CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 novembre 2013
121.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 106

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 13 novembre 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 9.15.

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Schema di contratto di programma 2012-2014 parte servizi, per la disciplina del finanziamento delle attività di manutenzione della rete e delle attività di safety, security e navigazione ferroviaria, tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete Ferroviaria Italiana SpA.
Atto n. 21.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di contratto in oggetto, rinviato nella seduta del 30 ottobre 2013.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA ricorda che nella scorsa seduta erano emerse richieste di chiarimento riguardo ai seguenti punti: disaggregazione dei dati relativi alle risorse destinate alla safety, alla security e alla navigazione; descrizione analitica degli eventi di forza maggiore per i quali non si applicano penalità a carico di RFI; assenza di descrizione e mancato riferimento al capitolo di bilancio per quanto riguarda i punti 6b e 14d della tabella 4 dello schema di contratto in esame; ammontare complessivo delle minori entrate per il gestore – disposte con DM 19 settembre 2013, motivazioni della decisione adottata e possibilità, per il gestore, di mantenere le attività di manutenzione e i servizi esistenti a fronte di minori entrate tariffarie; reperibilità delle risorse in misura pari a 720 milioni di euro mancanti in conto competenza; opportunità di rendere pubbliche le modalità con cui RFI gestisce la rete, anche con un sistema di dati aperti; vigilanza sulle scelte, operate dal gestore, di investire su tratte ferroviarie situate nel Mezzogiorno d'Italia.
  Riguardo alla disaggregazione dei dati relativi alle risorse destinate alla safety, alla security e alla navigazione precisa che le attività di safety sono quelle definite dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF) nell'allegato A al decreto ministeriale 9 agosto 2012, n. 4 e precisamente: regolamentazione, normazione e supervisione della sicurezza ferroviaria; omologazione e certificazione dei materiali e dei prodotti connessi alla sicurezza dell'esercizio ferroviario; prestazioni relative al monitoraggio ambientale e prestazioni sanitarie. Riguardo alla security fa presente che essa concerne la tutela del patrimonio e del trasporto ferroviario, la tutela delle persone presenti negli ambiti di competenza di RFI, la gestione del servizio di polizia ferroviaria «Polfer» e delle attività di protezione civile e le misure straordinarie di emergenza. Infine, per quanto concerne le attività di navigazione, precisa che esse sono relative ai servizi di traghettamento dei treni sulle rotte tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna e si basano sull'impiego di una flotta di quattro navi (2 in linea sullo stretto di Messina, una in riserva e la quarta ferma per le manutenzioni).
  Quanto alla definizione degli «eventi di forza maggiore» osserva che essi sono definiti al punto 2.8 dell'articolo 2 dello schema di contratto in esame, recante le definizioni. Osserva che si tratta di sospensioni disposte dalle autorità per motivi di ordine e sicurezza pubblica, manifestazioni, sommosse, attentati, epidemie, calamità naturali e guerre. Fa presente che il citato punto 2.8 – coerentemente con l'indirizzo giurisprudenziale – fa precedere la definizione sopra riportata dalla dicitura «a titolo esemplificativo e non esaustivo» al fine di tener in debito conto tutti gli eventuali altri possibili eventi riconducibili a quelli enumerati.
  Quanto alle risorse di cui ai punti 6b e 14d dell'allegato 4 dello schema di contratto in esame, segnala che si tratta di risorse rese disponibili per riduzione delle spese correnti per manutenzione ordinaria della rete che, alla data di redazione del citato schema di contratto, attendevano una norma per essere utilizzate a compensazione dei costi relativi agli interventi di manutenzione straordinaria da sostenere Pag. 108negli anni 2012 e 2013 inclusi nel medesimo contratto. Rileva che, a seguito dell'articolo 7-ter della legge 24 giugno 2013, n. 71) dette risorse devono ancora essere assegnazione al capitolo 7122 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Quanto alle minori entrate del gestore per la riduzione dei canoni da pedaggio, rileva che il decreto ministeriale che ha disposto tale riduzione ha avuto l'obiettivo di aggiornare – dato il tempo trascorso e l'evoluzione del comparto – il costo di pedaggio unitario sulle linee AV/AC praticati da RFI (14,7752 euro al km) con l'obiettivo di convergere con quelli mediamente praticati in Germania, Francia e Spagna (11,87 euro al km). Ricorda che il costo di pedaggio praticato da RFI era stato definito con specifico DM 18 agosto 2006 in 13,1196 euro al km ed assoggettato ad incremento automatico annuo nella misura non inferiore al 2 per cento in base a quanto disposto dall'articolo 1, comma 970 della legge finanziaria 2007. Fa presente che dalle elaborazioni svolte da RFI in sede di definizione del decreto ministeriale di revisione dei canoni di pedaggio risultano minori ricavi pari a 48 milioni di euro per il 2014, 51 per il 2015, 52 per il 2016, 53 per il 2017, 56 per il 2018, 58 per il 2019, 61 per il 2020 e 70 per il 2025. Rileva che detta riduzione è stata dichiarata dalla stessa RFI, nella nota di trasmissione delle risultanze derivanti dalla rideterminazione del canone in diminuzione del 15 per cento, compatibile con il necessario equilibrio economico finanziario dei conti del Gestore in quanto margini di sostenibilità potranno essere individuati sia nella rimodulazione della spesa per investimenti, con una diluizione su un arco temporale più ampio – dal 2018 al 2020 – (al riguardo rammenta le difficoltà realizzative delle opere di sotto attraversamento di Firenze e della stazione di Bologna, la definizione della tecnologia applicabile sulla tratta Roma/Firenze, il protrarsi della conclusione dei contenziosi, ecc.), sia attraverso una revisione dei termini di finanziamento, con un allungamento della durata media dei contratti di prestito non ancora attivati. Sottolinea che, non esistendo nel contratto in esame alcuna prefissata correlazione tra costi di manutenzione e pedaggio richiesto alle imprese Ferroviarie, a salvaguardia del bilancio economico posto in capo al Gestore, è stato previsto che ogni proposta di revisione del canone di pedaggio risulti valutata congiuntamente tra Amministrazione e Gestore al fine di apprezzarne la congruità con i livelli di affidabilità comunque da assicurare alla rete. La citata memoria di RFI sulla compatibilità della riduzione del pedaggio assicura che detta congruità è stata accertata dal Gestore stesso.
  In merito all'esatta quantificazione dei 720 milioni di euro e alla reperibilità degli stessi, il testo del disegno di legge di stabilità 2014, attualmente all'esame del Senato, prevede la relativa copertura per 500 milioni di euro per l'anno 2014; quanto alla reperibilità delle restanti somme (220 milioni di euro), fa presente che il Governo assicura il massimo impegno per trovare le risorse nei prossimi provvedimenti normativi. Quanto all'utilizzo di un sistema di dati aperti, nel ribadire una sempre più stringente vigilanza sull'operato e sulle scelte di RFI, si ritiene che tale richiesta in realtà esuli dal contenuto del Contratto di Programma RFI – parte servizi.
  Quanto, infine, alla vigilanza da parte del Governo sulla scelta, operata dal gestore, delle tratte su cui investire, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti potrà certamente, nel suo atto di indirizzo politico, dare indicazioni sulle tratte da privilegiare, assicurando anche un'attenta vigilanza su di esse, le quali saranno ad ogni modo adottate nel rispetto della distribuzione territoriale delle risorse. In conclusione, ribadisce l'apertura del Governo a valutare eventuali valutazioni parlamentari che possano contribuire a migliorare la prima stesura del Contratto di programma RFI – parte servizi.

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  Michele MOGNATO (PD), relatore, nel ringraziare il rappresentante del Governo per le puntuali risposte fornite alle richieste emerse nel corso del dibattito, presenta una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 1). Dichiara in ogni caso la propria disponibilità ad integrare e modificare la proposta di parere per accogliere gli elementi forniti oggi dal sottosegretario e quanto verrà indicato dai colleghi nel prosieguo del dibattito.

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che il gruppo del Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2).

  Ivan CATALANO (M5S) nel riservarsi di fornire un'illustrazione dettagliata dei contenuti della proposta di parere del proprio gruppo in una successiva seduta, esprime disaccordo riguardo a quanto affermato dal rappresentante del Governo riguardo al sistema open data, ovvero alla inopportunità di inserire nel contratto di programma una disposizione che obblighi RFI a rendere pubbliche le modalità di gestione della rete con un sistema di dati aperti, in quanto ritiene che il contratto di programma sia proprio la sede atta a contenere tale vincolo. Chiede quindi al sottosegretario quale sede giudichi più opportuna per l'inserimento di tale clausola.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA nel fare presente che il Governo condivide l'esigenza della piena trasparenza nell'utilizzo dei dati da parte del gestore, ribadisce che non ritiene opportuno che tale clausola venga inserita nel contratto in esame, e si dichiara disponibile ad accogliere tale impegno nel caso fosse presentato un atto di indirizzo al riguardo.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.30.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 13 novembre 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 14.15.

5-00918 De Lorenzis: Assenza di collegamenti di trasporto ferroviario e aereo efficienti tra le città di Taranto e Roma.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Diego DE LORENZIS (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo, che auspicava fosse più ampia e concernente l'organizzazione del servizio ferroviario soprattutto in quei territori la cui mobilità è disagiata a causa delle gravi carenze infrastrutturali. Riguardo allo svio del treno che avrebbe causato il grave ritardo oggetto dell'interrogazione, osserva che se si fosse trattato di uno svio programmato, non sarebbe a suo giudizio stata data adeguata e preventiva informazione ai viaggiatori, come avviene in altri Paesi europei più all'avanguardia nel sistema di comunicazione, anche attraverso la predisposizione di apposite applicazioni da scaricare sui dispositivi intelligenti, in grado di informare in tempo reale i viaggiatori di intervenute variazioni. Se invece si fosse trattato di uno svio non programmato, allora si sarebbe aspettato nella risposta anche l'elencazione delle iniziative intraprese da Trenitalia per evitare successivi analoghi accadimenti. Nel rilevare che la predisposizione di mezzi sostitutivi per permettere ai viaggiatori di raggiungere le destinazioni non sempre si rivelano efficaci, in quanto non garantiscono ai cittadini di raggiungere le proprie destinazioni nei tempi previsti, osserva che Pag. 110sarebbe in ogni caso opportuno fare una valutazione generale sulla destinazione delle risorse, giudicando preferibile che siano fatti investimenti volti a garantire la mobilità sulle tratte meno redditizie piuttosto che sulla linea ad alta velocità Torino-Lione. Esprime, infine, insoddisfazione anche per quanto detto dal sottosegretario in relazione al piano nazionale degli aeroporti, di cui non si menziona lo stato di avanzamento né si enunciano precisi impegni da parte del Governo riguardo alla sua definizione.

5-00940 Catalano: Efficacia e modalità di espletamento dei controlli sugli aeromobili rientranti nel programma SAFA (Safety Assessment of Foreign Aircraft).

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Ivan CATALANO (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta resa dal sottosegretario. Rileva, tuttavia, che il controllo a campione effettuato sugli aeromobili non evita, a suo avviso, la possibilità che si incorra in incidenti gravi. Al riguardo fa presente che l'incidente oggetto della propria interrogazione avrebbe potuto avere conseguenze assai più serie, dal momento che l'aeromobile ha perso alcuni pezzi sia al momento del decollo sia al momento del successivo atterraggio di emergenza. Invita quindi il Governo ad adoperarsi nelle sedi opportune per far sì che i controlli sugli aeromobili possano riguardare il maggior numero di mezzi possibile, al fine di implementare la sicurezza del volo ed evitare per quanto possibile incidenti aerei.

5-01118 Fiorio: Servizi di biglietteria presso la stazione ferroviaria di Asti.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Massimo FIORIO (PD), replicando, nel ringraziare il sottosegretario per la risposta resa, di cui si dichiara parzialmente soddisfatto, rileva che qualora le macchine erogatrici presentino guasti e siano quindi nella condizione di non poter stampare i biglietti ferroviari, si crea un notevole disagio soprattutto nei giorni festivi, durante i quali gli utenti non possono servirsi degli sportelli di biglietteria ubicati nella stazione.

  Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.35.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 13 novembre 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 14.35.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 216/2008 per quanto riguarda aeroporti, gestione del traffico aereo e servizi di navigazione aerea.
COM(2013) 409 final.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 novembre 2013.

  Michele Pompeo META, presidente, come richiesto, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

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  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA volendo illustrare le principali criticità rilevate nella proposta di regolamento in esame, segnala che con riferimento alla conformità ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità, tenuto conto del fatto che, in tema di ripartizione generale delle competenze, l'articolo 4, paragrafo 1 e l'articolo 5, paragrafo 2, del TUE stabiliscono che la competenza normativa in subiecta materia spetta agli Stati membri mentre le competenze dell'Unione Europea si riferiscono alla definizione delle norme procedurali, l'elaborazione di disposizioni riguardanti il settore dello spazio aereo e della sicurezza aerea non sembra rientrare direttamente nelle prerogative esclusive dell'Unione europea. Al riguardo fa presente, infatti, che i poteri attribuiti alla Commissione in base agli articoli 65-ter e 65-quater, richiamati espressamente dagli articoli 5, 6, 7, 8, 8-bis, 8-ter, 8-quater, 9, 10, 14, 25 e 64, come modificati da questo progetto di norma, andrebbero ad incidere su quelli degli Stati Membri. Rileva che la proposta, inoltre, seguendo il regime istituito dagli articoli 290 e 291 del TFUE e dal regolamento (CE) n. 182/2011, che disciplina l'uso di atti di esecuzione e atti delegati (articolo 65-ter e 65-quater della proposta), presenta un contenuto ed una forma, che sembra eccedere gli obiettivi fissati dai trattati istitutivi dell'Unione Europea.
  Relativamente alle nuove previsioni afferenti al modello organizzativo dell'EASA, atteso che non vi è stata una specifica consultazione pubblica, rileva una discrasia con quanto previsto dai Trattati europei in relazione ai compiti della Commissione, che risultano estremamente potenziati. Sottolinea che, oltre alla modifica della denominazione dell'Agenzia da Agenzia Europea della Sicurezza Aerea ad Agenzia Europea dell'aviazione, la proposta in esame sembra rafforzare il ruolo della Commissione europea che assumerebbe il controllo delle nomine del direttore esecutivo e dei vice direttori esecutivi, figure oggi non previste nell'organico dell'Agenzia, nonché un ruolo più rilevante nelle procedure di valutazione e nell'adozione di atti delegati per la definizione delle modalità applicative di diritti e commissioni. Queste nuove previsioni ritiene che potrebbero superare quanto previsto dai Trattati europei in relazione ai compiti della Commissione, limitando l'ingerenza degli Stati membri sul tema della sicurezza aerea e nella individuazione dei connessi requisiti essenziali. In conclusione, attesa l'ampiezza dei poteri che potrebbero essere riconosciuti alla Commissione, anche se in un'ottica di efficientamento e di maggiore rapidità nell'azione amministrativa, rappresenta una serie perplessità, con particolare riferimento alla parte relativa agli atti delegati.
  Per quanto riguarda la parte dell'articolato relativa ai fornitori dei servizi di navigazione aerea, pur nella volontà di assicurare una redazione più coordinata delle norme tecniche armonizzando i campi di applicazione del regolamento EASA e dei Regolamenti sul Cielo Unico, fa presente alcune criticità relativamente ai riflessi dell'applicazione della proposta sui fornitori di servizi di navigazione aerea militare (fornitori di servizi non certificati). Osserva che la modifica prevista all'articolo 1, infatti, includerebbe l'applicazione delle norme alla base della certificazione anche ai fornitori di servizi militari che operano in aeroporti/spazi aerei dove il traffico aereo generale rappresenta la maggioranza, introducendo un nuovo criterio quantitativo non contemplato dalla normativa precedente. In particolare, rileva che un fornitore privo di certificazione secondo la normativa civile, come attualmente l'Aeronautica Militare, sarebbe impossibilitato, secondo la nuova regolamentazione, a fornire i servizi di navigazione aerea, sia di rotta che di terminale, in caso di prevalenza del traffico civile. Ciò peraltro potrebbe determinare incertezza nei criteri di utilizzo e designazione dei fornitori militari o civili, specialmente negli spazi aerei ove si manifesta la necessità di utilizzo del fornitore militare. Inoltre, la proposta normativa Pag. 112prevede l'obbligo per i fornitori militari di adeguarsi alla normativa europea se più del 50 per cento del traffico da lui servito vola secondo le norme del GAT. In base a ciò i provider militari dovrebbero acquisire le certificazioni civili laddove il traffico civile superi il 50 per cento del totale con particolari ripercussioni negli scali militari (come Pisa, Trapani e Grosseto) ma anche quelli civili non ancora transitati ad ENAV (come Ciampino Verona, Treviso, Brindisi e Rimini) per l'impossibilità dell'aeronautica di svolgere l'attività di controllo del traffico aereo per velivoli civili presso tali scali, bloccando di fatto il traffico civile in quegli scali.
  Per tutto quanto sopra esposto avverte che è stata comunicata l'opportunità di procedere ad un ulteriore confronto tra gli Stati membri per la discussione degli elementi critici delle modifiche regolamentari proposte e per l'individuazione di soluzioni condivise.

  Ivan CATALANO (M5S), nel condividere le perplessità evidenziate dal Governo, fa presente che nel corso della missione effettuata da una delegazione della Commissione al Centro di controllo d'area dell'Enav, alla quale ha partecipato, è emersa, a seguito di alcuni contatti intercorsi con il personale militare, una criticità relativa alla questione della certificazione dei provider militari contenuta nella proposta di regolamento in esame. Auspica quindi che nel corso dell'audizione del relatore della proposta al Parlamento europeo, David Sassoli, vengano forniti adeguati chiarimenti al riguardo e preannuncia la presentazione di proposte da parte del gruppo del Movimento 5 Stelle che potranno essere recepite nel documento finale della Commissione.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA, a tale proposito, atteso che molte delle disposizioni contenute nella proposta afferiscono ad attività militari, giudica opportuno coinvolgere nella discussione della proposta anche il Ministero della Difesa, in quanto dagli atti in possesso non risulta essere stato sentito dall'Ufficio coordinamento politiche UE della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 13 novembre 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 15.

Indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale.
Audizione di rappresentanti di Eurispes – Istituto di studi politici economici e sociali.
(Svolgimento e conclusione).

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Carlo TOSTI, direttore dell'Osservatorio Eurispes sulla mobilità e i trasporti e Luca MASCIOLA, direttore del Comitato scientifico dell'Osservatorio Eurispes sulla mobilità e i trasporti, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi i deputati Ivan CATALANO (M5S), Paolo COPPOLA (PD) e Paolo GANDOLFI (PD).

  Carlo TOSTI, direttore dell'Osservatorio Eurispes sulla mobilità e i trasporti e Pag. 113Luca MASCIOLA, direttore del Comitato scientifico dell'Osservatorio Eurispes sulla mobilità e i trasporti rispondono ai quesiti posti, fornendo ulteriori precisazioni.

  Michele Pompeo META, presidente, ringrazia i rappresentanti Eurispes – Istituto di studi politici economici e sociali per il loro intervento.
  Dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.45.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali.
C. 730 Velo ed altri

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