CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 novembre 2013
124.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 139

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 20 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 14.55.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Walter RIZZETTO, presidente, comunica che ha cessato di fare parte della Commissione la deputata Gabriella Giammanco, alla quale la presidenza rivolge un ringraziamento per il contributo offerto ai lavori della Commissione sin dalla scorsa legislatura.

5-00633 Maestri: Sul computo ai fini previdenziali dei corsi di addestramento professionale.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Pag. 140

  Patrizia MAESTRI (PD), nel prendere atto della risposta, che giudica attendibile ed esauriente sotto il profilo della ricostruzione normativa della vicenda, chiede al Governo di svolgere ulteriori approfondimenti sul tema, per individuare quanto prima una soluzione concreta in favore dei lavoratori interessati, che ritiene rappresentino, ormai, una platea numericamente molto esigua.

5-00980 Fedriga: Erogazione dei trattamenti pensionistici in favore dei lavoratori salvaguardati.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), preso atto della risposta del Governo, fa notare che, tra i tanti danneggiati dalla «legge Fornero», vi sono anche quei lavoratori collocati in mobilità in deroga, ai quali l'INPS non ha riconosciuto l'accesso al previgente regime previdenziale solo per questioni di forma, relative sia alla mancanza di autorizzazioni ministeriali sia all'assenza del riconoscimento formale della proroga della mobilità. Fatto notare che, peraltro, in favore di taluni di questi lavoratori la Regione Lombardia – sostituendosi, in qualche modo, al Governo, che sulla materia si è dimostrato inerte – ha stanziato apposite risorse regionali, che rischiano di rimanere inutilizzate a causa di disfunzioni di tipo burocratico, auspica che il Governo possa agire presso l'INPS affinché quest'ultimo riveda il proprio orientamento al riguardo, rivalutando le pratiche già rigettate e accogliendo quelle che verranno presentate in futuro.

5-01221 Baldassarre: Sui dati relativi all'utilizzo di contratti di collaborazione a progetto.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Marco BALDASSARRE (M5S) si riserva di valutare con più attenzione i dati forniti nella risposta del Governo, anche alla luce della preannunciata informatizzazione dei centri per l'impiego, nell'ottica di fare luce sui bassi tassi di conversione dei contratti a progetto in contratti a tempo indeterminato, che appare penalizzante soprattutto per i lavoratori atipici più giovani.

  Walter RIZZETTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

Sull'ordine dei lavori.

  Walter RIZZETTO, presidente, propone di procedere ad una inversione dell'ordine del giorno, nel senso di procedere da subito all'esame degli atti dell'Unione europea, per poi passare all'inizio della discussione della risoluzione n. 7-00161.

  La Commissione conviene.

  La seduta termina alle 15.05.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 20 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO, indi del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 15.05.

Comunicazione della Commissione europea «Lavorare insieme per i giovani d'Europa – Invito ad agire contro la disoccupazione giovanile».
(COM (2013)447 final).

(Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

Pag. 141

  Walter RIZZETTO, presidente, avverte che il relatore ha predisposto una nuova versione della proposta di documento finale (vedi allegato 4), che rispetto alla proposta presentata nella seduta di ieri contiene talune limitate e circoscritte modifiche, derivanti da correzioni di natura formale o da specifiche richieste di integrazione pervenute da alcuni rappresentanti di gruppo.

  Monica GREGORI (PD), relatore, osserva che la nuova versione della sua proposta di documento finale è stata formulata in modo da tenere conto degli esiti del dibattito svolto e delle ulteriori indicazioni emerse dopo la seduta di ieri; ringrazia, dunque, tutti i gruppi per il prezioso contributo offerto.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA rileva che il Governo condivide il complessivo contenuto della proposta di documento finale, pur sollecitandone una parziale integrazione, che dia maggiore risalto alle iniziative assunte dal Governo nell'ambito del Piano nazionale di attuazione della «Garanzia giovani». Ritiene, infatti, che le misure già predisposte dall'Esecutivo al riguardo rispondano in pieno alle esigenze poste nella proposta di documento finale, recando soluzioni concrete, specifiche e di carattere universalistico, immediatamente applicabili in favore dei giovani, che avranno diritto a beneficiare di reali opportunità di lavoro entro quattro mesi dall'iscrizione presso i centri per l'impiego. Fa presente, in proposito, che il Piano nazionale prevede una vera e propria presa in carico dei giovani coinvolti, a partire dal momento dell'uscita dal percorso scolastico (anche laddove questa sia avvenuta prematuramente), sia in termini di orientamento sia in termini di informazione, formazione e progressivo inserimento nel mondo del lavoro, attraverso l'individuazione della strada più adeguata. Ricorda che tale forma di programmazione nazionale si basa su un modello già consolidato a livello europeo, che, soprattutto nei Paesi più evoluti dal punto di vista sociale, ha prodotto risultati apprezzabili. Pur riconoscendo che i propositi preannunciati dal Governo in materia rappresentano una sfida impegnativa e difficile (soprattutto in una congiuntura economica sfavorevole come quella attuale), che richiede un grande sforzo di risorse umane, strumentali e finanziarie per la realizzazione di un'ampia riforma dei centri per l'impiego, ritiene che il nucleo fondante di una iniziativa parlamentare in materia di occupazione giovanile debba necessariamente ricollegarsi ad una simile iniziativa governativa.
  Auspica, per le ragioni esposte, che il relatore possa tenere conto di tali elementi ai fini di un loro inserimento in una nuova versione della proposta di documento finale.

  Cesare DAMIANO (PD), preso atto dell'ampio e articolato dibattito svolto sul documento in esame, auspica che il relatore possa tenere conto degli spunti più significativi offerti dai gruppi e dal Governo, in vista della massima condivisione del testo della sua proposta.

  Monica GREGORI (PD), relatore, ritiene che per raccogliere le indicazioni del sottosegretario Dell'Aringa si possa inserire, all'interno della parte della sua proposta di documento finale dedicata alle iniziative raccomandate a livello nazionale, un riferimento all'azione del Governo, che si è attivato e impegnato per la definizione di un programma nazionale per l'attuazione della «Garanzia giovani», che comporta l'avvio di un ambizioso progetto di coinvolgimento dei giovani nel mercato del lavoro, implicando l'attivazione e l'integrazione delle diverse politiche pubbliche.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA osserva come la proposta del relatore sia perfettamente in grado di interpretare il senso delle riflessioni appena svolte dal Governo.

  Eleonora BECHIS (M5S) chiede al relatore se sia possibile inserire nel testo della sua proposta di documento finale un riferimento all'esigenza di offrire una tutela Pag. 142specifica nei confronti di quei soggetti che si trovano in un particolare stato di difficoltà, a causa dell'assenza di una stabile dimora e dell'impossibilità di ottenere il rilascio di un documento di riconoscimento. Fa presente, infatti, che il fenomeno dei «senzatetto» sembra abbia raggiunto livelli inaccettabili e coinvolga sempre più individui giovani, per i quali appare ormai compromessa la capacità di beneficiare dei servizi sociali.

  Monica GREGORI (PD), relatore, si domanda se il tema appena sollevato non rischi di allargare in maniera eccessiva l'ambito della proposta di documento finale, investendo un argomento di ben più ampia portata.

  Cesare DAMIANO, presidente, fa notare che l'ultima richiesta dei rappresentanti del gruppo del MoVimento 5 Stelle sembrerebbe richiamare questioni di carattere sociale non del tutto coerenti con lo spirito della Comunicazione della Commissione europea in esame, coinvolgendo, peraltro, la competenza di altre Commissioni permanenti. Ritiene, quindi, auspicabile evitare di addentrarsi nello specifico di tale tematica, giudicando preferibile limitarsi a richiamare, in modo più generale, l'esigenza di salvaguardia delle categorie sottoposte alle forme più gravi di disagio sociale.

  Eleonora BECHIS (M5S) osserva che i fenomeni in precedenza richiamati interessano anche numerosi giovani che in Italia sono privi di dimora.

  Marco BALDASSARRE (M5S) fa presente che il fenomeno dei clochard e dei cosiddetti «senzatetto», che ritiene sia stato a lungo sottovalutato, sembra assumere caratteristiche di particolare ingiustizia sociale, laddove arriva a coinvolgere soggetti ai quali viene negato il rilascio del documento d'identità in caso di assenza di una residenza anagrafica. Osserva che, in tali situazioni estreme, questi soggetti appaiono particolarmente fragili dal punto di vista sociale e meriterebbero una specifica protezione, dal momento che la mancanza di identificazione impedisce un accesso alle più importanti forme di assistenza. Ritiene che un riferimento a tale aspetto possa risultare coerente con le più recenti tendenze assunte dalla Commissione europea, in materia di assistenza alle categorie sociali più povere, nell'ambito della strategia Europa 2020.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) ritiene inaccettabile dal punto di vista giuridico l'argomentazione secondo la quale la sola mancanza di una dimora stabile precluderebbe ad un soggetto di ottenere un documento di identità, con la conseguenza di essere escluso dal beneficio dei relativi diritti di cittadinanza, a meno che casi simili non nascondano fenomeni di immigrazione clandestina.

  Cesare DAMIANO, presidente, pur riconoscendo la rilevanza del tema in questione, riterrebbe più opportuno inserire nella proposta di documento finale un riferimento all'esigenza di assicurare una tutela nei confronti delle categorie sociali indicate, senza entrare nel dettaglio delle misure da intraprendere, tenuto conto che si tratterebbe, peraltro, di affrontare questioni che non rientrano nella competenza della Commissione.

  Monica GREGORI (PD), relatore, si riserva di verificare l'inserimento, nella sua proposta di documento finale, di un inciso che faccia riferimento a situazioni di particolare disagio sociale come l'assenza di una dimora o di un lavoro.

  Irene TINAGLI (SCpI) chiede al relatore se sia possibile menzionare nella sua proposta di documento finale l'esigenza di valorizzare quelle strutture private di intermediazione di manodopera (purché in possesso dei necessari requisiti di accreditamento previsti dalla normativa vigente), che già operano con efficacia nell'ambito dei servizi per l'impiego, rendendone più agevole l'accesso da parte dei giovani. Fa notare, infatti, che la situazione attuale dei centri per l'impiego appare Pag. 143drammatica – atteso che solo il 3 per cento dei giovani riesce ad accedere ad opportunità di lavoro per il tramite di tali strutture pubbliche – e richiede interventi complessivi di riordino, che sappiano tuttavia riconoscere il ruolo importante di talune strutture già operanti con successo nell'ambito del sistema di collocamento.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) giudica opportuno avanzare una proposta che possa fare chiarezza circa il possesso di determinati requisiti anagrafici da parte dei soggetti beneficiari delle previste misure contro la disoccupazione. Chiede, quindi, al relatore di riformulare la sua proposta di documento finale, specificando che le risorse stanziate siano destinate esclusivamente al finanziamento di interventi in favore di giovani che abbiano la cittadinanza in uno dei Paesi dell'Unione europea.

  Monica GREGORI (PD), relatore, in relazione alle questioni da ultimo emerse, ritiene opportuno che la questione prospettata dalla collega Tinagli – che giudica comunque meritevole di considerazione – sia approfondita in un'altra sede, laddove si tratterà di affrontare il tema più complessivo della riforma dei centri per l'impiego. Giudica, invece, non appropriata la richiesta di precisazione del collega Fedriga, atteso anche che le iniziative assunte in sede europea contro la disoccupazione giovanile si rivolgono, per loro natura, alle politiche del lavoro poste in essere dai Paesi dell'Unione europea.
  Nel richiamare, quindi, le restanti richieste di integrazione già accolte, presenta un'ulteriore nuova versione della sua proposta di documento finale (vedi allegato 5).

  Cesare DAMIANO, presidente, ritiene che la proposta del deputato Fedriga di escludere determinate categorie dal beneficio in oggetto, solo in base a criteri di residenza anagrafica, non appaia coerente con le finalità del provvedimento, teso a favorire interventi il più possibile inclusivi dal punto di vista sociale. Fa notare, peraltro, che un'eventuale limitazione degli interventi previsti in materia di «Garanzia giovani» ai soli cittadini dell'Unione europea potrebbe pregiudicare, in sede di attuazione, eventuali forme di cooperazione, anche a carattere tecnico o scientifico, con Paesi non appartenenti all'Unione, ad esempio in caso di mobilità, compromettendo il raggiungimento degli scopi prefissati in ambito comunitario: è evidente, d'altra parte, che tali forme di cooperazione non hanno nulla a che fare con problemi legati alla clandestinità.

  Eleonora BECHIS (M5S) dichiara di condividere le riformulazioni inserite nell'ulteriore nuova versione della proposta di documento finale presentata dal relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'ulteriore nuova versione della proposta di documento finale presentata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.30.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 20 novembre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 15.30.

7-00161 Bechis: Procedure di mobilità e piano di salvaguardia occupazionale dei lavoratori della Nokia Solutions Network.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Cesare DAMIANO, presidente, intende preliminarmente ringraziare il rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per avere assicurato oggi la propria presenza in Commissione, consentendo anche di avviare la discussione Pag. 144dell'atto di indirizzo in titolo. Fa presente, infatti, che, atteso che l'argomento in oggetto rientra più organicamente nelle competenze del Ministero dello sviluppo economico, sarà necessario programmare un'ulteriore seduta, con il coinvolgimento del rappresentante del dicastero competente, ai fini dell'espressione del parere sulla risoluzione: informa, a tal fine, che la presidenza ha già acquisito una disponibilità in tal senso da parte del Ministero dello sviluppo economico e che, pertanto, nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, sarà possibile meglio definire le modalità per il seguito della discussione.

  Ivan CATALANO (M5S), cofirmatario della risoluzione in titolo, ne illustra il contenuto, osservando che la Nokia Solutions Network, operante nel settore delle telecomunicazioni, ha avviato in Italia procedure di mobilità di numerosi lavoratori – costringendoli sostanzialmente al licenziamento volontario – senza che il Ministero dello sviluppo economico abbia saputo mettere in campo iniziative valide a scongiurare una simile riduzione dei livelli occupazionali.
  Rilevato che le istituzioni locali e le autonomie territoriali interessate hanno approvato atti di indirizzo volti proprio a sollecitare un intervento, auspica che il Governo possa avviare quanto prima un tavolo di confronto, al fine di individuare una soluzione positiva per i lavoratori coinvolti. Fa notare, peraltro, che l'azienda in questione non è in crisi, ma sembra perseguire mere finalità di ristrutturazione imprenditoriale attraverso politiche di delocalizzazione che mirano all'abbassamento dei costi del lavoro. Chiede, pertanto, che il Governo – in particolare il Ministero dello sviluppo economico – si impegni, oltre che ad aprire un tavolo con le multinazionali del settore telecomunicazioni per la risoluzione della vertenza citata e a sollecitare l'azienda in oggetto a richiedere le risorse stanziate in ambito comunitario per la gestione di tali situazioni di crisi connesse alla globalizzazione, anche a valutare l'opportunità di intraprendere iniziative più generali, tese ad incentivare le aziende a rimanere in Italia (ad esempio, attraverso appositi sgravi fiscali).
  Si augura, quindi, che il Governo affronti tale problematica con la massima urgenza, verificando l'esistenza di condizioni per evitare il licenziamento dei lavoratori interessati, valutando, inoltre, qualsiasi altra iniziativa di carattere generale valida a scongiurare il diffondersi di simili fenomeni di delocalizzazione.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 20 novembre 2013.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.45.

Pag. 145