CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 ottobre 2013
105.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 29

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 17 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO.

  La seduta comincia alle 9.

DL 101/2013: Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
C. 1682 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite I e XI).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Elio Massimo PALMIZIO (PdL), relatore, osserva che la Commissione difesa è chiamata ad esprimere il parere sulle parti di competenza contenute nel decreto-legge n. 101 del 2013, finalizzato al perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nella Pubblica Amministrazione, già approvato con modifiche dal Senato e assegnato in sede referente alle Commissioni riunite affari costituzionali e lavoro.
  Rileva, quindi, che il testo, originariamente composto da tredici articoli, all'esito dell'esame presso il Senato, è stato arricchito da ulteriori disposizioni e risulta attualmente formulato in diciotto articoli. L'esame di questa Commissione si appunta sulle norme di cui agli articoli 1, 2, 7 ed 8.
  Quanto alle disposizioni dell'articolo 1, volte al contenimento delle spese delle pubbliche amministrazioni e non modificate dal Senato, rilevano ai fini delle competenze della Commissione i commi relativi alle spese per auto di servizio e quelle inerenti la spesa per studi ed incarichi di consulenza. Come già evidenziato al Senato, tali spese non dovrebbero incidere sulle esclusioni già disposte con il decreto-legge n. 95 del 2012, sulla cosiddetta spending review, e riguardanti il Dicastero della difesa. Quanto all'impatto della norma volta a contenere la spesa per studi e incarichi di consulenza, inclusa quella conferita a pubblici dipendenti, in modo tale che essa non superi l'80 per cento di quella sostenuta nel 2013, segnala che il Ministero della difesa ha già operato significativi tagli e riduzioni.
  Maggior rilievo riveste l'articolo 2, modificato al Senato e relativo al tema del personale pubblico in eccedenza. In particolare, Pag. 30rilevano i commi 1, 7, 8, 8-quinquies e 11. Il comma 1 reca disposizioni in tema di posizioni di sovrannumero negli organici delle pubbliche amministrazioni e conseguente gestione delle eccedenze ed interviene sul citato decreto-legge sulla spending review al fine di chiarire, in relazione agli effetti delle riduzioni delle dotazioni organiche, la portata di alcune disposizioni contenute nell'articolo 2 dello stesso decreto, attesa la necessità di assorbire le eccedenze di personale determinatesi a seguito del taglio delle dotazioni organiche e di tenere conto della misura che prevede lo slittamento fino al 2015 dell'applicazione dei requisiti pensionistici secondo la disciplina anteriore alla cosiddetta «riforma Fornero». Come chiarito al Senato, lo slittamento fino al 2015 dell'applicazione dei requisiti pensionistici riguarda tutto il pubblico impiego e, dunque, anche gli operatori della Difesa. Il comma 7 differisce al 31 dicembre 2013 il termine per la predisposizione di un nuovo regolamento di organizzazione, sempre ai sensi del decreto-legge sulla spending review, per l'assunzione di personale tratto tra i vincitori di concorso non ancora assunti. In tale ambito appaiono ricomprese sia le amministrazioni centrali dello Stato, sia le agenzie istituite dal decreto legislativo n. 300 del 1999, tra cui all'articolo 22 figura l'Agenzia Industrie Difesa. Peraltro, in assenza del regolamento di organizzazione, ogni Amministrazione, a decorrere dal 1o gennaio 2014, non potrà procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsiasi tipologia contrattuale. Fa inoltre presente che il termine s'intende rispettato anche solo con l'approvazione preliminare da parte del Consiglio dei ministri precisando, infine, che il Dicastero della difesa figura tra le Amministrazioni che hanno attuato il decreto-legge sulla spending review ai fini della rideterminazione degli organici avendo provveduto in tal senso con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 gennaio 2013. Il comma 8 prevede che all'esito degli interventi di riorganizzazione, le amministrazioni interessate procedano al conferimento degli incarichi dirigenziali e stabilisce alcune disposizioni di garanzia delle unità di personale dirigenziale in soprannumero. Il comma 8-quinquies, introdotto durante l'esame presso il Senato, proroga al 31 dicembre 2015 l'attuale composizione del Comitato per la verifica delle cause di servizio. Infine, il comma 11 prevede che gli enti pubblici economici – quali la Difesa Servizi SpA, sottoposta alla vigilanza del Ministero della difesa – comunichino alla Presidenza del Consiglio e al Ministero dell'economia e delle finanze il costo annuo del personale comunque utilizzato, sia di ruolo sia a contratto, per consentire di ricomprendere questi costi nella Relazione annuale sul costo del lavoro pubblico predisposta dalla Corte dei conti.
  Segnala, poi, l'articolo 3-bis, inserito nel corso dell'esame al Senato, che consente alle amministrazioni pubbliche di provvedere alla revisione, con riduzione del prezzo, dei contratti di servizio stipulati con società ed enti controllati (direttamente o indirettamente), con conseguente riduzione degli oneri contrattuali a carico della pubblica amministrazione.
  Si sofferma, quindi, sull'articolo 7, che, ai commi 3, 4 e 5, reca disposizioni in materia di commissioni sanitarie per il personale appartenente al Comparto della pubblica sicurezza e difesa prevedendo che le convenzioni già previste per l'espletamento delle attività delle predette commissioni possano essere stipulate, oltre che con altre Forze di polizia ad ordinamento civile e con il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, anche con il Ministero della difesa.
  Infine, segnala l'articolo 8, modificato dal Senato, che prevede un incremento di 1000 unità delle dotazioni organiche del personale dei Vigili del fuoco scelti in modo paritetico all'interno delle graduatorie dei volontari dei vigili del fuoco che hanno già partecipato alla procedura selettiva di cui al Decreto ministeriale n. 3747 del 27 agosto 2007 e del personale selezionato mediante l'ultimo concorso pubblico a 814 posti svoltosi tra il 2007 e il 2008. Al riguardo ritiene auspicabile che la disposizione possa coinvolgere anche i Pag. 31volontari delle Forze armate risultati idonei nel medesimo concorso pubblico per il transito nei vigili del fuoco e non ancora assunti a causa del blocco del turn over.
  Alla luce di quanto esposto formula, dunque, una proposta di parere favorevole con osservazioni che illustra (vedi allegato).

  Salvatore CICU (PdL) ritiene condivisibili le osservazioni contenute nella proposta di parere formulata dal relatore e, per tale motivo, preannuncia il voto favorevole da parte del gruppo del PdL.

  Daniele MARANTELLI (PD) valuta positivamente il lavoro svolto dal relatore e la proposta di parere che ha testé formulato, soprattutto per quanto riguarda la parte relativa all'incremento delle dotazioni organiche del personale dei Vigili del fuoco, che dovrebbe avvenire senza escludere i volontari delle Forze armate non ancora assunti a causa del blocco del turn over. Invita, peraltro, il relatore a valutare se sia possibile rendere ancora più stringente questa seconda osservazione.

  Ferdinando ALBERTI (M5S) preannuncia il voto di astensione da parte del Movimento Cinque Stelle, anche in considerazione dell'esiguità del tempo a disposizione per esaminare con la dovuta attenzione il provvedimento.

  Marco MARCOLIN (LNA), pur apprezzando lo scrupoloso lavoro svolto dal relatore ritiene che i tempi ristretti per l'esame del provvedimento non abbiano consentito di approfondire tutti gli aspetti meritevoli di attenzione. Preannuncia, pertanto, un voto di astensione.

  Elio VITO, presidente, condivide le osservazioni in merito alla ristrettezza dei tempi per l'esame del provvedimento, segnalando che la presidenza ha inteso privilegiare l'interesse della Commissione a rappresentare comunque il proprio parere alle Commissioni di merito.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 9.15.

Pag. 32