CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 ottobre 2013
98.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 14.15.

Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2013.
Doc. LVII n. 1-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 2 ottobre 2013.

  Paolo TANCREDI (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

  Arianna SPESSOTTO (M5S) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore. Osserva infatti come il Governo, per l'ennesima volta, prometta una ripresa economica che poi non si manifesta. I dati in recupero citati nella Nota in materia di produzione industriale o di consumi non corrispondono infatti alle ultime stime dell'Istat o di Confcommercio, che non fanno minimamente presagire una ripresa.

  Liliana VENTRICELLI (PD) preannuncia il voto favorevole del PD sulla proposta di parere formulata dal relatore.

  Adriana GALGANO (SCpI) preannuncia a sua volta il voto favorevole del gruppo di Scelta Civica sulla proposta di parere del relatore.

  Annalisa PANNARALE (SEL) dichiara il voto contrario del gruppo Sinistra Ecologia e Libertà sulla proposta di parere favorevole; ricorda che la correzione fiscale operata appare superiore agli stessi indirizzi dell'Unione europea e rileva come il provvedimento in esame si ponga in piena continuità con le precedenti politiche economiche adottate.

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  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.25.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 8 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 14.25.

Proposta di regolamento del Consiglio che istituisce la Procura europea.
COM(2013)534 final.
(Parere alla II Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Michele BORDO, presidente e relatore, ricorda che la proposta di regolamento all'ordine del giorno è stata adottata sulla base delle previsioni dell'articolo 325 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, che impegna l'Unione stessa e gli Stati membri a intervenire per contrastare le frodi che ledono gli interessi finanziari dell'Unione. L'articolo 86 del medesimo Trattato prevede che, a tal fine, mediante la procedura legislativa ordinaria, si possa istituire una Procura europea «a partire da Eurojust».
  Stante la delicatezza della materia, si stabilisce che il Consiglio debba deliberare all'unanimità, previa approvazione del Parlamento europeo, ammettendosi soltanto in subordine la possibilità di ricorrere a una cooperazione rafforzata.
  La proposta di regolamento trae origine, nelle considerazioni della Commissione europea, dalla constatazione per cui il sistema vigente non tutelerebbe adeguatamente gli interessi finanziari dell'Unione. Vengono quantificati in circa 500 milioni di euro negli ultimi tre anni gli importi persi a seguito di frodi.
  La grave situazione denunciata dalla Commissione europea discende dal fatto che, attualmente, le indagini e le azioni penali in materia rientrano nella competenza esclusiva degli Stati membri. L'assenza di un'adeguata attenzione da parte di questi ultimi e le forti disomogeneità esistenti nelle legislazioni e nelle prassi amministrative dei diversi paesi produrrebbero la conseguenza di impedire un'efficace azione di contrasto alle frodi.
  D'altra parte, anche gli organismi già operativi (come Europol, Eurojust e Olaf) non sono legittimati a svolgere indagini di carattere penale.
  Venendo ai contenuti della proposta di regolamento e limitandosi ai profili che possono investire più direttamente la XIV Commissione, va evidenziato in primo luogo che all'istituzione della Procura europea, a rigore, si sarebbe dovuto procedere previa riforma di Eurojust, cosa che invece non è ancora accaduta.
  Un ulteriore profilo problematico discende dal fatto che il testo in esame non individua i reati per i quali l'istituenda Procura eserciterebbe la sua competenza, limitandosi a rinviare alla proposta di direttiva relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'UE mediante il diritto penale, il cui iter è ancora in corso. Tale rinvio può determinare una condizione di incertezza circa l'ambito materiale delle materie di competenza della Procura.
  Qualche perplessità suscitano anche le disposizioni di cui all'articolo 7, in base alle quali il regolamento interno della procura verrebbe adottato con decisione del procuratore europeo, dei suoi 4 sostituti e di 5 procuratori europei delegati scelti dal medesimo procuratore in base a un sistema di rotazione che deve tener conto della consistenza demografica e della collocazione geografica degli Stati membri.
  In forza di tale disposizione, il regolamento verrebbe dunque adottato a maggioranza semplice da un collegio costituito Pag. 180in parte in base alle preferenze del procuratore europeo il cui voto, oltre tutto, prevarrebbe in caso di parità.
  Peraltro, anche il procuratore europeo sarebbe nominato dal Consiglio a maggioranza semplice; probabilmente la delicatezza delle funzioni e l'ampiezza dei poteri che gli vengono affidati potrebbero giustificare una maggioranza qualificata.
  In base alla proposta di regolamento, tra il procuratore europeo e i procuratori delegati si instaurerebbero rapporti di natura gerarchica.
  Ulteriori puntuali disposizioni disciplinano le regole procedurali applicabili alle indagini e all'azione penale, regolando anche le ipotesi di archiviazione ovvero addirittura di compromesso mediante pagamento di una sanzione forfetaria.
  Vengono poi stabilite disposizioni in materia di garanzie procedurali applicabili, di protezione dei dati e di relazioni tra la procura e altri organismi europei, tra cui in particolare Eurojust.
  In conclusione, si può rilevare che il regolamento è pienamente condivisibile quanto agli obiettivi che deve conseguire, vista la dimensione dei fenomeni che ne sono alla base.
  Un più efficace contrasto alle frodi consentirà infatti di ottenere due vantaggi: per un verso, quello di combattere attività illegali e spesso addirittura criminali ai danni del bilancio dell'UE e, per altro verso, quello di contribuire a migliorare l'utilizzo delle risorse stanziate dall'Unione europea.
  Sul piano della traduzione concreta degli obiettivi che si intendono perseguire, il testo della proposta richiede tuttavia alcuni approfondimenti, in primo luogo da parte del Governo nazionale, allo scopo di pervenire a una disciplina che non si presti a rilievi e critiche.
  Per questo motivo, è auspicabile che, eventualmente d'intesa con la Commissione competente per il merito, si possa procedere a un numero limitato di audizioni per acquisire ulteriori informazioni e elementi di valutazione.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.50.