CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 settembre 2013
88.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 24 settembre 2013. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giuseppe Berretta.

  La seduta comincia alle 13.50.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012.
C. 1572 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013.
C. 1573 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 5: Stato di previsione del Ministero della Giustizia per l'anno finanziario 2013.

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Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2013 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazioni alla V Commissione).
(Esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la Commissione inizia, nella seduta odierna, l'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, del disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2012 e del disegno di legge recante assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2013, per le parti di competenza.
  Avverte altresì che nell'odierna seduta avrà luogo la relazione introduttiva e si avvierà il dibattito sui provvedimenti in titolo, che proseguirà per concludersi nella seduta convocata per domani. Sarà inoltre fissato il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge recante l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2013. Ricorda che l'esame dei provvedimenti si concluderà con l'approvazione di relazioni alla V Commissione e con la nomina di un relatore incaricato di riferire alla medesima Commissione.

  Franco VAZIO (PD), relatore, osserva che per quanto concerne il Rendiconto 2012 (A.C. 1572), rientra negli ambiti di competenza di questa Commissione il conto consuntivo del Ministero della giustizia per l'esercizio 2012.
  Ricorda che lo stato di previsione del Ministero della giustizia contenuto nella legge di bilancio per l'anno finanziario 2012 recava le seguenti previsioni iniziali (in milioni di euro). Per le spese correnti: 7.277,0 (competenza) e 7.290,4 (cassa); per le spese in conto capitale: 95,5 (competenza) e 98,4 (cassa); per le spese finali: 7.372,5 (competenza) e 7.388,8 (cassa).
  Con la legge di assestamento 2012 e le ulteriori variazioni per atto amministrativo intervenute nel corso dell'anno, le dotazioni iniziali di competenza sono aumentate di 665,6 mln. di euro; l'aumento delle autorizzazioni di cassa è stato, invece, di 1.023,6 mln.
  Il rendiconto del Ministero della giustizia per il 2012 reca, quindi, stanziamenti definitivi di competenza per complessivi 8.038,1 mln., con una diminuzione di circa 436 milioni (-4,6 per cento) rispetto agli stanziamenti risultanti dal rendiconto 2011 (8.474,1 mln.): la diminuzione ha riguardato sia le spese correnti, che quelle in conto capitale.
  In diminuzione sono anche gli stanziamenti definitivi di cassa, che passano dagli 8.724,1 mln del 2011 agli 8.412,4 del 2013.
  L'incidenza percentuale delle risorse per la giustizia sul bilancio dello Stato è stata nel 2012 dell'1,4 per cento.
  Dai dati disponibili risulta un aumento della capacità di spesa del Ministero della giustizia rispetto all'anno precedente. Per quanto concerne, in particolare, i residui finali totali, questi al 31 dicembre 2011 erano 989,9 mln di euro, mentre al 31 dicembre 2012 sono risultati pari a 614,1 milioni di euro: si registra, quindi, rispetto al 2011 una diminuzione dei residui finali del 37,9 per cento (-375,8 mln). I residui risultano concentrati – diversamente da quanto accade negli altri ministeri – sulle spese di parte corrente (455,8 mln rispetto ai 158,3 in conto capitale).
  Con riguardo all'analisi della spesa per centri di responsabilità va osservato che, come ad ogni esercizio, anche nel 2012 le quote più consistenti delle risorse sono state gestite dai centri «Organizzazione giudiziaria», cui sono stati assegnati stanziamenti definitivi di competenza per 3.810,4 mln, «Amministrazione penitenziaria», con uno stanziamento di 3.104,7 mln ed «Affari di giustizia» cui sono stati assegnati 889,8 mln.
  Come gli altri Ministeri, il Ministero della giustizia è stato interessato nel 2012 da interventi di spending review. La razionalizzazione della spesa operata dal decreto-legge 95/2012 (L: 135/2012) ha comportato Pag. 28per il Ministero della Giustizia, «tagli» per 71,3 mln di euro. Le citate riduzioni di spesa appaiono concentrate sul Programma «Giustizia civile e penale» (-55 mln) e sul Programma «Amministrazione penitenziaria» (-13,4 mln).
  Per quel che riguarda il Fondo Unico Giustizia, dal Rendiconto generale dello Stato 2012 (tab. 1) risulta che il totale delle risorse versate all'Entrata nel 2013 (cap. 2414) è stato pari a 162,8 milioni di euro. Di questi: 72,3 milioni di euro derivanti da sequestri; 57,2 milioni di euro derivanti da confische; 33,3 milioni di euro da altre risorse.
  Ricorda che il medesimo capitolo del rendiconto 2011 ha registrato entrate per oltre 400 milioni di euro (di cui 343 mln derivanti da sequestri; 29,7 milioni da confische e 31,8 milioni da altre risorse).
  Ricorda altresì che il legislatore ha previsto che almeno 1/3 delle risorse del Fondo sia destinato al Ministero della giustizia.
  Passando all'esame dell'Assestamento 2013 (AC 1573), fa presente che lo stato di previsione del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2013 (tabella 5) recava previsioni di competenza per un totale di 7.302,1 milioni di euro. Le previsioni relative alle autorizzazioni di cassa ammontavano complessivamente a 7.445,6 milioni di euro. La consistenza presunta dei residui al 1o gennaio 2013 era invece valutata in 566,7 mln di euro.
  Tali previsioni iniziali hanno subito variazioni nel corso dell'esercizio sia per l'incidenza di atti amministrativi intervenuti nel periodo gennaio-maggio 2013, che hanno già prodotto i loro effetti sulle poste di bilancio, sia per l'accertamento dell'effettiva consistenza dei residui passivi (pari a 614,1 mln di euro).
  Le variazioni introdotte per atto amministrativo (già introdotte in bilancio, e pertanto non soggette ad approvazione parlamentare) hanno determinato complessivamente un aumento di circa 367,5 milioni di euro delle previsioni di competenza e un aumento di 387,9 milioni di euro delle autorizzazioni di cassa. Tale aumento, deriva per la gran parte dall'incremento di 324,8 mln. di euro, sia di competenza che di cassa, per riassegnazione di entrate.
  Per quanto concerne le variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento in esame, si prevede, per lo stato di previsione del Ministero della giustizia, un aumento di 21,5 milioni di euro delle previsioni di competenza ed un aumento di 52,4 milioni di euro delle autorizzazioni di cassa. Quanto ai i residui, rispetto alla valutazione iniziale, si registra un aumento di 47,4 mln. di euro determinata soprattutto dall'aumento dei residui (+ 42 mln) del Programma «Amministrazione penitenziaria». Il volume totale dei residui previsti dopo l'assestamento ammonta dunque, come si è già accennato, a 614,1 milioni di euro.
  Per quanto riguarda la competenza, per effetto sia delle variazioni intervenute sia di quelle proposte con il disegno di legge in esame, le previsioni assestate 2013 per il Ministero della giustizia risultano pari a 7.691,1 milioni di euro (+21,4 mln rispetto alle previsioni iniziali). Le autorizzazioni di cassa assestate ammontano a 7.885,9 milioni di euro (+ 528 mln di euro rispetto alle previsioni iniziali). La massa spendibile assomma a 8.305,2 milioni di euro con una invarianza del coefficiente di realizzazione (rapporto tra autorizzazione di cassa e massa spendibile) che, come quello previsto al 1o gennaio 2013, rimane al 94 per cento anche dopo l'assestamento.
  Per quanto riguarda le risorse del Fondo Unico Giustizia, secondo le previsioni iniziali dell'entrata, queste sono pari a 145 milioni di euro; sulla base del d.d.l. di assestamento, le risorse che affluiscono al Fondo salgono a 160 milioni di euro: 100 milioni di euro derivanti da sequestri; 30 milioni di euro derivanti da confische; 30 milioni di euro da altre risorse.
  L'incidenza percentuale delle risorse per la giustizia sul bilancio dello Stato scende quindi dall'1,4 per cento (dato del 2012) all'1,3 per cento.
  Le variazioni alle dotazioni di competenza proposte con l'assestamento (+21,4 mln) – articolate per Missioni e Programmi – riguardano, in particolare, la Missione 6 (Giustizia) che registra un aumento Pag. 29della dotazione di competenza di 17,9 mln di euro. Tale variazione è imputabile ai programmi 6.1 (Amministrazione penitenziaria) e 6.2 (Giustizia civile e penale) che registrano, rispettivamente, aumenti di 9,4 e 8,5 mln di euro.
  Tra i dati di stanziamento che hanno subito un assestamento (dunque una variazione tra previsioni iniziali 2013 e previsioni assestate 2013) si segnalano, in particolare, i seguenti: le spese di mantenimento dei detenuti passano da 110,1 a 138,2 mln di euro; le spese di giustizia, ammissione al gratuito patrocinio (ed altre afferenti al cap 1360) passano da 442,8 a 477,3 mln.; le spese per intercettazioni telefoniche da 189,8 a 218,5 mln.
  Ricorda che ulteriori stanziamenti di interesse della giustizia sono contenuti negli stati di previsione di altri ministeri.
  Rientrano nello stato di previsione del Ministero dell'economia (tabella 2): le spese di funzionamento dei TAR e del Consiglio di Stato, dell'ufficio del Garante della privacy, le somme da corrispondere a titolo di equa riparazione e risarcimenti per ingiusta detenzione nonché per violazione del termine ragionevole del processo.
  Rientrano nello stato di previsione del Ministero dell'interno (tabella 8): le spese per la realizzazione e il funzionamento della banca nazionale del DNA; il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura.
  Rientrano nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture (tabella 10) le spese per la costruzione, il completamento, l'adattamento e la permuta e di edifici penitenziari. Si tratta di interventi relativi al Programma di edilizia penitenziaria (legge n. 1133/1971) che, dopo la legge finanziaria 2002 (L. 448/2001) non è stato più rifinanziato dalle successive leggi finanziarie e che affianca il cd. Piano Carceri. In relazione al Piano carceri si ricorda che le relative risorse affluiscono ad una contabilità speciale (non appostata in bilancio) presso il Commissario delegato (i fondi provengono dal Ministero della Giustizia e da quello delle Infrastrutture).
  Tenuto conto che i provvedimenti in esame evidenziano gli effetti prodotti della spending review, formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012 (C. 1572) (vedi allegato 1), nonché una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013 (C. 1573) (vedi allegato 2).

  Donatella FERRANTI, presidente, evidenzia la necessità che le risorse relative al Fondo Unico giustizia siano quanti prima assegnate, per la parte di spettanza, al Ministero della Giustizia.
  Nessun altro chiedendo di intervenire e nessuno chiedendo di iscriversi a parlare nella seduta convocata per domani, propone alla Commissione di concludere oggi stesso l'esame dei provvedimenti, ponendo direttamente in votazione le proposte formulate dal relatore. Non essendovi obiezioni, pone in votazione le proposte di relazione favorevole formulate dal relatore.
  La Commissione, con distinte votazioni, approva la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012 C. 1572), nonché la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013 (C. 1573).
  Nomina quindi l'onorevole Franco Vazio quale relatore presso la V Commissione.

Abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore.
C. 1154 Governo ed abb.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

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  Donatella FERRANTI, presidente, in sostituzione del relatore, onorevole Ermini, impossibilitato a partecipare alla seduta, illustra il contenuto del provvedimento per le parti di competenza della Commissione giustizia.
  Avverte preliminarmente che il parere della Commissione verte sul testo originario del disegno di legge, che si compone di 4 capi e 17 articoli.
  Sottolinea, quindi come la competenza della Commissione riguardi, specificamente, l'articolo 5, comma 3.
  Tale disposizione prevede la non applicabilità dell'obbligo di presentare alla Presidenza della Camera dei deputati la dichiarazione congiunta, da parte del finanziatore e del ricevente, prevista dal terzo comma dell'articolo 4 della legge n.659 del 1981, purché le erogazioni siano effettuate con mezzi di pagamento diversi dal contante che consentano di garantire la tracciabilità dell'operazione e l'esatta identità dell'autore.
  Premesso che, per tutti i pagamenti sopra i mille euro, l'articolo 49 del D.lgs. 231/2007 11, come modificato dall'articolo 12 del decreto-legge 201/2011 già pone, a partire dal 1o febbraio 2012, il divieto di utilizzo contanti, va evidenziato che il comma 3 deroga, solo per i soggetti iscritti nel registro nazionale, all'articolo 4 della legge n. 659 del 1981, non solo quanto all'obbligo di dichiarazione, ma anche quanto alla soglia dell'erogazione entro la quale non vi è obbligo di dichiarazione, che, da 5.000 euro, viene portata a 100.000 euro.
  Tuttavia, pur esclusa la dichiarazione congiunta, se le erogazioni superano nell'anno i 5 mila euro, i rappresentanti legali dei partiti che ne hanno beneficiato, devono trasmettere alla Presidenza della Camera, entro tre mesi dalla percezione, l'elenco degli erogatori con la relativa documentazione contabile.
  In mancanza, o in caso di dichiarazioni mendaci, si applica la sanzione della multa da due a sei volte l'ammontare non dichiarato e la pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici, previste per le violazioni in materia di dichiarazione congiunta ai sensi del sesto comma dell'articolo 4 della citata legge n. 659 del 1981.
  Tali finanziamenti sono soggetti ad obblighi di pubblicità, le cui modalità l'articolo 5, comma 3, quinto periodo, riserva al Presidente della Camera dei deputati.
  La formulazione della disposizione riprende quella del secondo comma dell'articolo 8 della legge n. 441 del 1982, che stabilisce disposizioni per la pubblicità della situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e di cariche direttive di alcuni enti.
  Quindi la tracciabilità dell'erogazione e l'individuabilità dell'erogatore sono considerate dall'articolo 5, comma 3, requisiti sufficienti per una semplificazione di adempimenti connessi all'erogazione.
  L'ultimo periodo del comma 3 prevede che, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro due mesi dalla data di entrata in vigore della legge, sono individuate le modalità per garantire la tracciabilità delle operazioni e l'identificazione dei soggetti di cui al primo periodo del presente comma.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) ricorda come il suo gruppo sia totalmente contrario al provvedimento in esame, poiché ritiene che il finanziamento pubblico ai partiti costituisca di per sé una truffa a danno del popolo. Ritiene, comunque, che l'eliminazione della dichiarazione congiunta sia irrazionale e crei una zona franca che favorirà i partiti nella gelosa conservazione di risorse sottratte ai cittadini.

  Franco VAZIO (PD) respinge con fermezza quanto affermato dal collega Bonafede, anche perché la dichiarazione congiunta si riferisce non al finanziamento pubblico ma ad erogazioni dei privati. Osserva come la disposizione in esame preveda meccanismi che garantiscono un adeguato livello di trasparenza e tracciabilità Pag. 31delle somme erogate, pur eliminando l'adempimento della dichiarazione congiunta, che appare una formalità inutile e irragionevole.

  Gaetano PIEPOLI (SCpI) esprime forti perplessità sull'intervento del collega Bonafede. Ricorda come il finanziamento pubblico sia un connotato comune in Europa per l'accesso alla politica e alla vita democratica, volto ad evitare che questa sia appannaggio solo dei più ricchi o anche della criminalità organizzata. Il provvedimento in esame, pur con talune contraddizioni e non costituendo certamente un intervento risolutivo, si colloca comunque nel solco di questa tradizione europea.

  Donatella FERRANTI, presidente, nel replicare al collega Bonafede, rileva come il comma 3 dell'articolo 5 preveda una forma di pubblicità diversa dalla dichiarazione congiunta, ma non per questo meno efficace.

  Arcangelo SANNICANDRO (SEL) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 14.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 24 settembre 2013.

Audizione del Direttore generale dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) della Commissione europea, Giovanni Kessler, in relazione alla Proposta di Regolamento del Consiglio che istituisce la procura europea (COM(2013)534 final).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.

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