CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 settembre 2013
88.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 97

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 24 settembre 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 13.40.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012.
C. 1572 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013.
C. 1573 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2013 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2013 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Alberto PAGANI (PD), relatore, fa presente che, come stabilito dalla legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009), il Governo, entro il mese di giugno di ciascun anno, presenta alle Pag. 98Camere il disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per l'anno in corso e il disegno di legge recante il rendiconto generale dello Stato per l'anno precedente. Rileva che il disegno di legge di assestamento espone le variazioni che si sono determinate nel corso dell'esercizio rispetto alle previsioni di entrata e di spesa iscritte nella legge di bilancio approvata entro il 31 dicembre dell'anno precedente. Il disegno di legge recante il rendiconto generale dello Stato espone i risultati, in termini di competenza (accertamenti di entrata e impegni di spesa), di cassa (incassi e pagamenti) e di residui (residui attivi per le entrate e residui passivi per le spese), relativi alla gestione del bilancio dello Stato per l'anno precedente. I disegni di legge di assestamento e di rendiconto sono esaminati congiuntamente da ciascuna Commissione permanente per le parti di propria competenza; l'esame complessivo dei due disegni di legge spetta alla Commissione bilancio.
  Segnala che, relativamente alla Commissione Trasporti, le parti di competenza devono individuarsi in primo luogo nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (tabella n. 10 del bilancio dello Stato). Avverte in via preliminare che gli importi di seguito indicati con riferimento ai disegni di legge di rendiconto e di assestamento comprendono anche le somme relative al pagamento di debiti pregressi, diversamente dagli importi ai quali farà riferimento illustrando la relazione sullo stato della spesa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che sono invece al netto delle regolazioni contabili e debitorie. Fa presente che, sulla base dei dati forniti dal rendiconto, gli impegni di spesa del Ministero per l'anno 2012, sono stati pari complessivamente a 7.897,7 milioni di euro, rispetto a previsioni definitive di spesa di 8.355 milioni di euro. Si sono pertanto registrate economie di spesa pari a 457,3 milioni di euro. I residui formatisi con riferimento alle somme impegnate nell'anno 2012 sono pari a 3.024,5 milioni di euro. Si tratta di una quota importante del totale degli impegni di spesa (circa il 38 per cento), per la quale i pagamenti non hanno avuto luogo nel 2012 e pertanto dovranno essere effettuati negli esercizi successivi. Sottolinea che sono di specifica competenza della Commissione le parti dello stato di previsione del Ministero che si riferiscono ai trasporti. Fa presente che tali parti consistono principalmente nella missione n. 13, «Diritto alla mobilità», che, per quanto concerne i programmi di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, registra impegni di spesa pari complessivamente a 2.896 milioni di euro, a fronte di previsioni definitive di 3.251,9 milioni di euro (con economie di spesa pari a 355,9 milioni di euro). Rispetto all'importo complessivo degli impegni di spesa sono stati effettuati pagamenti per 2.151,7 milioni di euro e si sono formati residui per 744,3 milioni di euro. Evidenzia che è riconducibile alla competenza in materia di trasporti anche la missione n. 7, «Ordine pubblico e sicurezza», che reca, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il programma 7.7, «Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste», affidato alle Capitanerie di porto. Il programma espone impegni di spesa pari complessivamente a 722 milioni di euro, a fronte di previsioni definitive per il 2012 di 749,5 milioni di euro (con una riduzione di 27,5 milioni di euro). I residui formatisi su questo programma ammontano a 82 milioni di euro.
  Ritiene altresì necessario considerare la missione n. 17 «Ricerca e innovazione», che comprende il programma 17.6, «Ricerca nel settore dei trasporti», il quale reca impegni di spesa per 4,25 milioni di euro, sostanzialmente coincidenti con le previsioni definitive. Anche in questo caso è assai elevato l'importo dei residui che si sono formati, che risulta pari a 4,15 milioni di euro. Per quanto la materia delle infrastrutture sia di competenza prevalente della Commissione Ambiente, ritiene opportuno segnalare, sempre con riferimento allo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nell'ambito della missione n. 14, «Infrastrutture pubbliche e logistica», il programma Pag. 9914.11, «Sistemi stradali, autostradali, ferroviari ed intermodali». Fa presente che il programma reca previsioni definitive per 1.141,7 milioni di euro, a fronte delle quali sono stati assunti impegni per 1.140,4 milioni di euro. In quest'ultima cifra, peraltro, sono computati non soltanto gli impegni effettivamente adottati, ma anche le somme stanziate per spese in conto capitale che, per quanto non impegnate alla chiusura dell'esercizio, possono essere mantenute in bilancio nell'esercizio successivo. Tali somme sono comunemente indicate con il termine di «residui di stanziamento». L'ammontare complessivo dei residui, risultante dalla somma dei residui propri (somme impegnate e non pagate) e dei residui di stanziamento, risulta di 542,7 milioni di euro. Un valore così alto, pari circa alla metà delle somme impegnate, evidenzia una scarsa capacità di spesa, in relazione a un programma che reca principalmente stanziamenti per investimenti.
  Oltre ai trasporti, osserva che l'ambito di competenza della Commissione include i settori delle telecomunicazioni e dei servizi postali. Gli stanziamenti relativi a tali settori sono allocati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico (Tabella n. 3) e, in parte, anche in quello del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2). Nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico sono compresi tre programmi della missione «Comunicazioni» (missione n. 15): si tratta del programma 15.5 «Pianificazione, regolamentazione, vigilanza e controllo delle comunicazioni elettroniche e radiodiffusione», del programma 15.7 «Regolamentazione e vigilanza nel settore postale» e del programma 15.8, «Servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione». Complessivamente tali programmi espongono stanziamenti definitivi per 227 milioni di euro, su cui sono stati assunti impegni di spesa per 223,6 milioni di euro. Si registrano pertanto economie di spesa per 3,4 milioni di euro. I residui ammontano a 92,8 milioni di euro.
  Fa presente che, sempre nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito della già citata missione n. 17 («Ricerca e innovazione») è contenuto il programma 17.18, «Innovazione tecnologica e ricerca per lo sviluppo delle comunicazioni», che reca stanziamenti definitivi per 10,5 milioni di euro e impegni di spesa per 10,3 milioni di euro. I residui in questo caso sono pari a 2,5 milioni di euro. Il quadro degli stanziamenti per i settori di competenza della Commissione è completato dalle somme iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Per quanto concerne i trasporti, segnala il programma n. 13.8, «Sostegno allo sviluppo del trasporto». Tale programma reca previsioni definitive per 5.242,5 milioni di euro, sulle quali sono stati assunti impegni di spesa per 5.241,5 milioni di euro. Anche in questo caso evidenzia l'entità dei residui, vale a dire delle somme già impegnate e rimaste da pagare in esercizi successivi, che è pari a 2.346,6 milioni di euro. Per il settore delle poste e telecomunicazioni rileva che è iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze il programma n. 15.3, «Servizi postali e telefonici», il quale reca previsioni definitive per 553 milioni di euro, sostanzialmente corrispondenti, nel loro importo, agli impegni di spesa assunti. Per quanto concerne la cassa, peraltro, soltanto una quota limitata di tali impegni si è tradotta in pagamenti, per cui sul programma si sono formati residui per 469,4 milioni di euro.
  Per quanto concerne il disegno di legge di assestamento, avverte che fornirà indicazioni sull'entità delle variazioni intervenute rispetto alle previsioni di spesa iscritte nel bilancio dello Stato per l'anno in corso, soffermandomi, anche in questo caso, sulle voci riconducibili alle competenze della Commissione. Ricorda che lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti recava, in termini di competenza, previsioni iniziali di spesa per 12.307,5 milioni di euro di cui 6.856 milioni di euro per spese di parte corrente e 5.451,5 milioni di euro per spese in conto capitale. Fa presente che gli stanziamenti di competenza sono rideterminati, Pag. 100nelle previsioni assestate, in 13.171 milioni di euro, di cui 7.075,7 milioni di euro per spese correnti e 6.095,3 milioni di euro per spese in conto capitale, con un incremento complessivo di 863,5 (di cui +219,7 milioni per spese correnti e +643,8 milioni per spese in conto capitale). I programmi relativi alla missione n. 13, «Diritto alla mobilità», registrano un incremento degli stanziamenti di spesa da 7.383,2 milioni euro a 7.747,5 milioni di euro. Al riguardo merita segnalare che gli stanziamenti di spesa per la suddetta missione registrano un notevole incremento rispetto alle previsioni definitive per il 2012, che, come ho indicato nell'illustrazione dei dati del rendiconto, ammontano a 3.251,9 milioni di euro. L'incremento è dovuto principalmente ai maggiori importi iscritti nel programma n. 13.6, «Sviluppo e sicurezza della mobilità locale», e dipendono dall'istituzione del nuovo fondo relativo al contributo dello Stato per il finanziamento del trasporto pubblico locale. Il programma 7.7 dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, relativo, come detto, all'attività delle Capitanerie di porto, evidenzia un aumento delle previsioni di spesa da 708,3 a 734,8 milioni di euro. Il programma 17.6, relativo alla ricerca nel settore dei trasporti, non registra modifiche delle previsioni di spesa iniziali, pari a 4,25 milioni di euro. Per quanto concerne, sempre con riferimento allo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il programma 14.11, «Sistemi stradali, autostradali, ferroviari ed intermodali», rileva che le previsioni iniziali di spesa, pari a 1.031 milioni di euro, passano a 1.120 milioni di euro.
  Passando alle voci dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, sottolinea che i programmi compresi nella missione n. 15, «Comunicazioni», complessivamente evidenziano un consistente aumento delle previsioni di spesa, che da 175,7 milioni di euro salgono a 344 milioni di euro. L'aumento delle previsioni riguarda in particolare il programma 15.8, «Servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione», e interessa principalmente le spese per investimenti. Il programma 17.18 del Ministero dello sviluppo economico, che ha per oggetto l'innovazione e la ricerca nel settore delle comunicazioni, registra previsioni assestate pari a 9,5 milioni di euro, a fronte di previsioni iniziali pari a 8,8 milioni di euro.
  Passando, infine, al Ministero dell'economia e delle finanze, segnala che il programma 13.8, «Sostegno allo sviluppo del trasporto», espone previsioni di spesa assestate pari a 6.159,7 milioni di euro, in confronto con 6.100,2 milioni di euro di previsioni iniziali. Anche per questo programma è rilevante l'incremento degli stanziamenti di spesa rispetto ai dati del rendiconto 2012, che indicavano, per l'anno passato, previsioni definitive pari a 5.242,5 milioni di euro. Il programma 15.3, «Servizi postali e telefonici», non presenta variazioni delle previsioni iniziali di spesa per l'anno in corso, pari a 556 milioni di euro.
  In conclusione, propone di riferire in senso favorevole sia sul disegno di legge di rendiconto, sia sul disegno di legge di assestamento.

  Michele Pompeo META, presidente, data la complessità dei provvedimenti in esame, come emerge anche dalla relazione introduttiva, al fine di permettere i necessari approfondimenti, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani.

  La seduta termina alle 14.

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Martedì 24 settembre 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 14.

Relazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa – anno 2012.
Doc. CLXIV, n. 6.
(Esame ai sensi dell'articolo 124, comma 2, del Regolamento e rinvio).

Pag. 101

  La Commissione inizia l'esame del documento in oggetto.

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che, analogamente alle altre Commissioni permanenti, la Commissione procederà all'esame della relazione sullo stato della spesa, l'efficacia dell'allocazione delle risorse e il grado di efficienza dell'azione amministrativa predisposta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e trasmessa alle Camere ai sensi dell'articolo 3, comma 68, della legge finanziaria 2008 (legge n. 244 del 2007). In ragione della materia, l'esame è svolto contestualmente con quello dei disegni di legge di rendiconto e assestamento e si concluderà con l'approvazione di una relazione della Commissione. La relazione della Commissione sarà allegata alla relazione sui due disegni di legge.

  Alberto PAGANI (PD), relatore, passando all'analisi della Relazione sullo stato della spesa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ribadisce, come già ricordato dal presidente, che, unitamente ai disegni di legge di rendiconto 2012 e di assestamento 2013, la Commissione è chiamata ad esaminare anche, per la prima volta, la relazione sullo stato della spesa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  Ricorda che l'esame della relazione è stato sollecitato dal presidente della V Commissione Bilancio con una lettera inviata, prima della sospensione estiva dei lavori parlamentari, alla Presidente della Camera e ai presidenti di Commissione ed è finalizzato a sviluppare quella che è stata definita la «spending review parlamentare». Fa presente che si tratterebbe, infatti, di svolgere, a partire dall'esame della relazione, presso ciascuna Commissione permanente, un'analisi, in termini di efficacia e di efficienza della spesa e di valutazione delle politiche pubbliche, dei programmi di spesa di competenza di ciascuna Commissione. Ciò al fine di valutare l'elenco e le finalità sottese ai programmi di competenza, le leggi di autorizzazione di spesa e le altre informazioni necessarie a consentire l'avvio di un'attività di riordino legislativo e finanziario. L'articolo 3, comma 68, della legge finanziaria 2008 prevede, infatti, che la relazione sia trasmessa alle Camere entro il 15 giugno di ciascun anno. Le relazioni sono chiamate ad indicare lo stato di attuazione delle direttive annuali del Ministro per la programmazione e la definizione degli obiettivi delle unità dirigenziali di primo livello; gli adeguamenti normativi e amministrativi ritenuti opportuni, con particolare riguardo alla soppressione o all'accorpamento delle strutture svolgenti funzioni coincidenti, analoghe, complementari o divenute obsolete; le misure ritenute necessarie ai fini dell'adeguamento e della progressiva razionalizzazione delle strutture e delle funzioni amministrative nonché della base normativa in relazione alla nuova struttura del bilancio per missioni e per programmi.
  Ai fini dell'esame che la Commissione è chiamata a svolgere sottolinea che assumono particolare rilievo le priorità politiche dell'azione del Ministero indicate nella relazione. Queste sono: 1. Sviluppo delle infrastrutture e delle grandi opere; 2. Incremento ed efficienza del sistema dei trasporti; 3. Sicurezza; 4. Ammodernamento del Ministero. A ciascuna delle finalità sono associati diversi obiettivi strategici, a ciascuno dei quali è a sua volta riferito uno o più programmi di spesa.
  In particolare, osserva che alla priorità politica 1, «Sviluppo delle infrastrutture e delle grandi opere», è collegato, con riferimento all'ambito di competenza della Commissione, l'obiettivo strategico «prosecuzione dell'attività di rilancio degli interventi prioritari in materia di infrastrutture ferroviarie» (programmi 14.11, «Sistemi stradali, ferroviari ed intermodali», e 32.3 «Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza»). Alla priorità politica 2, «Incremento ed efficienza del sistema dei trasporti», sono collegati gli obiettivi strategici «rilancio degli interventi prioritari in materia di metropolitane e di infrastrutture portuali» (programmi 13.6, «Sviluppo e sicurezza della mobilità locale», e 13.9, «Sviluppo e Pag. 102sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne») e «miglioramento dei servizi di trasporto» (programma 3.1, «Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale»). Alla priorità politica 3, «Sicurezza», sono collegati, per quanto riguarda gli aspetti di competenza della Commissione, gli obiettivi strategici «Miglioramento della sicurezza nei trasporti» (programmi 13.2, «Autotrasporto ed intermodalità», 13.5 «Sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario», e 13.6 «Sviluppo e sicurezza della mobilità locale»); «miglioramento della sicurezza del lavoro in ambito marittimo» (programma 13.9 «Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per vie d'acque interne»); «salvaguardia della vita umana in mare e sicurezza nel settore marittimo» e «controllo e vigilanza a tutela delle coste e delle sue risorse» (a entrambi gli obiettivi è collegato il programma 7.7, «Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste»). Alla priorità politica 4 è associato l'obiettivo strategico della valorizzazione delle risorse umane e il miglioramento della qualità dei processi attraverso lo sviluppo delle innovazioni tecnologiche, l'attuazione del programma triennale per la trasparenza e l'integrità e la promozione delle pari opportunità. All'obiettivo non è collegato nessuno specifico programma di spesa, poiché lo stesso è indicato come trasversale a tutti i centri di responsabilità amministrativa.
  Fa presente che, nella descrizione delle priorità politiche, sono evidenziate alcune criticità, sulle quali appare opportuna l'acquisizione di ulteriori elementi da parte del Governo. Per quanto concerne l'obiettivo strategico «prosecuzione dell'attività di rilancio degli interventi prioritari in materia di infrastrutture ferroviarie», la relazione evidenzia che, nell'ambito del monitoraggio generale effettuato sull'andamento di 20 tra i più importanti interventi su nodi, stazioni, tratti di rete ferroviaria, acquedotti e tratti della rete idrica e fognaria, si è registrata una realizzazione degli interventi «nella quasi totalità dei casi [...] minore rispetto alle previsioni; i ritardi sono principalmente da attribuire ai processi autorizzativi, alle problematiche di carattere contrattuale ed al rallentamento, causa imprevisti, nell'avanzamento dello scavo delle gallerie naturali». Osserva che questo elemento trova un riscontro nei dati di bilancio. Infatti, con riferimento al programma 14.11, «Sistemi stradali, ferroviari ed intermodali», la nota integrativa al Rendiconto 2012 evidenzia una significativa differenza tra lo stanziamento definitivo di competenza del programma (1.139,2 milioni di euro, al netto, come ho precisato, delle regolazioni debitorie e contabili) e le risorse impiegate, vale a dire la somma delle risorse pagate e di quelle effettivamente impegnate (697,1 milioni di euro), che sembra indicare una bassa capacità di spesa delle risorse stanziate. Si tratta di un elemento sul quale a suo giudizio è opportuno l'avvio di una riflessione, poiché, a fronte di richieste di aumento degli investimenti nella dotazione infrastrutturale del Paese, andrebbero approfondite le ragioni per le quali non si riescono ad impiegare le risorse a disposizione.
  Ritiene che considerazioni in parte analoghe vadano fatte, nell'ambito della priorità politica 2, «Incremento ed efficienza del sistema dei trasporti», con riferimento all'obiettivo strategico «rilancio degli interventi prioritari in materia di metropolitane e di infrastrutture portuali». Segnala che qui la relazione riporta i risultati del monitoraggio effettuato sull'attuazione degli interventi nel settore dei trasporti metropolitani a valere sugli stanziamenti della legge n. 211 del 1992 e di quello per le infrastrutture portuali (affidato alle Autorità portuali, coordinate dalle strutture ministeriali). Osserva che, per quanto concerne il primo, la relazione segnala scostamenti nello sviluppo dei processi realizzativi, rispetto alle previsioni originarie, per sei delle dieci opere monitorate, dovuti, nella maggior parte dei casi, a problematiche di carattere contrattuale. Per quanto concerne il secondo, la relazione denuncia numerosi ritardi nello stato di avanzamento dei lavori (in alcuni casi l'avanzamento è indicato come pressoché Pag. 103nullo a causa del rallentamento delle procedure di affidamento). Fa presente che, in questo caso, l'analisi della nota integrativa al Rendiconto 2012 relativa al programma 13.6 evidenzia una capacità di spesa che, se non può essere definita bassa (a fronte di uno stanziamento definitivo di competenza di 1.145,9 milioni di euro, le risorse impiegate ai sensi del consuntivo risultano pari a 744,6 milioni di euro), si rivela comunque non ancora pienamente efficiente, con circa 400 milioni di euro non utilizzati.
  Nell'ambito della priorità politica 3, «Sicurezza», con riferimento all'obiettivo miglioramento della sicurezza del lavoro in ambito marittimo, evidenzia la relazione segnala che, «da un'analisi comparativa tra gli esiti delle visite ispettive e delle analisi sui sinistri e sugli infortuni, è emersa la necessità di intensificare l'attività ispettiva per la tipologia di navi da pesca, per le quali è raccomandata la programmazione di un maggior numero di interventi nel corso del 2013.». Di conseguenza giudica opportuno che il Governo prenda in considerazione, nell'ambito della predisposizione del disegno di legge di bilancio del 2014, un aumento della dotazione del programma 13.9 che a tale obiettivo strategico è collegato.
  Segnala che, nell'ambito della medesima priorità, con riferimento all'obiettivo della salvaguardia della vita umana in mare e sicurezza nel settore, la relazione, nel quadro di una ricostruzione complessiva delle attività svolte nel corso del 2012 dal Corpo delle Capitanerie di porto, segnala che, in assenza di idonee risorse finanziarie destinate all'esercizio ed alla manutenzione ordinaria dei mezzi operativi della Guardia costiera, si è dovuto privilegiare il mantenimento in efficienza e l'esercizio dei mezzi navali più coinvolti nelle emergenze in mare, sacrificando quelli terrestri e la componente aerea, tra l'altro sottoposta ad un forzato periodo di indisponibilità, anche per sopperire ai tagli delle manovre di contenimento della spesa». Anche in questo caso invita il Governo a valutare l'opportunità, nell'ambito del disegno di legge di bilancio per il 2014, di un aumento delle dotazioni del programma 7.7, «Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste», che attiene allo svolgimento dei compiti del Corpo delle Capitanerie di porto.
  Con riferimento all'obiettivo strategico controllo e vigilanza a tutela delle coste, del mare e delle sue risorse, fa presente che la relazione segnala che, nell'ambito del programma d'azione relativo alla vigilanza demaniale (verifica del rispetto dei titoli concessori del demanio marittimo, lotta alle costruzioni abusive), valutate soprattutto le minori risorse stanziate, è stato comunque rispettato l'obiettivo prefissato di controlli da eseguire a terra (140.000 controlli). Si registra comunque una diminuzione dei controlli dai 168.760 controlli del 2011 ai 158.566 del 2012, con correlata diminuzione delle notizie di reato da 1.635 nel 2011 a 1.258 nel 2012. Anche in questo caso, quindi, invita il Governo a valutare un rifinanziamento, per tali specifiche finalità, del citato programma di spesa 7.7, che è collegato anche a questo obiettivo strategico. A fianco delle criticità evidenziate dalla relazione, effettua alcune ulteriori considerazioni che emergono dall'analisi dei dati. Fa presente che, in un numero significativo di casi, si registrano discrasie tra l'indicazione degli obiettivi strategici operata dalla relazione e quella operata nelle note integrative al Rendiconto 2012. In particolare, programmi di spesa associati ad obiettivi strategici vedono, in base alla nota integrativa, le loro risorse assegnate anche ad obiettivi non indicati come strategici; in qualche caso, la quota maggioritaria delle risorse di tali programmi di spesa appare destinata ad obiettivi non strategici.
  Giudica particolarmente interessante il caso del programma 13.2 (Autotrasporto ed intermodalità), collegato all'obiettivo strategico del miglioramento della sicurezza dei trasporti. Per questo programma, fa presente che la nota integrativa al Rendiconto 2012 indica come strategico uno solo degli obiettivi collegati al programma, al quale, peraltro, è assegnata una quota minoritaria di risorse. Si tratta Pag. 104dell'obiettivo 94 – verifiche e controlli sulla regolarità del trasporto su strada di persone e di merci, il quale reca uno stanziamento definitivo di competenza, come indicato nella legge di assestamento, di 4,6 milioni di euro (pressoché interamente impiegati). Giudica opportuno effettuare un confronto con gli altri obiettivi, che non sono indicati come strategici. L'obiettivo 93, «procedure per la pianificazione, l'erogazione di contributi ed altri interventi finanziari per l'autotrasporto, l'intermodalità e la realizzazione degli interporti», reca uno stanziamento definitivo di competenza di 89,7 milioni di euro e risorse impiegate per un valore significativamente più basso, pari a 58,7 milioni di euro; il valore ridotto delle risorse impiegate risulta in questo caso tanto più significativo in quanto lo stanziamento iniziale, che risultava pari a 443,4 milioni di euro, è stato, nel corso dell'esercizio 2012, pesantemente ridotto. L'obiettivo 95, «Attribuzione di risorse finanziarie» (funzionamento del Comitato centrale e dei comitati provinciali per l'albo degli autotrasportatori per conto terzi), reca uno stanziamento definitivo di competenza di 183,2 milioni di euro, in questo caso, al contrario, quasi interamente impiegato. Appare pertanto opportuno che vengano forniti elementi di chiarimento in ordine alle ragioni dell'attribuzione di risorse così consistenti per obiettivi non indicati come strategici.
  Giudica opportuna un'ultima annotazione con riferimento alla cosiddetta rigidità degli stanziamenti iscritti nel bilancio dello Stato. Osserva che appare prevalente, in alcuni casi significativi nell'ambito dei programmi di spesa esaminati, la quota di spese non rimodulabili (sulle quali il Parlamento non può intervenire nella sessione di bilancio) dovuta ad oneri inderogabili. Ciò appare vero ad esempio per il programma 13.6 (sviluppo e sicurezza della mobilità locale); 13.1 (sviluppo e sicurezza trasporto stradale); 13.5 (sviluppo e sicurezza trasporto ferroviario); 7.7 (sicurezza e controllo nei mari, sui porti e sulle coste). Tale dato appare introdurre un elemento di «rigidità» negli stanziamenti che potrebbe rendere difficoltose azioni di revisione della spesa.

  Michele Pompeo META, presidente, per le medesime ragioni indicate con riferimento ai disegni di legge di rendiconto e assestamento, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani.

Sull'ordine dei lavori.

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che, a seguito delle vicende verificatesi nei giorni scorsi relativamente al passaggio di grandi navi da crociera nel Canale della Giudecca a Venezia e delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio che ha annunciato un vertice con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente per adottare specifiche misure, ritiene opportuno che la Commissione, prima del vertice del Governo, inviti in audizione i rappresentanti degli enti istituzionalmente coinvolti (Presidente della Regione, Sindaco di Venezia e Presidente dell'Autorità portuale). L'audizione avrà per oggetto il passaggio delle grandi navi in prossimità della città di Venezia. Nel rinviare alle determinazioni dell'ufficio di presidenza le modalità di effettuazione dell'audizione, propone che questa abbia luogo lunedì 30 settembre alle ore 17, considerato che l'incontro degli stessi rappresentanti con il Governo è previsto per il successivo martedì 1o ottobre.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) sottolinea l'opportunità che la Commissione proceda ad un'audizione dei vertici Telecom, in relazione all'annunciata acquisizione della società da parte della società spagnola Telefonica.

Pag. 105

  Stefano QUARANTA (SEL) ritiene opportuno che la Commissione proceda anche all'audizione dei vertici dell'Alitalia in relazione alle ipotesi di ampliamento della quota di capitale detenuta da Air-France.

  Michele Pompeo META, presidente, riguardo alla richiesta di audizione dei vertici di Telecom, fa presente che essa è stata sollecitata da più parti in Assemblea e ritiene quindi opportuno attendere le determinazioni della presidente della Camera al riguardo. Quanto alla richiesta di audizione dei vertici della società Alitalia, nel condividerne le ragioni, rinvia le relative deliberazioni alle determinazioni dell'Ufficio di presidenza.

  La seduta termina alle 14.15.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

DL 102/2013: Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici.
C. 1544 Governo.

SEDE REFERENTE

Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali.
C. 730 Velo ed altri.