CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 settembre 2013
84.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 18 settembre 2013. — Presidenza del presidente della III Commissione, Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il viceministro degli affari esteri, Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 13.50.

Sulla missione svolta a Vilnius in occasione della III Conferenza per il controllo parlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune e sulla politica di sicurezza e difesa comune (4-6 settembre 2013).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, poiché è stata richiesta l'attivazione del circuito chiuso, non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che la delegazione della Camera che ha preso parte alla Conferenza in titolo era guidata dal presidente della Commissione difesa, onorevole Elio Vito, ed era altresì composta dagli onorevoli Federica Mogherini e Claudio Fava. La predetta delegazione ha depositato una relazione sugli esiti della missione (vedi allegato).

  Elio VITO (PdL) sottolinea come la Conferenza in titolo abbia rappresentato uno snodo significativo sul piano democratico, ai fini della definizione di una politica europea di difesa e sicurezza in vista del Consiglio europeo che si terrà a dicembre. La Conferenza opera sul terreno dell'evoluzione istituzionale a livello europeo nell'esercizio dell'azione di controllo parlamentare su due politiche comuni di rilievo essenziale. Per tale ragione riveste particolare valore anche il dibattito, che è in corso, sui temi di natura procedurale e sulla definizione dell'assetto istituzionale della Conferenza stessa. Segnala, quindi, che tutta la delegazione ha contribuito validamente ai lavori della Conferenza intervenendo in ogni sua fase e contribuendo fattivamente alla stesura delle Conclusioni con la presentazione di proposte emendative. Quanto ai temi procedurali fa presente che su proposta italiana è slittata al secondo semestre del 2014, sotto la presidenza di turno dell'Italia, l'adozione delle raccomandazioni finali sul regolamento, da sottoporre poi alla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti dell'UE che, sempre sotto la presidenza italiana, si terrà nel primo semestre del Pag. 92015. In questa prospettiva, nel primo semestre del 2014 si terrà un seminario di approfondimento sui temi del regolamento. Sui temi di merito, fa presente che la crisi siriana ha contribuito a fare emergere il ruolo centrale dei Parlamenti e a promuovere da parte del Parlamento europeo una maggiore assunzione di responsabilità su tali politiche, anche in attuazione del Trattato di Lisbona. Segnala che il testo delle Conclusioni ha recepito un emendamento, anch'esso presentato dalla delegazione italiana, volto a rafforzare l'impegno dell'Unione europea e degli Stati membri sul versante dell'intervento umanitario a sostegno dei rifugiati dalla Siria. Fa presente che per la prima volta il Parlamento della Croazia ha partecipato a pieno titolo ai lavori della Conferenza, fatto che per il nostro Paese assume un significato particolare, considerato il sostegno assicurato dall'Italia durante tutto il percorso di adesione di Zagabria all'Unione europea.
  Infine, rappresenta la questione del metodo della decisione per consenso, che è proprio della Conferenza, come tema evocato nel corso dei lavori e sul quale ritiene opportuno avviare in futuro una riflessione, al di là di quanto ad oggi previsto dai Trattati o dalle prassi. Conclude, quindi, il proprio intervento sottolineando che il dovere di tutti deve essere l'impegno per un'effettiva partecipazione democratica ed un effettivo esercizio della funzione di controllo quanto più si procede sul terreno del rafforzamento delle politiche comuni.

  Federica MOGHERINI (PD), nel fare sue le parole del presidente Vito, ricorda come la Conferenza di Vilnius si sia svolta in giorni resi complicati dagli sviluppi della crisi siriana ma anche interessanti dalla concomitanza con il vertice G20 a San Pietroburgo, ferma restando purtroppo la mancanza di unitarietà delle posizioni dei partner UE. Nel riferirsi all'importanza del prossimo Consiglio europeo sulla difesa, osserva che i progressi che sarebbe possibile conseguire sul terreno dell'integrazione delle capacità militari risulterebbero vani se non si realizzasse al contempo una politica estera comune. Lamenta peraltro le difficoltà strutturali che ancora persistono nella cooperazione NATO-UE soprattutto sul piano del dialogo politico, richiamando l'intervento a Vilnius del Segretario generale dell'Alleanza atlantica, Rasmussen. Auspica al riguardo che il tema possa essere sviluppato dal Parlamento italiano, anche in vista del semestre di presidenza dell'UE. Conclude augurandosi la manifestazione di una piena volontà politica europea volta a superare l'attuale stallo, ancor più grave per il fatto che gli obiettivi sembrano poter pervenire ad una concreta realizzazione solo che lo si volesse.

  Claudio FAVA (SEL), nell'associarsi alle considerazioni del presidente Vito e della collega Mogherini, sottolinea come la Conferenza di Vilnius abbia contribuito a rafforzare la centralità della dimensione parlamentare della politica estera e di sicurezza secondo una dinamica che è stata accelerata dagli sviluppi della crisi siriana ed è stata riconosciuta dallo stesso Alto Rappresentante, baronessa Ashton. Osserva invece criticamente come l'UE non sia ancora riuscita a maturare la sua autorevolezza soprattutto sul piano della prevenzione dei conflitti, per cui non è percepita come un attore decisivo. Denuncia a tale proposito il fallimento delle speranze che proprio l'istituzione dell'Alto Rappresentante aveva suscitato con il Trattato di Lisbona, facendo presente come si tratti di un problema ancora irrisolto.

  Salvatore CICU (PdL) concorda con i colleghi intervenuti rilevando come spesso la centralità dei Parlamenti si riveli una formula retorica, a fronte del ritardo con cui, soprattutto in Italia, il Parlamento interagisce con le altre istituzioni nell'assunzione delle maggiori decisioni di politica estera e di difesa. Nel nostro Paese sussiste una difficoltà specifica a tal riguardo, connessa al particolare rapporto che lega il Parlamento al Governo e che impedisce l'attivazione di meccanismi efficaci Pag. 10per la preparazione della decisione politica. Ritenendo che in questo caso vi siano gli elementi per l'esercizio di un'azione più dinamica ed incisiva nei confronti dell'Esecutivo, segnala l'opportunità di avviare sin da ora un coordinamento anche tra i due rami del Parlamento, oltre che tra queste due Commissioni, in vista del Consiglio europeo di dicembre.

  Il viceministro Marta DASSÙ esprime il vivo apprezzamento del Governo per il contributo che il Parlamento sta dando alla dimensione parlamentare europea del controllo sulla politica estera e di sicurezza, rilevando che i contenuti emersi saranno certamente utili alla presidenza di turno dell'UE che l'Italia eserciterà nel secondo semestre del prossimo anno.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, dichiara concluse le comunicazioni in titolo.

  La seduta termina alle 14.10.

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