CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 agosto 2013
72.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 135

SEDE CONSULTIVA

    Giovedì 8 agosto 2013. — Presidenza del vicepresidente Renata POLVERINI.

  La seduta comincia alle 12.10.

Sui lavori della Commissione.

  Renata POLVERINI, presidente, avverte preliminarmente che, in ragione dell'andamento dei lavori parlamentari della giornata odierna, la seduta delle Commissioni riunite VII e XI, già prevista per le ore 14 di oggi, sarà posticipata alle ore 15.

  La Commissione prende atto.

  Renata POLVERINI, presidente, intende, altresì, ringraziare tutta la Commissione per l'impegno profuso in questi ultimi giorni in occasione dell'esame del decreto-legge su occupazione e mercato del lavoro, ringraziamento che desidera che risulti esteso, in via formale, anche agli uffici, che hanno offerto, a suo giudizio, un contributo fondamentale al buon andamento dei lavori parlamentari. Osserva, quindi, che il provvedimento approvato ieri dalla Camera, seppur non risolutivo rispetto al complesso delle problematiche occupazionali del Paese, rappresenta comunque un primo, importante, segnale a sostegno dei lavoratori. Fa notare che è stato portato a compimento un percorso che, soprattutto in queste ultime convulse ore di discussione, ha messo seriamente alla prova il senso di responsabilità di tutti, richiedendo una gestione equilibrata e salda nei momenti di maggiore tensione politica, durante i quali si sono registrati anche toni aspri di discussione. Desidera, pertanto, scusarsi con i componenti della Commissione se, svolgendo le delicate funzioni di presidenza, durante taluni di questi frangenti ha talvolta fatto ricorso anche a metodi piuttosto bruschi, che tuttavia sono dipesi, a suo avviso, unicamente dall'esigenza di assumere in breve tempo decisioni problematiche e rilevanti, peraltro in momenti che giungevano alla fine di un'intera giornata di lavoro in Commissione e in Assemblea.
  Soffermandosi, infine, sulle modalità di svolgimento dei lavori dell'ultima settimana, che sono state caratterizzate da una ristrettezza di tempi che ha reso impossibile qualsiasi modifica rispetto al testo Pag. 136del decreto-legge trasmesso dal Senato, si augura che questa sia l'ultima volta che la Camera viene estromessa, di fatto, dal processo decisionale, riducendosi a mero organo ratificatore di testi «blindati» rispetto alla lettura effettuata dall'altro ramo del Parlamento. Rilevato come i gruppi di maggioranza, in questa occasione, abbiano assicurato un iter accelerato solo per senso di responsabilità, nella prospettiva di agevolare l'entrata in vigore di un provvedimento molto delicato, rivendica per il futuro un maggior rispetto del diritto di tutti i parlamentari di incidere sui testi normativi e, più in generale, l'esigenza di tutelare in pieno il ruolo del Parlamento.

Decreto-legge 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia.
C. 1248-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Antonio BOCCUZZI (PD), relatore, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza, alle Commissioni riunite I e V, sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia, facendo presente come tale provvedimento, giunto alla terza lettura della Camera (che già in prima lettura aveva inciso profondamente sul testo del decreto-legge), sia stato sottoposto, presso il Senato, ad ulteriori modifiche, al termine di un iter convulso e articolato. Rileva, quindi, che, secondo quanto previsto dal Regolamento, in questo ulteriore passaggio parlamentare l'attenzione della Commissione dovrà concentrarsi esclusivamente sulle norme modificate dal Senato, con l'obiettivo di garantire una sollecita conversione di un provvedimento importante in chiave di un rilancio dell'economia del Paese.
  Ricorda, anzitutto, che la XI Commissione si è già ampiamente espressa in sede consultiva sul provvedimento, per le parti di competenza, nel corso dell'esame in prima lettura, con l'approvazione di un articolato parere favorevole (recante condizioni e osservazioni quasi integralmente recepite nel testo definitivo approvato dall'Assemblea), che ha contribuito a un sostanziale miglioramento dell'efficacia delle disposizioni in materia di lavoro.
  Soffermandosi, quindi, sulle parti modificate dal Senato di più diretto interesse della Commissione, fa notare che le novità introdotte dall'altro ramo del Parlamento riguardano, innanzitutto, ulteriori disposizioni di semplificazione in materia di Documento unico di regolarità contributiva: è stata, infatti, prevista l'esenzione dall'obbligo di richiesta del DURC in caso di lavori privati di manutenzione in edilizia, realizzati direttamente in economia dal proprietario dell'immobile, senza ricorso ad imprese, ed è stato disposto che l'obbligo del datore di lavoro di organizzare il servizio di prevenzione e protezione sia svolto prioritariamente all'interno della azienda o della unità produttiva. Fa notare che è stata poi prevista, in materia di verifica periodica delle attrezzature, una modifica della procedura nel caso in cui l'INAIL non effettui la prima verifica di conformità entro il termine stabilito, nonché l'obbligo di verifica da parte dell'INAIL sull'efficienza delle attrezzature entro 45 giorni dalla messa in servizio dell'attrezzatura, incidendo anche sull'ambito di applicazione della qualifica di incaricato di pubblico servizio dei soggetti privati abilitati alle verifiche.
  Ritiene significativa, poi, la nuova previsione sul costo del personale negli appalti pubblici, che deve essere valutato anche considerando le voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello: si dà, in questo modo, ulteriore seguito a una previsione introdotta nel testo in prima lettura, su indicazione della XI Commissione, tesa a salvaguardare il livello di tutele dei lavoratori nell'ambito dell'aggiudicazione degli appalti. Da ultimo, osserva che il testo trasmesso Pag. 137dal Senato reca una norma di interpretazione autentica volta a chiarire che alle fondazioni lirico-sinfoniche, fin dalla loro trasformazione in soggetti di diritto privato, non si applicano le disposizioni di legge che prevedono la stabilizzazione del rapporto di lavoro come conseguenza della violazione delle norme in materia di contratti di lavoro a termine.
  Rileva, peraltro, con estremo rammarico che il Senato non è intervenuto sull'articolo 58 del decreto, relativo ai servizi esternalizzati nelle scuole, che rischia di creare notevoli disagi a tutto il personale interessato, soprattutto con riferimento ai servizi di pulizia. Si augura, pertanto, che un intervento in materia possa essere disposto quanto prima, con future iniziative del Governo.
  In conclusione, preso atto del contenuto del provvedimento e considerato che si tratta di portare a compimento un lungo ed articolato iter di esame parlamentare, formula una proposta di parere favorevole sul disegno di legge, nel testo trasmesso dal Senato.

  Sergio PIZZOLANTE (PdL) intende anzitutto stigmatizzare il meccanismo di rilevazione delle presenze in Commissione, che giudica mortificante per i deputati, soprattutto laddove la mera dimenticanza di una tessera personale impedisce ai parlamentari di attestare la propria presenza alle sedute, sebbene tali deputati siano fisicamente presenti nell'aula della Commissione.
  Nell'associarsi ai ringraziamenti espressi in precedenza dalla presidenza, si sofferma, quindi, sulle modalità di lavoro della Commissione stessa, reputando inaccettabile che un ramo del Parlamento sia di fatto escluso dal processo decisionale, mentre il Senato può consentirsi, anche in una fase concitata come quella attuale, di apportare ulteriori modifiche ai testi approvati dalla Camera: auspica, dunque, che quanto avvenuto con l'esame del decreto-legge su occupazione e mercato del lavoro, che è stato sostanzialmente sottratto a qualsiasi possibilità di modifica, non si ripeta in futuro.

  Titti DI SALVO (SEL), nell'associarsi ai ringraziamenti espressi dalla presidenza all'inizio della corrente seduta, auspica che l'attività legislativa da questo momento in poi sia contrassegnata da modalità tali che consentano di mettere tutti i parlamentari nelle condizioni di incidere sui testi. Rilevato con rammarico che ciò non è stato possibile in sede di esame del decreto-legge su lavoro e occupazione, si augura che per il futuro sia possibile, anche attraverso contatti preliminari con l'altro ramo del Parlamento, avviare percorsi normativi più rispettosi delle prerogative di una delle due Camere. Intende poi rivolgere un ringraziamento particolare alla presidente Polverini, per avere oggi interpretato correttamente il proprio ruolo, con un discorso di salvaguardia delle prerogative di ciascun parlamentare: al riguardo, ritiene che sia un compito preciso della maggioranza anche quello di assicurare il rispetto dei diritti delle opposizioni, secondo una logica democratica di confronto e di garanzia reciproca.
  Passando, quindi, al merito del provvedimento in esame, constata che le modifiche apportate al testo dal Senato, poco significative e persino peggiorative in alcune parti (laddove si introducono, ad esempio, complicazioni procedurali in tema di elaborazione del DURC), non sono in grado di far cambiare l'orientamento di contrarietà al provvedimento, già manifestato dal suo gruppo nella precedente lettura alla Camera. Preannuncia, pertanto, un voto contrario sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Walter RIZZETTO (M5S), associandosi ai ringraziamenti rivolti dalla presidenza all'inizio della corrente seduta, auspica che si possa creare un clima di più proficua collaborazione alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la prevista pausa estiva. Entrando, poi, nel merito del provvedimento in esame, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Marialuisa GNECCHI (PD), dopo essersi associata ai ringraziamenti espressi dai Pag. 138deputati già intervenuti, si sofferma sul metodo che ha caratterizzato i lavori parlamentari in questi ultimi tempi, rilevando l'anomalia di percorsi legislativi che, in un ramo del Parlamento, escludono sia la maggioranza sia l'opposizione dal processo decisionale. Auspica che in futuro si possa valorizzare maggiormente il contributo di ciascun parlamentare, soprattutto in materie delicate come quelle del lavoro, che richiedono una visione comune e una sostanziale unità d'intenti, come quella registrata in più occasioni nell'ambito della Commissione. Osservato, in ogni caso, come talune delle questioni poste in evidenza, sia dalla maggioranza sia dall'opposizione, in sede di discussione del decreto-legge n. 76 del 2013, abbiano comunque potuto trovare accoglimento nell'ambito della fase dell'esame degli ordini del giorno in Assemblea, sottolinea che nella lettura parlamentare della Camera è prevalsa l'esigenza di agevolare l'entrata in vigore di un intervento importante, che rappresenta il primo passo di un percorso di rilancio dell'occupazione e dello sviluppo del Paese.
  Quanto al provvedimento in esame, infine, rileva che anche in questo caso vi è l'esigenza di contribuire all'approvazione di un provvedimento significativo, nonostante talune questioni, che erano ritenute prioritarie dal suo gruppo, non siano state recepite nel testo approvato al Senato.

  Teresa BELLANOVA (PD), associandosi ai ringraziamenti già espressi nel corso della seduta, intende manifestare il proprio forte disappunto per l'assenza del Governo in occasione dell'esame di un provvedimento particolarmente delicato, sul quale dichiara che voterà a favore solo per disciplina di gruppo, atteso che permangono nel testo taluni elementi di estrema criticità. Si riferisce, in particolare, all'articolo 58 del decreto-legge, relativo ai servizi esternalizzati nelle scuole (e, in particolare, ai servizi di pulizia svolti, soprattutto nel Mezzogiorno, da LSU e altre categorie svantaggiate), che rischia di creare problemi a tutto il personale interessato. Ricordato che su tale problematica il Governo, nel corso della prima lettura del provvedimento alla Camera e anche nella fase di discussione al Senato, ha accolto ordini del giorno che lo impegnano ad assumere iniziative al riguardo, fa notare che la presenza di un rappresentante dell'Esecutivo sarebbe stato un segnale importante, quantomeno per chiarire se vi sia l'intenzione di affrontare e risolvere seriamente la problematica. Osserva che appare urgente salvaguardare i livelli retributivi di questi lavoratori (circa 21.000 unità, che vivono già in una situazione di precarietà e rischiano di vedersi significativamente decurtato lo stipendio), sottolineando come negli ultimi anni siano già stati decisi altri ingenti tagli ai danni di questo settore. Dichiarato che sarà sua cura far pervenire al Governo tale esigenza, affinché assuma una posizione chiara sulla vicenda, formula l'auspicio che l'Esecutivo possa rispettare quanto prima gli impegni assunti in sede parlamentare, a tutela della posizione dei lavoratori coinvolti, il cui operato appare fondamentale ai fini dell'erogazione dei servizi scolastici.

  Antimo CESARO (SCpI), dopo essersi associato ai ringraziamenti già espressi dai deputati intervenuti e dopo aver ringraziato la presidente Polverini per l'importante ruolo svolto in questi giorni nella conduzione dei lavori della Commissione, si ricollega a talune considerazioni svolte sulle modalità di esame dei provvedimenti presso i due rami del Parlamento, riconoscendo che nell'ultimo mese non è stato sempre possibile alla Camera, anche a causa di un sovrapporsi di iniziative legislative che ha imposto un iter accelerato ai lavori, un esame esauriente di tutte le questioni in gioco: ritiene che ciò abbia rappresentato un limite, soprattutto in quei casi in cui le proposte dell'opposizione apparivano degne di maggiore attenzione da parte della maggioranza. Reputando, infatti, che il grado di democraticità di uno Stato si misuri anche dalla capacità di dare voce al dissenso, auspica che nei prossimi mesi sia possibile un cambiamento di rotta nel metodo di lavoro Pag. 139parlamentare, al fine di mettere tutti i deputati nella condizioni di svolgere correttamente il proprio ruolo.
  Quanto al provvedimento in esame, condividendo pienamente le preoccupazioni legate alle sorti dei lavoratori addetti ai servizi di pulizia nelle scuole, su cui auspica una sollecita iniziativa del Governo, preannuncia comunque il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore, ritenendo importante dare seguito a un intervento che appare teso a un effettivo rilancio dell'economia.

  Luisella ALBANELLA (PD), nell'associarsi ai ringraziamenti e alle considerazioni svolte sul tema dei rapporti tra Camera e Senato in ordine all'esame dei provvedimenti, si sofferma su talune criticità del testo in esame, che riguardano gli interventi ai danni del personale addetto ai servizi di pulizia nella scuole, recati all'articolo 58, condividendo le preoccupazioni manifestate sul punto dai deputati in precedenza intervenuti. Fa notare che il personale in questione vive da anni una situazione di evidente precarietà, a causa di una politica di tagli che ne ha compromesso la posizione sia in termini di orario svolto sia in termini di retribuzione. Rilevato che tale situazione di sofferenza del personale è stata più volte sottolineata dalle stesse organizzazioni sindacali, auspica che il Governo possa intervenire al più presto con iniziative concrete, per evitare che una scelta normativa sbagliata produca insanabili ricadute sociali.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Sull'ordine dei lavori.

  Renata POLVERINI, presidente, intende fare presente alla Commissione che risulterebbe essere stato definitivamente approvato dal Consiglio dei ministri, nella riunione di oggi, il regolamento che proroga il blocco della contrattazione nel pubblico impiego e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti, segnalando come, da notizie informali che erano circolate nella giornata di ieri, tale provvedimento sarebbe stato portato all'esame dello stesso Consiglio dei ministri nell'identico testo presentato alle Camere, ignorando totalmente il parere espresso dalle Commissioni riunite I e XI, che avevano subordinato il proprio orientamento favorevole sul testo all'accoglimento di determinate richieste di modifica.
  Al riguardo, informa che il provvedimento approvato oggi sembrerebbe, al contrario, avere recepito in via sostanziale le indicazioni fornite dalle Commissioni parlamentari, che vanno nella direzione di una rapida riapertura della contrattazione, quantomeno per la parte normativa della stessa, nonché di un impegno amministrativo a verificare l'adozione di possibili soluzioni ai principali problemi applicativi causati dalla proroga del blocco degli automatismi. Fa notare che l'esito di tale vicenda potrebbe in parte essere riconducibile anche all'iniziativa assunta ieri da diversi gruppi, che si sono attivati con solerzia per mettere in guardia il Governo dall'adozione di misure che avrebbero violato precise intese raggiunte in sede parlamentare: a queste iniziative dei gruppi, peraltro, lo stesso Ministro per la pubblica amministrazione e semplificazione ha risposto con messaggi distensivi, che non possono che essere valutati in termini positivi. Nel riservarsi, quindi, di verificare con attenzione il contenuto di tale provvedimento, una volta che esso sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, auspica che gli elementi di conoscenza acquisiti in via informale corrispondano al vero e che l'intervento del Governo vada realmente nella direzione auspicata dalle Commissioni parlamentari.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 12.40.