CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 ottobre 2013
98.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 ottobre 2013. — Presidenza del vicepresidente Ilaria CAPUA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 14.10.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2013.
Doc. LVII, n. 1-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 3 ottobre 2013.

  Umberto D'OTTAVIO (PD), relatore, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato), rilevando l'esigenza di un maggiore impegno di risorse finanziarie per realizzare gli obiettivi fissati.

  Maria MARZANA (M5S) prende atto della proposta di parere del relatore, ritenendo però necessario che siano in esso contenute alcune condizioni per esprimere un voto favorevole da parte del gruppo di cui fa parte. Innanzitutto considera indispensabile connettere la ricerca applicata, non di base, al sistema produttivo, poiché la ricerca applicata ha lo scopo di verificare la trasferibilità delle scoperte che provengono dalla ricerca di base nei diversi settori industriali. Il suo obiettivo primario non è l'avanzamento della conoscenza teorica, bensì lo sfruttamento della conoscenza teorica, acquisita attraverso la ricerca di base, a fini pratici cioè essenzialmente per lo sviluppo delle relative tecnologie e solitamente viene eseguita con finanziamenti provenienti dalle industrie interessate. Aggiunge che la ricerca di base ha invece come obiettivo primario l'avanzamento della conoscenza e la comprensione delle relazioni tra le variabili in gioco in un determinato processo. Può essere indotta dalla curiosità, dall'interesse e dall'intuito del ricercatore e viene condotta senza un particolare scopo pratico, anche se, sottolinea che i suoi risultati molto spesso hanno ricadute applicative inaspettate.
  Ritiene inoltre necessario implementare i finanziamenti alla ricerca di base, Pag. 88che non viene solitamente alimentata dall'investitore privato per gli elevati costi di avvio, i tempi e l'incertezza di sviluppi commerciali e industriali, ovvero ne risulta fortemente condizionata. È compito infatti dello Stato garantire il progresso della conoscenza e l'autonomia del ricercatore attraverso lo stanziamento di adeguate risorse. Sottolinea altresì la necessità di avviare un dibattito sulla progressione di carriera dei docenti, che sia aperto alle proposte del personale interessato e svincolato dai risultati degli alunni ai test dell'INVALSI, senza una diminuzione della già bassa retribuzione rispetto a quella dei colleghi europei. Precisa in particolare che la retribuzione dovrebbe comprendere tutti gli aspetti che caratterizzano la storia professionale del docente, ovvero anzianità di servizio e quindi esperienza, intesa come sviluppo e consolidamento delle competenze, formazione, aggiornamento e valutazione, intesa come strumento dei docenti per la progettazione, la realizzazione e la verifica degli esiti delle attività didattiche. In questo senso, ritiene quindi che non si possa prescindere dalla considerazione dei diversi contesti socio-culturali e delle diverse condizioni di partenza.

  Umberto D'OTTAVIO (PD), relatore, ritiene che la proposta di parere presentata contenga già i rilievi espressi dalla collega Marzana. Ribadisce che nel decreto-legge n. 104 del 2013, in corso di esame in Commissione, potranno essere valutate le proposte di modifica segnalate dalla collega Marzana.

  Maria MARZANA (M5S) ritiene che le condizioni proposte non siano ricomprese nella proposta presentata dal collega D'Ottavio. Preannuncia quindi, anche a nome del suo gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

  Giancarlo GIORDANO (SEL) ritiene che la proposta di parere del relatore sia furba da un certo punto di vista e sincera dall'altro. Nel primo senso, infatti, non si potrebbe votare contro la proposta di parere presentata, perché richiama il decreto-legge n. 91 del 2013, che il suo gruppo ha condiviso, sotto certi aspetti. Dall'altro, peraltro, la proposta di parere appare schietta perché riconosce che mancano le risorse necessarie per realizzare obiettivi importanti fissati dal Governo, nei settori di competenza della Commissione. Preannuncia peraltro, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere del relatore, non per un atteggiamento schizofrenico rispetto al voto espresso sul cosiddetto decreto cultura, ma per evidenziare che le risorse finanziarie destinate ai settori di competenza della Commissione sono assolutamente insufficienti. Si tratta di una carenza che ritiene debba essere assolutamente colmata.

  La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato).

Sui lavori della Commissione.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), richiamando l'episodio del video dei lavori della Commissione, girato di nascosto dai deputati del gruppo M5S, stigmatizza nuovamente quanto accaduto. Ricorda, in particolare, che il collega Rampi è assente ai lavori della Commissione, perché ancora non sono state corrette le affermazioni dei deputati del gruppo M5S; tanto meno sono state inserite in internet da questi ultimi le dichiarazioni rese nella seduta del 3 ottobre scorso dai colleghi della Commissione appartenenti ad altri gruppi, come invece richiesto dal collega Rampi. Ritiene che il grave episodio abbia interrotto il clima di fiducia e reciproca collaborazione instaurato in Commissione tra tutti i gruppi, anche su provvedimenti importanti, come per esempio quello in materia di diffamazione a mezzo stampa, sul quale è stata relatrice la collega Zampa. Ritiene quindi necessario che i deputati del gruppo M5S diano seguito alla richiesta del collega Rampi; in caso contrario, preannuncia che anch'essa non parteciperà più ai lavori della Commissione.

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  Antonio PALMIERI (PdL) sull'episodio richiamato dalla collega Malpezzi, evidenzia l'importanza di ristabilire un clima di fiducia e stima reciproca in Commissione, come finora accaduto. Evidenzia poi che nel disegno di legge di stabilità, in corso di presentazione da parte del Governo, vi sarebbe una riduzione del cinquanta per cento delle risorse assegnate agli istituti paritari. Tiene a ricordare che questi ultimi fanno parte del sistema di scuola pubblica del Paese, che non può essere assolutamente penalizzato. Preannuncia quindi che, ove il Governo non correggesse tale previsione – come si dice metaforicamente, uomo avvisato, mezzo salvato – il gruppo cui appartiene voterà contro il disegno di legge di stabilità.

  Irene MANZI (PD), tornando sull'episodio richiamato dalla collega Malpezzi, ritiene necessario pubblicizzare su internet gli interventi svolti dai colleghi nella seduta del 3 ottobre scorso. Ritiene che solo così si potrà superare la sfiducia in Commissione ingenerata dal grave comportamento tenuto dai deputati del gruppo M5S.

  Luisa BOSSA (PD) intende innanzitutto richiamare il collega Palmieri ad un linguaggio più consono, ritenendo non appropriato esprimersi, seppure metaforicamente, con frasi che ricordano gravi episodi di minacce e violenza, esistenti in alcuni zone del Paese, purtroppo come il territorio dal quale proviene e che ha amministrato per svariati anni. Circa, poi, il grave episodio del video girato di nascosto in Commissione dai deputati del gruppo M5S, rileva che le dichiarazioni espresse dalla deputata Di Benedetto nella seduta del 3 ottobre scorso, non coincidono affatto con quanto da lei comunicato alla stampa, un paio di giorni prima. Evidenzia, in particolare, che in una agenzia di stampa, si usava un registro diverso da quello manicheo utilizzato nel corso della seduta dalla deputata Di Benedetto, volto a dividere la Commissione tra cosiddetti buoni, i deputati del gruppo M5S, e il resto della Commissione – i cattivi – dall'altra. Sottolinea, poi, che non si è trattato di un gesto di disobbedienza civile, come lo ha definito la deputata Di Benedetto, abusando di un'espressione che ha caratterizzato ben altre battaglie civili promosse da leader autentici, come Gandhi. Vi è stata, tutt'al più e più semplicemente, una banale violazione regolamentare, resa peraltro ancora più odiosa dal fatto di essere carpita furtivamente, alle spalle degli altri deputati. Si sono volute imitare trasmissioni televisive, come il Grande Fratello, senza considerare che in Commissione si svolge un'attività che non ha niente a che vedere con finzioni e reality, ma è affatto autentica.

  Ilaria CAPUA, presidente, ricorda che il presidente Galan ha già dato conto del seguito che ha avuto la vicenda relativa al video girato dai deputati del gruppo M5S, avendone informato la Presidente della Camera, per le conseguenti iniziative da assumere. Nel merito della vicenda, pur comprendendo le motivazioni che possono aver spinto i deputati del gruppo M5S a compiere il gesto denunciato, ritiene che non siano state appropriate le modalità della sua realizzazione. In attesa, di quanto deciderà la Presidente della Camera e il Collegio dei deputati Questori, auspica in ogni caso che il collega Rampi riprenda a partecipare ai lavori della Commissione.

  La seduta termina alle 14.50.

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