CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 luglio 2013
49.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 133

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 4 luglio 2013. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Paolo Fadda.

  La seduta comincia alle 13.55.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00515 Rondini: Mancato avvio della sperimentazione del cosiddetto «metodo Stamina».

  Marco RONDINI (LNA) illustra l'interrogazione in titolo attraverso la quale si intende acquisire informazioni dal Governo in ordine ai tempi e alle modalità di attuazione del metodo Stamina, considerato l'attuale ritardo.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Marco RONDINI (LNA), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto, evidenziando come non venga data una risposta alle legittime aspettative dei malati in attesa, in quanto permangono dubbi circa i tempi di attuazione della sperimentazione.

5-00511 Capelli: Accertamento di un caso di morte per malattia di Creutsfeldt-Jakob.

  Roberto CAPELLI (Misto-CD) illustra l'interrogazione in titolo, che trae origini dal caso del decesso di una donna per malattia di Creutsfeldt-Jakob, verificatosi di recente in Sardegna. Fa presente, in Pag. 134particolare, come la stampa locale abbia svolto in proposito una campagna di disinformazione, smentendo l'accaduto, e come la competente azienda sanitaria di Nuoro abbia disatteso le linee guida relative al trattamento delle malattie infettive e diffusive di «classe 1».
  Chiede, pertanto, di sapere se i fatti corrispondano al vero e, in tal caso, quali misure il Ministro della salute abbia adottato per evitare l'insorgere di pericoli per la salute dei cittadini e della sicurezza alimentare.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Roberto CAPELLI (Misto-CD), replicando, si dichiara insoddisfatto, facendo presente che nella risposta fornita il Governo si è limitato a riportare l'episodio, che era comunque noto.
  Prendendo atto del fatto che c’è stata una conferma dell'accaduto da parte della direttrice del reparto di neurologia dell'ospedale San Francesco di Nuoro, non concorda, tuttavia, con le affermazioni rese da quest'ultima in merito al carattere non contagioso della malattia che ha causato la morte della donna, né comunque tale da mettere in pericolo la salute della collettività.
  Ritiene, pertanto, che il ministero della salute dovrebbe esercitare i propri poteri ispettivi nel caso di specie, essendoci stato un comportamento colpevole da parte delle autorità competenti le quali hanno dato comunicazione del caso oltre il tempo massimo previsto dalle suddette linee guida. Fa presente, inoltre, come, da quanto risulta, i presìdi utilizzati dalla donna deceduta si troverebbero tuttora presso l'abitazione della stessa, con il rischio che vengano a contatto con bambini e con altre persone ivi presenti.
  Osserva, inoltre, come rientri tra le competenza del ministero della salute l'attivazione degli opportuni controlli, volti a garantire la tutela della salute dal punto di vista veterinario.

5-00512 Binetti: Iniziative per la prevenzione e la diagnosi del mesotelioma.

  Paola BINETTI (SCpI) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando come anche in occasioni passate ha avuto modo di occuparsi del problema dei tumori connessi all'esposizione alle fibre di amianto, che attiene al rapporto «salute e lavoro».
  Dal momento che si prevede un livello costante di incidentalità della neoplasia definita mesotelioma in Italia fino al 2020, chiede al Governo di sapere quali iniziative siano state messe in atto per la diagnosi precoce di questa malattia.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Paola BINETTI (SCpI), replicando, si dichiara soddisfatta per la risposta dal segretario Fadda, pur precisando che, se condivide i progetti che sono stati predisposti dal Governo, nutre tuttavia dei dubbi circa gli specifici interventi previsti nell'ambito di tali progetti.
  Esprime, pertanto, il timore per cui, pur essendo stati intrapresi progetti validi, potrebbero registrarsi comunque dei ritardi quando si passa all'azione concreta, con il rischio di effettuare le diagnosi già in fase di patologia conclamata.

5-00513 Cecconi, 5-00514 Lenzi e 5-00516 Piazzoni: Iniziative per favorire l'accesso ai farmaci innovativi e salvavita in attuazione dell'articolo 12 del decreto-legge n. 158 del 2012.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, le interrogazioni in titolo, in quanto vertenti sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

  Matteo MANTERO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo di cui è cofirmatario, concernente la vicenda, di stretta attualità, di farmaci anticancro e salvavita – quali il pertuzumab, prodotto dalla Roche, e l'afibercept, Pag. 135prodotto dalla Sanofi – che sono stati autorizzati alla vendita a totale carico del malato, a prezzi assolutamente insostenibili, creando evidenti discriminazioni tra malati abbienti e malati poveri. Precisando che in questo caso l'Aifa ha agito secondo la normativa di riferimento, contenuta in una disposizione del cosiddetto decreto-legge Balduzzi in base alla quale i farmaci non ancora ammessi al rimborso del sistema sanitario nazionale ma verificati come efficaci dalle autorità sanitarie possono essere venduti in farmacia in attesa che si completi l’iter, osserva che i tempi di questo procedimento non possono essere così lunghi da impedire ai malati di cancro di usufruire gratuitamente di farmaci innovativi e salvavita.
  Comunica, infine, che nella giornata odierna la Roche ha rilasciato una dichiarazione con la quale sottolinea che la citata normativa può garantire anche in Italia l'immediata disponibilità del farmaco per il trattamento del carcinoma mammario metastatico, pertuzumab, in attesa che si completi l’iter di negoziazione con Aifa.

  Donata LENZI (PD) illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando l'opportunità di modificare la suddetta disposizione recata dal decreto-legge Balduzzi in quanto sta creando di fatto una situazione di forte discriminazione nell'accesso ai nuovi farmaci, che rischiano di diventare appannaggio dei soli cittadini ricchi fino a quando autorità competenti e aziende farmaceutiche non trovano un accordo sul prezzo rimborsabile.
  Richiamando, poi, la dichiarazione resa da Roche, cui faceva riferimento il deputato Mantero, ne sottolinea un ulteriore aspetto, a suo avviso grave, concernente il passaggio in cui l'azienda farmaceutica precisa che il trattamento con pertuzumab potrà essere garantito anche dalle strutture sanitarie in regime di solvenza, venendo così a configurarsi un'ulteriore discriminazione, oltre quella già ricordata.

  Ileana Cathia PIAZZONI (SEL) illustra l'interrogazione in titolo, associandosi alle considerazioni già svolte dai deputati Mantero e Lenzi in quanto, se in astratto si può comprendere la ratio della citata norma, volta a consentire che i medicinali innovativi, una volta autorizzati, vengano messi in commercio in attesa che Aifa e aziende farmaceutiche trovino un accordo sul prezzo da rimborsare a carico del servizio sanitario nazionale, è pur vero che la sua concreta applicazione sta creando situazioni di forte discriminazione, in quanto i costi di tali farmaci fanno sì che solo i ricchi possono permettersi una cura adeguata.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
  Ad integrazione delle risposta svolta, il sottosegretario Fadda ringrazia i presentatori delle suddette interrogazioni per avergli dato la possibilità di esprimersi in merito a una vicenda particolarmente attuale, su cui si è concentrata l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica.
  Ribadisce, inoltre, che l'impegno del Governo sarà rivolto ad allineare i tempi di conclusione delle procedure autorizzative dei medicinali dell'Italia alla media europea, precisando altresì che Governo e Parlamento congiuntamente dovranno valutare se si renda o meno necessario apportare miglioramenti alla norma di cui all'articolo 12 del decreto-legge n. 158 del 2012.

  Matteo MANTERO (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto, non potendo ritenere effettivo l'impegno assunto dal sottosegretario Fadda per conto del Governo, concernente i tempi per velocizzare e razionalizzare i tempi per concludere le procedure autorizzative dei medicinali in Italia.

  Donata LENZI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta, ribadendo l'opportunità di valutare la possibilità di effettuare una revisione della normativa di riferimento.

  Ileana Cathia PIAZZONI (SEL), replicando, si dichiara soddisfatta, precisando Pag. 136tuttavia la necessità per cui il ministero continui a prestare la dovuta attenzione alla vicenda, mantenendo l'impegno assunto in questa sede.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, a margine delle ultime interrogazioni svolte, concernenti un tema di grande attualità e rilevanza, rileva come esso si connette strettamente agli argomenti oggetto dell'indagine conoscitiva in materia di sostenibilità del sistema sanitario nazionale, che la XII Commissione ha avviato con la V Commissione (Bilancio). Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.35.

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