CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 ottobre 2013
114.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 145

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 30 ottobre 2013.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 30 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.45.

DL 114/2013: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
C. 1670 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giorgio PICCOLO (PD), relatore, osserva che il disegno di legge in esame, di conversione del decreto-legge n. 114 del 2013, reca una serie di disposizioni volte assicurare, per il periodo dal 1o ottobre-31 dicembre 2013, la proroga della partecipazione del personale delle Forze armate Pag. 146e di polizia alle missioni internazionali, nonché la prosecuzione degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione. Fa notare che il provvedimento, composto da 9 articoli, è suddiviso in tre capi: il capo I, composto dai primi 4 articoli, reca le autorizzazioni di spesa dal 1o ottobre al 31 dicembre 2013 necessarie alla proroga del termine per la partecipazione italiana a diverse missioni internazionali delle Forze armate e delle forze di polizia, le relative norme sul personale, nonché quelle in materia penale e contabile; il capo II del decreto-legge in esame, reca, invece, iniziative di cooperazione allo sviluppo e al sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione e il regime degli interventi; da ultimo, il Capo III reca disposizioni concernenti la copertura finanziaria del provvedimento e la sua entrata in vigore. Fa presente che, rispetto al precedente provvedimento di proroga (decreto-legge n. 127 del 2012), che aveva disposto una proroga di nove mesi delle missioni internazionali (scaduta lo scorso 30 settembre 2013), il decreto-legge in esame ne prevede il rinnovo per soli tre mesi.
  Soffermandosi, quindi, sui profili di diretta competenza della XI Commissione, segnala anzitutto l'articolo 2, nella parte in cui reca le norme sul personale impegnato nelle missioni, dettando disposizioni che sostanzialmente riproducono quelle attualmente vigenti, salvo qualche opportuna precisazione con riferimento al computo dell'indennità di missione basata sulla diaria prevista con riguardo agli scenari operativi. Evidenzia, inoltre, come elemento di novità rispetto ai precedenti provvedimenti di proroga di tali missioni che limitano l'ambito di applicazione della disciplina ai soli interventi in ambito internazionale, che l'articolo 3 estende l'applicazione al personale che, seppur non organicamente inserito nelle missioni, vi sia inviato a supporto per fronteggiare imprevedibili e urgenti esigenze, anche connesse con il repentino deteriorarsi delle condizioni di sicurezza nelle diverse aree in cui sono impegnati i contingenti italiani; diversamente, infatti, per tale personale opererebbe la disciplina ordinaria che, in tali contesti, contempererebbe l'applicazione del codice penale militare di guerra. Inoltre, fa notare che il medesimo articolo 3 estende alle attività operative o addestrative svolte al di fuori del territorio nazionale o nell'alto mare o negli spazi aerei internazionali la disposizione in materia di «non punibilità» del militare e l'appartenente alla Polizia di Stato per fatti commessi nell'espletamento del servizio. Segnala, quindi, l'articolo 7, che prevede, tra l'altro, l'adeguamento delle diarie per il personale inviato in missione nell'ambito degli interventi di cooperazione, in analogia con quanto già previsto nei precedenti provvedimenti in favore di altre categorie di personale operante nei Paesi destinatari dell'intervento italiano.
  In conclusione, preso atto del contenuto del disegno di legge in esame per le parti di competenza della XI Commissione e considerato che esso, in ragione del suo limitato arco temporale, si configura come un atto sostanzialmente dovuto, ponendosi come continuazione naturale del precedente provvedimento di proroga, ritiene che vi siano le condizioni per un orientamento positivo da parte della Commissione: propone, pertanto, di esprimere un parere favorevole sul provvedimento (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

DL 120/2013: Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione.
C. 1690 Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luisella ALBANELLA (PD), relatore, fa presente che il provvedimento in esame, composto da 4 articoli, reca disposizioni in Pag. 147materia di immigrazione, di finanza degli enti locali e, più in generale, di risanamento finanziario pubblico: il provvedimento è diretto, in particolare, a consentire un rientro del deficit italiano nell'ambito dei limiti consentiti dall'Unione europea, introducendo altresì misure di sostegno rispetto alla recenti emergenze verificatesi soprattutto nelle zone del Sud del Paese più soggette a fenomeni di immigrazione. In questo contesto, rileva che esso, all'articolo 1, comma 1, incrementa di 20 milioni di euro per il 2013 la dotazione del Fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, istituendo un ulteriore fondo presso il Ministero dell'interno, finalizzato a fronteggiare le esigenze straordinarie connesse all'eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale; al contempo, al comma 2 del medesimo articolo 1, si prevede, per far fronte alle problematiche derivanti dall'eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale, l'istituzione nello stato di previsione del Ministero dell'interno di un apposito Fondo, la cui dotazione è costituita da 190 milioni di euro per l'anno 2013. Fa notare che tale dotazione è coperta, per una cifra pari a 50 milioni di euro, mediante corrispondente riduzione del «Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura»: in proposito, rileva la preoccupazione circa tale forma di copertura che, per fronteggiare un'emergenza di cui non si può – a suo giudizio – ignorare la portata, tuttavia indebolisce le risorse destinate a una finalità di analoga e straordinaria importanza.
  Fa notare, quindi, che l'articolo 2 integra la quota del fondo di solidarietà comunale spettante a ciascun comune, incidendo altresì sul miglioramento dell'indebitamento netto e del fabbisogno, nonché in materia di maggiorazioni fiscali nelle regioni sottoposte a piano di rientro e di anticipazioni di liquidità agli enti locali per il pagamento dei loro debiti, mentre l'articolo 3 reca ulteriori disposizioni finanziarie, finalizzate a consentire il rientro entro il limite definito in sede europea dallo scostamento dagli obiettivi di contenimento dell'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni.
  Osserva, poi, che, per quanto concerne le competenze della XI Commissione, non si rilevano norme di particolare interesse, fatta eccezione per un limitato richiamo alla materia del lavoro, contenuto al comma 4 dell'articolo 1: quest'ultimo, infatti, nello stabilire la copertura finanziaria degli oneri derivanti dai commi 1 e 2 del medesimo articolo 1, fa riferimento (ai fini dello stanziamento di 70 milioni di euro) al versamento da parte dell'INPS all'entrata del bilancio dello Stato dei proventi derivanti dal pagamento del contributo forfettario da parte dei datori di lavoro che presentano la dichiarazione di emersione del lavoro irregolare.
  In conclusione, preso atto dei limitati profili di competenza della XI Commissione e del carattere prevalentemente tecnico del testo, propone di formulare un parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Sui lavori della Commissione.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, essendosi concluso l'esame in sede consultiva dei due provvedimenti iscritti nel calendario dei lavori della Commissione per la corrente settimana, le sedute già previste per la giornata di domani – facendo seguito a quanto già concordato nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi – non avranno luogo.

  La Commissione prende atto.

Sull'ordine dei lavori.

  Renata POLVERINI (PdL), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente di aver incontrato una delegazione di lavoratori Pag. 148di Napoli, che erano stati coinvolti nel «progetto BROS», sottolineando come essi stiano da tempo manifestando – anche con iniziative forti, che hanno richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica e delle più importanti cariche istituzionali locali – al fine di portare a conoscenza la loro difficile posizione professionale. Ricordato che la Camera si è già occupata della questione con l'esame di atti di indirizzo specifici, tesi a sollecitare la convocazione di un tavolo con il competente dicastero, fa notare che il Governo non ha ancora dato attuazione agli impegni assunti in sede parlamentare, lasciando in sospeso la soluzione di tale questione. Auspica, quindi, che la presidenza possa farsi carico di sollecitare il Ministro competente, quantomeno al fine di dare avvio alla fase di confronto tra le parti, in vista di una positiva conclusione della vicenda.

  Titti DI SALVO (SEL), convenendo con l'esigenza testé prospettata, ritiene importante che la Commissione prenda una chiara posizione su tale vicenda, soprattutto alla luce del fatto che della questione ci si è già occupati con specifici atti di indirizzo e con incontri informali, che non hanno tuttavia ancora sortito effetti.

  Giorgio PICCOLO (PD), associandosi alle considerazioni testé svolte, giudica importante avviare un tavolo che consenta alle parti, con il coinvolgimento dei rappresentanti delle istituzioni locali, di addivenire a una positiva risoluzione della problematica. Fa notare che la vicenda in oggetto coinvolge una questione più complessiva di «agibilità democratica», richiedendo l'impegno consapevole degli enti locali e del Governo, atteso che si tratta di lavoratori con i quali si è assunto un forte impegno, dal punto di vista dell'investimento in risorse umane ed economiche, nell'ottica della loro formazione e riqualificazione professionale.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricordato che la Commissione ha ben chiara la questione, dal momento che, oltre avere già incontrato una rappresentanza di tali lavoratori, ha partecipato attivamente alla discussione di rilevanti atti di indirizzo parlamentari, dichiara che si farà carico di agire presso il Ministro competente al fine di sollecitare l'avvio del tavolo di concertazione tra le parti.

  La seduta termina alle 15.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 30 ottobre 2013.

Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione consensuale del contratto di lavoro per dimissioni volontarie.
C. 254 Vendola e C. 272 Bellanova.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15 alle 15.15.

Pag. 149