CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 giugno 2013
45.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 26 giugno 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 9.10

  Luca SANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione dell'impianto.

5-00428 Franco Bordo: Iniziative in materia di OGM, per l'adozione della clausola di salvaguardia o di altre misure cautelari.

  Franco BORDO (SEL), illustrando l'interrogazione in titolo, paventa i rischi di grave contaminazione da organismi geneticamente modificati nelle zone interessate dalle semine e ricorda gli impegni assunti dal Ministro De Girolamo in tema di OGM. per la salute e la tutela dell'ambiente. Chiede pertanto di conoscere i motivi per i quali il Governo non ha ancora proceduto all'adozione della clausola di salvaguardia e di altre misure per impedire l'utilizzo di OGM sul territorio nazionale.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Franco BORDO (SEL), nel prendere atto della risposta del Governo, osservando che la sentenza della Corte di giustizia europea citata dal Governo non fa riferimento alla clausola di salvaguardia, tanto che altri Paesi europei l'hanno già adottata, invita il Governo ad emanare celermente il decreto interministeriale annunciato, che consentirebbe, a norma dell'articolo 34 del Regolamento (CE) 1829/2003, di procedere comunque con misure di emergenza.

5-00429 Carra: Iniziative per evitare procedure d'infrazione per il mancato recupero dei prelievi supplementari in materia di quote latte e per il ripristino della legalità.

  Marco CARRA (PD), illustrando l'interrogazione in titolo, ribadisce la richiesta di conoscere quali iniziative il Governo intenda assumere per recuperare le multe dovute dai produttori lattiero-caseari che hanno superato le quote di produzione loro spettanti nelle campagne ricomprese tra il 1995 e il 2009, vista la recente lettera di messa in mora inviata dalla Commissione europea quale primo atto di avvio di una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia. Le iniziative che il Governo dovrebbe assumere avrebbero il merito di ristabilire la legalità, eliminando una inaccettabile disparità di trattamento tra chi si è anche indebitato per rispettare le leggi vigenti e chi ha proceduto senza pagare il prelievo supplementare.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Marco CARRA (PD) si dichiara complessivamente soddisfatto della risposta del Governo, anche se auspica che la convenzione tra l'AGEA e l'Equitalia non si riveli eccessivamente penalizzante per l'AGEA. Confida in ogni caso che l'azione del Governo possa ristabilire la legalità nel settore, al fine di mettere tutti i produttori su un piano di parità.

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5-00430 Faenzi e Catanoso: Sulle procedure dell'AGEA in materia di rinnovo delle certificazioni antimafia.

  Francesco Detto Basilio Catanoso CATANOSO GENOESE (PdL) rinuncia ad illustrare l'interrogazione.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Francesco Detto Basilio Catanoso CATANOSO GENOESE (PdL), nel prendere atto della risposta del Governo, pur ringraziandolo per l'impegno profuso, non può dichiararsi soddisfatto anche perché, come si evince dal contenuto della risposta, permangono diversi problemi. Si verifica infatti un eccessivo allungamento dei tempi di erogazione dei contributi alle imprese da parte dell'AGEA, a causa della decisione della stessa di considerare soggetta a scadenza annuale la certificazione antimafia. Per ottenere tale certificazione le prefetture, deputate al rilascio, impiegano molti mesi e ciò è incompatibile con la tempistica imposta dall'Unione europea per evitare il disimpegno automatico delle somme da erogare con riferimento al piano di sviluppo rurale. Accade allora che le imprese perdano il diritto alla erogazione o siano addirittura costrette alla sua restituzione. Auspica pertanto che il Ministro intervenga per eliminare i problemi lamentati.

5-00431 Caon: Interventi per far fronte alle alluvioni in Veneto del maggio 2013.

  Roberto CAON (LNA) rinuncia ad illustrare l'interrogazione.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Roberto CAON (LNA) si dichiara soddisfatto della risposta del Governo.

5-00432 Benedetti: Sulla sospensione delle autorizzazioni sperimentali del sistema di pesca «volante a coppia».

  Silvia BENEDETTI (M5S), illustrando l'interrogazione in titolo, chiede di sapere se il Governo intenda modificare le attuali non trasparenti procedure di rinnovo delle autorizzazioni di pesca sperimentale in questione, in scadenza il prossimo 30 giugno, sia perché ritiene che esse non si denotino per un particolare carattere di sperimentalità, sia per evitare che si perpetuino i rinnovi in favore di una cerchia ristretta di soggetti.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Silvia BENEDETTI (M5S) manifesta perplessità non solo in merito alla sostenibilità ambientale e socio-economica dell'attuale sforzo di pesca, per come è attualmente configurato, stante anche il perdurante fenomeno delle pesche accidentali, ma anche in merito a quanto asserito dal Governo relativamente alla elevata selettività del particolare sistema di pesca oggetto dell'interrogazione. Da questo punto di vista, non può che manifestare ulteriori perplessità anche sulla possibilità nel breve periodo, visto il declino degli stock ittici, ormai ridotti al 40 per cento, di intraprendere iniziative di pianificazione e gestione del settore con caratteri di scientificità.

  Luca SANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.35.

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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 26 giugno 2013. — Presidenza del vicepresidente Massimo FIORIO. — Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 9.35.

Schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nel bilancio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2013, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 14.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

  Susanna CENNI (PD), relatore, fa presente che lo schema di decreto ministeriale in esame, che si è andato via via semplificando negli anni, è stato predisposto dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'economia ed è sottoposto al parere parlamentare sulla base di quanto previsto dall'articolo 1, comma 40, della legge n. 549 del 1995, come modificato dall'articolo 32, comma 2, della legge 23 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002), che ha ridisciplinato il sistema di riparto delle risorse che lo Stato assegna agli enti ed organismi indicati dalla legge medesima.
  Il comma 2 dell'articolo 32 ha, infatti, stabilito che gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, di cui alla tabella 1 allegata alla legge, siano iscritti in un'unica unità previsionale di base nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato. È stato, altresì, disposto che il riparto delle risorse stanziate su ciascuna di tali unità debba essere annualmente effettuato entro il 31 gennaio dal Ministro competente, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, «intendendosi corrispondentemente rideterminate le relative autorizzazioni di spesa». La tavola finale della tabella 1 allegata alla finanziaria 2001 recava il riepilogo delle somme totali a legislazione vigente, suddivise per Ministero, che sono interessate dalla procedura di accorpamento in un'unica unità previsionale di base e dalla connessa riduzione. Relativamente al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali tale somma, che ammontava inizialmente a 6,714 milioni di euro, ha subito ripetute riduzioni per effetto delle successive leggi finanziarie; l'inversione di tendenza, registrata con l'esercizio 2008 e confermata per il 2010, è stata interamente dovuta alle nuove disponibilità assegnate all'UNIRE.
  Infatti, l'articolo 2 del decreto-legge n. 78 del 2010 ha previsto la riduzione lineare del 10 per cento delle dotazioni finanziarie, iscritte a legislazione vigente nell'ambito delle spese rimodulabili, delle missioni di spesa di ciascun Ministero, per gli importi indicati nell'Allegato 1.
  Per le politiche agricole, veniva prevista una riduzione complessiva di 23 milioni 274 mila euro per il 2011, 17 milioni 470 mila euro per il 2012 e 17 milioni 491 mila euro per il 2013. Di questi, 5 milioni 867 mila euro per il 2011, e 519 mila euro per il 2012 e 2013 venivano imputati alla missione Fondi da ripartire. Sempre il decreto-legge n. 78 del 2010, all'articolo 7, comma 24, ha previsto che gli stanziamenti sui competenti capitoli degli stati di previsione delle amministrazioni vigilanti relativi al contributo dello Stato a enti, istituti, fondazioni e altri organismi venissero ridotti del 50 per cento rispetto all'anno 2009.
  Al fine di procedere alla razionalizzazione e al riordino delle modalità con le quali lo Stato concorre al finanziamento dei predetti enti, i Ministri competenti, con decreto da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, avrebbero stabilito il riparto delle risorse disponibili. L'articolo 16, comma 3, del decreto-legge n. 98 del 2011 ha, poi, Pag. 174previsto che qualora non vengano adottati i provvedimenti di contenimento delle spese in materia di pubblico impiego previsti dal comma 1, o si verifichino risparmi di spesa inferiori, il Ministro dell'economia e delle finanze può provvedere, con proprio decreto, alla riduzione, fino alla concorrenza dello scostamento riscontrato, delle dotazioni finanziarie iscritte a legislazione vigente nell'ambito delle spese rimodulabili di ciascun Ministero.
  Ulteriori variazioni dipendono dalla soppressione degli organismi già destinatari dei contributi.
  Pertanto, gli importi iscritti sul capitolo 2200, relativi ai contributi per gli enti ed organismi vigilati dal Dicastero agricolo – cioè l'INEA (passati da 921 mila euro del 2008 a 524 mila euro nel 2013), il soppresso INRAN (da 3.402.000 euro del 2008 a zero nel 2013), il soppresso Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale di Portici (da 333 mila euro del 2008 a zero nel 2013), enti e uffici internazionali (da 95 mila euro del 2008 a 107 mila euro nel 2013) e il soppresso UNIRE (da 2.093.000 euro del 2008 a zero nel 2013) – come ripartiti negli anni dal 2008 al 2013, hanno subito una notevole decurtazione.
  Ricorda, inoltre, che in occasione dell'analogo riparto per il 2012, considerate le scelte, contestualmente adottate dal Governo, relative alla soppressione dell'INRAN e dell'ENSE, la Commissione Agricoltura decise di non esprimere parere. Tale decisione, non essendo il parere vincolante, non impedì al Governo di procedere all'adozione dell'atto.
  Lo schema di decreto ministeriale in esame provvede, quindi, a ripartire lo stanziamento iscritto sul capitolo 2200 «Somma da erogare ad enti, associazioni, fondazioni ed altri organismi» dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, pari a 632.000 euro per il 2013, considerato che, rispetto alla somma iscritta in bilancio, pari a 639.000, sono state accantonate e resi indisponibili 7.000 euro. Con la disponibilità di 632.000 euro, viene prevista l'attribuzione all'Istituto nazionale di economia agraria (INEA) di 524.679 euro, destinato a coprire in parte le spese di funzionamento dell'ente, anche in relazione alle funzioni svolte come organo di collegamento dello Stato con l'Unione europea per la gestione della rete di informazione contabile agricola (RICA), e di 107.321 a titolo di quote annuali di adesione dell'Italia a favore di organismi internazionali che operano nel settore agricolo (OEPP, ITAL-ICID, FEZ).
  Si ricorda che l'Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante (OEPP) è il soggetto responsabile per l'Europa in base all'articolo IX della Convenzione internazionale FAO per la protezione delle piante. È stata fondata nel 1951 da 15 Stati membri mentre ad oggi ne annovera 50. Le funzioni cui è chiamata prevedono: la protezione della salute delle piante in agricoltura, nelle foreste o in ambienti non coltivati; lo sviluppo di uno strategia internazionale contro il diffondersi di parassiti; l'armonizzazione della normativa fitosanitaria; la promozione di metodi moderni e sicuri per il controllo dei parassiti. L'Organizzazione prevede una Commissione esecutiva (composta da 7 membri eletti a rotazione, con incontri due volte l'anno) presieduta da un Presidente e da un Vicepresidente. L'organizzazione è finanziata tramite i contributi annuali degli Stati membri.
  L'ITAL-ICID è il Comitato nazionale italiano dell'ICID, la Commissione internazionale per l'irrigazione ed il drenaggio, fondata nel 1950 da undici Paesi fondatori tra cui l'Italia ed è composta da 63 Paesi membri presso i quali opera attraverso i rispettivi Comitati nazionali. Organo direttivo è il Consiglio esecutivo internazionale (CEI) composto dai rappresenti dei 63 Comitati nazionali. L'ICID è un'organizzazione non governativa, a carattere tecnico scientifico, che svolge ricerca in materia di irrigazione e gestione delle acque.
  La Federazione europea di zootecnia (FEZ) è una federazione internazionale di organizzazioni nazionali del comparto zootecnico, provenienti da 37 Paesi europei; nata nel 1949 a Parigi sotto gli auspici della FAO, nel 1954 ha avuto il riconoscimento Pag. 175quale organizzazione non governativa che gode di un particolare status consultivo. L'Italia vi ha aderito nel 1995. Scopi principali della Federazione sono: promuovere la ricerca scientifica avanzata, sviluppare sistemi di produzione sostenibili, migliorare le condizioni tecniche ed economiche nel settore del bestiame, promuovere il benessere degli animali, preservando l'ambiente rurale ed ottimizzando l'utilizzo delle risorse genetiche.
  Si riserva infine di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito.

  Massimo FIORIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.45.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 26 giugno 2013.

Nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 475 recante norme per la salvaguardia dei castagneti.
Audizione informale dei rappresentanti delle organizzazioni di categoria rappresentate nel tavolo castanicolo.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.35 alle 15.45.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 26 giugno 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle ore 15.45.

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2013 e relativi allegati.
COM(2012)629 final.
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea per il periodo 1o gennaio 2013-30 giugno 2014.
(17426/12).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2013.
(Doc. LXXXVII-bis, n. 1).
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto degli atti in titolo.

  Mario CATANIA (SCpI), relatore, richiama in via preliminare l'attenzione sul fatto che i documenti programmatici in esame, riferiti all'anno 2013, sono stati presentati da tempo e contengono indicazioni in gran parte superate dai fatti. In particolare, la relazione programmatica del Governo è stata trasmessa al Parlamento il 5 giugno scorso nel medesimo testo che era già stato inviato il 18 gennaio 2013, nella precedente legislatura, e che non era stato esaminato in ragione dello scioglimento delle Camere; tale scelta è stata motivata dal Governo con l'intento di non ritardare ulteriormente l'avvio da parte delle Camere dell'esame della stessa e la conseguente definizione degli indirizzi generali sull'azione europea dell'Italia per l'anno 2013. Analoghe considerazioni valgono per i programmi di lavoro della Commissione europea e del Consiglio dell'Unione europea, presentati rispettivamente nell'ottobre 2012 e nel dicembre 2012.
  Nel frattempo, le procedure relative alle riforme della Politica agricola comune (PAC) e della Politica comune della pesca (PCP) – obiettivi qualificanti nelle indicazioni del Governo e delle istituzioni europee – sono sostanzialmente giunte a conclusione, rendendo perciò superate le indicazioni programmatiche contenute nei documenti oggi all'esame. Sottolinea in particolare che proprio oggi, con l'ultimo trilogo, è stata raggiunto l'accordo sulla PAC.
  Per questi motivi, riterrebbe opportuno in questa sede, più che discutere nel dettaglio dei testi presentati, cogliere l'occasione per esprimere valutazioni e fornire indicazioni che guardino al futuro.Pag. 176
  In tale direzione, la Commissione potrebbe segnalare l'esigenza di un confronto con il Governo preliminare alla fase di implementazione della riforma della PAC, che richiederà scelte applicative molto importanti, in vista delle quali appare essenziale l'interlocuzione con il Parlamento e con le sensibilità che lo stesso esprime. A titolo di esempio, ricorda che gli Stati membri dovranno definire la categoria degli agricoltori attivi, che saranno destinatari degli aiuti della PAC nel periodo 2014-2020.
  Inoltre, la Commissione potrebbe individuare e rappresentare gli indirizzi e le linee di politica agricola che si ritiene debbano costituire un punto di riferimento costante per l'azione del Governo. In tale ambito, ritiene che dovrebbero essere indicati i temi della tracciabilità, della tutela del made in Italy, nonché indirizzi chiari in tema di OGM.
  Anche l'attuazione della riforma della politica comune della pesca richiederà il compimento di scelte e un preliminare confronto in sede parlamentare.
  Tra gli altri argomenti oggetto dell'attività delle istituzioni europee nel prossimo futuro, e quindi anche dell'attività del Governo, segnala l'agricoltura biologica, tema sul quale nel gennaio scorso la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica, che si è conclusa ad aprile, in vista della presentazione di una proposta normativa entro la fine del 2013. Al riguardo, ricordando che la XIII Commissione ha avviato l'esame di proposte di legge su tale materia, rileva in via generale l'opportunità che l'attività legislativa a livello nazionale si svolga in sintonia con l'attività dell'Unione europea.
  Si riserva conclusivamente di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito.

  Luca SANI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.05.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici.
C. 341 Catanoso, C. 440 Mongiello, C. 741 Oliverio, C. 761 Russo e C. 1125 Caon.

Disposizioni per la promozione del settore ippico.
C. 753 Faenzi.

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