CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 ottobre 2013
105.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 17 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 13.40.

DL 104/2013: Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.
C. 1574 Governo.

(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 ottobre scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che nella precedente seduta di esame il relatore si era riservato di riformulare la proposta di parere da lui già presentata, al fine di tener conto degli elementi risultanti dal dibattito.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI), relatore, riformula la propria proposta di parere (vedi allegato 1), al fine di raccogliere gli orientamenti prevalenti emersi durante l'esame del provvedimento.

  Daniele PESCO (M5S) condivide in parte la proposta di parere del relatore, come riformulata, ritenendo tuttavia opportuno che la Commissione assuma, sulle questioni legate alla copertura degli oneri recati dal decreto – legge, una posizione più netta.
  In tale prospettiva rileva come il gruppo del Movimento 5 Stelle abbia presentato una proposta di parere alternativa (vedi allegato 2), nella quale si indicano in maniera puntuale i settori nei quali realizzare risparmi di spesa necessari per sostituire le attuali modalità di copertura degli oneri derivanti dal provvedimento, contenute negli articoli 25 e 26 del decreto-legge. In particolare, la proposta di parere alternativo suggerisce di operare di Pag. 51un aumento della tassazione delle rendite finanziarie; di utilizzare le risorse non ancora impegnate attualmente esistenti negli stati di previsione del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell'economia e delle finanze; di operare tagli delle spese rimodulabili delle Amministrazioni centrali, con esclusione degli stanziamenti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca; di ridurre gli stanziamenti a favore delle scuole ed università private; di ridurre gli stanziamenti e la presenza dei militari italiani per missioni all'estero.

  Giovanni PAGLIA (SEL), pur riconoscendo che la proposta di parere va nella giusta direzione, indicata dagli interventi svolti nel corso della precedente seduta di esame del provvedimento, dichiara il proprio voto di astensione sulla predetta proposta, in particolare in quanto non condivide l'idea, in essa espressa, che si debba comunque escludere il ricorso allo strumento tributario per la copertura di provvedimenti onerosi. Esprime invece una valutazione positiva sulla proposta di parere alternativa presentata dal gruppo M5S.

  Marco CAUSI (PD) rileva come la proposta di parere del relatore, come riformulata, risulti congrua rispetto agli obiettivi del decreto-legge e sia orientata nella direzione, auspicata da tutti i gruppi di maggioranza, di sostituire le modalità di copertura indicate dagli articoli 25 e 26, dichiarando pertanto su di essa il voto favorevole del proprio gruppo.
  Per quanto riguarda invece la proposta di parere alternativa presentata dal M5S, rileva come essa proponga coperture alternative di ammontare assolutamente sovrabbondante rispetto agli oneri finanziari determinati dal provvedimento, ritenendo pertanto che gli interventi prospettati dalla predetta proposta, pur ispirati dall'intento, lodevole, di una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica, dovrebbero essere valutati in modo più approfondito ed in una prospettiva più vasta.
  Rileva quindi come presso la Commissione Cultura, che sta esaminando in sede referente il provvedimento, nonché in seno al Governo, si sia opportunamente aperto un dibattito circa l'opportunità di rivedere le norme di copertura di cui agli articoli 25 e 26, anche utilizzando gli spunti forniti da alcune proposte emendative, tra le quali segnala, in particolare, gli emendamenti 25.1 e 26.1. In tale contesto ritiene che il parere espresso dalla Commissione finanze potrà certamente facilitare tale processo di modifica del decreto-legge, eliminando taluni aspetti problematici del testo.

  Filippo BUSIN (LNA) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, come riformulata, mentre esprime una valutazione contraria sulla proposta di parere alternativa presentata dal gruppo M5S, rilevando come quest'ultima proponga alcune riduzioni di spesa che non appaiono in alcun modo condivisibili, quali, in particolare, il taglio agli stanziamenti in favore delle scuole e delle università private. Segnala, infatti, sotto quest'ultimo profilo, come, molto spesso, nel settore dell'educazione e dell'istruzione i privati suppliscano opportunamente alle carenze del settore pubblico.

  Girolamo PISANO (M5S), nell'evidenziare come il provvedimento favorisca, molto opportunamente, interventi straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica, nonché per la costruzione di nuovi edifici scolastici, sottolinea l'opportunità di aumentare i contributi pluriennali previsti dall'articolo 10, attualmente nella misura di 40 milioni di euro, per i mutui trentennali contratti dalle regioni per la realizzazione dei programmi di edilizia scolastica, reputando opportuno utilizzare a tal fine anche le risorse inutilizzate presenti nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.

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  Daniele CAPEZZONE, presidente, si associa alle considerazioni, svolte dal deputato Causi, concernenti la proposta di parere alternativa presentata dal gruppo M5S, rilevando come, al di là delle rispettive valutazioni di merito, che lo vedono personalmente contrario a ridurre i finanziamenti in favore delle scuole private, sussista un sproporzione tra le modalità di copertura suggerite nella proposta di parere alternativa e gli oneri determinati dal decreto-legge.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA prende atto della proposta di parere del relatore, come riformulata, la quale, del resto, raccoglie gli esiti di un dibattito, svolto in Commissione, sulle tematiche della copertura dei provvedimenti legislativi, al quale il Governo è naturalmente interessato.
  In tale contesto ribadisce come il problema di individuare fonti di copertura dei provvedimenti onerosi risulti molto complesso, e necessiti di una riflessione più approfondita. Segnala, comunque, come l'Esecutivo si stia muovendo in questo campo seguendo un metodo progressivo e un approccio prudente, ma al tempo stesso ottimistico, che tiene realisticamente conto delle ragioni di tenuta complessiva della finanza pubblica, la quale non si trova ancora in una condizione di tranquillità. In quest'ottica rileva come il dibattito parlamentare sulle coperture non consideri pienamente gli sforzi finora compiuti per riportare il rapporto tra deficit e PIL entro il limite del 3 per cento e per assicurare il margine di manovra necessario per interventi di sostegno alla ripresa economica. Non ritiene, comunque, che tale consapevolezza debba rappresentare un ostacolo rispetto alla discussione in materia, la quale risulterà certamente utile.
  Esprime invece una valutazione contraria sulla proposta di parere alternativa presentata dal gruppo M5S, sottolineando come le ipotesi di copertura alternative rispetto a quelle attualmente previste dal decreto-legge debbano risultare compatibili con il quadro finanziario nel quale il Paese ed il Governo sono chiamati a muoversi. In linea generale, evidenzia come, spesso, le proposte emendative onerose di origine parlamentare risultino coperte attraverso incrementi di accisa, richiamando quindi la necessità di tenere un atteggiamento più coerente sotto questo profilo, anche attraverso un approfondimento politico che dovrà necessariamente svilupparsi nell'ambito del prossimo esame del disegno di legge di stabilità.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che sarà ora posta in votazione la proposta di parere del relatore, come riformulata, mentre la proposta di parere alternativa formulata dai deputati Pesco ed altri sarà posta in votazione solo qualora la proposta del relatore fosse respinta.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata.

Sui lavori della Commissione.

  Marco CAUSI (PD), intervenendo sui lavori della Commissione, sottolinea l'opportunità che la Commissione affronti, in termini complessivi, il tema delle accise, anche alla luce dei prossimi sviluppi della disciplina comunitaria in materia, che interverrà, in particolare, sulle problematiche relative alla carbon tax. In quest'ottica ritiene che la Commissione dovrebbe individuare le modalità attraverso le quali approfondire tali questioni, suggerendo a tale proposito di procedere ad alcune audizioni, in vista della successiva adozione di un atto di indirizzo politico al Governo.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, condivide pienamente la proposta del deputato Causi.

  Daniele PESCO (M5S) concorda con la proposta del deputato Causi. Rileva quindi come il gruppo M5S, nel corso dell'esame in sede consultiva, appena concluso, del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 104 del 2013, abbia individuato Pag. 53una serie molto ampia di coperture finanziarie, nel convincimento che il tema dell'istruzione sia particolarmente importante per il Paese, e che sia pertanto fondamentale individuare l'ammontare più ampio possibile di risorse da destinare ad investimenti in questo campo, che appaiono particolarmente urgenti.

  Carla RUOCCO (M5S) condivide l'esigenza di affrontare in una prospettiva complessiva il tema delle coperture degli interventi legislativi onerosi, ritenendo che, in tale ottica, sia necessario affrontare in modo analitico la questione dei costi della pubblica amministrazione.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ritiene che il tema dei costi della pubblica amministrazione, sollevato dal deputato Ruocco, sia certamente interessante, ma esuli dalle competenze specifiche della Commissione Finanze, e possa pertanto essere affrontato dalla Commissione Bilancio, per quanto riguarda gli aspetti complessivi, e dalle singole Commissioni di settore, per quanto attiene ai singoli comparti della pubblica amministrazione.

  Carla RUOCCO (M5S), pur comprendendo la precisazione del Presidente, ritiene comunque che la Commissione possa affrontare gli aspetti attinenti alle sue competenze specifiche, per quanto riguarda alcuni profili di spesa riconducibili al Ministero dell'economia e delle finanze.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA dichiara la disponibilità del Governo ad approfondire la questione dei costi della pubblica amministrazione, a partire dai profili relativi al Ministero dell'economia e delle finanze.

  Marco CAUSI (PD) si dichiara favorevole alla proposta avanzata dal deputato Ruocco, evidenziando peraltro come, già in occasione del prossimo dibattito parlamentare sul disegno di legge di stabilità e del disegno di legge di bilancio, ogni Commissione sarà chiamata a fornire un contributo alla Commissione Bilancio, in relazione agli stati di previsione dei rispettivi Ministeri di riferimento, ricordando, altresì, come, in virtù della legge n. 196 del 2009, recante la nuova disciplina di contabilità e finanza pubblica, il bilancio dello Stato sia articolato in missioni e programmi, consentendo una maggiore conoscenza delle scelte allocative in relazione alle principali politiche pubbliche da perseguire, nonché una loro più agevole lettura.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ritiene che le questioni segnalate dai deputati intervenuti siano certamente meritevoli di particolare attenzione, e che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, nella prossima riunione potrà individuare le modalità procedurali più opportune per discutere tali tematiche.

  La seduta termina alle 14.10.

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