CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 luglio 2013
51.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 128

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 9 luglio 2013. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI, indi del vicepresidente Ilaria CAPUA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 11.40.

Indagine conoscitiva sulla situazione dell'edilizia scolastica in Italia.
Audizione di rappresentanti del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
(Svolgimento e conclusione).

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Intervengono sui temi oggetto dell'audizione Luigi FIORENTINO, capo di gabinetto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Annamaria LEUZZI, dirigente della direzione generale per gli affari internazionali dell'istruzione scolastica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Mario DI COSTANZO, dirigente della direzione generale per il personale scolastico del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, e Sabrina BONO, vice capo di gabinetto vicario del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
  Dopo un intervento sull'ordine dei lavori di Manuela GHIZZONI, presidente, e dei deputati Luigi GALLO (M5S) e Nicola FRATOIANNI (SEL), intervengono quindi, per formulare domande e osservazioni, i deputati Maria COSCIA (PD), Nicola FRATOIANNI (SEL), Umberto D'OTTAVIO Pag. 129(PD), Giuseppe BRESCIA (M5S), Gianna MALISANI (PD), Elena CENTEMERO (PdL) a più riprese, Maria Grazia ROCCHI (PD), Luigi GALLO (M5S), Milena SANTERINI (SCpI), Mara CAROCCI (PD) e Manuela GHIZZONI, presidente.

  Rispondono Luigi FIORENTINO e Annamaria LEUZZI, fornendo ulteriori elementi di valutazione.

  Ilaria CAPUA, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.45.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 9 luglio 2013. — Presidenza del vicepresidente Ilaria CAPUA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 13.45.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia.
C. 1248 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 4 luglio 2013.

  Antonio PALMIERI (PdL) esprime vivo apprezzamento per il poderoso lavoro svolto dalla relatrice, considerando particolarmente efficace l'unificazione delle competenze in materia di turismo con i beni culturali.

  Luigi GALLO (M5S) in merito all'articolo 11, in materia di proroga del credito d'imposta per la produzione, la distribuzione e l'esercizio cinematografico, che dispone una proroga per il periodo d'imposta 2014 della disciplina del tax credit, con un limite massimo di spesa di 45 milioni di euro, pari al 50 per cento rispetto a quella prevista per il 2013, chiede di inserire una condizione per ripristinare il tax credit per la produzione, la distribuzione e l'esercizio cinematografico per la cifra minima indispensabile di 90 milioni di euro. Riterrebbe inoltre opportuno prevedere un'osservazione per estendere il beneficio, reperendo ulteriori risorse alle imprese produttrici di prodotti fonografici che svolgono l'attività in maniera prevalente e continuativa e che effettuino le spese relative a strutture situate nel territorio italiano, nonché il riconoscimento di un credito d'imposta per privati che finanziano direttamente le fondazioni lirico-sinfoniche. Con riferimento all'articolo 18, comma 8, che prevede un investimento straordinario di edilizia scolastica, finanziato dall'INAIL fino a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2016, nell'ambito degli investimenti immobiliari previsti dal piano di impiego di propri fondi, ritiene necessario inserire una condizione per assicurare ulteriori risorse sufficienti per garantire la messa in sicurezza delle 400 scuole indicate dall'UPI e maggiori garanzie finalizzate ad una più trasparente gestione dei fondi stessi. Aggiunge, in ordine all'articolo 39, recante disposizioni in materia di beni culturali, che l'articolo di modifica del Codice Urbani stabilisce che sia il Ministero e non la Soprintendenza, a determinare il canone dovuto al richiedente e ad adottare il relativo provvedimento circa l'uso individuale dei beni culturali. Da un lato, si prevede poi l'estensione della validità dell'autorizzazione paesaggistica – aumentata di 12 mesi –, mentre dall'altro, si elimina il meccanismo del silenzio-assenso da parte della sovrintendenza, lasciando però – di fatto – il potere di decisione nelle mani dell'amministrazione competente. Ritiene quindi che sebbene non tutti gli interventi inseriti sembrano negativi, forse sarebbe stato auspicabile un silenzio-diniego. Rileva poi che viene eliminato altresì Pag. 130il ricorso alla conferenza dei servizi per quanto riguarda le autorizzazioni paesaggistiche in attesa di adeguamento degli strumenti urbanistici, pertanto chiede di eliminare il meccanismo del silenzio-assenso ed introdurre il silenzio-diniego; non ridurre i termini perentori dell'espressione del parere del Soprintendente, aumentandoli da 90 a 45; introdurre infine, nel caso di non espressione del Soprintendente, l'obbligo di indire una conferenza dei servizi, non la semplice facoltà, che il provvedimento vuole addirittura eliminare.
  Sottolinea ancora che l'articolo 40, sul riequilibrio finanziario dello stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali, consente al Ministro per i beni e le attività culturali di gestire i fondi interni al Mibac per la copertura delle emergenze e il ritorno alla piena operatività del Consiglio superiore dei beni culturali. Chiede di inserire nella proposta di parere che, per la gestione dei suddetti fondi da parte del Mibac, sia previsto il parere vincolante delle Commissioni parlamentari competenti. Sottolinea che l'articolo 57 prevede che il MIUR conceda «contributi alla spesa nel limite del cinquanta per cento della quota relativa alla contribuzione a fondo perduto disponibile nel Fondo FAR» per attività di ricerca di base, applicata e al potenziamento delle infrastrutture. In sostanza, il Ministero favorirà interventi diretti al sostegno e allo sviluppo delle attività di ricerca fondamentale e di ricerca industriale, mediante la concessione di contributi alla spesa nel limite del 50 per cento della quota relativa alla contribuzione a fondo perduto disponibili sul Fondo per le agevolazioni alla ricerca (FAR). Evidenzia la necessità di utilizzare il fondo rotativo, che si alimenta con i rientri del credito agevolato, che contiene anche risorse da destinare a contributi a fondo perduto. Precisa che le risorse saranno individuate con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Aggiunge che gli interventi da finanziare riguardano principalmente lo sviluppo di start up innovative e di spin off universitari, la valorizzazione di progetti di social innovation per giovani con meno di 30 anni, il potenziamento del rapporto tra il mondo della ricerca pubblica e le imprese, il potenziamento infrastrutturale delle università e degli enti pubblici di ricerca. Propone di inserire nella proposta di parere del relatore un'osservazione volta a chiarire quali saranno i criteri per definire le priorità di questi contributi e soprattutto quale sia la reale entità del fondo FAR a cui si potrà attingere. Rileva infatti che le voci finanziabili sono troppe, con il rischio di una polverizzazione dei contributi. Aggiunge che, il successivo comma 2 specifica che con un successivo decreto il Ministero – di concerto con il Ministero dell'economia – individuerà le risorse disponibili da mettere sul fondo Fondo Agevolazione Ricerca (FAR). Ricorda che in realtà non esistono risorse, infatti nell'anno corrente non sono state messe risorse sui fondi FAR. Osserva inoltre che seppure le linee di intervento sono condivisibili è necessario intervenire con più incisività a garanzia della valorizzazione della ricerca di base e al sostegno ai giovani ricercatori. Si riserva inoltre di presentare un emendamento nelle Commissioni di merito volto ad elevare da 30 a 35 anni il limite di età per i giovani interessati alla valorizzazione dei progetti di social innovation, mediante la concessione di contributi alla spesa nel limite di almeno il 50 per cento della quota relativa alla contribuzione a fondo perduto disponibili sul Fondo per la ricerca applicata. Ricorda ancora, in riferimento al medesimo Capo del provvedimento in esame, che l'articolo 58, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo del sistema universitario e degli enti di ricerca, prevede che il turn over degli enti di ricerca e delle università passi dal 20 per cento al 50 per cento, ampliando le facoltà di assumere delle università e degli enti di ricerca per l'anno 2014, elevando il limite di spesa consentito rispetto alle cessazioni dell'anno precedente. Ritiene necessario prevedere una condizione nella proposta di parere per consentire alle singole università Pag. 131di assumere, portando al 100 per cento il limite di spesa consentito rispetto alle cessazioni dell'anno precedente. Aggiunge inoltre che appare necessario eliminare la possibilità dei servizi esterni a vantaggio delle assunzioni dirette dei collaboratori scolastici precari che garantiscono le stesse mansioni, in quanto la spesa sarebbe la stessa e, soprattutto, le condizioni economiche e contrattuali per il lavoratore sarebbero più vantaggiose rispetto a quelle che avrebbe con una ditta esterna. Si riuscirebbe così a limitare la spesa per le esternalizzazioni dei servizi di pulizia ed altri servizi ausiliari ad un importo corrispondente alla spesa che si avrebbe con l'assunzione diretta di un collaboratore supplente; il risparmio ottenuto andrebbe a finanziare per un importo pari a 25 milioni nel 2014 e di 49,8 milioni per il 2015 le assunzioni nelle università.
  In ordine infine all'articolo 59, in materia di borse di mobilità per il sostegno degli studenti universitari capaci e meritevoli e privi di mezzi, ricorda che sono stanziati 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 e 7 milioni di euro per l'anno 2015, ripartiti tra le regioni che provvederanno all'attribuzione delle risorse sulla base di graduatorie regionali formate dai soggetti aventi i requisiti prescritti, fino all'esaurimento delle risorse stesse. Osserva che le risorse – tratte dalla riutilizzazione delle risorse già destinate al fondo per il merito – appaiono esigue. Per questo motivo ritiene necessario introdurre condizioni nella proposta di parere che stabiliscano che a fronte delle progressive riduzioni subite dal fondo nazionale per il diritto allo studio negli ultimi anni, sarebbe stato senz'altro più importante destinare risorse a quest'ultimo e dunque prevedere interventi finalizzati a destinare risorse al fondo nazionale per il diritto allo studio.

  Elena CENTEMERO (PdL) evidenzia alcuni temi che auspica siano considerati ai fini della predisposizione della proposta di parere della relatrice. Ricorda innanzitutto che l'articolo 9, non considerato nella relazione, ha per tema l'utilizzo di Fondi strutturali europei anche da parte di istituti scolastici e universitari. A questo proposito ritiene necessario prevedere una condizione che sancisca la necessità di individuare e sostenere progetti, procedimenti e atti che, nell'ambito degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado, delle istituzioni educative e delle istituzioni universitarie dell'intero sistema nazionale di istruzione, sviluppino i programmi europei individuati dalla Strategia UE2020, dall'iniziativa ET2020, nel Programma della Commissione europea, nel Programma dei 18 mesi e nella Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, con particolare riferimento alla mobilità, all'occupabilità dei giovani e alla formazione nel personale di competenze relative alla progettazione europea e all'utilizzo dei fondi UE.
  In ordine all'articolo 13, considera altresì necessario riconoscere, relativamente all'implementazione dell'Agenda Digitale nel sistema nazionale di istruzione, la funzione specifica dell'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE), conferendo priorità nel settore scuola e formazione all'aspetto didattico e alla formazione del personale funzionale alla qualità dell'offerta formativa. Aggiunge, in merito all'articolo 18, che nell'ambito dell'innalzamento della sicurezza dell'edilizia scolastica è necessario prevedere il trasferimento della manutenzione ordinaria e dei piccoli interventi di manutenzione alle istituzioni scolastiche autonome anche associate in rete. In particolare, per la ripartizione e l'assegnazione dei fondi previsti all'articolo 18, comma 8, per l'innalzamento dei livelli di sicurezza degli edifici scolastici, ritiene altresì necessario individuare criteri uniformi e trasparenti e priorità di intervento, assicurandone la pubblicazione sul sito del MIUR e una uniforme distribuzione a livello territoriale. Rappresenta, infine, la necessità di individuare tra i criteri per l'assegnazione di borse di mobilità per il sostegno degli studenti universitari meritevoli e capaci e privi di mezzi, anche l'ammissione ai collegi universitari Pag. 132come previsto dall'articolo 4, comma 4, della legge 30 dicembre 2010, n. 240.

  Giovanna PETRENGA (PdL), con riferimento alle disposizioni in materia di beni culturali di cui all'articolo 39, ritiene necessario precisare che le concessioni d'uso dei beni culturali non si riferiscono alle tipologie già previste dalla cosiddetta legge Ronckey, allo scopo di non allungare i tempi di autorizzazione e un conseguente danno economico per il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, oltre che per il demanio – proprietario dei beni – per il periodo in cui il Mibac li tiene in consegna. Aggiunge, con particolare riferimento ai commi 5 e 9 del medesimo articolo, che il parere della soprintendenza deve essere obbligatorio e vincolante, e dovrà essere sempre espresso con approvazione o diniego, al fine di evitare casi di difformità rispetto ai piani paesaggistici, derivanti da autorizzazione dei comuni, senza i prescritti pareri dell'organo di tutela. Si dichiara favorevole invece all'articolo 40, in materia di equilibrio finanziario del Ministero per i beni e le attività culturali, in quanto permette di utilizzare risorse finora inutilizzate non impegnate e disponibili nei conti di tesoreria delle soprintendenze speciali.

  Milena SANTERINI (SCpI) rileva, per quanto riguarda l'articolo 57, che è stato presentato un emendamento nelle Commissioni di merito, che sostiene non solo la ricerca applicata ma anche quella fondamentale nel campo umanistico, intesa in senso lato. Si tratta della ricerca in campo filosofico, letterario, storico, psicopedagogico, artistico e musicale: campi di eccellenza delle humanities che costituiscono un patrimonio immateriale non sempre adeguatamente sostenuto. In un Paese come l'Italia, dove il patrimonio culturale è una delle ricchezze più grandi, si tratta di valorizzare il bene culturale in quanto tale, ivi compresi non solo monumenti, archivi, biblioteche, patrimonio artistico, ma anche quella cultura del progetto che trova espressione nel design, nelle creazioni espositive, la moda, il food. Sottolinea che tale conservazione e diffusione va svolta soprattutto attraverso la digitalizzazione, l'uso di tecnologie multimediali, lo sviluppo di nuove forme di comunicazione anche in connessione con la promozione del turismo. Precisa, quindi, che mentre l'articolo 57 è dettagliato per quanto riguarda la ricerca industriale, vanno specificate forme di sostegno alla ricerca fondamentale e relative fonti di finanziamento. Nello stesso senso, raccomanda di non vincolare in modo esclusivo gli sviluppi della ricerca al programma Horizon 2020, fortemente orientato a privilegiare la ricerca applicata. Inoltre, nella parte riguardante il potenziamento del rapporto tra mondo della ricerca e imprese, è necessario che all'Università sia affidata la direzione scientifica di tali ricerche, salvaguardando gli interessi delle imprese. Con specifico riferimento al comma 1, lettera c) del medesimo articolo, appare opportuno chiarire, anche con un successivo provvedimento attuativo, che cosa si intenda con progetti di social innovation, precisando in particolare che i medesimi prevedano soluzioni nuove o alternative in settori altrimenti lacunosi quali asili nido e altre strutture analoghe. Alla successiva lettera b), del medesimo comma, inoltre, va sostenuto il potenziamento delle capacità di ricerca dei soggetti pubblici, in specie nell'ottica di una collaborazione proficua tra pubblico e privato. In questo senso, ritiene necessario porre un criterio di selezione prioritario ai progetti che impattino maggiormente sulla crescita e competitività delle piccole e medie imprese.
  In merito all'articolo 58, sottolinea poi che le assunzioni rese possibili dal parziale sblocco del turn over devono essere gestite in base ai risultati della valutazione (VQR). In particolare, al comma 3 dell'articolo in esame, considera necessario che anche le chiamate dirette da parte delle Università, siano legate ai risultati della valutazione. Sottolinea che il problema non è solo quello del rientro dei cervelli, ma piuttosto dell'apertura internazionale del sistema nazionale. Evidenzia in particolare che il comma 1 dell'articolo in Pag. 133questione rispetta l'impegno del Governo di potenziare gli organici in sostituzione; al comma 2, peraltro, va verificata la copertura finanziaria per il raggiungimento degli obiettivi di Horizon 2020. All'articolo 59, poi, condivide la preoccupazione del reperimento dei fondi per le borse di mobilità dai servizi di esternalizzazione nelle scuole. Raccomanda peraltro che le borse di mobilità siano concentrate a livello di laurea magistrale per favorire la mobilità universitaria a livello di laurea specialistica più che triennale. Rileva, inoltre, che all'articolo 60, comma 3, poiché si assegnano all'ANVUR importanti funzioni aggiuntive, è necessario adeguare le risorse che, secondo la legislazione vigente, appaiono insufficienti per svolgere anche le funzioni aggiuntive previste dal comma 2 dell'articolo in questione.

  Maria COSCIA (PD) approva i contenuti della relazione svolta dalla deputata Piccoli Nardelli.
  Sottolinea come il provvedimento in esame non dia, in realtà, rilievo al settore dell'istruzione e della cultura in genere, dedicando a tale ambito solo poche disposizioni, peraltro incidenti su limitati aspetti di competenza della VII Commissione. Con riferimento all'argomento dell'edilizia scolastica, sostiene come sia fondamentale escludere le spese sostenute dagli enti locali, per tali finalità, dal patto di stabilità interno affidando agli stessi la responsabilità di realizzare i relativi interventi. Se ciò non avverrà sarà difficile sostenere tali interventi. Ritiene inoltre importante un chiarimento da parte del Governo sull'attività di pulizia ed altri servizi esternalizzati da svolgere all'interno degli istituti scolastici. Apprezza la disposizione che eleva dal 20 al 50 per cento la misura del turn over per le assunzioni nell'ambito universitario e degli enti di ricerca, con riferimento alla spesa relativa al corrispondente personale cessato dal servizio nell'anno precedente. Evidenzia, tuttavia, come per poter dar luogo a tali assunzioni siano necessarie risorse aggiuntive ad integrazione del Fondo ordinario per l'università. Aggiunge che a tale integrazione di risorse potrebbe darsi luogo nell'ambito del prossimo esame del disegno di legge di stabilità.
  Con riferimento all'articolo 58, comma 3, del provvedimento in esame, sulla chiamata diretta nelle università di studiosi che siano risultati vincitori di specifici programmi di ricerca di alta qualificazione, ritiene che tale disposizione sia rischiosa con riferimento al personale di ruolo. In relazione inoltre alle borse di mobilità per gli studenti universitari, di cui all'articolo 59 del disegno di legge in discussione, dopo aver premesso di condividere – in linea generale – tale iniziativa, sottolinea come sia necessario che gli studenti interessati vengano messi a conoscenza della loro ammissione o meno a tale beneficio in tempo utile, per poter procedere con regolarità alle normali procedure di immatricolazione. Risulta quindi necessario che siano approntate apposite procedure amministrative idonee allo scopo.

  Bruno MOLEA (SCpI), con riferimento all'articolo 47 del disegno di legge in esame, sottolinea come la relativa normativa faccia riferimento ad associazioni sportive dilettantistiche con personalità giuridica, mentre la gran parte di tali associazioni sono prive di personalità che peraltro non è loro richiesta dall'ordinamento giuridico. Considerare quindi il possesso della stessa quale requisito obbligatorio per poter accedere ad alcuni benefici, risulta problematico per l'intero settore, soprattutto dilettantistico. Rileva, infine, come la normativa in esame preveda un intervento del CONI nel relativo procedimento, senza considerare che esistono società sportive di base che hanno anche impianti sportivi in gestione, peraltro non iscritte all'apposito registro del CONI.

  Matteo ORFINI (PD) ritiene che l'articolo 39, comma 5, in materia di autorizzazioni paesaggistiche, che riduce da 60 a 45 giorni il termine per l'espressione del parere, rischia di non consentire l'espressione del medesimo parere in tempo utile. Pag. 134Sottolinea, inoltre, la necessità di ripristinare gli incentivi fiscali nel campo dell'audiovisivo nella misura esistente in passato; ciò per sostenere un settore in evidente crisi. Concorda con la deputata Coscia sul fatto che nel decreto in esame sono trascurati i settori dell'istruzione e della cultura in genere, mentre questi meriterebbero una maggiore attenzione da parte del Governo. Si tratta di un'attenzione che si potrebbe realizzare anche mantenendo i saldi finanziari invariati, con semplici modifiche di natura ordinamentale, vietando ad esempio la delocalizzazione produttiva o riconoscendo lo status di piccole e medie imprese anche a quelle operanti in ambito culturale. Rileva, infine, come i premi di produttività – i cosiddetti «ristorni» – vadano indirizzati verso la valorizzazione dei talenti, l'innovazione e la ricerca.

  Manuela GHIZZONI (PD), in merito alla disposizione dell'articolo 59, rileva positivamente la volontà di intervenire a sostegno del diritto allo studio che rappresenta – come spesso richiamato nella sua attività parlamentare – un ambito di intervento statale assolutamente deficitario. Condivide infatti il parere della ministra Carrozza che ha definito come una vergogna nazionale l'esistenza di studenti cosiddetti «idonei ma privi di borsa», cioè studenti che soddisfano i requisiti per beneficiare di misure a sostegno del loro diritto allo studio ma che non ottengono la borsa per mancanza di risorse. Rileva, tuttavia, che la previsione dell'articolo 59 rischia di essere inadeguata al raggiungimento dell'obiettivo – cioè garantire a studenti meritevoli ma privi di mezzi di ottenere risorse per poter scegliere sul territorio nazionale l'Ateneo nel quale potranno avere la formazione superiore più adeguata alle loro attitudini e aspirazioni – soprattutto perché mette in campo un intervento che si affianca e replica, peraltro con pochissime risorse aggiuntive, il sistema di diritto allo studio delle regioni, che in materia hanno competenza esclusiva. Per consentire di affrontare il problema tutto italiano di studenti che scelgono l'Ateneo soprattutto in base alle opportunità di diritto allo studio offerto dalla regione in cui esso si trova oppure optano per l'Ateneo «sotto casa» perché non possono permettersi le spese di un trasferimento di regione, ritiene sarebbe forse opportuno modificare la norma dell'articolo in commento prevedendo dei premi per la mobilità, da attribuire previo svolgimento di prove nazionali e tenuto conto del reddito dei beneficiari. Evidenzia come tale premio sarebbe poi «speso» per l'iscrizione all'Ateneo prescelto e per affrontare il trasferimento in altra città rispetto a quella di residenza.
  Approfitta della disposizione in oggetto, per sottolineare come essa sancisca il fallimento del Fondo per il merito e soprattutto della Fondazione per il merito, così come previsto dal Partito Democratico in occasione della discussione della legge 240 del 2010. Rileva, infine, che tutti i componenti della Commissione dovrebbero prestare particolare attenzione – per poter agire conseguentemente – al fatto che gli articoli 7 e 8 del decreto legislativo n. 68 del 2012 non hanno ancora avuto attuazione; non condividendo il contenuto di dette norme, si compiace della ritardata attuazione, ma sarebbe più opportuno che si rimettesse mano all'impianto del decreto legislativo n. 68 sul diritto allo studio che non ritiene essere in grado di garantire e tantomeno potenziare il diritto allo studio universitario. In merito, infine, alle disposizioni dell'articolo 18, comma 8, sull'edilizia scolastica, chiede che il Governo chiarisca il rapporto del piano previsto dalla norma con i due piani disposti dall'articolo 53 del decreto-legge cosiddetto semplificazioni del 2012.

  Gianluca BUONANNO (LNA) evidenzia l'esigenza di evitare, anche in occasione del provvedimento in esame, di inserire norme inutili, lasciando invece ciò che appare superfluo nella legislazione vigente, soprattutto nei settori di competenza della Commissione. Sottolinea a questo proposito che il termine di quarantacinque giorni, di cui all'articolo 39, appare eccessivo perché costringe le amministrazioni Pag. 135locali ad attendere le lungaggini della burocrazia ministeriale. Occorre invece dare una regola, sì, ma certa e non ostativa agli interventi che gli enti locali programmano di realizzare. Evidenzia infatti che in mancanza di certezza si rischia di perpetrare ancora una volta nel Paese scelte scellerate, come la costruzione di palazzoni nei pressi di monumenti di importanza storica, come accaduto a Roma, dove vicino al Colosseo sono sorti insediamenti abitativi ravvicinati, senza controllo, proprio per le lungaggini amministrative. Circa il settore universitario, reclama invece una razionalizzazione degli atenei, che risultano essere in numero sempre maggiore, ma sono sempre meno competitivi rispetto a quelli di altri Paesi. È necessario quindi, anche in questo caso, fissare criteri certi e omogenei per il loro riconoscimento.
  Aggiunge che il ruolo dei bidelli andrebbe sì valorizzato, richiedendo però, allo stesso tempo, una maggiore responsabilizzazione del personale appartenente alla categoria. Anche personalmente, assiste da tempo invece ad una deresponsabilizzazione nel settore, che legittima situazioni di scarsa efficienza. È necessario dare quindi un segnale alla richiesta di cambiamento dei cittadini attraverso una maggiore responsabilizzazione, semplificazione e minore burocrazia nei settori di competenza della Commissione. Preannuncia, infine, la presentazione presso le Commissioni di merito di un emendamento volto a stabilire che gli insegnanti impartiscano lezioni private presso gli istituti scolastici in cui insegnano, per una maggiore efficienza e trasparenza della loro attività.

  Ilaria CAPUA, presidente, ritiene che l'articolo 58, comma 3, dovrebbe essere corretto prevedendo che siano esenti dal parere del CUN le chiamate per professori stranieri che abbiano coordinato progetti UE negli ultimi cinque anni e non negli ultimi tre. Aggiunge l'opportunità di prevedere una correzione all'articolo 39, volta a modificare la legge 20 febbraio 2006, n. 77, recante misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell'UNESCO. In particolare l'articolo 4 della legge citata, reca misure di sostegno ai fini di una gestione compatibile degli stessi e di un corretto rapporto tra flussi turistici e servizi culturali offerti. Tali misure vanno dallo studio di specifiche problematiche culturali, alla predisposizione di assistenza e di ospitalità, ai servizi di pulizia, raccolta rifiuti, controllo e sicurezza. La modifica che propone tende ad ampliare e a definire in maniera più puntuale il ventaglio delle misure speciali. In particolare, si prevedono attualmente interventi volti alla realizzazione di aree di sosta e di parcheggio «in zone contigue ai siti». Ferma restando la funzionalità delle aree di sosta ai siti, la proposta di modifica normativa ha l'obiettivo di rendere attuabile la misura di sostegno anche laddove dette aree e i sistemi di mobilità vengano realizzati in zone non limitrofe agli stessi, soluzione peraltro preferibile dal punto di vista della tutela paesaggistica e correttiva di una limitazione non supportata da particolari giustificazioni. Aggiunge che l'altra modifica riguarda gli interventi finalizzati alla tutela e alla fruizione dei siti italiani Unesco volti alla diffusione e alla valorizzazione della loro conoscenza «nell'ambito delle istituzioni scolastiche, anche attraverso il sostegno ai viaggi di istruzione e alle attività culturali delle scuole», secondo la previsione vigente. Precisa che dall'attuazione letterale della norma deriva che la diffusione e la valorizzazione dei siti debba avvenire esclusivamente in ambito scolastico attraverso il sostegno ai viaggi di istruzione e alle attività culturali delle scuole. La modifica proposta prevede che, nel settore delle istituzioni scolastiche, la valorizzazione dei siti UNESCO possa essere realizzata attraverso misure di sostegno a favore dei viaggi di istruzione e delle attività culturali delle scuole stesse, assicurando che gli interventi siano rivolti alla diffusione della conoscenza dei siti. Si introduce, inoltre, la previsione che le misure speciali di sostegno di cui alla legge Pag. 136n. 77 del 2006 possano riguardare anche il miglioramento delle condizioni strutturali e ambientali dei luoghi.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA, avendo preso atto del ricco dibattito svoltosi in Commissione sul provvedimento, si riserva di intervenire nel prosieguo della discussione. Ritiene necessario, in particolare, acquisire la proposta di parere del relatore per potersi esprimere al riguardo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), relatore, dopo aver ringraziato tutti coloro che sono intervenuti nell'ampio dibattito svoltosi in Commissione, rileva come parte delle osservazioni espresse nel corso dello stesso siano da concretizzarsi nella predisposizione di appositi emendamenti da presentarsi presso le Commissioni di merito. Ritiene, in ogni caso, che una loro anticipazione potrà essere comunque opportuna nella stesura della proposta di parere che si accinge a presentare alla Commissione. Ribadisce, in particolare, la necessità di prevedere nella proposta di parere uno specifico riferimento alle infrastrutture culturali, sottolineando come nella proposta di parere che predisporrà saranno evidenziati grandi temi, in accordo con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

  Ilaria CAPUA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Modifiche al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professioni dei beni culturali.
C. 362 Madia.