CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 10 ottobre 2013
100.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 10 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 9.35.

Abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore.
C. 1154 e abb.-A Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti – Rinvio).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il Comitato dei nove della I Commissione sta valutando la presentazione di ulteriori proposte emendative, allo stato non ancora trasmesse. Rappresenta pertanto la necessità di rinviare la seduta.

  Rocco PALESE (PdL) chiede al presidente di assumere iniziative affinché i lavori delle altre Commissioni e dell'Assemblea siano adeguatamente coordinati con quelli della Commissione. A tal proposito richiama quanto accaduto nel corso dell'esame in sede referente del decreto-legge n. 102 del 2013, facendo presente che l'Assemblea, nella seduta pomeridiana del 9 ottobre 2013, ha iniziato i propri lavori senza attendere che la Commissione terminasse l'esame del predetto decreto.

  Francesco BOCCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, si riserva di riconvocare nuovamente la Commissione, Pag. 33nell'eventualità che siano trasmesse nuove proposte emendative riferite al provvedimento in esame.

  La seduta termina alle 9.40.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 10 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Stefano Fassina.

  La seduta comincia alle 13.30.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Verso un'Unione economica e monetaria autentica e approfondita. Creazione di uno strumento di convergenza e di competitività (COM(2013) 165 def.).
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Verso un'Unione economica e monetaria autentica e approfondita. Coordinamento ex ante delle grandi riforme di politica economica previste (COM(2013) 166 def.).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame delle proposte della Commissione all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 4 giugno 2013.

  Maino MARCHI (PD), relatore, illustra la proposta di documento finale, riferita alla Comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio «Verso un'Unione economica e monetaria autentica e approfondita. Creazione di uno strumento di convergenza e di competitività» (COM(2013) 165 def.) (vedi allegato 1).

  Rocco PALESE (PdL), relatore, illustra la proposta di documento finale, riferita alla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio «Verso un'Unione economica e monetaria autentica e approfondita. Coordinamento ex ante delle grandi riforme di politica economica previste» (COM(2013) 166 def.) (vedi allegato 2).

  Laura CASTELLI (M5S), nel richiamare elementi di valutazione già emersi nel corso dell'esame delle due Comunicazioni in oggetto e dell'indagine conoscitiva svolta, evidenzia come il Parlamento europeo non abbia ancora assunto una posizione definitiva sugli strumenti di solidarietà previsti all'interno del quadro dell'Unione europea, a causa delle resistenze manifestate al riguardo dalla Germania. Ritiene che questo sia un aspetto su cui avviare una riflessione. Esprime altresì perplessità rispetto ad un approccio alle politiche economiche europee impostato quasi esclusivamente sul criterio dell'austerità, le cui pesanti implicazioni in termini di costi sociali sono a tutti note, e auspica che anche su tale questione possa essere avviata una più ampia riflessione. Al riguardo, richiama l'attenzione della Commissione sulla recente sentenza con la quale la Corte costituzionale portoghese ha posto in rilievo il pregiudizio che potrebbe derivare all'esercizio di fondamentali diritti dell'individuo dall'attuazione di rigorose politiche di riequilibrio finanziario imposte dai vincoli europei, quali quelli recati dal Fiscal compact e dal Two Pack. Rispetto alla proposta di documento finale illustrata dal relatore Marchi, ritiene più corretto parlare di «cessione» piuttosto che di «condivisione» di sovranità; ciò in considerazione, da un lato, dei limitati poteri effettivamente esercitati dal Parlamento europeo e, dall'altro, dell'eccessivo attivismo della Banca centrale europea, il cui operato non tiene conto, a suo avviso, delle esigenze del controllo democratico. Con riferimento all'individuazione degli strumenti finalizzati ad una più approfondita Unione economica e monetaria, ritiene necessario realizzare l'obiettivo della condivisione dei bilanci, al fine di disporre a livello europeo di risorse comuni da destinare all'attuazione di interventi efficaci sul fronte Pag. 34delle politiche sociali e occupazionali. Auspica, infine, un maggiore coinvolgimento dei Parlamenti nazionali nella determinazione delle politiche economiche all'interno dell'Unione.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) fa presente che la proposta di documento finale relativa alla Comunicazione n. 165, nel fare riferimento alla necessità di strumenti che promuovano la «condivisione di sovranità» tra gli Stati membri dell'Unione europea, potrebbe essere invece interpretata in senso favorevole all'introduzione di forme di vera e propria «cessione di sovranità» in favore delle istituzioni della stessa Unione. Ritiene peraltro che alcune delle condizioni riportate nella suddetta proposta, segnatamente quella di cui alla lettera c), dove si fa esplicito riferimento al rischio di istituire un ulteriore strumento di natura intergovernativa, siano in contraddizione con la formulazione di un parere favorevole nel senso proposto dal relatore. Ritiene quindi che, ove si voglia dare un segnale forte alle istituzioni dell'Unione europea, la Commissione dovrebbe esprimere una valutazione non positiva della Comunicazione.

  Angelo RUGHETTI (PD) manifesta preliminarmente imbarazzo a partecipare ai lavori della Commissione, insieme ai componenti di un gruppo parlamentare che ha utilizzato, nel corso dei lavori dell'Assemblea, espressioni ingiuriose nei confronti dei colleghi. Relativamente alle Comunicazioni in esame, dichiara di condividere entrambe le proposte di documento finale formulate dai relatori. Osserva in proposito come dalle relazioni svolte si evinca un'idea di fondo relativa alla necessità di individuare meccanismi nuovi pur nel quadro delle regole vigenti. Ricorda infatti che i Trattati istitutivi dell'Unione economica e monetaria non hanno contemplato espressamente alcuna possibilità di exit strategy da parte dei paesi firmatari. Sottolinea, inoltre, la necessità di individuare nel quadro definito dai predetti trattati, oltre che nuove forme di convergenza, volte a consentire ai Paesi dell'Unione l'effettuazione di percorsi condivisi, anche efficaci strumenti di governance.

  Giulio MARCON (SEL), nell'annunciare il voto contrario dei deputati del suo gruppo sulle proposte di documento finale formulate dai relatori, osserva come gli strumenti che le due Comunicazioni mirano ad introdurre, pongano un problema di carenza di legittimità democratica delle istituzioni europee, in particolare della Commissione europea. Sottolinea altresì che l'introduzione dei predetti strumenti, che verrebbe attuata in mancanza di una politica fiscale comune tra i Paesi membri, accentuerebbe meccanismi di natura tecnocratica. Rileva, infine, che le stesse condizioni contenute nella proposta di documento finale relativa alla Comunicazione n. 165 siano formulate in modo poco netto ed incisivo.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel replicare all'intervento del collega Rughetti, sottolinea che l'Assemblea e la Commissione rappresentano due sedi diverse e che i deputati del suo gruppo hanno sempre proficuamente partecipato ai lavori della stessa Commissione, anche quando le discussioni si sono svolte in modo disordinato e convulso.

  Francesco BOCCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

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