CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 settembre 2013
85.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 19 settembre 2013. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 13.50.

Disposizioni in materia di donazione del corpo post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica.
Nuovo testo unificato C. 100 Binetti, C. 702 Grassi e C. 1250 Dorina Bianchi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 settembre 2013.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, avverte che sul nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 100 e abb. in materia di donazione del corpo post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica è pervenuto il parere favorevole della II Commissione. Le Commissioni I, V e VII devono ancora esprimere il parere di competenza. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 19 settembre 2013 — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 13.55.

Disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
Testo unificato C. 282 Causi e abb.
(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 settembre 2013.

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  Pierpaolo VARGIU, presidente, avverte che la VI Commissione (Finanze) dovrebbe concludere l'esame degli emendamenti e trasmettere alle Commissioni il testo emendato per il parere nella serata di oggi. L'esame in sede referente sarà invece concluso entro l'ora di pranzo di lunedì 23 settembre e, quindi, le altre Commissioni dovrebbero esprimere il parere di competenza al massimo entro la tarda mattinata della medesima giornata, in quanto l'inizio della discussione generale in Assemblea è previsto per lunedì 23 settembre.
  Propone, pertanto, di esprimere oggi stesso il parere sul testo unificato già all'esame della Commissione.

  Paola BINETTI (SCpI) pone l'accento sull'esigenza di prestare attenzione al fatto che non si vengano a creare contraddizioni dal punto di vista giuridico tra la disposizione di cui all'articolo 14 del provvedimento in oggetto e le norme vertenti sulle stesse materie, contenute nelle proposte di legge n. 101 e abbinate, il cui esame è stato avviato presso la Commissione affari sociali.
  Richiamando la relazione illustrativa svolta dal deputato Miotto nella seduta di ieri, ribadisce che molte disposizioni sicuramente condivisibili in materia di gioco d'azzardo sono già previste dal decreto-legge n. 158 del 2012 (cosiddetto decreto Balduzzi) fra le quali ricorda, in particolare, quelle concernenti rispettivamente: la regolamentazione e la limitazione dei messaggi pubblicitari di giochi con vincita in denaro, anche al fine di salvaguardare i minori; l'inserimento i livelli essenziali di assistenza (LEA) delle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da ludopatia, da realizzare mediante aggiornamento degli stessi LEA; la pianificazione dei punti della rete di raccolta del gioco in modo volta ad assicurare il rispetto delle distanze minime da determinati luoghi quali da istituti di istruzione, strutture sanitarie e ospedaliere, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi.
  Considerato che molte delle predette disposizioni non risultano essere state attuate, ritiene che sarebbe preferibile sollecitarne l'effettiva applicazione anziché introdurre nuove norme nelle medesime materie.
  Per quanto riguarda poi, l'istituzione di un fondo finalizzato prioritariamente al contrasto delle ludopatie, previsto al comma 2, lettera q), dell'articolo 14 del testo in esame, ricorda che nella seduta di ieri è stata sollevata la questione relativa alle modalità con cui deve avvenire il finanziamento di tale fondo, precisando che, dal suo punto di vista, l'unica cosa veramente importante è che siano individuate risorse ampie e sicure, in modo da assicurare la continuità dell'erogazione.
  Infine, con rifermento all'ultimo dei principi e criteri direttivi stabiliti dall'articolo 14, si domanda perché mai siano predisposte misure per favorire il rilancio del settore ippico, dal momento che le scommesse ippiche hanno rappresentato un tipo di gioco per molti versi pericoloso ben prima dell'avvento dei giochi in via telematica. Per tale ragione, è singolare che se ne favorisca il rilancio nel momento in cui si cerca di limitare il ricorso ai giochi con vincita in denaro. Non comprende, in particolare, la ragione per cui tale settore sia sottoposto alla vigilanza del Ministero delle risorse agricole.

  Elena CARNEVALI (PD), nel ringraziare il relatore, deputato Miotto, e condividendo molte delle considerazioni da questi svolte nella relazione introduttiva, osserva che il provvedimento sul quale la Commissione è chiamata a esprimere è un testo unificato recante una profonda e innovativa riforma del sistema fiscale, nel quale è stato introdotto l'articolo concernente i giochi pubblici, in quanto la riforma di questo settore, trattandosi di una materia per sua natura complessa, con aspetti di elevato tecnicismo e di natura fiscale, ha richiesto lo strumento della delega al Governo.
  Richiamando quanto ricordato dal deputato Cecconi, circa le numerose proposte di legge presentate in materia di gioco d'azzardo, e condividendo l'importanza di valorizzare l'attività parlamentare, ritiene Pag. 130tuttavia che, poiché presumibilmente l’iter di tali proposte sarà molto lungo, è opportuno allo stato attuale utilizzare lo strumento della delega, cercando di essere il più possibile incisivi, al fine di condizionare in modo stringente la successiva fase dell'adozione degli schemi di decreto legislativo da parte del Governo.
  Ricorda, quindi, che il suo gruppo, partendo da quest'impostazione, ha presentato numerosi emendamenti riferiti, ad esempio, alle lettera e), n) ed o) del comma 2 dell'articolo 14.
  Ritiene, pertanto, che la riforma della regolamentazione dei giochi pubblici sia una questione prioritaria, che richiede una risposta urgente a causa dell'incontrollata espansione del gioco, con tutte le ripercussioni sociali che ciò comporta, soprattutto sulle famiglie.
  Evidenzia l'importanza di mantenere le disposizioni previste dal cosiddetto decreto-legge Balduzzi, tra cui quelle concernenti l'aggiornamento dei LEA, gli avvertimenti sul rischio di dipendenza, la tutela dei minori con riferimento ai messaggi pubblicitari; così come le linee d'azione, contenute nella legge di stabilità 2011 e nel decreto interdirigenziale ivi previsto, da adottare entro il 31 dicembre 2013, attualmente all'esame della Conferenza unificata.
  Rileva, poi, che l'articolo 14 introduce una riforma della regolazione del gioco pubblico con l'obiettivo di porre rimedio allo sviluppo disordinato intervenuto negli ultimi anni ed alla disomogeneità dei trattamenti fiscali.
  Sottolinea, inoltre, che la riforma dovrebbe consentire una migliore regolamentazione del settore, la fuoriuscita delle distorsioni accumulate negli ultimi anni, la fine dell'espansione incontrollata della rete, l'approccio a questioni che si pongono in prospettiva, sia sul versante del gioco tecnologico, sia su quello comunitario, in quanto la giurisprudenza europea ha una tendenza più liberista e tende ad ostacolare l'introduzione di regolamentazioni più rigide in Italia. Non solo attraverso la delega in oggetto ci si pone, dunque, l'obiettivo di riordinare il sistema dei controlli, di introdurre nuove norme per rafforzare i criteri di trasparenza nell'affidamento delle concessioni, di razionalizzare il sistema sanzionatorio, ma anche, per quello che riguarda specificamente le competenze della Commissione affari sociali, l'esigenza di prevenire i fenomeni di gioco di azzardo patologico, di intensificare le misure per vietare l'accesso al gioco dei minori e di individuare le risorse per finanziare i servizi sanitari che si occupano del contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo patologico.
  Fa altresì presente che, in sede di espressione del parere, occorrerebbe inserire alcune condizioni ritenute fondamentali, concernenti rispettivamente: l'inserimento, tra i principi e criteri direttivi, della riduzione dell'offerta di gioco; il potenziamento delle misure di prevenzione, cura e riabilitazione; il rafforzamento dei poteri dei sindaci nella dislocazione territoriale della rete dei giochi e delle scommesse; le risorse per il fondo destinato al contrasto delle ludopatie, che a suo giudizio dovrebbe essere alimentato non solo attraverso le entrate erariali, ma anche tramite i proventi spettanti ai soggetti di tutta la filiera.

  Vanna IORI (PD) evidenzia che, nonostante l'Italia sia il Paese in cui si gioca di più e in cui vi è il numero di giocatori «a rischio» più elevato – pare, peraltro, che oltre il 40 per cento dei ragazzi siano giocatori abituali – vi è tuttavia la normativa più arretrata.
  Molti sono gli aspetti in ordine ai quali, a suo avviso, il legislatore dovrebbe intervenire, molti dei quali sono trattati dalle proposte di legge in corso di esame presso la Commissione affari sociali, individuando delle affinità tra il contenuto recato da queste ultime e alcune parti dell'articolo 14 del testo unificato in titolo, in particolare per quanto concerne le lettere q), sull'istituzione di un apposito fondo finalizzato prioritariamente al contrasto delle ludopatie, r), sul rafforzamento del monitoraggio, controllo e verifica circa il rispetto delle disposizioni vigenti in materia di divieto di pubblicità per i giochi con Pag. 131vincita in denaro, e t), previsione di maggiori forme di controllo, anche in via telematica, nel rispetto del diritto alla riservatezza e tenendo conto di adeguate soglie, sul rapporto tra giocate, identità del giocatore e vincite.
  Condividendo molte delle considerazioni svolte dal deputato Carnevali, rileva che vi sono delle problematiche, legate al capitolo più ampio del gioco d'azzardo, che vanno affrontate in via prioritaria – sia attraverso lo strumento della delega sia in via di legislazione ordinaria – e che riguardano: il monitoraggio del fenomeno del gioco d'azzardo; la regolamentazione e il potenziamento dei controlli; la predisposizione di adeguate sanzioni per evitare il pericolo costituito dall'infiltrazione di organizzazioni criminali, data la connessione che si viene a creare tra gioco compulsivo e usura.
  In generale, ritiene che lo Stato debba prestare aiuto ai soggetti affetti da dipendenza da gioco d'azzardo patologico, i quali spesso appartengono alle fasce più deboli della popolazione.

  Giulia GRILLO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva che, non avendo la Commissione di merito concluso l'esame degli emendamenti presentati al testo unificato in discussione, sarebbe opportuno, al termine del dibattito, riconvocare un'altra seduta nelle prossime giornate affinché la XII Commissione possa esprimere il parere sul testo risultante dagli emendamenti approvati.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, come già precisato all'inizio della seduta, ribadisce che la Commissione affari sociali, analogamente alle altre Commissioni competenti in sede consultiva, potrebbe procedere all'espressione del parere sul testo originario in quanto la Commissione di merito (Finanze) non ha concluso la votazione degli emendamenti e, dalle notizie acquisite negli ultimi minuti, risulta che non lo concluderà entro la giornata odierna, e, al tempo stesso, il provvedimento è calendarizzato per l'esame in Assemblea a partire da lunedì 23 settembre.

  Donata LENZI (PD) fa presente che nella scorsa legislatura, quando il gruppo che rappresenta era all'opposizione, ha portato avanti una battaglia affinché le Commissioni competenti in sede consultiva potessero esprimere i rispettivi pareri prima della conclusione dell'esame degli emendamenti, in modo da poterne concretamente condizionare l'esito. Trova singolare, quindi, che i gruppi parlamentari attualmente all'opposizione ritengano preferibile il percorso opposto.

  Giulia GRILLO (M5S) ribadisce la richiesta di esprimere il parere solo dopo che la Commissione finanze avrà inviato il testo risultante dagli emendamenti approvati.

  Andrea CECCONI (M5S), partendo dal dato per cui sull'articolo 14 presso la VI Commissione sono stati presentati oltre settanta emendamenti, anche da parte di gruppi facenti parte della maggioranza, ritiene che sia opportuno che la XII Commissione si esprima solo dopo che sarà acquisito il testo definitivo, in modo tale da valutare le modifiche apportate alla disposizione in merito alla quale è competente.

  Paola BINETTI (SCpI) osserva che la Commissione è convocata nella giornata odierna per l'espressione del parere sul provvedimento in titolo, per cui tutti i deputati interessati sono presenti.
  Diversamente, l'eventuale nuova convocazione della Commissione sarebbe incerta, in quanto non si sa quando la VI Commissione concluderà l'esame degli emendamenti né se verranno apportate modifiche all'articolo 14.
  Per tali ragioni, ritiene che sia sicuramente preferibile procedere alla deliberazione del parere nella seduta odierna.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, constatata la volontà maggioritaria orientata nel senso di addivenire all'espressione del parere nella seduta odierna, propone comunque, come soluzione di mediazione, di valutare in sede di ufficio di presidenza Pag. 132che avrà luogo al termine della seduta se e quando la Commissione potrebbe essere nuovamente convocata sul medesimo punto qualora la Commissione di merito dovesse apportare modifiche alle parti del provvedimento afferenti alla competenza della Commissione affari sociali.
  Chiede, pertanto, al relatore di procedere all'illustrazione della proposta di parere formulata.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), relatore, condividendo pienamente la soluzione prospettata dal presidente Vargiu, ritiene che sia doveroso che la Commissione esprima il proprio parere nella seduta odierna, precisando che, accanto all'attività emendativa, vi è la possibilità di orientare le Commissioni di merito attraverso i pareri, soprattutto se contenenti condizioni. A questo proposito, fa presente di aver predisposto una proposta di parere favorevole con cinque condizioni, che tengono conto dei rilievi critici emersi nel corso del dibattito di ieri, nonché degli interventi svoltisi nella seduta odierna.
  Per quanto riguarda specificamente alcune considerazioni formulate dal deputato Cecconi nella seduta di ieri, fa presente che, con riferimento al modello organizzativo, è preferibile che rimanga comunque il monopolio pubblico in quanto la liberalizzazione in questo settore sarebbe estremamente pericolosa; relativamente al significato dell'espressione «giochi pubblici», precisa che essa include senz'altro i giochi e le scommesse gestiti attraverso il regime concessorio.
  Procede, dunque, all'illustrazione della proposta di parere presentata (vedi allegato).

  Andrea CECCONI (M5S) annuncia, a nome del suo gruppo, il voto contrario alla proposta di parere presentata, pur contenendo esso cinque condizioni molto articolate e pur apprezzando il lavoro svolto dal relatore, a causa della netta contrarietà alla disposizione di cui all'articolo 14 nel suo complesso.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) osserva che tra le condizioni previste dalla proposta di parere, che recepiscono i punti di maggior criticità emersi nel corso del dibattito, è assente quella relativa alla lettera o), concernente la deflazione, anche agevolata ed accelerata, del contenzioso in materia di giochi pubblici o con lo stesso comunque connesso.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata a esprimersi in sede consultiva per quanto attiene alle sue competenze, rilevando che evidentemente ciò che afferisce alla materia del contenzioso riguarda le competenze di altre Commissioni, in primis la Giustizia.

  Gian Luigi GIGLI (SCpI), annunciando il voto favorevole del suo gruppo, esprime un ampio apprezzamento per la proposta di parere presentata dal relatore, evidenziando che la Commissione affari sociali, in ragione delle sue competenze, non avrebbe potuto fare di più, pur essendo condivisibili alcune considerazioni svolte da parte di colleghi intervenuti nella discussione che, tuttavia, riguardano la sfera di competenza di altre Commissioni.

  Eugenia ROCCELLA (PdL), condividendo i contenuti della proposta di parere presentata dal deputato Miotto, in quanto vengono recepiti, e trasformati in altrettante condizioni rivolte alla Commissione di merito, i punti di maggiore criticità connessi al testo dell'articolo 14 del testo in oggetto, annuncia il voto favorevole da parte del proprio gruppo.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore, favorevole con condizioni.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 15.05.

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AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici.
C. 1544 Governo.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 36 del 12 giugno 2013, a pagina 111, prima colonna, ottava riga, dopo le parole «Josefa Idem» aggiungere le seguenti: «, sulle linee programmatiche del Governo in materia di politiche giovanili, nonché in materia di politiche di contrasto alla violenza sulle donne».

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