CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 ottobre 2013
114.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 128

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 30 ottobre 2013. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI. – Intervengono il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti, il sottosegretario di Stato al lavoro e alle politiche sociali Carlo Dell'Aringa, il sottosegretario di Stato alle politiche agricole, alimentari e forestali Giuseppe Castiglione, e il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Simonetta Giordani.

  La seduta comincia alle 9.

5-00401 Senaldi: Delocalizzazione delle imprese italiane situate nelle zone di confine con la Confederazione Elvetica.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Angelo SENALDI (PD), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Esprime apprezzamento per le annunciate misure a favore delle PMI, ma ritiene comunque necessario sottolineare la specificità delle imprese italiane situate nelle zone di confine con la Confederazione Elvetica, la cui attrattività sta diventando sempre di più un concreto rischio di depauperamento industriale per il nostro Paese. Cita in proposito l'esempio del comune di Chiasso che proprio recentemente ha invitato circa duecento imprese italiane a trasferire la propria attività oltreconfine, invito al quale hanno risposto oltre 600 aziende. Sollecita quindi il Governo ad uno sforzo ulteriore e a mettere in pratica misure concrete di semplificazione a sostegno di aree a rischio elevato di delocalizzazione, quali le citate zone di confine con la Confederazione Elvetica.

5-00473 De Menech: Continuità produttiva dell'azienda Serman Energy Srl.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Ad integrazione di quanto riportato in allegato, sottolinea come il Governo, in assenza di una richiesta specifica che provenga da parte dell'azienda ovvero delle parti sociali, sia nell'impossibilità di avanzare proposte di soluzioni alternative alla messa in mobilità dei lavoratori. In proposito evidenzia, in ogni caso, che tale procedura è lunga e complessa e che durante tale iter è sempre possibile giungere a soluzioni sostitutive che prevedano il ricollocamento dei lavoratori anche in attività alternative. Ritiene, pertanto, che questa fase non debba essere considerata definitiva, soprattutto se saranno attivate iniziative a livello locale, tenendo conto degli incentivi previsti per la ricollocazione dei lavoratori in mobilità.

  Roger DE MENECH (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta solo dal punto di vista della tutela del posto di lavoro per i soggetti coinvolti. Si tratta infatti di 35 dipendenti altamente specializzati, la cui elevata professionalità ne ha consentito una rapida ricollocazione purtroppo al di fuor dai confini nazionali, in Austria, in Croazia e in Slovenia, mentre solo alcuni hanno trovato lavoro nelle province di Trento e Bolzano. Sottolinea quindi la gravità dell'esito di vicende come quella della Serman Energy, la cui chiusura è stata determinata solo da difficoltà di carattere finanziario e da problemi di liquidità e non da problemi di carattere industriale, dal momento che l'azienda aveva commesse in tutto il mondo. Ritiene quindi essenziale che il Governo abbia la capacità di distinguere le aziende che possono continuare ad avere mercato nel proprio settore produttivo, evitando di disperdere all'estero un patrimonio di professionalità specializzate che dovrebbero rimanere all'interno del sistema industriale italiano.

Pag. 129

5-00585 Gagnarli: Emanazione di nuove linee guida per lo svolgimento del procedimento di autorizzazione per nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Chiara GAGNARLI (M5S), replicando, si dichiara si dichiara soddisfatta della risposta dal punto di vista tecnico, manifestando tuttavia preoccupazione per gli aspetti sanitari connessi alla mancanza di linee guida per l'autorizzazione di nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili. Lamenta che spesso i cittadini si trovano a dover subire l'apertura di impianti che – a suo avviso – non sono stati sottoposti a rigorose procedure di autorizzazione. Sottolinea infine la sua contrarietà all'utilizzo del mais nelle centrali a biogas.

5-00699 Albanella: Ripristino dell'attività del Centro di ricerca tossicologico e tossicogenomico della società Myrmex Spa.
5-00707 Burtone: Attività del Centro di ricerca tossicologico e tossicogenomico della società Myrmex Spa e continuità produttiva dello stabilimento di Catania.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta. Nel riconoscere che il sottosegretario ha presentato una puntuale ricostruzione del quadro di finanziamento, sottolinea che il merito dell'interrogazione verte sulla preoccupazione per la chiusura di un'azienda di rilievo per la ricerca. Ritiene che, per responsabilità del Presidente Lombardo, l'azienda nel passaggio dalla Pfizer alla Myrmex sia stata costretta a cessare le attività di ricerca. La Myrmex si è infatti limitata a mantenere i livelli occupazionali con fondi pubblici. Manifesta preoccupazione per la continuità produttiva dell'azienda e per le conseguenti implicazioni sul versante dell'occupazione.

  Luisella ALBANELLA (PD) replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta. Sottolinea che la Myrmex da due anni non adempie agli accordi assunti con le organizzazioni sindacali che, nello scorso mese di luglio, hanno chiesto la costituzione di un tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico. Assicura che si farà carico di sollecitare ulteriormente un tavolo presso il MiSE alla presenza della Pfizer, della Myrmex, del sindaco del comune di Catania e della regione Sicilia con l'auspicio di trovare una soluzione alla vicenda di un'azienda strategica per lo sviluppo del territorio.

5-00784 Vignali: Ricostituzione del Comitato interministeriale delegato a ratificare le delibere Simest relative al fondo di venture capital.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Raffaello VIGNALI (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta e rivolge due raccomandazioni al Governo: in primo luogo, si recuperi il tempo perduto e si proceda rapidamente alla ratifica delle delibere, in secondo luogo, per il futuro si preveda un periodo di prorogatio, in caso di rinnovo degli organi, per evitare il blocco delle attività del Comitato interministeriale.

Pag. 130

5-00998 Prodani: Piano di rilancio del settore turistico.

  Il sottosegretario Simonetta GIORDANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Aris PRODANI (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Governo. Auspica in particolare che il processo di trasferimento delle competenze e delle funzioni in materia di turismo al Ministero dei beni e delle attività culturali giunga rapidamente a compimento e che le annunciate misure specifiche per il rilancio del comparto del turismo siano adottate tempestivamente.

  Il sottosegretario Simonetta GIORDANI ad integrazione della risposta fornita sottolinea che i tempi per il trasferimento delle competenze dovrebbero essere molto rapidi, trattandosi di misure che dovrebbero essere adottate prima della fine dell'anno in corso.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.50 alle 14.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 30 ottobre 2013. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI.

  La seduta comincia alle 15.30.

DL 114/2013: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di Polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
C. 1670 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Daniele MONTRONI (PD), relatore, illustra il disegno di legge in esame, presentato in prima lettura alla Camera dei deputati il 10 ottobre 2013, che reca una serie di disposizioni volte assicurare, per il periodo dal 1o ottobre-31 dicembre 2013, la proroga della partecipazione del personale delle Forze armate e di polizia alle missioni internazionali, nonché la prosecuzione degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione.
  Il provvedimento, composto da 9 articoli, è suddiviso in tre capi: il Capo I, composto dai primi 4 articoli, reca le autorizzazioni di spesa dal 1o ottobre al 31 dicembre 2013 necessarie alla proroga del termine per la partecipazione italiana a diverse missioni internazionali delle Forze armate e delle forze di polizia (articolo 1), le relative norme sul personale (articolo 2), nonché quelle in materia penale (articolo 3) e contabile (articolo 4).
  Il Capo II del decreto-legge in esame, reca, invece, iniziative di cooperazione allo sviluppo (articolo 5) e al sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione (articolo 6) e il regime degli interventi (articolo 7).
  Da ultimo, gli articoli 8 e 9, ricompresi nel Capo III (Disposizioni finali), recano disposizioni concernenti la copertura finanziaria del provvedimento e la sua entrata in vigore.
  Per quanto attiene alle competenze della X Commissione, pur in assenza di disposizioni direttamente riconducibili a Pag. 131tale ambito, segnalo in particolare le disposizioni contenute nel citato Capo II dell'articolato.
  In particolare, l'articolo 5 autorizza la spesa per iniziative di cooperazione volte ad assicurare il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e il sostegno alla ricostruzione civile in favore di Afghanistan, Iraq, Libia, Mali, Myanmar, Pakistan, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Paesi ad essi limitrofi, ad integrazione degli stanziamenti già assegnati alla legge 26 febbraio 1987, n. 49, dalla legge di stabilità per l'anno 2013 (Tabella C allegata alla legge 24 dicembre 2012, n. 228), nonché per la realizzazione di programmi integrati di sminamento umanitario, di cui alla legge 7 marzo 2001, n. 58.
  Per quanto riguarda le attività di cooperazione allo sviluppo in Siria, la relazione illustrativa sottolinea che al fine di rispondere all'iniziativa della Presidenza britannica manifestata in occasione del G8 di Lough Erne, per la quale si è auspicato un ulteriore considerevole sforzo finanziario (pari a circa 1,4 miliardi di dollari) per far fronte alle esigenze umanitarie in Siria e nei Paesi vicini e alla luce della revisione degli appelli umanitari delle Nazioni Unite per la Siria e i Paesi limitrofi per una richiesta complessiva di 4,4 miliardi di dollari USA fino a dicembre 2013, si prevede l'allocazione di risorse per interventi umanitari.
  Per quanto riguarda le iniziative relative all'Afghanistan, la relazione illustrativa del provvedimento segnala che i finanziamenti richiesti per l'ultimo trimestre del 2013 sono indirizzati a dar seguito agli impegni di mantenimento del livello di cooperazione allo sviluppo assunti dall'Italia nelle conferenze internazionali di Bonn e Tokyo (luglio 2012).
  Per quanto riguarda la Siria e nel quadro delle intese USA-Russia si prevede il finanziamento italiano alla OPAC, Organizzazione internazionale per la messa in sicurezza e l'eliminazione del programma chimico siriano. Il contributo italiano è tra l'altro destinato all'invio di personale specializzato inclusi ispettori con certificazione OPAC, al monitoraggio e alla bonifica NBC (nucleare, biologico e chimico), alla realizzazione di interventi in ambienti contaminati e alla riconversione di impianti verso produzioni farmaceutiche.
  Inoltre, nel corso dell'ultimo trimestre del 2013 si intende continuare l'azione a sostegno della stabilizzazione e dello sviluppo in Iraq, Libia, Somalia e Sud Sudan, mediante la realizzazione di programmi integrati di sminamento umanitario aventi finalità che dovranno attuarsi equamente in tutte le aree interessate e con particolare riferimento alla Libia e alla Somalia.
  Inoltre il Ministro degli Affari esteri individua le misure più opportune per agevolare l'intervento di organizzazioni non governative a fini umanitari. Si ricorda che il ruolo delle organizzazioni non governative è espressamente previsto e disciplinato nella legge italiana sulla cooperazione, la già ricordata legge 49 del 1987.
  L'articolo 6 concerne gli interventi per il sostegno ai processi di ricostruzione e la partecipazione dell'Italia alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
  Per quanto concerne la partecipazione dell'Italia alle iniziative delle organizzazioni internazionali, si prevede la partecipazione ai Fondi fiduciari della NATO e al rafforzamento della partecipazione italiana alle iniziative dell'Unione europea nel campo della gestione civile delle crisi internazionali in ambito PESC-PSDC, nonché ai progetti di cooperazione dell'OSCE e, al fine di rafforzare la cooperazione regionale nell'area, è previsto il finanziamento del Trust Fund InCe istituito presso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo nonché il contributo all'Iniziativa Adriatica Ionica. A tal fine le disposizioni recano specifiche autorizzazioni di spesa per le finalità indicate.
  È previsto, inoltre, il finanziamento per la prosecuzione degli interventi operativi di emergenza e di sicurezza per la tutela dei cittadini italiani, degli interessi italiani e delle strutture della rete diplomatica nei territori ad elevato rischio. Sono, inoltre, Pag. 132dettate disposizioni relative al trattamento economico da corrispondere al personale del Ministero degli affari esteri inviato in missione nelle sedi situate in aree ad elevato rischio sicurezza.
  L'articolo 7 disciplina infine il regime degli interventi previsti dal richiamato Capo II. In particolare, è prevista, al fine di assicurare il necessario coordinamento delle azioni e degli interventi sia sotto il profilo politico che organizzativo-funzionale, la costituzione di strutture operative temporanee (task force) mediante uno o più decreti ministeriali non regolamentari e senza oneri per il bilancio dello Stato. Fa presente che è stabilita, altresì, la disciplina per l'adeguamento delle diarie per il personale inviato in missione nell'ambito degli interventi di cooperazione, in analogia con quanto già previsto nei precedenti provvedimenti in favore di altre categorie di personale operante nei Paesi destinatari dell'intervento italiano nell'ambito del presente decreto.
  Ribadisce in conclusione l'assenza nel provvedimento di argomenti direttamente riconducibili alle competenze della X Commissione, segnalando che, nel passato, su analoghi decreti aventi ad oggetto le missioni internazionali la Commissione non si è espressa.

  Davide CRIPPA (M5S) stigmatizza l'inserimento dell'esame del decreto-legge nel calendario dei lavori odierno, mentre l'accordo nell'Ufficio di Presidenza della settimana passata ne prevedeva l'inizio soltanto nella giornata di domani. Ritiene inaccettabile che su decisioni concernenti la modifica di un calendario concordato non siano preventivamente consultati i gruppi e in particolare quelli di opposizione.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, chiarisce che l'inserimento nella giornata odierna era mirato semplicemente a consentire alla Commissione un maggiore approfondimento dato che il provvedimento è atteso martedì all'esame dell'Aula; segnala che della modifica nella convocazione sono stati opportunamente informati tutti i componenti della Commissione con le consuete modalità.

  Davide CRIPPA (M5S) ribadisce la contrarietà del suo gruppo ad affrontare un argomento che non era previsto e sul quale quindi l'opposizione, a differenza del relatore, non ha potuto assumere le adeguate informazioni.

  Luigi LACQUANITI (SEL), pur non avendo obiezioni di principio, sottolinea la sua personale difficoltà a seguire il continuo variare degli argomenti all'ordine del giorno, sia della Commissione che dell'Aula; lamenta inoltre la consueta fretta imposta ai lavori in sede consultiva che rende tali atti meccanici e privi di contenuti di qualche rilievo.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 30 ottobre 2013. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI.

  La seduta comincia alle 15.45.

Sull'ordine dei lavori.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, propone di passare prima alla trattazione del provvedimento in sede referente per procedere poi alla discussione delle risoluzioni all'ordine del giorno.

  La Commissione consente.

Modifica all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e altre disposizioni in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
C. 750-A Dell'Orco.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 947, C. 1042 e C. 1279).

Pag. 133

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2013.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, ricorda che, nella seduta del 22 ottobre scorso, l'Assemblea ha deciso il rinvio in Commissione della proposta di legge Dell'Orco C. 750-A, in materia di liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali, sulla base di una proposta avanzata dal relatore Nardella e accettata dal gruppo proponente il progetto di legge.
  Ricorda altresì che il precedente esame in sede referente è stato effettuato sulla base di una serie di proposte abbinate alla C. 750, e precisamente C. 947, C. 1042 e C. 1279, delle quali dispone, ove la Commissione consenta, l'abbinamento.

  La Commissione consente.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, propone quindi di ricostituire rapidamente il Comitato ristretto al fine di predisporre un nuovo testo unificato delle proposte di legge che possa trovare ampio consenso tra i gruppi ed essere adottato dalla Commissione come testo base per il seguito dell'esame.

  La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto.

  Ignazio ABRIGNANI (PdL), presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato ristretto sulla base delle indicazioni dei gruppi, ritenendo che potrebbero essere confermati i componenti del precedente comitato.

  Dario NARDELLA (PD), relatore, sottolinea preliminarmente che vi è un interesse comune a procedere rapidamente nei lavori della Commissione al fine di giungere all'elaborazione di un testo che possa essere ampiamente condiviso. Ricorda che il lavoro istruttorio per la proposta di un testo unificato è stato già svolto prima del rinvio in Commissione della proposta C. 750-A e può rappresentare un utile punto di partenza per i lavori del Comitato ristretto. Informa i colleghi che la prossima settimana sarà impegnato a Parigi nella 37a Conferenza generale dell'Unesco, e si impegna quindi a presentare un nuovo testo unificato in una successiva seduta, eventualmente il prossimo martedì 12 novembre.

  Marco DA VILLA (M5S) raccomanda la massima sollecitudine nell'elaborazione del testo in modo da poter riferire in tempi brevi all'Assemblea.

  Edoardo NESI (SCpI), sottolineato che sulla materia in esame si è registrata una molteplicità di posizioni all'interno della stessa maggioranza, ritiene opportuno disporre di un congruo lasso di tempo per l'elaborazione del nuovo testo.

  Gianluca BENAMATI (PD) ribadisce l'impegno del proprio gruppo per giungere all'elaborazione di un testo ampiamente condiviso.

  Ignazio ABRIGNANI, relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 30 ottobre 2013. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI.

  La seduta comincia alle 15.50.

7-00044 Fantinati: Piano strategico d'azione per aumentare l'efficienza energetica degli edifici pubblici.
(Rinvio della discussione).

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, prende atto dell'assenza del deputato Fantinati e rinvia la discussione della risoluzione in titolo.

Pag. 134

7-00115 Benamati: Riordino dell'Agenzia Enea.
7-00132 Vallascas: Riordino dell'Agenzia Enea.
(Discussione congiunta e rinvio).

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, avverte che le risoluzioni in titolo, vertendo sulla stessa materia saranno svolte congiuntamente.

  Gianluca BENAMATI (PD) illustra il contenuto della sua risoluzione evidenziando in particolare che l'Enea è un ente commissariato ormai da molti anni e che è necessario che il Governo proceda ad un rapido riassetto di questa Agenzia sulla base delle prospettive strategiche della ricerca e sviluppo in campo energetico. Ricorda che nella risposta alla sua interrogazione n. 5-00054, lo scorso 3 luglio, il Governo rappresentato dal sottosegretario De Vincenti aveva dato indicazioni sull'orizzonte temporale di questo riordino. Sottolinea che nella risoluzione in discussione si chiede il superamento del commissariamento entro il 31 dicembre 2013 e chiede sin d'ora che il Governo sia presente nelle successive fasi della discussione.

  Marco DA VILLA (M5S) illustra il contenuto della risoluzione Vallascas n. 7-00132, di cui è cofirmatario, e sia associa alla richiesta del collega Benamati relativamente alla presenza del Governo nelle successive fasi della discussione.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

Pag. 135