CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 novembre 2013
128.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SULL'AGENDA POST-2015, LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO E IL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO

COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 26 novembre 2013.

Audizione di una delegazione di donne parlamentari afghane.

  L'audizione è stata svolta 10 alle 11.

COMITATO PERMANENTE SULLA POLITICA ESTERA E LE RELAZIONI ESTERNE DELL'UNIONE EUROPEA

COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 26 novembre 2013.

Audizione del Capo della Missione OSCE per il monitoraggio delle elezioni presidenziali svoltesi in Georgia, Matteo Mecacci.

  L'audizione è stata svolta dalle 11.15 alle 12.

RISOLUZIONI

  Martedì 26 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Andrea MANCIULLI. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri Mario Giro.

  La seduta comincia alle 14.10.

7-00168 Cimbro: Sul III Vertice del Partenariato orientale dell'Unione europea (Vilnius, 28-29 novembre 2013).
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00023).

  Andrea MANCIULLI, presidente, avverte che la risoluzione in titolo è stata sottoscritta anche dai deputati Cirielli, Locatelli e Marazziti.

  Eleonora CIMBRO (PD), nel rinviare al lavoro istruttorio svolto in seno al competente Comitato permanente ed alle precedenti valutazioni della Commissione sulla politica europea di vicinato, segnala la difficoltà del momento in cui sta per aprirsi il Vertice di Vilnius alla luce della crescente pressione politica, economica ed energetica che la Federazione russa sta esercitando sui Paesi del Partenariato orientale che ha portato alla mancata sottoscrizione da parte ucraina dell'Accordo di associazione con l'Unione europea, senza contare la mancata scarcerazione dell'ex premier Yulia Timoshenko. Auspica pertanto un investimento politico europeo per un partenariato rinnovato che sviluppi il processo di integrazione economica e sociale e rafforzi l'equilibrio regionale anche in virtù della stabilizzazione democratica e dell'ampliamento dei diritti fondamentali. Nel segnalare che rappresenterà la Commissione presso il Forum parlamentare per la democrazia, che il Parlamento lituano ha convocato per il 28 novembre, in concomitanza con il Vertice del Partenariato orientale, richiama le risoluzioni approvate dal Parlamento europeo il 12 settembre ed il 24 ottobre scorso e ribadisce come la regione rivesta un'importanza fondamentale per gli equilibri tra Unione europea e Russia. Conclude sottolineando il rilievo dell'Italia nella politica di vicinato affinché possa sfruttare la straordinaria occasione dell'imminente vertice, chiedendo al rappresentante del Governo eventuali indicazioni alla luce delle riunioni preparatorie svolte in sede europea, anche ai fini di un'eventuale riformulazione della risoluzione.

  Il sottosegretario Mario GIRO auspica che il Vertice di Vilnius costituisca una tappa importante per il conseguimento degli obiettivi strategici del Partenariato orientale, rappresentati dall'associazione politica, dalle riforme democratiche, dallo Stato di diritto e dall'integrazione economica. Nel prendere atto che l'Ucraina ha rinunciato a sottoscrivere l'Accordo di associazione, osserva che per tutti quei Paesi si tratta del solo strumento che potrebbe migliorare le condizioni delle rispettive popolazioni. Nel ribadire la solidarietà e il sostegno politico dell'Italia anche in relazione alle pressioni esercitate dalla Federazione russa, invita a non cadere in una sorta di gioco a somma zero che contrapponga il Partenariato orientale a Mosca, risultando invece preferibile la via di un dialogo volto ad assicurare tutti gli interlocutori. Per quanto attiene al testo della risoluzione, esprime il consenso del Governo purché nel dispositivo il riferimento al processo in corso non susciti ambiguità, come invece potrebbe lasciare intendere l'uso della parola «integrazione» in ordine al fatto che al momento non è all'ordine Pag. 61del giorno un ulteriore allargamento dell'Unione, che avrebbe necessità di una diversa base giuridica.

  Vincenzo AMENDOLA (PD), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo, coglie l'occasione della situazione dell'Ucraina per sollecitare da parte europea una più ampia riflessione sui rapporti con la Russia, la cui diplomazia sta assumendo un carattere neo-sovranista che può anche dimostrarsi efficace in casi come la crisi siriana o quella iraniana, ma che impone il recupero di un dialogo euro-russo. Rammenta, al riguardo, anche la delicatezza della situazione nel Caucaso meridionale, confermata dall'audizione odierna sulle recenti elezioni in Georgia. Raccomanda pertanto al Governo di avviare un'incisiva azione in tale direzione.

  Pia Elda LOCATELLI (Misto-PSI-PLI), nel rivendicare il fatto che l'Europa non è soltanto un'espressione geografica, denuncia il sostanziale ricatto operato dalla Russia nei confronti dell'Ucraina, oggi lacerata a metà, di cui l'Italia non può in alcun modo essere complice. Esprime pertanto profondo imbarazzo per la concomitanza con la sigla di una ventina di accordi bilaterali nella visita in corso a Roma da parte del Presidente Putin. In tale ottica, ritiene che la riformulazione prospettata dal rappresentante del Governo debba essere presa in considerazione senza che costituisca un arretramento rispetto all'obiettivo futuro dell'integrazione europea.

  Arturo SCOTTO (SEL) si associa alle considerazioni della collega Locatelli anche per quanto concerne l'eventuale riformulazione della risoluzione, ribadendo l'importanza del prossimo appuntamento di Vilnius.

  Eleonora CIMBRO (PD), nel sottolineare l'importanza dell'obiettivo dell'integrazione regionale tra i Paesi partner, manifesta la sua disponibilità ad accettare una riformulazione che non alteri lo spirito del testo.

  Il sottosegretario Mario GIRO propone che, nel primo punto della parte dispositiva, le parole «processo di integrazione» siano sostituite dalle seguenti: «processo in corso di associazione politica e di integrazione economica per l'avvicinamento progressivo all'UE». Conferma peraltro il consenso del Governo sul resto del testo.

  Eleonora CIMBRO (PD), Pia Elda LOCATELLI (Misto-PSI-PLI) e Mario MARAZZITI (ScPI) riformulano la risoluzione di cui sono firmatari nel senso prospettato dal rappresentante del Governo.

  La Commissione approva la risoluzione in titolo come riformulata, che assume il n. 8-00023 (vedi allegato 1).

7-00172 Scotto: Sull'emergenza umanitaria nelle Filippine.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00024).

  Arturo SCOTTO (SEL), nel presentare un nuovo testo della risoluzione in titolo (vedi allegato 2), che reca altresì la firma del collega Fava, lamenta le gravi conseguenze che le Filippine stanno patendo a seguito del ciclone Yolanda che ha messo in ginocchio l'economia nazionale e rischia di rappresentare un tragico spartiacque nella vita del Paese. La vicenda drammatica impone a suo avviso un maggior investimento da parte della comunità internazionale nella gestione delle minacce climatiche che, a causa del riscaldamento globale, condannano a gravi pericoli soprattutto i paesi in via di sviluppo, anche se recenti gravi episodi hanno avuto luogo in altri contesti, come nel caso della Sardegna. Fa presente come di tali eventi catastrofici non sia però responsabile soltanto la natura, ma anche la dissennata politica di consumo del territorio. Denuncia come negli ultimi trent'anni siano stimabili danni per oltre 3.800 miliardi di dollari, nonché 2.500.000 di vittime. Manifesta peraltro profondo rammarico per il Pag. 62sostanziale fallimento della recente Conferenza internazionale sul clima tenutasi a Varsavia da cui non è venuta alcuna svolta politica effettiva, soprattutto per quanto concerne l'esigenza di ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica. Si sofferma infine sul dispositivo della risoluzione da lui presentata, che consentirebbe di mettere a disposizione dell'emergenza umanitaria delle Filippine circa tre milioni di euro, mettendo in evidenza l'opportunità di coinvolgere in tale processo la comunità dei lavoratori filippini residenti in Italia che appare meritevole di un segnale di attenzione.

  Il sottosegretario Mario GIRO, nel ringraziare il deputato Scotto per l'iniziativa assunta, esprime il consenso del Governo sul testo della risoluzione in titolo purché entrambi i punti della parte dispositiva siano preceduti dalle parole «manifestare al Governo delle Filippine la disponibilità a», al fine di tutelare il principio della ownership tra paese donatore e paese beneficiario.

  Arturo SCOTTO (SEL) riformula ulteriormente la risoluzione di cui è primo firmatario nel senso prospettato dal rappresentante del Governo.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) dichiara di sottoscrivere a nome del suo gruppo la risoluzione in discussione.

  La Commissione approva la risoluzione in titolo come da ultimo riformulata, che assume il n. 8-00024 (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 14.40.

INTERROGAZIONI

  Martedì 26 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Andrea MANCIULLI. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri Mario Giro.

  La seduta comincia alle 14.40.

5-01551 Scotto: Sul processo di pace in Medio Oriente in vista del vertice italo-israeliano.

  Il sottosegretario Mario GIRO, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Arturo SCOTTO (SEL) prende atto favorevolmente dell'impegno del Governo nel ribadire la necessità di accelerare il processo di pace in Medio Oriente, sostenendo gli sforzi che pure a fasi alterne il Segretario di Stato degli USA sta approfondendo per una pace giusta e duratura. Nel considerare altresì molto positivamente la recentissima svolta nel negoziato relativo al potenziale nucleare italiano, auspica che possa aprirsi una stagione interessante per tutto il mondo, che richiederebbe un ruolo più attivo dell'Italia in Europa. Nell'apprezzare la risposta specificatamente resa in relazione all'accordo militare vigente tra Italia e Israele, ribadisce tuttavia la consistenza delle esportazioni belliche da parte italiana e richiama l'opportunità che il Parlamento ne sia sempre maggiormente informato. Manifesta altresì soddisfazione per quanto attiene la conferma delle linee guida europee sulla non candidabilità a contributi finanziari da parte di entità israeliane ubicate od operanti nei territori occupati. Nel ribadire la censura dichiarata nell'atto di sindacato ispettivo circa il Piano Prawer, invita il Governo a riferire al Parlamento al più presto sugli esiti dell'imminente vertice bilaterale.

  Andrea MANCIULLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento dell'interrogazione all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.50.

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