CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 ottobre 2013
104.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (XII e XIII)
COMUNICATO
Pag. 26

RISOLUZIONI

  Mercoledì 16 ottobre 2013. — Presidenza del vicepresidente della XIII Commissione, Massimo FIORIO. — Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 15.45.

7-00108 Taricco: Iniziative per verificare la compatibilità del sistema di etichettatura nutrizionale inglese con la normativa europea e per la tutela dei prodotti agroalimentari italiani.
7-00128 Binetti: Iniziative per verificare la compatibilità del sistema di etichettatura nutrizionale inglese con la normativa europea e per promuovere una corretta alimentazione a tutela della salute.
(Discussione congiunta e rinvio).

  Massimo FIORIO, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, le risoluzioni all'ordine del giorno, vertendo sulla stessa materia, saranno trattate congiuntamente.
  Così rimane stabilito.

  Mino TARICCO (PD), illustrando la risoluzione n. 7-00108, fa presente che l'iniziativa si collega alla decisione del Dipartimento della salute britannico di istituire un nuovo sistema volontario di etichettatura nutrizionale, basato su una colorazione semaforica (verde-giallo-rosso) che segnala la salubrità degli alimenti sulla base del contenuto di sale, zuccheri e grassi. Tale sistema ha creato forti preoccupazioni, poiché molti dei prodotti più rinomati del made in Italy potrebbero essere etichettati col bollino rosso, con evidenti danni economici e d'immagine.
  La risoluzione, pertanto, chiede al Governo di farsi promotore di iniziative che riguardano diversi aspetti e, in primo luogo, la verifica sulla compatibilità del sistema di etichettatura inglese con la normativa europea relativa alle indicazioni nutrizionali degli alimenti e sul rispetto da parte del Governo britannico dell'obbligo di previa notifica previsto per l'introduzione di nuove regolamentazioni in materia di etichettatura. Si chiede inoltre al Governo di attivarsi per verificare anche Pag. 27se il sistema citato non sia suscettibile di determinare ostacoli alla libera circolazione dei prodotti alimentari, in quanto orientato selettivamente rispetto a certi prodotti. Infine, si impegna il Governo a tutelare in ogni modo l'immagine e il valore economico dell’export agroalimentare dei prodotti made in Italy, evitando che i sistemi di etichettatura volontaria siano utilizzati a fini discriminatori e distorsivi del mercato nei confronti delle produzioni tipiche italiane.
  Sottolinea quindi che la risoluzione rimanda ad una riflessione di fondo sull'idea complessiva dell'alimentazione e dell'informazione dei consumatori. Ritiene infatti che sia in corso una battaglia «planetaria» tra chi immagina il futuro dell'alimentazione basato su prodotti validi per tutte le stagioni, tutte le latitudini e tutti i contesti (come i colossi dell'alimentazione globalizzata) e chi ritiene, invece, che i prodotti alimentari siano legati al territorio e debbano essere considerati nell'ambito di un modello alimentare. Da questo punto di vista, è possibile che un chilo di parmigiano contenga più grassi di un chilo di formaggio prodotto secondo criteri «globalizzati», ma l'equilibrio alimentare non si basa sulla singola scelta tra i due prodotti, ma su un insieme articolato di scelte, che comprende non solo la composizione degli alimenti, ma anche le quantità consumate e la loro combinazione complessiva.
  Da questo punto di vista, sono legittime le preoccupazioni nei confronti di meccanismi che indirizzano surrettiziamente le scelte dei consumatori al fine di condizionare l'accesso al mercato di determinati prodotti. La vicenda in esame è quindi emblematica. Invita pertanto il Governo ad esercitare un ruolo attivo in sede europea, perché un sistema di regolazione non trasparente rischia di falsare la concorrenza, a danno dei prodotti italiani.

  Paola BINETTI (SCpI), nell'illustrare la risoluzione n. 7-00128 di cui è prima firmataria, esprime piena condivisione nei confronti delle considerazioni svolte dal deputato Taricco, data anche l'analogia dei contenuti delle due risoluzioni in titolo.
  Evidenzia, quindi, oltre alle implicazioni di ordine economico che l'applicazione del sistema di etichettatura proposto dal Regno Unito comporta, sintomo, a suo avviso, di un atteggiamento aggressivo verso i prodotti provenienti da altri Paesi, gli effetti che tale sistema è in grado di produrre sull'alimentazione, che costituisce uno dei quattro fattori determinanti per la salute.
  A questo proposito, sottolinea come lo schema inglese del «semaforo», che si basa fondamentalmente sul valore nutrizionale di un alimento, non è idoneo al fine di garantire una corretta alimentazione in quanto, sotto questo profilo, occorre tenere conto anche di altri fattori come la qualità degli alimenti, nonché il modo in cui interagiscono tra di loro i vari prodotti, in quanto un'alimentazione equilibrata non si traduce certamente nel consumo di un unico prodotto.
  Rileva, pertanto, come nel caso di specie non si tratti solo di intraprendere iniziative a tutela dei prodotti made in Italy su altri mercati, bensì di farsi promotori di un atteggiamento culturale teso alla valorizzazione dell'importanza di una dieta varia ed equilibrata, a tutela della salute dei cittadini.

  Massimo FIORIO, presidente, rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.55.