicazione delle risoluzioni in titolo dovrebbe essere limitato agli edifici pubblici.

  Gianluca BENAMATI (PD) osserva che le risoluzioni, pur vertendo sulla stessa materia, contengono impegni diversi sui quali si esprimerà il Governo. Sottolinea che è comune alle due risoluzioni in discussione la richiesta di censimento del patrimonio pubblico al fine di accelerarne il processo di efficientamento energetico.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, chiarisce che, trattandosi di due distinte risoluzioni, seppure discusse congiuntamente, il loro voto sarà distinto, salvo che i proponenti decidessero di procedere all'elaborazione di un testo unificato, che in tal caso sarebbe votato congiuntamente.
  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI dichiara che il Governo è disponibile ad accogliere gli impegni sia della risoluzione Fantinati 7-00044 che della risoluzione Basso 7-00164.

  I deputati Mattia FANTINATI (M5S) e Lorenzo BASSO (PD) esprimono soddisfazione per la positiva risposta del Governo agli indirizzi formulati nelle loro rispettive risoluzioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva all'unanimità le risoluzioni Fantinati 7-00044 e Basso 7-00164.

  La seduta termina alle 10.30.

COMITATO RISTRETTO

  Giovedì 28 novembre 2013.

Disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
C. 750-A Dell'Orco, C. 947 Iniziativa popolare, C. 1042 Benamati e C. 1279 Abrignani.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 10.30 alle 11.15.

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