CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 10 settembre 2013
78.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Martedì 10 settembre 2013. — Presidenza del vicepresidente della X Commissione, Ignazio ABRIGNANI.

  La seduta comincia alle 13.20.

7-00023 Benamati: Completamento della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi e del processo di smantellamento degli impianti nucleari.
(Discussione e rinvio).

  Gianluca BENAMATI (PD) illustra la risoluzione in titolo che pone con urgenza il problema dello smaltimento definitivo dei rifiuti radioattivi prodotti in Italia e stoccati in depositi temporanei. Sottolinea altresì la necessità di completare il programma di decommissioning delle centrali nucleari chiuse a seguito del referendum del 1987.
  Occorre più in generale affrontare la questione dell'adeguatezza del sistema regolatorio e normativo vigente e a tal fine l'atto di indirizzo a sua firma impegna il Governo a porre in atto tutte le azioni di propria competenza, con particolare riferimento all'ottimizzazione del quadro di riferimento relativo agli aspetti procedurali, agli iter autorizzativi per garantire il completamento della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, anche prevedendo la promozione di attività di ricerca su forme avanzate di trattamento delle scorie ad alta radiotossicità, nonché ad attuare, in tempi certi, il processo di smantellamento degli impianti nucleari che si trovano sul territorio nazionale.
  Al fine di compiere gli opportuni approfondimenti sulla materia in esame, propone alle Commissioni di procedere ad un breve ciclo di audizioni dei principali soggetti coinvolti nelle attività di messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi e di smantellamento delle centrali nucleari, indicando Pag. 19sin d'ora SoGIN, ENEA, ISPRA, la Direzione Generale Energia della Commissione europea, AnsaldoEnergia e Nucleco. Riterrebbe infine opportuno audire per le sue elevate competenze in materia il senatore a vita, prof. Carlo Rubbia.

  Alessandro BRATTI (PD) esprime apprezzamento per i contenuti e le finalità della risoluzione in discussione. Segnala, peraltro, che sul finire della XVI legislatura, la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse alla gestione del ciclo dei rifiuti ha approvato una specifica relazione sulla gestione dei rifiuti radioattivi in Italia, nella quale sono stati affrontati in modo approfondito ed esaustivo tutte le maggiori problematiche, da quelle relative alla messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi conservati nei depositi temporanei, a quelle relative al corretto ed efficace svolgimento delle attività di decommissioning degli impianti nucleari, fino a quelle, più specifiche, relative, ad esempio, alla reimportazione dei rifiuti radioattivi a suo tempo inviati all'estero per essere riprocessati. Propone, pertanto, che le Commissioni acquisiscano la citata relazione e la pongano a disposizione di tutti i deputati, considerandola come una esauriente base conoscitiva per il prosieguo della discussione dell'atto di indirizzo in titolo.

  Mirko BUSTO (M5S) si associa, anzitutto, alla richiesta avanzata dal collega Bratti. Esprime, inoltre, una forte preoccupazione per l'attuale stato delle attività di decommissioning degli impianti nucleari e sulle forti criticità rappresentate in modo appropriato nella risoluzione in esame. Conclude, segnalando, a nome del gruppo M5S, l'esigenza di rafforzare il dispositivo della risoluzione stessa, in modo da rendere più stringenti gli impegni della SOGIN e più incisiva l'attività di controllo e di vigilanza dei ministeri competenti.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00034 Mariastella Bianchi: Sospensione delle autorizzazioni per nuove attività di prospezione e coltivazione di giacimenti petroliferi e modifica della normativa sulla materia.
(Discussione e rinvio)

  Mariastella BIANCHI (PD) illustra la risoluzione in titolo, sottolineando l'importanza del dispositivo con cui si chiede al Governo di assumere una coerente e articolata serie di impegni, dalla sospensione di ogni forma di autorizzazione per nuove attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi nell'Adriatico, all'assunzione di iniziative normative dirette ad estendere anche ai procedimenti autorizzativi in corso alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 128 del 2010 il divieto di svolgere le suddette attività industriali nello spazio di 12 miglia dalla costa, all'adozione di misure idonee a garantire che le autorizzazioni in corso non mettano a rischio, neanche potenzialmente, lo stato delle aree marine protette e di quelle di reperimento di parchi nazionali costieri, come è il caso del Parco nazionale della costa teatina, alla verifica stringente della sussistenza in capo a tutti i titolari di concessioni per la ricerca e la coltivazione di idrocarburi dei requisiti tecnici, organizzativi ed economici indispensabili per la copertura dei rischi derivanti da eventuali incidenti o situazioni di emergenza.

  Claudia MANNINO (M5S) esprime, a nome del gruppo M5S, un giudizio complessivamente favorevole sulla risoluzione in esame. Preannuncia, peraltro, la presentazione di alcune specifiche proposte integrative dirette a migliorare e rendere più efficace il testo del suo dispositivo, con particolare riferimento alla necessità di evidenziare i temi di un indispensabile aumento delle royalty dovute dai titolari di concessioni per la ricerca e la coltivazione di idrocarburi e di un più efficace contrasto dei fenomeni di inquinamento direttamente connesso allo svolgimento di tali attività.

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  Davide CRIPPA (M5S) osserva che la problematica connessa all'attività di prospezione e ricerca degli idrocarburi affligge da tempo le coste e i territori interni del Paese. Sottolinea che ampie zone della Basilicata sono state devastate da queste attività senza risultati significativi in termini di crescita economica e occupazionale. Ritiene necessario prevedere norme specifiche di difesa ambientale anche per i territori interni, atteso che vi sono progetti di installare trivelle anche in una regione come il Piemonte, in aree di produzioni enologiche e a forte vocazione turistica. Rilevato criticamente che la Strategia Energetica Nazionale rilancia la produzione di idrocarburi a livello nazionale, ritiene che, anche in termini meramente economici, la politica italiana dovrebbe essere orientata a valorizzare i settori del turismo e dell'enogastronomia, che rappresentano l'eccellenza italiana e che sarebbero seriamente danneggiati da un aumento dell'attività di prospezione e coltivazione di giacimenti petroliferi.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, informa i colleghi che la XIII Commissione del Senato sta esaminando un documento concernente le problematiche ambientali connesse alla prospezione, ricerca, coltivazione ed estrazione di idrocarburi liquidi in mare, ed ha svolto una cospicua serie di audizioni. Riterrebbe pertanto opportuno attendere l'esito dei lavori del Senato al fine di approvare un documento di indirizzo al Governo, i cui contenuti siano coerenti le conclusioni cui giungerà l'altro ramo del Parlamento.

  Mariastella BIANCHI (PD), pur condividendo il giudizio del presidente Abrignani sul rilievo delle attività conoscitive attualmente in corso di svolgimento presso la Commissione Ambiente del Senato sui temi oggetto della risoluzione in discussione, ritiene che la serietà dei temi in essa affrontati e l'urgenza di dare al Governo precisi indirizzi in materia consigli di addivenire in tempi rapidi alla conclusione della discussione e all'approvazione della risoluzione medesima.

  Gianluca BENAMATI (PD) concorda con il richiamo del presidente Abrignani a orientare i lavori delle Commissioni in modo da evitare duplicazioni e incongruenze con il documento di indirizzo che sarà eventualmente approvato dalla Commissione Territorio, ambiente e beni ambientali del Senato. Sottolinea altresì l'opportunità di tenere conto, nell'elaborazione della risoluzione al Governo di quanto contenuto nella Strategia Energetica Nazionale in materia di produzione sostenibile di idrocarburi.

  Ermete REALACCI, presidente per l'VIII Commissione, nel condividere molte delle considerazioni e delle esigenze prospettate dalla deputata Mariastella Bianchi nel suo intervento, ritiene opportuno segnalare fin d'ora la necessità di tenere ben distinti nel corso della discussione due piani di riflessione e di intervento, il primo relativo alla necessità ad una più coerente e più stringente disciplina delle attività di ricerca e di coltivazione di idrocarburi off shore ed il secondo relativo ad una complessiva valutazione del ruolo e dell'incidenza di tali attività industriali nel più ampio quadro delle politiche energetiche del Paese.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, sottolinea l'opportunità di trovare un punto di mediazione tra le esigenze industriali del Paese e la necessità superare la costante insufficienza di produzione energetica. Ribadisce la necessità di seguire con attenzione i lavori in corso presso la XIII Commissione del Senato sulle problematiche ambientali connesse alla prospezione, ricerca, coltivazione ed estrazione di idrocarburi liquidi in mare, con particolare riferimento alle conseguenze sulle coste nazionali, al fine di approvare un documento di indirizzo i cui contenuti siano coerenti con le risultanze dei lavori dell'altro ramo del Parlamento.
  Nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

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7-00084 Terzoni: Iniziative del Governo nazionale per la verifica dei procedimenti autorizzatori regionali relativi alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
(Discussione e rinvio)

  Patrizia TERZONI (M5S) illustra la risoluzione in titolo, sottolineando anzitutto che essa nasce dall'esigenza di porre rimedio al fatto che in sede di recepimento della direttiva europea n. 28 del 2009, il Governo nazionale ne ha gravemente disatteso i contenuti, consentendo in tal modo, soprattutto da parte del legislatore regionale, una grave compromissione e danneggiamento dell'ambiente, del paesaggio e della stessa salute dei cittadini. Dopo aver sottolineato la gravità della situazione nella regione Marche, protagonista in senso negativo dell'approvazione di una delle peggiori leggi regionali che, prima di essere sanzionata dalla Corte costituzionale, ha consentito l'incontrollata proliferazione di impianti a biogas e a biomasse. che hanno devastato e impoverito irrimediabilmente il territorio, sottolinea l'importanza del dispositivo della risoluzione con la quale si intende impegnare il Governo monitorare i procedimenti autorizzativi regionali in materia, esercitando i poteri sostitutivi previsti dall'articolo 120 della Costituzione ogni qualvolta si rilevi il rischio di violazioni della normativa comunitaria o un pericolo grave per la sicurezza o l'incolumità pubblica.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), intervenendo per una precisazione, rileva che la legge della regione Marche additata dalla collega Terzoni come esempio negativo non era affatto in contraddizione né in violazione della normativa nazionale e che la sua declaratoria di illegittimità costituzionale è stata provocata dal fatto che la normativa nazionale violava quella europea. Ciò detto, condivide su un piano generale l'esigenza di approfondire i temi oggetto della risoluzione in discussione al fine di addivenire, evitando distorsioni e strumentalizzazioni politiche, alla definizione di una normativa più chiara, di più facile applicazione sul territorio e più rispettosa dell'ambiente e della salute dei cittadini.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) nell'esprimere piena condivisione per il contenuto e le finalità della risoluzione in discussione, sottolinea con preoccupazione lo stato di enorme confusione e disomogeneità della normativa regionale in materia di localizzazione e realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, soffermandosi in particolare sulla irrazionalità di una disciplina autorizzativa, troppo spesso riferentesi al singolo impianto piuttosto che alla concentrazione di impianti in una determinata area territoriale, che appare essa stessa produttrice di fenomeni di inquinamento e di degrado del territorio.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.