CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 ottobre 2013
105.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 98

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 17 ottobre 2013. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI.

  La seduta comincia alle 14.10.

Sull'ordine dei lavori

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, a causa di concomitanti impegni istituzionali del sottosegretario De Vincenti, propone di trattare il provvedimento in sede consultiva Pag. 99prima delle interrogazioni a risposta immediata.

  La Commissione concorda.

Conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
C. 1682 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite I e XI).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente e relatore, formula una proposta di parere favorevole con una condizione volta a modificare le disposizioni di cui all'articolo 11 nel senso di prevedere che l'attuazione del sistema SISTRI sia connotata, in questa fase, da caratteristiche di effettiva sperimentalità, che consentano di limitare i costi, finanziari e amministrativi, per le imprese e da una modulazione dell'apparato sanzionatorio che tenga in dovuto conto le oggettive difficoltà operative e i malfunzionamenti riscontrati. La proposta prevede altresì due osservazioni volte valutare l'opportunità di definire la fattispecie di «rifiuti pericolosi» nella quale attualmente sono ricomprese tipologie di rifiuti che non sembrano rivestire caratteristiche di reale pericolosità (ad esempio, le rese dei giornali) e di garantire che le disposizioni di cui all'articolo 12 siano effettivamente applicabili a tutti i procedimenti in corso, con caratteristiche analoghe, alla data di entrata in vigore delle disposizioni di cui alla legge di conversione del presente decreto (vedi allegato 1).

  Gianluca BENAMATI (PD) ritiene più corrispondente alle modifiche introdotte al Senato prevedere che, nell'osservazione di cui alla lettera a) della proposta di parere, si faccia riferimento alla categoria dei «rifiuti speciali pericolosi».

  Ignazio ABRIGNANI (PdL), presidente e relatore, concordando con il rilievo riformula la proposta nel senso indicato dall'onorevole Benamati.

  Davide CRIPPA (M5S), nell'esprimere innanzitutto perplessità per la decisone assunta di invertire l'ordine del giorno, ribadisce la contrarietà del suo gruppo, già ampiamente dichiarata in sede di Ufficio di presidenza, ad esaminare un provvedimento di tale complessità in tempi così ristretti. Ritiene inaccettabile l'accelerazione decisa nell'esame di tale provvedimento, anche da parte delle Commissioni competenti, mentre ritiene che ci sarebbe stato modo – e anche la necessità – di valutare meglio il complesso del provvedimento che, come ormai usuale, appare eterogeneo.
  Esprime in ogni caso una decisa riserva, in relazione all'articolo 12, circa il ruolo marginale attribuito ad ARPA Puglia nel procedimento di emanazione del decreto relativo alle modalità di costruzione delle discariche dei rifiuti disciplinato dal comma 2.
  Giudica insoddisfacenti le disposizioni relative a tutta la vicenda ILVA contenute nel provvedimento in esame, ivi comprese le soluzioni adottate in materia di poteri del commissario straordinario.
  Ricorda ai colleghi che la X Commissione è chiamata ad esprimere un parere con cognizione di causa ed in queste circostanze ciò evidentemente non è possibile trattandosi oltretutto dell'ennesimo decreto-legge omnibus dal contenuto altamente disomogeneo.
  Preannuncia quindi la presentazione di una serie di emendamenti da parte del suo gruppo direttamente in Assemblea e ribadisce l'impossibilità della Commissione ad esprimere una valutazione nel merito del provvedimento in esame.

  Raffaello VIGNALI (PdL) pur concordando con le severe valutazioni espresse dal collega Crippa in relazione all'eccessiva Pag. 100ristrettezza dei tempi concessi per l'esame del provvedimento, tempi di esame che sono decisi peraltro dalla Conferenza dei capigruppo e non certo dal nostro Ufficio di presidenza, ritiene che in ogni caso sia preferibile che la Commissione si esprima con il prescritto parere al fine di fornire le proprie valutazioni alle Commissioni di merito prima che si concluda la fase di esame degli emendamenti.

  Ignazio ABRIGNANI (PdL), presidente e relatore, intervenendo in qualità di relatore si dichiara disponibile ad accogliere eventuali integrazioni o proposte di modifica alla proposta di parere da lui formulata; in caso contrario invita i colleghi ad intervenire per le dichiarazioni di voto.

  Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo per dichiarazione di voto e condividendo il malessere espresso dal collega Crippa circa i tempi di esame del provvedimento ritiene in ogni caso che ci sia stata comunque la possibilità di esprimere alcune valutazioni critiche sul contenuto del decreto-legge in titolo; ritiene quindi opportuno che la Commissione possa esprimere il prescritto parere anche se in tempi certamente eccessivamente ristretti.
  Nel condividere in particolare la portata della condizione contenuta nella proposta di parere volta ad evitare che le imprese siano gravate da ulteriori oneri, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

  Luciano CIMMINO (SCpI), nel condividere il giudizio critico formulato negli interventi precedenti circa la difficoltà di poter esaminare un provvedimento di particolare delicatezza in tempi così limitati, ritiene comunque doveroso che la Commissione esprima il parere completando l'iter previsto in sede consultiva e preannuncia il voto favorevole sulla proposta elaborata dal relatore.

  Raffaello VIGNALI (PdL) associandosi alle dichiarazioni formulate dal collega Benamati preannuncia il voto favorevole a nome del suo gruppo.

  Luigi LACQUANITI (SEL) ritiene doveroso stigmatizzare in questa sede l'estrema difficoltà in cui ancora una volta la Commissione si trova a dover procedere nell'esame dell'ennesimo decreto-legge omnibus, sul quale è oltretutto è chiamata ad esprimere un parere in poco più di una seduta.
  Auspica che su tale delicata questione la presidenza si faccia carico di far presente nelle sedi più opportune quello che considera un legittimo disagio che denota in fondo la preoccupazione per il ruolo che sono chiamate a svolgere le Commissioni permanenti.
  Passando al merito del provvedimento, esprime quindi forti perplessità circa l'eliminazione del parere dell'ISPRA ed il ridimensionamento del ruolo dell'ARPA Puglia nel procedimento relativo alle discariche dei rifiuti come disciplinato dall'articolo 12; ribadisce quanto ha già avuto modo di sottolineare circa i limiti e le restrizioni a carico delle imprese derivanti dall'entrata in vigore del sistema di tracciabilità dei rifiuti SISTRI mentre esprime un giudizio non sfavorevole sulle disposizioni relative ai poteri del custode giudiziario dello stabilimento ILVA.
  Preannuncia, infine, il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere elaborata dal relatore.

  Stefano ALLASIA (LNA) nel ritenere che l'Ufficio di presidenza della Camera, o la Conferenza dei capigruppo, dovrà esaminare con attenzione la questione dell'adeguatezza dei tempi da destinare all'esame dei provvedimenti in Commissione, esprime un giudizio totalmente negativo sul sistema SISTRI che appare del tutto inefficace rispetto agli obiettivi che ci si era prefissi. Ritiene analogamente del tutto inadeguate le soluzioni adottate circa le problematiche derivanti dall'esercizio dei poteri da parte del commissario straordinario ILVA.
  Riconoscendo, infine, che il provvedimento affronta nel suo complesso alcune tematiche di rilievo preannuncia un voto di astensione sulla proposta di parere del relatore.

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  Marco DA VILLA (M5S) dichiara un orientamento decisamente negativo sul provvedimento nel suo complesso e sulla proposta di parere elaborata dal relatore.
  In particolare ritiene che le previste modifiche relative al sistema SISTRI ancora una volta lascino del tutto inascoltate le istanze espresse dalle associazioni di categoria e dal mondo della produzione e su tali aspetti invita a valutare il contenuto degli emendamenti presentati presso le Commissioni di merito dal suo gruppo.
  Esprime forti perplessità sulle norme relative alla vicenda degli stabilimenti ILVA e su quella che di fatto è una procedura di regolarizzazione di una discarica di rifiuti abusiva senza sapere esattamente quali rifiuti siano stati stoccati in tale sito fino ad oggi.
  Ribadisce quindi il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore come riformulata (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.40.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 17 ottobre 2013. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 14.40.

5-01235 Cani: Procedure di indagine per aiuti di stato nei confronti di Carbosulcis Spa.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
  Ricorda, inoltre, che ciascuna interrogazione può essere illustrata dal presentatore per non più di un minuto. All'illustrazione segue la risposta del Governo, per non più di tre minuti, e la replica dell'interrogante, per non più di due minuti.

  Emanuele CANI (PD), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Emanuele CANI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario De Vincenti per la risposta dettagliata. Ritiene importante che il Governo sia impegnato in un lavoro di affiancamento con la regione Sardegna in quanto molte osservazioni della Commissione europea sono motivate da una cattiva gestione da parte degli enti preposti alla gestione della miniera.

5-01233 Ferrara: Piano di rilancio industriale della Ideal Standard e continuità produttiva dello stabilimento di Orcenico (PN).

  Serena PELLEGRINO (SEL), cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Serena PELLEGRINO (SEL), replicando, ringrazia il sottosegretario per il suo impegno sulla vertenza Ideal Standard. Ricorda che la regione Friuli Venezia-Giulia ha investito 3,3 milioni sui 4,9 individuati per lo stabilimento di Orcenico, per il miglioramento degli impianti e un milione proveniente dai risparmi energetici finalizzati alla riduzione costo-prezzo. Lo Stato dovrebbe intervenire sulla riduzione del cuneo fiscale e dell'IRAP. Considera quindi inaccettabile che la proprietà persegua unicamente la logica finanziaria della chiusura dello stabilimento per trasferire la produzione fuori dall'Italia. Pag. 102Esprime soddisfazione per le assicurazioni del sottosegretario in merito alla prosecuzione degli ammortizzatori sociali. Auspica la definizione di un piano industriale serio e credibile che salvaguardi tutti e tre gli stabilimenti del gruppo Ideal Standard.

5-01234 Bombassei: Armonizzazione della normativa nazionale ed europea in materia di controllo radiometrico sulle importazioni di prodotti semilavorati metallici.

  Roberta OLIARO (SCpI), cofirmataria illustra l'interrogazione in titolo. Sottolinea che la sua interrogazione riguarda l'applicazione della direttiva Euratom 2006 in materia di controlli sui materiali ferrosi e non ferrosi. Ricorda che in Italia sono stati adottati due decreti legislativi: il primo ha previsto l'estensione dei controlli radiometrici a tutte le merci di importazione, comprendendo i semilavorati, il secondo ha fornito in via provvisoria un elenco dei semilavorati. Lamenta che la direttiva europea viene applicata in maniera molto più restrittiva in Italia rispetto agli altri Stati membri, comprendendo semilavorati di prodotti da assemblare. La conseguenza è di un danno economico pesante per le imprese importatrici e con un danno per l'erario a fronte di un minore traffico sul territorio italiano.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Roberta OLIARO (SCpI) replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Osserva che vi sono moltissimi importatori nazionali che si trovano in difficoltà perché viene attribuito al semilavorato metallico il controllo radiometrico che comporta costi, adempimenti burocratici e rallentamenti che non si verificano in altri Stati dell'Unione europea che applicano in termini non restrittivi la normativa. Ciò inevitabilmente comporta distorsioni del traffico cui auspica sia quanto prima posto rimedio.

5-01236 Vignali: Alineazione della società RetItalia Internazionale Spa.

  Raffaello VIGNALI (PdL), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Raffaello VIGNALI (PdL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto dalla risposta fornita dal rappresentante del Governo rilevando che erano state fatte promesse riguardo un possibile impiego delle professionalità facenti capo a RetItalia in relazione alla realizzazione del portale made in Italy e all'International Trade Hub Italia che non sono state mantenute. Esprime perplessità sulla scelta di non assorbire il personale all'interno del progetto dell'amministrazione digitale. Chiede come sia stato selezionato l’advisor e quanto costi all'ICE. Sollecita il sottosegretario De Vincenti ad attivarsi presso il Viceministro Calenda che si è impegnato a garantire i posti di lavoro dei dipendenti della società RetItalia Internazionale.

5-01237 Crippa: Controlli sui contatori dell'energia elettrica.

  Davide CRIPPA (M5S), illustra l'interrogazione in titolo. Sottolinea che i cosiddetti contatori intelligenti non sono soggetti a un sistema di omologazione obbligatorio e presentano un marcatura CE per China Export che assomiglia al marchio europeo. Aggiunge che vi sono in Italia un numero considerevole di questi contatori che non assicurano una corretta misurazione dei consumi di energia con ricadute anche pesanti in termini di esborsi per i cittadini.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

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  Davide CRIPPA (M5S), replicando, sottolinea la necessità di avere una tempistica più definita in merito alla regolamentazione della taratura dei contatori elettrici. Ritiene che si tratti di una priorità in linea con quanto definito nella Strategia energetica nazionale in materia di risparmio energetico, nonché ai fini della tutela dei consumatori. Sollecita pertanto il Governo ad una rapida soluzione del problema.

5-01238 Allasia: Politica industriale del Governo in settori di rilevanza strategica.

  Stefano ALLASIA (LNA), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Stefano ALLASIA (LNA), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Sottolinea che la finalità della sua interrogazione era di avere indicazioni di politica industriale in settori di rilevanza strategica che potessero essere utili a orientare le scelte delle imprese. Lamenta che la risposta ha chiaramente evidenziato l'orizzonte limitato entro cui si muove l'azione dell'Esecutivo secondo un modello che, negli ultimi anni ha portato alla chiusura di importanti aziende a partecipazione statale.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.30.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 17 ottobre 2013. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI.

  La seduta comincia alle 15.30.

Programma di utilizzo del MISE, per l'anno 2013, dell'autorizzazione di spesa, prevista dall'articolo 3 della legge 11 maggio 1999, n. 140, per lo svolgimento di studi e ricerche per la politica industriale.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del programma all'ordine del giorno.

  Giuseppe CIVATI (PD), relatore, illustra il provvedimento in titolo, avente ad oggetto il programma di utilizzo per l'anno 2013 dell'autorizzazione di spesa per lo svolgimento di studi e ricerche in materia di politica industriale, ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 140 del 1999. Tale disposizione ha autorizzato, a partire dal 1999, una spesa annuale di 6 miliardi di lire da destinarsi ad attività di studio e ricerca nei settori delle attività produttive di competenza del Ministero dell'industria (ora Ministero dello sviluppo economico). Lo stanziamento è riferito a tre fattispecie distinte per finalità o strumenti: 1) collaborazione di esperti o società specializzate mediante appositi contratti; 2) costituzione di un nucleo di esperti per la politica industriale, dotato della necessaria struttura di supporto e disciplinato con apposito decreto; 3) utilizzo di esperti di alta qualificazione per il supporto alle attività di coordinamento di progetti e programmi ad alto contenuto tecnologico di imprese italiane nei settori aeronautico e spaziale e dei prodotti elettronici e ad alta tecnologia suscettibili di impiego duale.
  Il programma oggetto di esame attiene in particolare alla prima delle fattispecie indicate.
  Sul piano procedurale, l'articolo 3 della legge n. 140 del 1999 prevede che il Ministro, prima di attuare le misure ivi previste, acquisisca il parere delle competenti Commissioni parlamentari. Come nelle precedenti occasioni, la richiesta di parere parlamentare non ha per oggetto uno schema di provvedimento, bensì un documento in cui il Ministro sottopone al parere delle competenti commissioni parlamentari un programma di massima relativo Pag. 104all'utilizzazione delle risorse stanziate dall'articolo 3, in cui si tracciano le linee d'azione che potranno essere prese in considerazione nel 2013, nonché le risorse che si ipotizza di destinare ad esse.
  Per l'anno 2013, l'entità delle risorse riconducibili alle finalità di cui al citato articolo 3 della legge n. 140 del 1999, è stabilita in 140.097 euro, iscritte nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico assegnate al centro di costo «Direzione generale per la politica industriale e la competitività» – Missione 1 «Competitività e sviluppo delle imprese» – Programma 1.1 – «Regolamentazione, incentivazione dei settori imprenditoriali, riassetti industriali, sperimentazione tecnologica» (capitolo 2234). Si tratta di un ammontare inferiore a quello stanziato per il 2012. Infatti, come si evince dalla allegata rendicontazione per l'attività svolta nel 2012, lo stanziamento per tale anno ammontava a 240.732 euro (stanziamento iniziale di 165.476,00 euro, poi integrato di ulteriori 75.271,00 euro). Tuttavia, nello stesso programma è specificato che tali disponibilità possono essere integrate con variazioni compensative a carico di risorse di carattere generale destinate ad aggiustamenti di bilancio.
  La relazione segnala, in merito all'utilizzazione delle risorse in questione, che si tratta di spesa corrente da sostenere entro l'anno di competenza e, in merito alla gestione contabile-amministrativa, che si tratta di tipologie di spesa che per loro caratteristica assicurano una gestione «per dodicesimi», in quanto si tratta di attività che si spalmano con regolarità nel corso dell'esercizio. Per tali motivi, secondo la relazione, non appare necessaria la redazione di un crono programma. La rappresentazione grafica dell'attività gestionale, infatti, risulta piattamente lineare, senza registrare significative soluzioni di continuità o «picchi» d'intervento, anche in linea con le attuali condizioni di gestione contabile-amministrativa dei capitoli di bilancio, che prescrivono un'articolazione di spesa «per dodicesimi».
  Nel rispetto dei vincoli di spesa introdotti dall'articolo 6 (in particolare i commi 1 e 2) del decreto-legge n. 78 del 2010 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), che dispongono la gratuità della partecipazione ad organi collegiali, il programma ipotizza di destinare le risorse all'attuazione delle linee programmatiche del Ministero (enunciate dal Ministro nell'audizione del 5 giugno 2013 in Commissione X alla Camera) la cui implementazione rientra nelle competenze della Direzione generale per la politica industriale e la competitività.
  Al riguardo, il programma focalizza, in particolare, i seguenti obiettivi:
   sostegno alla ricerca e all'innovazione industriale, anche attraverso l'utilizzo del Fondo per la crescita sostenibile chiamato a promuovere i progetti di ricerca strategica, il rafforzamento della struttura produttiva e la presenza internazionale delle imprese nazionali;
   integrazione delle politiche nazionali con le strategie europee nel settore manifatturiero (auto, siderurgia, cantieristica, costruzioni).

  Richiamati gli obiettivi strategici, il programma sottolinea che il filo conduttore degli interventi dovrebbe essere quello dello sviluppo sostenibile e che nello specifico le risorse del capitolo 2234 saranno orientate in particolare:
   1. alla valorizzazione e riciclo di rifiuti e materie prime secondarie (costituite da scarti di lavorazione delle materie prime oppure da materiali derivati dal recupero e dal riciclaggio dei rifiuti), con particolare riferimento alle dinamiche legate alle esportazioni «anomale» di rottami metallici, veicoli, RAEE, carta; alla fattibilità economica della valorizzazione energetica del car fluff; ai limiti al riciclo derivanti dalla normativa REACH e altre (PVC, pneumatici), e al potenziale impatto del redigendo Regolamento Europeo sul riciclo delle navi;
    2. all'individuazione di roadmap tecnologiche per i trasporti (mobilità sostenibile), con focus sui combustibili innovativi Pag. 105(GNL), sulla direttiva reti distribuzione, l'alleggerimento dei veicoli, i sistemi di infomobilità (ITS- Intelligent Transportation System);
   3. ad attività di supporto e di assistenza tecnica al settore chimico con riferimento alle sostanze pericolose previste dal regolamento europeo REACH destinando a questa linea 50.000 euro.

  Come sopra ricordato, al programma di utilizzo per l'anno 2013 è allegata, ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 140 del 1999, la rendicontazione riguardante l'utilizzo delle risorse per l'anno 2012, nella quale sono indicati i singoli impegni assunti per il capitolo 2234. A fronte di uno stanziamento iniziale di 165.476 euro, è avvenuta una integrazione con prelevamento dal capitolo 1735 di ulteriori 75.271 euro. Sono stati riassunti impegni per complessivi 240.732 euro, per le seguenti attività: supporto alle attività di assistenza tecnica previste dal regolamento europeo REACH; collaborazione per la realizzazione di studi a supporto del piano d'azione sull'industria sostenibile della Direzione Politiche industriali e competitività; sistema informativo di gestione dei dati e informazioni focalizzato sui temi di politica industriale di competenza della Direzione politiche industriali e competitività.
  Rispetto all'utilizzo delle risorse per l'anno 2012 si è già rilevata la minore entità dell'ammontare dell'autorizzazione di spesa per l'anno 2013. Per quanto riguarda il contenuto del programma per l'anno in corso, si può evidenziare la continuità rispetto all'anno precedente con riguardo alle attività di assistenza tecnica previste dal regolamento europeo REACH. Gli interventi con riguardo ai quali si registra invece un elemento innovativo attengono alla valorizzazione e riciclo dei rifiuti e materie prime seconde e quelli attinenti alla mobilità sostenibile.

  Ignazio ABRIGNANI (PdL), presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

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