CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 novembre 2013
117.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
  Mercoledì 6 novembre 2013. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE, indi del vicepresidente Enrico ZANETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.
  La seduta comincia alle 14.15.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

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5-01368 Capezzone: Adozione del decreto ministeriale previsto dall'articolo 52, comma 3, del decreto-legge n. 98 del 2013, in relazione all'ampliamento dei termini di rateazione dei debiti tributari.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Daniele CAPEZZONE, presidente, replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta fornita, ritenendo al riguardo di poter esprimere l'avviso dell'intera Commissione, atteso che la norma di cui il decreto ministeriale costituisce attuazione era stata sollecitata da una risoluzione approvata all'unanimità dalla Commissione stessa.

5-01369 Paglia: Costi per la gestione del denaro contante e della moneta elettronica.

  Giovanni PAGLIA (SEL) illustra l'interrogazione in titolo, la quale chiede al Governo quale sia, in dettaglio, il costo attualmente sostenuto dallo Stato e dal sistema bancario per la gestione complessiva del denaro contante, nonché per la gestione della moneta elettronica.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giovanni PAGLIA (SEL), ringrazia il sottosegretario per la risposta fornita, riservandosi comunque di chiedere al Governo ulteriori dettagli in materia.
  Evidenzia quindi come il tema relativo alla disincentivazione dell'utilizzo del contante assuma un significato politico cruciale, e non attenga soltanto alle abitudini dei consumatori, ma riguardi anche i conseguenti effetti di risparmio sistemico, come peraltro si evince anche dal tenore della risposta fornita.
  In tale contesto ritiene che la questione debba essere affrontata con grande serietà, lamentando l'inopportunità delle dichiarazioni rilasciate da alcuni esponenti del Governo, che hanno sostenuto la tesi, opposta, di ampliare nuovamente i limiti di utilizzo del contante.
  Sottolinea infatti come i sistemi di pagamento non tracciabili costituiscano uno dei principali ostacoli alla lotta all'evasione fiscale ed all'economia illegale, evidenziando invece come la disincentivazione dell'uso del contante comporterebbe un'opportuna ed auspicabile razionalizzazione dei costi, anche per il settore pubblico, della quale si dovrebbe tenere conto nel dibattito politico in corso su tale tematica.

5-01370 Barbanti: Ammontare delle diverse tipologie di reddito, suddivise per scaglioni.

  Sebastiano BARBANTI (M5S) illustra la propria interrogazione, evidenziando come sia particolarmente importante disporre di dati dettagliati circa l'ammontare delle diverse tipologie di reddito assoggettate alle imposte sui redditi, anche al fine di orientare correttamente l'attività legislativa del Parlamento in materia.
  In tale prospettiva l'atto di sindacato ispettivo chiede quale sia l'ammontare dei redditi fondiari, dei redditi di capitale, dei redditi di lavoro dipendente, dei redditi di lavoro autonomo, dei redditi d'impresa e dei redditi diversi, suddivisi per scaglioni di reddito.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Sebastiano BARBANTI (M5S) prende atto della risposta fornita dal Sottosegretario, che ringrazia.

5-01371 Petrini: Interventi per migliorare l'accesso al credito da parte delle PMI, anche attraverso il potenziamento delle garanzie assicurative.

  Paolo PETRINI (PD) illustra la propria interrogazione, evidenziando come SACE BT Spa sia una società assicurativa del Pag. 41gruppo SACE, vigilata dall'IVASS, che opera nei rami credito, cauzioni e ADB, specializzata nella gestione e copertura dei rischi sul mercato domestico e all'esportazione e che affianca le imprese italiane le quali intendono cogliere nuove opportunità di crescita in mercati poco conosciuti e consolidare posizioni già raggiunte.
  In tale contesto sottolinea come, nel mese di giugno, la direzione della società abbia inviato una lettera agli intermediari del ramo credito, volta a individuare una lista dei massimali su cui effettuare cancellazioni a partire dal 1o luglio, allo scopo di contenere i rischi legati a possibili mancati pagamenti che potrebbero manifestarsi a seguito del perdurare dell'attuale, difficile situazione economica.
  Nel ricordare che il Governo ha espresso in più occasioni la volontà di sostenere l'internazionalizzazione e l’export delle imprese italiane favorendo l'accesso al credito da parte delle PMI, evidenzia come, tuttavia, tale sostegno non possa prescindere dalla necessità di intervento anche sul piano del rilascio delle garanzie e delle coperture assicurative relativi ai rischi di credito connessi al commercio sui mercati esteri.
  In tale ottica l'atto di sindacato ispettivo chiede al Governo quali interventi intenda mettere in atto al fine di migliorare le condizioni di accesso al credito, in particolare per le imprese di piccole e medie dimensioni, anche prevedendo azioni volte al potenziamento del rilascio delle garanzie e delle coperture assicurative relative ai rischi di credito connessi al commercio sui mercati esteri, in una prospettiva di internazionalizzazione delle imprese.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Paolo PETRINI (PD), pur evidenziando il prezioso ruolo che la SACE e SCAE BT SpA svolgono, rileva tuttavia come esse seguano un comportamento analogo a quello degli operatori privati. Sottolinea infatti come, in un momento di difficoltà economica come quello attuale, chiedere alle imprese di rientrare senza preavviso dalle loro esposizioni risulti fortemente penalizzante per queste ultime, costringendole a richiedere fideiussioni, a pretendere il pagamento cash ai loro clienti, ovvero, nell'ipotesi peggiore, a ridimensionare il volume della loro produzione.
  In tale contesto sottolinea come la SACE, in quanto soggetto pubblico interamente posseduto dalla Cassa depositi e prestiti e, quindi, dal Ministero dell'economia e delle finanze, dovrebbe assumere un atteggiamento diverso, anche avvalendosi di strumenti che consentano di realizzare una più diretta valutazione delle singole imprese.

  Enrico ZANETTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Enrico ZANETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

  La seduta comincia alle 14.30.

DL 120/2013: Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione.
C. 1690 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 novembre scorso.

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  Enrico ZANETTI, presidente e relatore, ricorda che nella precedente seduta di esame del provvedimento sono emerse alcune esigenze di chiarimento su taluni aspetti del provvedimento, chiedendo quindi al rappresentante del Governo di dare risposta a tali richieste.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, con riferimento alla richiesta di chiarire la ratio del comma 8 dell'articolo 2 del decreto-legge, il quale proroga dal 15 ottobre al 4 novembre il termine per la presentazione della richiesta di definizione agevolata nei giudizi di responsabilità amministrativo-contabile dinanzi alla Corte dei Conti, la quale si riferisce in gran parte, come è noto, alle penali comminate dalla stessa Corte in riferimento alla connessione in rete degli apparecchi da intrattenimento (cosiddette slot machine), rileva come la modifica sia stata decisa dal Governo nel quadro di una valutazione circa le potenzialità di attrazione del predetto strumento di definizione. In particolare, lo slittamento di tale termine al 4 novembre discende dalle modifiche apportate all'articolo 14 del decreto-legge n. 102 del 2013 in relazione alla percentuale richiesta per definire i procedimenti in essere, e che, a loro volta, sono state motivate dall'esigenza di favorire il raggiungimento degli obiettivi di gettito sottesi al citato articolo 14.
  A questo punto, essendo ormai scaduto il termine di presentazione delle richieste di definizione, occorre valutare se sia necessario applicare la clausola di salvaguardia, prevista dall'articolo 15, comma 4, del medesimo decreto-legge n. 102 del 2013, nel caso in cui le norme in materia di definizione non raggiungano gli obiettivi di maggior gettito previsti, ovvero se si ritenga preferibile intervenire con altri strumenti per reperire tale maggior gettito, evitando gli incrementi di accisa contemplati dalla medesima clausola di salvaguardia.
  Ritiene invece opportuno rinviare ad altra seduta i chiarimenti richiesti in ordine al programma di dismissione immobiliare richiamato dalla relazione tecnica allegata al disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame.

  Sebastiano BARBANTI (M5S) considera fondamentale che il Governo fornisca alla Commissione il dato relativo alle richieste di definizione agevolata avanzate ai sensi dell'articolo 14 del decreto-legge n. 102 del 2013.
  Ribadisce, inoltre, l'esigenza che il Parlamento disponga del quadro complessivo del programma di dismissione immobiliare che il Governo intende realizzare.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, in merito alla richiesta avanzata dal deputato Barbanti, rileva come 6 concessionari del settore delle slot machine, sul totale di 10 coinvolti nei giudizi di responsabilità amministrativo-contabile dinanzi alla Corte dei conti, abbiano avanzato richiesta di definizione agevolata ai sensi dell'articolo 14 del decreto-legge n. 102 del 2013.

  Giovanni PAGLIA (SEL), con riferimento alle tematiche concernenti la definizione agevolata dei giudizi di responsabilità amministrativo-contabile di cui all'articolo 14 del decreto-legge n. 102 del 2013, sottolinea come si stia puntualmente avverando la previsione, in realtà piuttosto agevole, fatta dal suo gruppo, secondo la quale non sarebbe stato raggiunto l'obiettivo di 600 milioni di euro di maggior gettito previsto dallo stesso decreto-legge n. 102. Laddove si confermi l'indicazione, riportata dalla stampa, secondo la quale il maggior gettito effettivamente realizzato sarebbe pari a solo 325 milioni di euro, il problema da affrontare oggi è quello di individuare, entro la fine del 2013, gli ulteriori circa 270 milioni di euro che mancano all'appello. Qualora non si riuscisse a reperire tali risorse, si dovrebbe infatti applicare la clausola di salvaguardia contemplata dall'articolo 15, comma 4, del predetto decreto-legge n. 102, la quale comporterebbe un ulteriore incremento delle accise sui carburanti, con conseguenze gravi, in primis sul settore dell'autotrasporto, Pag. 43generando inevitabilmente fortissime proteste, le quali sarebbero, a suo giudizio, pienamente condivisibili.
  In tale contesto sottolinea come tale difficile situazione sia la conseguenza della scelta errata, compiuta dal Governo, di abolire completamente l'IMU sulle case di prima abitazione, utilizzando a tal fine risorse che avrebbero potuto più opportunamente essere impiegate per altri obiettivi.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, al di là delle legittime considerazioni politiche che ciascun gruppo può svolgere, sottolinea come le previsioni in materia di definizione agevolata recate dall'articolo 14 del decreto-legge n. 102 del 2013, non costituiscano in alcun modo né un condono né una forma di sanatoria, trattandosi invece di una procedura che prevede il coinvolgimento e la valutazione da parte della Corte dei Conti, la quale ha la facoltà di determinare la somma dovuta ai fini della definizione. La norma ha dunque l'obiettivo di assicurare l'effettivo incasso, da parte dello Stato, di somme sulle quali è aperto da lungo tempo un contenzioso, in una misura che è stata considerata congrua da parte della medesima Corte dei Conti.
  Riconosce, peraltro, che è necessario affrontare, a partire dalle prossime ore, il problema dell'eventuale applicazione della clausola di salvaguardia contemplata dall'articolo 15, comma 4 del decreto-legge n. 102, rilevando peraltro, a questo proposito, come non possa essere esclusa la possibilità che il maggior gettito derivante dal predetto meccanismo di definizione superi l'ammontare indicato nel corso del dibattito.

  Enrico ZANETTI, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, ritiene opportuno acquisire gli ulteriori elementi richiesti dal Governo e rinviare conseguentemente il seguito dell'esame ad una seduta da convocare nella giornata di domani, nel corso della quale si procederà all'espressione del parere sul provvedimento.

  La seduta termina alle 14.45.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 6 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Enrico ZANETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

  La seduta comincia alle 14.45.

7-00143 Pisano ed altri: Applicazione dell'imposta di bollo sugli estratti dei conti correnti intestati al condominio.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 30 ottobre scorso.

  Enrico ZANETTI, presidente, avverte che la risoluzione è stata sottoscritta anche dal deputato Busin.
  Ricorda quindi che, nella precedente seduta di discussione, il rappresentante del Governo aveva chiesto di poter approfondire i contenuti dell'atto di indirizzo.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI ricorda innanzitutto che l'articolo 13, comma 2-bis, della tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 642 del 1972, prevede che l'imposta di bollo dovuta per gli estratti di conto corrente sia applicata nella misura di euro 34,20, se il cliente è persona fisica e, nella misura di euro 100, se il cliente è soggetto diverso da persona fisica.
  Rammenta quindi come, con riferimento al condominio, la Corte di Cassazione, con le sentenze n. 9148 dell'8 aprile 2008 e n. 16920 del 21 luglio 2009, abbia affermato che l'amministratore e l'assemblea nell'ambito del condominio non possono essere paragonati agli organi di un ente di gestione o, ancora più in generale, ad una persona giuridica.
  Nell'ambito di tale quadro normativo, segnala come la previsione normativa in argomento sia stata oggetto di interpretazione con la circolare dell'Agenzia delle Pag. 44entrate n. 15 del 10 maggio 2013. In tale sede è stato ribadito che il trattamento tributario applicabile, ai fini dell'imposta di bollo, agli estratti di conto corrente è differenziato in ragione del soggetto titolare del rapporto, ed è pari ad euro 34,20, su base annua, se il cliente è persona fisica, e ad euro 100, su base annua, se il cliente è diverso da persona fisica.
  A tal fine, occorre considerare il soggetto che risulta intestatario del conto corrente o del libretto di risparmio.
  Sulla base di tale principio, con riferimento ai conti correnti intestati ad imprenditori individuali, è stato precisato che l'imposta deve essere, comunque, applicata nella misura prevista per le persone fisiche, a prescindere dall'attività svolta da tale soggetto.
  In considerazione della previsione dettata dal richiamato articolo 13, comma 2-bis, ed in assenza di specifiche previsioni al riguardo, deve dunque ritenersi che, nel caso in cui il conto corrente sia intestato al condominio, trattandosi di soggetto diverso da persona fisica, l'imposta di bollo deve essere corrisposta nella misura annua di euro 100.
  Sottolinea quindi come, a parere dell'Agenzia delle entrate, non sembri rilevante, al riguardo, la circostanza che la giurisprudenza di legittimità abbia affermato che il condominio non possa essere assimilato «agli organi di un ente di gestione o, ancor più in generale di una persona giuridica».
  Pertanto l'Agenzia conferma l'avviso che la previsione normativa dettata dall'articolo 13, comma 2-bis, della Tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 642 del 1972, assoggetta all'imposta di bollo nella misura di euro 100 tutti i rapporti intestati a soggetti diversi dalle persone fisiche.
  In ordine all'incompatibilità, sostenuta dalla risoluzione, della disposizione di cui al citato articolo 13, comma 2-bis della Tariffa Parte I, allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 642 con la norma di cui all'articolo 22, comma 1, n. 1, del medesimo decreto del Presidente della Repubblica n. 642 del 1972, evidenzia il rilievo espresso dall'Agenzia delle entrate, secondo cui l'articolo 2, comma 1, n. 1, del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 642 del 1972 stabilisce espressamente che sono obbligate in solido per il pagamento dell'imposta e delle eventuali sanzioni amministrative «tutte le parti che sottoscrivono, ricevono, accettano o negoziano atti, documenti o registri non in regola con le disposizioni del presente decreto ovvero li enunciano o li allegano ad altri atti o documenti».
  L'Agenzia delle entrate rileva come tale disposizione non sembri individuare nelle sole persone fisiche i soggetti obbligati in solido al pagamento dell'imposta, in quanto il generico riferimento alle parti porta a ritenere che siano obbligati al pagamento dell'imposta di bollo sia le persone fisiche sia altri soggetti che «sottoscrivono, ricevono, accettano o negoziano atti, documenti o registri».
  A titolo esemplificativo, con riferimento all'imposta di bollo dovuta per gli estratti di conto corrente, oggetto della risoluzione, l'Agenzia precisa che l'obbligo di pagamento grava solidalmente, oltre che sul cliente, sia esso persona fisica o soggetto diverso, anche sull'intermediario che emette il documento.
  Infine segnala come, secondo i dati forniti dal Dipartimento delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze, l'eventuale accoglimento della proposta normativa auspicata dalla risoluzione determinerebbe una perdita di gettito pari a circa 46,3 milioni di euro su base annua.

  Girolamo PISANO (M5S) rileva come le argomentazioni espresse dal sottosegretario fossero note, in quanto già esplicitate in occasione dello svolgimento della sua interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-01163, vertente sulla medesima materia.
  In tale contesto non ritiene che le problematiche di copertura indicate dal sottosegretario possano costituire un ostacolo insormontabile rispetto all'intervento normativo richiesto dalla risoluzione, la quale intende superare le discordanti interpretazioni Pag. 45emerse circa l'applicazione dell'imposta di bollo sugli estratti dei conti correnti intestati al condominio.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI considera doveroso rappresentare chiaramente alla Commissione come l'intervento normativo sollecitato dalla risoluzione determinerebbe effetti di minor gettito che dovrebbero trovare adeguata copertura.

  Girolamo PISANO (M5S) sottolinea come, ad avviso dei presentatori dell'atto di indirizzo, il gettito cui fa riferimento il Sottosegretario derivi da un'erronea interpretazione della disciplina sull'imposta di bollo, sostenuta dall'Agenzia delle entrate, la quale afferma che la predetta imposta deve intendersi applicabile agli estratti conto dei conti correnti intestati al condominio nella più alta misura di 100 euro prevista per le persone giuridiche. Pertanto il gettito che verrebbe meno a seguito dell'intervento normativo sollecitato dalla risoluzione non è, in realtà, dovuto, ma costituisce un importo indebitamente versato dal condominio. Ritiene quindi opportuno procedere alla votazione dell'atto di indirizzo.

  Marco CAUSI (PD) rileva come il gettito assicurato dall'applicazione dell'imposta di bollo sui conti correnti intestati al condominio, anche se fosse in parte non dovuto, in quanto frutto di un'interpretazione errata della relativa norma, sia al momento scontato nei saldi di finanza pubblica, e come pertanto ogni intervento che incida su tale gettito debba trovare adeguata copertura.
  In tale contesto ritiene non opportuno procedere già oggi alla votazione della risoluzione, suggerendo invece di affrontare la questione nell'ambito del disegno di legge di stabilità, il quale contiene già alcuni interventi sull'imposta di bollo applicabile alle comunicazioni relative a prodotti finanziari, verificando se in quella sede sia possibile tener conto della proposta contenuta nella risoluzione.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI raccoglie, a nome del Governo, le sollecitazioni contenute nella risoluzione e emerse nel corso del dibattito, ritenendo che l'esame del disegno di legge di stabilità possa costituire la sede opportuna per dare alla vicenda una soluzione, che comunque non si presenta del tutto agevole, stante l'ammontare del minore gettito che sarebbe determinato dalla modifica richiesta dall'atto di indirizzo.

  Girolamo PISANO (M5S) si dichiara disponibile ad attendere l'esame del disegno di legge di stabilità, qualora il Governo assuma l'impegno a risolvere in quella sede la questione affrontata dalla risoluzione. Ritiene comunque indispensabile evitare di riavviare da capo il dibattito in materia in occasione della discussione sul predetto disegno di legge di stabilità.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI assume l'impegno ad affrontare la questione, rilevando comunque come non si possano ipotizzare in merito soluzioni automatiche.

  Giovanni PAGLIA (SEL), nel premettere di condividere, anche in quanto firmatario della risoluzione, l'esigenza di chiarire che l'imposta di bollo sugli estratti relativi ai conti correnti intestati al condominio è dovuta nella misura di 34,20 euro prevista per le persone fisiche, sottolinea come il relativo onere finanziario, quantificato dal Sottosegretario in circa 46 milioni di euro non sia, nella fase attuale, trascurabile, e debba pertanto essere oggetto di discussione. In tale contesto ritiene necessario che tale questione sia ricondotta nel quadro, più complessivo, del disegno di legge di stabilità, non potendo certo essere considerata come una priorità assoluta da affrontare in modo del tutto autonomo.
  Condivide quindi il suggerimento di rinviare il seguito della discussione della risoluzione.

  Girolamo PISANO (M5S) prende atto dell'impegno assunto dal Sottosegretario ed accoglie l'invito a rinviare la discussione della risoluzione, in attesa di capire Pag. 46come la questione potrà essere affrontata nel disegno di legge di stabilità.

  Marco CAUSI (PD) ritiene opportuno chiarire, anche per assicurare la massima trasparenza ai rapporti tra i gruppi, che la problematica della revisione della normativa relativa all'imposta di bollo sui rapporti finanziari deve essere affrontata in termini complessivi, eliminando gli aspetti regressivi di tale normativa, introducendovi invece taluni elementi di progressività e risolvendo in questo contesto anche la questione specifica affrontata dall'atto di indirizzo.

  Girolamo PISANO (M5S) concorda con le considerazioni svolte dal deputato Causi, sottolineando, peraltro, come il problema relativo all'applicazione dell'imposta di bollo sui conti correnti intestati al condominio si colleghi con la riforma della normativa sul condominio, che ha introdotto l'obbligo di effettuare i relativi pagamenti attraverso un conto corrente intestato al condominio medesimo.

  Enrico ZANETTI, presidente, alla luce dell'andamento del dibattito, e nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 6 novembre 2013.

Audizione dei rappresentanti di Federcarrozzieri, nell'ambito della discussione della risoluzione n. 7-00060 Gutgeld, relativa alle tematiche concernenti il meccanismo per il risarcimento dei danni biologici derivanti da sinistri nell'ambito dell'assicurazione RC auto, nonché le misure in materia di prezzi delle polizze.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15 alle 16.10.

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