CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 ottobre 2013
108.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 48

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 22 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 13.35.

Proposta di nomina del professor Riccardo Villari a presidente dell'Autorità portuale di Napoli.
Nomina n. 12.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.

  Sandro BIASOTTI (PdL), relatore, fa presente che in data 8 ottobre 2013 è stata assegnata alla Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni la richiesta di parere sulla proposta di nomina del professor Riccardo Villari a presidente dell'Autorità portuale di Napoli (nomina n. 12). Rileva che l'ampio curriculum del professor Villari, allegato alla proposta stessa, si caratterizza per l'attività accademica e gli incarichi istituzionali. Ricorda che, relativamente all'attività accademica, Riccardo Villari è dal 1984 docente universitario e ricercatore di ruolo presso l'Università Federico II di Napoli, dove ha svolto anche attività di docenza in programmi di ricerca e formazione di personale universitario. Sotto il profilo istituzionale, è parlamentare dal 2001 ed è stato membro delle Commissioni competenti in materia di infrastrutture, logistica, trasporti e telecomunicazioni. Rammenta che altri incarichi istituzionali ricoperti sono stati quello di Presidente della Commissione di Vigilanza sui servizi radiotelevisivi, consigliere delegato del Presidente della Giunta regionale della Campania in materia di internazionalizzazione e fondi strutturali, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Sottolinea che, nel corso dei mandati da parlamentare, ha svolto un'intensa attività in materia di infrastrutture e trasporti, come attestato dalle numerose proposte di legge da lui presentate e dai numerosi interventi in ordine a indagini conoscitive, atti di sindacato ispettivo, pareri su atti del Governo, attività conoscitiva. Ha inoltre partecipato a convegni e seminari e pubblicato articoli e interventi su quotidiani e Pag. 49riviste in materia di sviluppo, innovazione, politica delle infrastrutture.
  Fa presente che, in conformità con la procedura prevista dalla legge n. 84 del 1994, e successive modificazioni, il professor Villari è stato indicato dalla Provincia di Napoli come nominativo per la presidenza dell'Autorità portuale e successivamente sul suo nome il Governo ha acquisito in data 26 settembre 2013 l'intesa con la Regione Campania.
  Rileva, quindi, che sotto il profilo procedurale, la proposta di nomina del professor Villari corrisponde pienamente a quanto disposto dalla normativa.
  Per quanto concerne la valutazione dell'idoneità del candidato a rivestire l'incarico per il quale è stato proposto dal Governo, ritiene necessario un esame più approfondito di quanto usualmente sia stato fatto in passato, anche presso la stessa Commissione Trasporti della Camera, per tener conto delle considerazioni e dei criteri in base ai quali il Consiglio di Stato, con una sentenza della IV sezione del 26 settembre 2013, ha annullato la nomina del presidente dell'Autorità portuale di Cagliari. Ricorda che la motivazione della decisione del Consiglio di Stato risiede nel fatto che la persona nominata sarebbe risultata carente dei requisiti prescritti dalla legge, laddove prevede, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, della legge n. 84 del 1994, che il presidente dell'Autorità portuali è nominato dal Ministro dei trasporti «nell'ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale». Rileva che il Consiglio di Stato riconosce che le nomine in questione si configurano come atti di alta amministrazione, che non necessitano di una valutazione comparativa tra gli aspiranti, sono informati a criteri fiduciari e presuppongono soltanto il possesso da parte dei soggetti individuati dei requisiti indicati dalla norma. Osserva che il Consiglio condivide altresì l'affermazione, che del resto si può desumere dal tenore del comma 1 dell'articolo 8 della legge n. 84 ed è contenuta in una precedente sentenza dello stesso Consiglio di Stato (sentenza n. 1783 del 2007), che non è richiesto né uno specifico titolo di studio, né uno specifico percorso professionale di carattere giuridico o tecnico o economico. Sottolinea che il Consiglio di Stato ritiene tuttavia, come espressamente si dichiara nella sentenza in questione, che la legge, con la disposizione sopra citata, imponga che «i soggetti designati debbano necessariamente essere in possesso di una specifica qualificazione culturale, teorica e pratica nelle materie indicate».
  Ricorda che, nel caso dell'atto di nomina che è stato annullato, il Consiglio di Stato rileva che la persona interessata, oltre a non avere un titolo di studio neppure genericamente raccordabile con la materia, aveva svolto attività professionali, politiche e parlamentari, che, pur nella loro ampiezza, non concernevano affatto i settori dell'economia dei trasporti e le esperienze maturate in incarichi istituzionali concernenti lo stesso settore dei trasporti, per la brevità della loro durata, non erano tali da far presupporre il conseguimento delle competenze teoriche e pratiche richieste per la nomina.
  Evidenzia che gli elementi che emergono dal curriculum del professor Villari configurano una situazione decisamente diversa. Fa presente infatti che la sua attività istituzionale ha riguardato il settore delle infrastrutture e dei trasporti con continuità per un lungo periodo di tempo, come componente della Commissione Ambiente e lavori pubblici della Camera, dal 2001 al 2006 e, nella XVI Legislatura, come componente della Commissione Territorio e ambiente del Senato e, successivamente, della Commissione Lavori pubblici e telecomunicazioni del Senato, che, come è noto, è competente anche in materia di trasporti. Osserva che si è trattato di un'attività caratterizzata, come precedentemente segnalato, da un ampio e intenso impegno personale, che ha interessato tutti i profili dell'incarico parlamentare. In relazione all'attività legislativa la presentazione di numerose proposte di legge, tra cui richiama soltanto quella concernente la riforma della legislazione in materia portuale, approvata dal Senato Pag. 50nel settembre 2012, si è associata agli interventi, in Assemblea e in Commissione, su iniziative legislative di rilievo, quali, a solo titolo esemplificativo, la delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive; la delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione; la conversione in legge del decreto legge 24 gennaio, n. 1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività.
  Ricorda inoltre che, per quanto concerne il sindacato ispettivo, è stato primo firmatario e ha illustrato interpellanze urgenti, nonché ha presentato e svolto interrogazioni a risposta orale o scritta in materia di trasporti, di finanziamenti pubblici per le infrastrutture, di contributi ai soggetti produttivi operanti nel settore. Sempre nel settore dei trasporti, è intervenuto su atti del Governo, quali le stesse proposte di nomina, e in attività conoscitive (in particolare l'indagine conoscitiva sul sistema delle concessioni nei settori dei trasporti e dei lavori pubblici). Rileva che gli incarichi istituzionali in ruoli di amministrazione attiva, quali quello di Sottosegretario di Stato e di consigliere delegato del Presidente della Giunta regionale della Campania, hanno permesso di acquisire una notevole esperienza in materia di gestione dei finanziamenti per interventi infrastrutturali, con riferimento sia ai finanziamenti nazionali, sia a quelli provenienti dall'Unione europea. Infine, anche sotto il profilo culturale, rileva che il professor Villari è stato promotore e relatore in occasione di numerosi convegni, seminari e dibattiti pubblici inerenti, principalmente, le problematiche concernenti i ritardi dello sviluppo dell'Italia meridionale in materia di trasporti, infrastrutture ed economia. Fa presente che è altresì intervenuto con articoli e interviste su temi relativi, tra l'altro, a materie urbanistiche ed economiche, allo sviluppo del Mezzogiorno, alla gestione dei fondi europei, alle infrastrutture logistiche e al connesso sviluppo di porti e interporti.
  Ritiene pertanto che un esame approfondito delle attività svolte e delle esperienze maturate dal professor Villari dimostri che sussiste la specifica qualificazione culturale, teorica e pratica nelle materie dell'economia dei trasporti e portuale, che il Consiglio di Stato, nella sentenza sopra richiamata, ha individuato, sulla base del dettato dell'articolo 8 della legge n. 84 del 1994, come presupposto necessario per la nomina. Invita pertanto la Commissione a esprimersi favorevolmente sulla proposta di nomina del professor Riccardo Villari a Presidente dell'Autorità portuale di Napoli.

  Luigi DI MAIO (M5S) esprime perplessità sulla proposta di nomina in esame, che a suo giudizio risponde a logiche di spartizione politica delle cariche che da lungo tempo danneggiano il Paese, dal momento che viene proposta una personalità politica che nulla ha a che vedere con il settore portuale piuttosto che soggetti competenti e con lunga esperienza tecnica nel settore. Osserva che tale nomina va esaminata nel quadro delineato dalla recente sentenza del Consiglio di Stato concernente l'annullamento della nomina alla presidenza dell'Autorità portuale di Cagliari, e delle espresse previsioni normative relative alla nomina di presidenti delle Autorità portuali, che impongono che questi sia nominato nell'ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale. Osserva che il nodo del problema risiede nel significato della parola «esperti», la cui interpretazione si presta alla più ampia flessibilità a tutto vantaggio di una gestione politica della nomina. Nel riportare le motivazioni della sentenza, ai sensi della quale «la indubbia fiduciarietà della nomina non può essere ancorata a criteri personali, amicali o di militanza partitica» e «l'interpretazione corretta della norma impone che, in materia, i soggetti designati debbano necessariamente essere in possesso di una specifica Pag. 51qualificazione culturale, teorica e pratica nelle materie indicate dalla legge» e che impongono pertanto, anche se non specificatamente richiesta, il possesso di una laurea connessa, affine, collegata o collegabile con la materia portuale per potersi definire esperto del settore, osserva che nel caso della nomina in esame tali criteri non sono rispettati e che pertanto, come affermato dalla sentenza citata, «la designazione nelle terne e la successiva nomina di un soggetto privo dei requisiti culturali e di esperienza professionale prescritti in misura massima deve perciò ritenersi irrimediabilmente illegittima». Nel sottolineare la chiarezza del Consiglio di Stato al riguardo, osserva che è stato sgombrato il campo dall'opacità nella quale vengono inserite nomine premiali di fedeltà partitica o di scambio clientelare di poltrone, con cui alla fine un medico epatologo, come il candidato proposto, viene fatto passare per esperto portuale.
  Ricorda quindi che il supremo giudice amministrativo ha accolto il ricorso contro la sentenza del TAR della Sardegna che in primo grado aveva dichiarato legittima la nomina a presidente dell'autorità portuale di Cagliari «per la mancanza di un qualsiasi titolo di studio comunque implicante il possesso di competenze anche genericamente raccordabili con la materia»; osserva che i giudici contestano anche «l'estraneità al settore delle pur vaste attività professionali, politiche e parlamentari» dell'attuale presidente dell'Autorità «le quali non concernevano affatto i settori dell'economia dei trasporti». Rileva inoltre che il supremo giudice amministrativo ha ritenuto, inoltre, troppo brevi le «esperienze quale presidente della VIII Commissione Trasporti (per meno di un anno) o di quella dell'analoga struttura presso la provincia di Cagliari, le quali dunque non potevano certo far presupporre il conseguimento delle competenze teoriche e pratiche richieste». Sottolinea quindi che, secondo i giudici, «anche a voler ammettere in via teorica la sussistenza di esperienze professionali di Massidda nei settori dell'economia dei trasporti, non si può affermare che tali esperienze avrebbero raggiunto quella di grado massimo» richiesto dalla legge.
  Nel ritenere il curriculum del senatore Villari del tutto inadeguato alla nomina in oggetto, essendo egli un medico chirurgo epatologo e specializzato in malattie infettive, giudica di tutta evidenza che dalla sua carriera professionale non può derivare alcuna competenza nella gestione di una Autorità portuale.
  Non volendo soffermarsi sul merito delle vicende, a suo giudizio imbarazzanti, che tra il 2008 e il 2009 hanno segnato il curriculum politico del senatore Villari con riferimento alla sua presidenza della Commissione parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi e alla conseguente nomina come sottosegretario ai beni culturali nel Governo Berlusconi, alla quale ha fatto seguito la candidatura alle elezioni politiche del 2013, osserva che anche da questo punto di vista emerge un ulteriore elemento di totale inopportunità di tale nomina, dal momento che Riccardo Villari è stato eletto senatore otto mesi fa e, se fosse eletto presidente dell'Autorità portuale di Napoli, tradirebbe il mandato elettorale affidatogli dagli elettori campani. In ultimo mette a conoscenza i colleghi della Commissione di un ricorso già preparato ed un secondo in preparazione sulla nomina in esame, che preludono ad un contenzioso giudiziario che giudica del tutto inopportuno.
  Preannuncia il parere contrario del proprio gruppo sulla proposta di nomina in esame, sia per l'assenza di competenze specifiche nel settore portuale del candidato, sia in ragione del suo mandato parlamentare, sia soprattutto per l'alto rischio che ci sia un lungo contenzioso che farà perdere credibilità alle istituzioni coinvolte nel procedimento di nomina, risorse e tempo prezioso alle comunità interessate e al nostro Paese e invita i colleghi della Commissione a esprimere parere contrario su tale proposta, a suo giudizio illegittima.

  Massimo PAOLUCCI (PD) segnala la grave situazione in cui si trova il porto di Napoli, il cui piano di rilancio risulta Pag. 52bloccato. Sottolinea, per altro verso, che la legge in materia portuale richiede una massima e comprovata qualificazione nel settore e che la sentenza del Consiglio di Stato richiamata anche dal relatore afferma espressamente che tali requisiti non possono essere riconosciuti nella semplice attività parlamentare. Rappresenta quindi il timore che l'eventuale nomina del professor Villari possa suscitare un lungo contenzioso, con una situazione di incertezza in merito alla titolarità della carica di presidente dell'Autorità portuale, che potrebbe tradursi in una paralisi estremamente dannosa per il porto e per la città di Napoli. Invita pertanto la Commissione a considerare come esigenza prioritaria quella di evitare che si determini una simile situazione.

  Stefano QUARANTA (SEL) sottolinea l'evidente contrasto che si registra tra l'attività ordinaria della Commissione sugli altri provvedimenti e quella relativa alle proposte di nomina. Osserva infatti che, mentre sul merito dei provvedimenti che la Commissione è chiamata a esaminare, si svolge un lavoro proficuo, al quale danno il loro contributo tutte le forze politiche, sulle proposte di nomina, la Commissione si trova a pronunciarsi riguardo a indicazioni che rispondono a logiche del tutto superate e non più accettabili. Anche rispetto all'esigenza da tutti condivisa di rilanciare il settore portuale, ritiene che le proposte formulate dal Governo siano indifendibili. Il requisito della competenza nel settore dovrebbe essere, a suo avviso, la condizione minima necessaria, mentre quello che sarebbe auspicabile e a cui si dovrebbe mirare è l'eccellenza. Per questo invita tutti i membri della Commissione a esprimersi secondo coscienza e a respingere logiche di designazione che non possono considerarsi accettabili.

  Franco BRUNO (Misto-MAIE-API) ritiene che l'intervento del relatore abbia presentato in modo obiettivo e condivisibile tutti gli aspetti connessi alla proposta di nomina in oggetto. Osserva del resto che non è compito delle Commissioni parlamentari una valutazione dei requisiti, che spetterebbe piuttosto agli enti locali in fase di designazione della terna di nomi e al Governo in fase di scelta del soggetto di cui propone la nomina. Ritiene altresì singolare che nel dibattito si faccia riferimento a ricorsi giudiziari rispetto ad un atto di nomina che non è stato ancora adottato. Segnala infine che, a suo giudizio, nella gestione delle Autorità portuali si dimostra necessaria non tanto una maggiore competenza tecnica, quanto una maggiore capacità politica, connessa alla complessità dei problemi da affrontare e al numero dei soggetti con cui è necessario interloquire.

  Mario TULLO (PD), nell'esprimere rammarico per le considerazioni espresse dal collega Quaranta, osserva che a suo giudizio non sempre candidati in possesso di requisiti di professionalità tecnica molto spiccati hanno gestito enti complessi meglio di soggetti con esperienza politica di lungo corso. Inoltre, pur giudicando meritevoli di riflessione le preoccupazioni espresse dal collega Paolucci sul rischio di contenziosi e di conseguente paralizzi per l'attività dell'Autorità portuale di Napoli, ritiene che sia opportuno pervenire tempestivamente alla nomina del presidente di tale Autorità, anche per porre termine al suo commissariamento, che non consente al porto lo sviluppo che dovrebbe ritenersi auspicabile.

  Sandro BIASOTTI (PdL), relatore, in risposta alle osservazioni avanzate nel corso del dibattito, ribadisce che la relazione introduttiva da lui svolta ha assunto caratteri inusuali, perché ha giudicato opportuno tener conto della sentenza del Consiglio di Stato, che, anch'essa, non ha precedenti. Sottolinea in proposito che la Commissione in passato si è espressa in senso favorevole su un gran numero di proposte di nomina a presidente di un'Autorità portuale, senza soffermarsi sui requisiti dei candidati, che disponevano di un curriculum assai meno significativo, riguardo a competenza ed esperienza nel settore, rispetto a quello che può vantare il professor Villari. Anche per quanto concerne Forcieri, quando, cinque anni fa, Pag. 53la Commissione si è espressa per la prima volta sulla sua proposta di nomina a presidente dell'Autorità portuale di La Spezia, si potevano sicuramente sollevare obiezioni analoghe e ancor più giustificate sulla competenza tecnica nel settore. A distanza di cinque anni, invece, è possibile verificare che Forcieri ha svolto bene l'incarico che è stato a lui affidato, come si riserva di precisare nel dibattito sull'altra proposta di nomina. Più in generale, anche sulla base della propria esperienza personale come Presidente della Giunta regionale della Liguria, fa presente che designazioni o nomine di persone con un curriculum in apparenza eccellente non hanno dato buoni risultati, mentre candidati dotati di esperienza politica e istituzionale, di conoscenza delle modalità con cui operano strutture pubbliche e private, di capacità relazionali, hanno spesso saputo gestire con abilità gli incarichi ad essi affidati, con risultati sicuramente positivi per l'Autorità a cui sono stati preposti. Ribadisce in ogni caso che il professor Villari possiede i requisiti di conoscenza ed esperienza richiesti dalla legge e invita tutti i membri della Commissione a valutare se è nell'interesse dell'Autorità portuale di Napoli rimanere in una situazione di commissariamento. Per tutte queste ragioni ribadisce il parere favorevole sulla proposta di nomina del Governo.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione generale sulla proposta di nomina e rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani, in cui si procederà alla votazione sulla proposta di nomina.

Proposta di nomina di Giovanni Lorenzo Forcieri a presidente dell'Autorità portuale di La Spezia.
Nomina n. 13.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.

  Mario TULLO (PD), relatore, per quanto concerne la proposta di nomina all'esame della Commissione, osserva che il curriculum di Giovanni Lorenzo Forcieri, allegato alla proposta stessa, mette in evidenza l'ampia attività svolta in ambito portuale e l'attività istituzionale volta in larga parte alla promozione di iniziative in materia infrastrutturale. Ricorda che Giovanni Lorenzo Forcieri, già Presidente dell'Autorità portuale di La Spezia dal 2009 al 2013 e attualmente nominato per sei mesi Commissario straordinario della medesima Autorità a seguito della scadenza del mandato quadriennale, fa parte del Collegio dei direttori di Medcruise, l'Associazione dei porti crocieristici del Mediterraneo, è Presidente dell'Associazione dei porti liguri, che comprende i porti di Genova, Savona e La Spezia, ed è Presidente del distretto ligure delle tecnologie marine.
  Rileva che il suo impegno nell'ambito dell'Autorità portuale di La Spezia si è contraddistinto per il forte impulso alla realizzazione del piano regolatore portuale e per l'ampia riorganizzazione dell'ente volta a garantire l'efficacia della sua attività istituzionale, anche attraverso la promozione di iniziative d'avanguardia, come ad esempio la realizzazione di attività formative on line in materia di sicurezza e la realizzazione del progetto AP Net, un sistema informativo evoluto che coinvolge tutti i soggetti della comunità portuale, volto a rendere più efficiente il sistema portuale locale e velocizzare la movimentazione delle merci. Fa presente che, in qualità di Presidente dell'Autorità portuale, ha promosso la conoscenza del porto di La Spezia nel contesto europeo, con azioni intraprese in ordine alle tematiche ambientali, allo sviluppo delle infrastrutture strategiche e all'innovazione nei settori della logistica e dei trasporti, ottenendo come risultato il riconoscimento di La Spezia come porto appartenente, con rilievo strategico, alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) per il collegamento dei mercati emergenti del Mediterraneo e del nord Africa al continente europeo, con il conseguente accesso alle fonti di finanziamento Pag. 54europee. Sottolinea che sin dal suo insediamento ha perseguito l'obiettivo di sviluppare il settore crocieristico pervenendo alla realizzazione di una nuova banchina per le navi passeggeri e triplicando la potenzialità di traffico rispetto al passato, provvedendo inoltre al completamento della progettazione definitiva del nuovo molo crociere e della nuova stazione crocieristica. Mette in evidenza, inoltre, la partecipazione del candidato a numerosi convegni in tutto il mondo, intervenendo sui temi dello shipping e della logistica e ha costruito una rete di relazioni con gli interporti del centro e del nord-est del Paese con l'obiettivo di movimentare nel porto di La Spezia il 50 per cento delle merci via ferrovia e, più in generale, di rafforzare il sistema logistico intermodale dell'Italia centro-settentrionale. Rammenta che, oltre agli incarichi e alle attività nel settore portuale, Forcieri ha rivestito l'incarico di dirigente della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa di La Spezia, seguendo le problematiche delle piccole e medie imprese del territorio, è stato sindaco di Sarzana dal 1989 al 1994, nonché senatore della Repubblica dal 1992 al 2006. Rileva che, in qualità di senatore, è stato primo firmatario di importanti proposte legislative aventi ad oggetto la promozione delle infrastrutture e che è stato, dal 2001 al 2006, presidente della delegazione bicamerale italiana dell'Assemblea parlamentare della NATO e vicepresidente della stessa Assemblea dal 2002 al 2004. Ricorda l'incarico, rivestito dal 2006 al 2008, di Sottosegretario alla difesa con numerose deleghe, tra le quali quelle per la marina militare e per i rapporti con la NATO e l'Unione europea.
  Fa presente che, in conformità con la procedura prevista dalla legge n. 84 del 1994, Forcieri è stato indicato, a mezzo di una nota congiunta dai comuni di La Spezia, Lerici e Porto Venere, come nominativo per la presidenza dell'Autorità portuale di La Spezia. Successivamente sul suo nome il Governo ha acquisito in data 26 settembre 2013 l'intesa con la Regione Liguria.
  In considerazione della rilevante conoscenza del settore e dell'esperienza maturata nell'ambito dell'Autorità portuale di La Spezia, propone, quindi, che la Commissione esprima parere favorevole sulla nomina di Forcieri a Presidente dell'Autorità portuale di La Spezia.

  Luigi DI MAIO (M5S), nel ribadire quanto esposto in relazione alla proposta di nomina precedente, osserva che anche in questo caso il curriculum non evidenzia le necessarie competenze, così come delineate dal Consiglio di Stato. Rileva che, pur trattandosi di una conferma, Lorenzo Forcieri non risulta in possesso di una laurea e la sua esperienza politica, parlamentare e di governo, risulta essersi svolta in settori del tutto estranei a quello portuale. Segnala, inoltre, che il candidato, già presidente dell'Autorità portuale di La Spezia, nella scorsa legislatura ha esercitato il mandato parlamentare dal 13 novembre 2012 al 14 marzo 2013 in totale inosservanza di quanto previsto dall'articolo 1 della legge n. 60 del 1953, laddove si prevede espressamente che «i membri del Parlamento non possono ricoprire cariche o uffici di qualsiasi specie in enti pubblici o privati, per nomina o designazione del Governo o di organi dell'Amministrazione dello Stato».
  Preannuncia quindi il parere contrario del proprio gruppo sulla proposta di nomina in esame.

  Franco BRUNO (Misto-MAIE-API) osserva che le considerazioni espresse per la nomina del presidente dell'Autorità portuale di Napoli valgano anche nel caso della nomina in esame e ribadisce il valore che l'esperienza politica dei candidati può avere per la guida di un'Autorità portuale.

  Diego DE LORENZIS (M5S) osserva che le osservazioni critiche fatte dal collega del Partito democratico riguardo al candidato all'Autorità portuale di Napoli dovrebbero essere mosse anche nei confronti del candidato all'Autorità portuale di La Spezia, la cui nomina è a suo giudizio contra legem, in quanto non rispondente al dettato Pag. 55normativo di cui all'articolo 9 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, che detta la disciplina in merito alle incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, disponendo appunto l'incompatibilità tra l'incarico amministrativo di vertice e gli incarichi in enti di diritto privato finanziati dall'amministrazione che conferisce l'incarico. Al riguardo fa presente, infatti, che Forcieri è presidente del Distretto ligure delle tecnologie marine, finanziato dalla Regione Liguria, e ritiene quindi la sua nomina a presidente dell'autorità portuale di La Spezia oltre che politicamente inopportuna, anche formalmente illegittima. Sottolinea, in ultimo, che il requisito della competenza professionale sembra essere erroneamente assorbito dall'esperienza parlamentare e dal numero di legislature nelle quali si è stati in carica.

  Sandro BIASOTTI (PdL) ribadisce che le considerazioni fatte per il professor Villari nella seduta odierna avrebbero potuto essere svolte anche per Forcieri cinque anni fa, quando è stato eletto per la prima volta presidente dell'Autorità portuale di La Spezia. Rileva che, mentre allora avrebbe potuto essere evidenziata una carenza rispetto ai requisiti previsti, dal momento che non vi era una marcata esperienza professionale del candidato, ad oggi questa carenza è stata del tutto colmata con l'esperienza professionale maturata dal candidato, che è stato per cinque anni alla guida della medesima Autorità per la quale è attualmente candidato. Invita i colleghi del Movimento 5 Stelle, che hanno espresso osservazioni critiche anche su tale nomina, ad acquisire informazioni sull'operato di Forcieri in qualità di presidente dell'autorità portuale di La Spezia, che a suo giudizio ha lavorato con professionalità e competenza e ha promosso lo sviluppo del porto, come evidenziato dal collega Tullo nella relazione. Come già segnalato riguardo alla nomina del professor Villari, sottolinea che non sempre il requisito della competenza professionale garantisce che l'incarico sia svolto nel modo migliore e che spesso una forte sensibilità politica permette una gestione migliore dell'ente, che tiene conto di elementi che possono sfuggire se si affrontano le questioni in un'ottica meramente tecnica.

  Mario TULLO (PD), relatore, nell'apprezzare l'onestà intellettuale del collega Biasotti, ricorda che la portualità in Italia ha avuto un forte sviluppo dal 1994 al 2008, ossia dal momento dell'approvazione della legge di riforma dell'ordinamento portuale e la crisi dell'economia mondiale che non ha risparmiato i porti italiani. Pur rilevando la necessità di intervenire sulla legge n. 84 del 1994, che a suo giudizio necessita di alcune profonde modifiche anche in relazione alla procedura di nomina del presidente delle autorità portuali, osserva, a tale ultimo riguardo, che il sistema della condivisione del candidato da parte degli enti locali ha sostanzialmente funzionato. Ribadisce pertanto il proprio parere favorevole sulla proposta di nomina del Governo.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione generale sulla proposta di nomina e rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani, in cui si procederà alla votazione della proposta di nomina.

  La seduta termina alle 14.15.