CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 novembre 2013
121.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 novembre 2013. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 14.10.

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DL 120/2013: Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione.
C. 1690 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 12 novembre 2013.

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole e che il gruppo del Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 12 novembre 2013).

  Carlo SARRO (PdL), relatore, ricorda come nella proposta di parere presentata ieri l'ultimo capoverso della premessa facesse riferimento all'ordine del giorno 9/1544-A/70 Russo, accolto dal Governo il 15 ottobre 2013, nel corso dell'esame alla Camera del disegno di legge di conversione del «decreto IMU»; ordine del giorno con il quale è stato assunto l'impegno a porre in essere ogni utile iniziativa volta a consentire l'applicazione dell'istituto della c.d. «definizione agevolata» nei giudizi di responsabilità amministrativo-contabile anche ai soggetti già destinatari di sentenza definitiva di condanna della Corte dei Conti, per la quale, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, non sia stato ancora avviato il relativo procedimento esecutivo, nonché ai soggetti per i quali, alla medesima data, il primo grado di giudizio non sia ancora concluso.
  Pur continuando a condividere pienamente quanto affermato nel predetto ordine del giorno, che si fonda sul principio di parità di trattamento, ritiene tuttavia che l'ultimo capoverso della premessa possa essere espunto dalla proposta di parere, per ragioni di opportunità che attengono in parte all'oggetto dell'esame in sede consultiva e in parte allo scopo del parere che la Commissione è chiamata ad esprimere.
  Riformula conseguentemente la proposta di parere favorevole, sopprimendo l'ultimo capoverso della premessa (vedi allegato 1).

  Alfonso BONAFEDE (M5S) raccomanda l'approvazione della proposta di parere contrario presentata dal proprio gruppo.

  Donatella FERRANTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere del relatore, come riformulata. Avverte che, in caso di approvazione di quest'ultima, non sarà posta in votazione la proposta alternativa di parere.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 13 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 14.15.

Modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali.
C. 631 Ferranti, C. 980 Gozi e C. 1707 Cirielli.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1707 Cirielli).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 ottobre 2013.

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  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la proposta di legge C. 1707 Cirielli è stata abbinata alle proposte di legge C. 631 Ferranti e C. 980 Gozi.
  Avverte, quindi, che sono stati presentati emendamenti al nuovo testo della proposta di legge C. 631 Ferranti, adottato come testo base dalla Commissione (vedi allegato 2).

  Nicola MOLTENI (LNA) chiede che sia fissato un termine per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti dei relatori, alcuni dei quali introducono questioni nuove rispetto al testo base, sia pure sempre in relazione alla custodia cautelare. In considerazione della delicatezza e complessità del tema in questione, ritiene che dovrebbe essere concesso un termine che consenta di effettuare un adeguato approfondimento delle proposte emendative presentate.

  Donatella FERRANTI, presidente, condividendo il rilievo dell'onorevole Molteni circa la necessità di uno studio particolarmente approfondito delle proposte emendative presentate, fissa il termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti dei relatori alle ore 12 di martedì 19 novembre prossimo.

  Vittorio FERRARESI (M5S) coglie l'occasione per ringraziare il Professor Glauco Giostra, non essendo stato possibile farlo al termine della sua audizione, svoltasi il 24 ottobre scorso, a causa delle imminenti votazioni in Assemblea. Ringrazia il Professor Giostra, in particolare, per avere sostenuto che il legislatore deve astenersi dall'inserire, nella formulazione delle norme, termini contrari al principio di non colpevolezza in assenza di una sentenza di condanna. Esprime, quindi, soddisfazione per tale affermazione, che conferma la correttezza della linea seguita dal proprio gruppo nella presentazione di emendamenti ai vari provvedimenti succedutisi dall'inizio della legislatura, come quando, ad esempio, si è cercato invano di modificare la disposizione contenuta nella proposta di legge n. 331, laddove prevede che l'esito positivo della messa alla prova estingue un reato non ancora accertato.
  Con riferimento al provvedimento in esame, fa presente come il proprio gruppo abbia presentato un numero ridotto di emendamenti di carattere tecnico, non ideologico o politico, esprimendo l'auspicio che possano essere presi attentamente in considerazione.

  Donatella FERRANTI, presidente, rileva come dal complesso degli emendamenti presentati emerga la volontà costruttiva di tutti i gruppi. Auspica quindi che si possa svolgere un dibattito sereno, sistematico ed equilibrato. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 13 novembre 2013. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 4 maggio 1998, n. 187, concernente la disciplina dei procedimenti relativi alla concessione ai comuni di contributi per le spese di gestione degli uffici giudiziari.
Atto n. 30.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in oggetto.

  Franco VAZIO (PD), relatore, osserva come lo schema di regolamento A.G. 30, nell'ottica della razionalizzazione della spesa pubblica, modifichi il procedimento per l'erogazione di contributi statali ai Comuni, per le spese di funzionamento Pag. 34degli uffici giudiziari, introducendo budget annuali determinati in base a costi standard.
  Ai sensi della legge n. 392 del 1941, spetta ai Comuni sostenere le spese necessarie per i locali ad uso degli Uffici giudiziari, e per le pigioni, riparazioni, manutenzione, illuminazione, riscaldamento e custodia dei locali medesimi; per le provviste di acqua, il servizio telefonico, la fornitura e le riparazioni dei mobili e degli impianti per i detti Uffici; nonché per le sedi distaccate, anche le spese per i registri e gli oggetti di cancelleria. Peraltro, la stessa legge dispone che ai Comuni sedi di Uffici giudiziari debba essere corrisposto dallo Stato un contributo annuo alle suddette spese.
  La misura del contributo è disciplinata dal decreto del Presidente della Repubblica n. 187 del 1998, regolamento di delegificazione che reca anche il procedimento per la concessione dei contributi annui ai comuni.
  In particolare, quanto all'ammontare del contributo statale, l'articolo 1 del regolamento stabilisce che esso sia determinato annualmente con decreto del Ministro della giustizia, emanato di concerto con i Ministri dell'economia e dell'interno, sulla base dei consuntivi delle spese effettivamente sostenute dai comuni nel corso di ciascun anno.
  Il provvedimento in esame, che si compone di due articoli, novella il decreto del Presidente della Repubblica n. 187 del 1998, prevedendo modifiche procedurali in materia di concessione ai comuni dei contributi per le spese di gestione degli uffici giudiziari.
  In sintesi, il provvedimento: prevede la determinazione annuale, con decreto interministeriale, di un budget massimo erogabile al singolo comune, in base a una procedura basata sui costi standard per categorie omogenee di beni e servizi, in rapporto al bacino di utenza e all'indice di sopravvenienza di ciascun ufficio giudiziario; consente, in presenza di esigenze eccezionali, l'erogazione di contributi di importo superiore a quello prestabilito (la decisione motivata compete al Direttore del DOG); riduce dal 70 per cento al 50 per cento – di quanto corrisposto per la medesima finalità nell'esercizio precedente – la misura dell'acconto erogato ai comuni dallo Stato all'inizio di ciascun esercizio finanziario.
  La relazione illustrativa dell'atto del Governo afferma che con il provvedimento in esame si intende rendere la spesa più facilmente controllabile da parte dell'amministrazione della giustizia, incentivando anche l'instaurarsi di prassi virtuose di corretta gestione dei flussi finanziari mediante un adeguato controllo delle spese rimborsabili. Più chiaramente l'analisi di impatto della regolamentazione (A.I.R.) afferma che il problema da risolvere con la novella consiste nell'attuale incertezza e imprevedibilità delle spese rimborsabili ai Comuni, senza peraltro che l'amministrazione centrale possa effettuare una adeguata programmazione dei costi per l'erogazione dei contributi stessi.
  Analiticamente, l'articolo 1 dello schema di regolamento novella, con la lettera a), l'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica n. 187 del 1998, per precisare che la determinazione del contributo annuale da effettuarsi in base ai consuntivi delle spese effettivamente sostenute dai comuni dovrà comunque rispettare le nuove modalità delineate dagli articoli 2 e 2-bis, ovvero il tetto massimo erogabile calcolato in case ai costi standard.
  Sostituisce, inoltre, l'articolo 2 del regolamento vigente, con gli articoli 2 e 2-bis (lettera b)).
  Il nuovo articolo 2 riduce al 50 per cento del contributo erogato per l'esercizio precedente l'ammontare della rata di acconto (comma 2) e afferma il principio dell'insuperabilità dell'ammontare del contributo annuo come determinato in base ai costi standard con la procedura dell'articolo 2-bis (comma 4). A tale principio potrà fare eccezione il direttore del Dipartimento per l'organizzazione giudiziaria del ministero della giustizia, in presenza di «esigenze eccezionali non altrimenti previste e valutate» (comma 6).Pag. 35
  L'articolo 2-bis stabilisce che annualmente (entro il 31 dicembre) il ministro della giustizia deve determinare (con decreto ministeriale in concerto con il Ministro dell'economia), per ciascun ufficio giudiziario, l'importo complessivo da corrispondere al comune (in sostanza il budget a disposizione del comune per quell'ufficio giudiziario); tale importo dovrà essere determinato in base ai costi standard che saranno calcolati anche tenendo conto del bacino di utenza e delle sopravvenienze dell'ufficio giudiziario. Peraltro, per la concreta determinazione dei costi standard, il regolamento rinvia ad un decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell'economia.
  L'articolo 2 dello schema contiene la clausola di invarianza finanziaria.
  La relazione tecnica specifica che anche l'erogazione di contributi extra-budget, in presenza di «esigenze eccezionali non altrimenti previste e valutate», potrà avvenire esclusivamente previa verifica delle disponibilità finanziarie derivanti da meccanismi di risparmio, e comunque nell'ambito delle risorse disponibili sul cap. 1551 del Ministero della giustizia.
  Fa presente che la Commissione Bilancio, chiamata ad esaminare lo schema di regolamento per verificarne le conseguenze di carattere finanziario, ha rilevato l'esigenza di modificare la formulazione del nuovo articolo 2-bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 187 del 1998.
  In particolare, la V Commissione ritiene che la fissazione entro il termine del 31 dicembre di ogni anno dell'importo complessivo del contributo erogabile dallo Stato al Comune per l'anno successivo, non consenta all'ente locale di programmare adeguatamente la propria spesa; conseguentemente, chiede di manifestare al Governo l'esigenza di anticipare il termine ultimo per l'emanazione del decreto interministeriale di determinazione del budget disponibile per ciascun ufficio giudiziario al 30 novembre di ogni anno.
  La Commissione Bilancio rileva infine l'esigenza di ricondurre l'invarianza finanziaria prevista dall'articolo 2 dello schema non solo al bilancio dello Stato ma, più correttamente dato il coinvolgimento dei comuni, alla finanza pubblica.
  Dopo avere premesso di considerare il principio della determinazione dei costi standard condivisibile e da perseguire, ritiene tuttavia che il provvedimento in esame richieda ulteriori approfondimenti poiché si presta ad alcuni rilievi critici.
  In primo luogo, condivide i rilievi della V Commissione, con particolare riferimento all'esigenza di anticipare al 30 novembre il termine ultimo per l'emanazione del decreto interministeriale di determinazione del budget disponibile per ciascun ufficio giudiziario.
  In secondo luogo, ritiene che non sia irragionevole prevedere il coinvolgimento degli enti locali e, segnatamente, della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, nel procedimento per la definizione della quantificazione dei costi standard.
  Infine, in considerazione degli oneri effettivamente sostenuti dai Comuni, e delle relative difficoltà di bilancio, esprime forti perplessità sull'opportunità di ridurre dal settanta al cinquanta percento la prima rata di acconto del contributo annualmente erogato.

  Alessia MORANI (PD) ritiene condivisibili le preoccupazioni espresse dall'ANCI in merito al provvedimento in esame, anche tenuto conto dei cambiamenti avvenuti con la recente riforma della geografia giudiziaria, che incide sulla distribuzione degli uffici giudiziari sul territorio e, di conseguenza, sulle spese a carico dei bilanci dei comuni, già gravati consistenti tagli di spesa, nei quali hanno sede gli stessi. Concorda, quindi, con il relatore nel ritenere necessari ulteriori approfondimenti.

  Tancredi TURCO (M5S) ritiene anch'egli necessari ulteriori approfondimenti. Condivide e fa propri i rilievi di carattere tecnico contenuto nel parere del Consiglio di Stato n. 3581/2013 nonché le osservazioni critiche espresse dall'ANCI in ordine al provvedimento in oggetto.

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  Nicola MOLTENI (LNA) condivide tutte le perplessità espresse dai colleghi, ritenendo che debba essere l'ANCI l'interlocutore privilegiato nel procedimento di quantificazione dei costi standard. Anche in considerazione della correlazione tra i costi sostenuti dai comuni per i locali relativi agli uffici giudiziari e la riforma della geografia giudiziaria, chiede al Sottosegretario Ferri quale sia lo stato dei decreti «correttivi» della predetta riforma.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che un approfondimento sia doveroso, ma rileva come la Commissione disponga già di tutta la documentazione necessaria per il suo svolgimento.

  Il sottosegretario Cosimo Maria FERRI precisa che un primo schema di decreto legislativo «correttivo» è stato già trasmesso alle Camere. Per un correttivo di più ampia portata è invece necessario attendere la relazione della Commissione per il monitoraggio del procedere della riforma, istituita presso il Ministero della giustizia. È, inoltre, in corso di predisposizione il programma triennale di edilizia.

  Donatella FERRANTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 13 novembre 2013. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 14.40.

Indagine conoscitiva in merito all'esame delle proposte di legge C. 1203 Daniele Farina e C. 971 Gozi, recanti Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione e cessione della cannabis indica e dei suoi derivati.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale magistrati, di Antonio Boschini, direttore sanitario della Comunità San Patrignano, di rappresentanti della Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze (FEDERSERD) e di Maura Tedìci, direttore della UOC farmaco tossicodipendenze-Asl 11 Empoli della regione Toscana.
(Svolgimento e rinvio).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione Rodolfo Maria SABELLI, Presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Antonio BOSCHINI, Direttore sanitario della Comunità San Patrignano, Pietro D'EGIDIO, Presidente della Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze (FEDERSERD), Felice NAVA, Vice Presidente della Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze (FEDERSERD) e Maura TEDÌCI, Direttore della UOC farmaco tossicodipendenze-Asl 11 Empoli della regione Toscana.

  Intervengono per formulare quesiti e osservazioni i deputati Daniele FARINA, Vittorio FERRARESI (M5S) e Gianfranco Giovanni CHIARELLI (PdL).

  Risponde ai quesiti posti Antonio BOSCHINI, Direttore sanitario della Comunità San Patrignano.

  Donatella FERRANTI, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.40.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 13 novembre 2013. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 15.40.

Indagine conoscitiva in merito all'esame delle proposte di legge C. 957 Micillo e C. 342 Realacci, recanti disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente e l'azione di risarcimento del danno ambientale, nonché delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni riguardanti gli illeciti in materia ambientale.
Audizione di Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato.
(Svolgimento e rinvio).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione Cesare PATRONE, Capo del Corpo forestale dello Stato.

  Intervengono per formulare quesiti e osservazioni i deputati Donatella FERRANTI, presidente, Carlo SARRO (PdL) e Salvatore MICILLO (M5S).

  Risponde ai quesiti posti il Generale Sergio COSTA, Primo Dirigente del Corpo forestale dello Stato.

  Donatella FERRANTI, presidente, ringrazia e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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