CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 giugno 2013
45.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 156

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 26 giugno 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 9.10.

Indagine conoscitiva sulle misure per fronteggiare l'emergenza occupazionale, con particolare riguardo alla disoccupazione giovanile.
Audizione di esperti della materia (Tito Boeri e Ugo Trivellato).
(Svolgimento e conclusione).

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione, avvertendo che gli auditi hanno messo a disposizione della Commissione una documentazione, di cui autorizza la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna.

  Tito BOERI, professore di economia presso l'università Bocconi di Milano e membro del Comitato di redazione de «La Voce.info», e Ugo TRIVELLATO, professore emerito presso la Facoltà di Scienze statistiche dell'università di Padova e ricercatore dell'Istituto per la ricerca valutativa sulle politiche pubbliche (IRVAPP), Pag. 157svolgono relazioni sul tema oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Walter RIZZETTO (M5S), Simone BALDELLI (PdL), Chiara GRIBAUDO (PD) e Patrizia MAESTRI (PD).

  Tito BOERI, professore di economia presso l'università Bocconi di Milano e membro del Comitato di redazione de «La Voce.info», e Ugo TRIVELLATO, professore emerito presso la Facoltà di Scienze statistiche dell'università di Padova e ricercatore dell'Istituto per la ricerca valutativa sulle politiche pubbliche (IRVAPP), rendono ulteriori precisazioni rispetto ai quesiti posti.

  Cesare DAMIANO, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 10.15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 26 giugno 2013.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.20.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 26 giugno 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.20.

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2013 e relativi allegati.
COM(2012)629 final.
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea per il periodo 1o gennaio 2013-30 giugno 2014.
17426/12.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2013.
Doc. LXXXVII-bis, n. 1.

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

  Davide BARUFFI (PD), relatore, osserva che la Commissione avvia oggi l'esame congiunto di tre atti: la Relazione Programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2013; il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2013 (e relativi allegati); il Programma dei 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea per il periodo 1o gennaio 2013-30 giugno 2014. Fa notare che la relazione è stata predisposta ai sensi dell'articolo 13 della legge n. 234 del 2012, in base al quale il Governo presenta entro la fine di ogni anno una relazione recante indicazione di obiettivi, priorità e orientamenti che esso stesso intende perseguire a livello europeo nell'anno successivo, salvo poi rendicontare – entro il 28 giugno dell'anno posteriore – circa l'attività effettivamente svolta; il testo della Relazione era stato trasmesso dal precedente Governo al Parlamento nei termini previsti – 18 gennaio 2013 – ma non esaminato per lo scioglimento delle Camere. Segnala che il Governo in carica lo ha ritrasmesso in data 5 giugno, ritenendo tuttavia di non aggiornarlo, per non ritardare ulteriormente il pronunciamento del Parlamento e la conseguente definizione degli indirizzi generali sull'azione europea dell'Italia per l'anno 2013; la Relazione sconta inoltre – secondo quanto riportato nella premessa del documento – «un carattere essenzialmente informativo e di orientamento», essendo il Governo che lo ha redatto in scadenza.
  Osserva che il Governo in carica non ha mancato, in verità, di formulare dinanzi Pag. 158al Parlamento i propri orientamenti in merito alle priorità e agli obiettivi della sua azione in Europa, già a partire dal suo insediamento. In particolare, richiama: le comunicazioni del Presidente del Consiglio dinanzi alle Camere del 21 maggio scorso, in vista del Consiglio europeo del 22 maggio; le audizioni dei singoli ministri nelle Commissioni parlamentari; da ultimo, le comunicazioni del Presidente del Consiglio al Parlamento nella giornata di ieri, in vista del Consiglio europeo dei prossimi 27 e 28 giugno. A tale proposito, ritiene che rilevino alcuni indirizzi generali che segnano l'iniziativa italiana in sede comunitaria: il rafforzamento della governance europea e, quindi, la costruzione di un'autentica Unione economica e monetaria, segnatamente rispetto al completamento dell'unione bancaria; la necessità di affiancare alla linea del rigore della finanza pubblica quella di misure urgenti per la crescita (in questo senso, rimarcando l'elemento nuovo dell'uscita dal processo di infrazione che mette l'Italia, a partire dal 2014, in una condizione sensibilmente diversa rispetto a quella del recente passato); l'accento più volte posto sulla priorità dell'occupazione giovanile, non a caso al centro del prossimo Consiglio europeo.
  Per quanto concerne i profili di merito più propri della XI Commissione, osserva, con riguardo al lavoro, che, come è noto, la politica dell'Unione europea è attualmente concentrata sull'obiettivo di aumentare i tassi di occupazione e combattere la disoccupazione, specialmente quella giovanile e delle donne, innescando la ripresa della crescita economica. Con riferimento, in particolare, all'aspetto della disoccupazione giovanile, rileva che le azioni a livello europeo sono condotte nella cornice della Strategia dell'Unione per la crescita e l'occupazione Europa 2020, adottata dal Consiglio europeo nel 2010, che si attua essenzialmente attraverso la procedura di coordinamento ex ante delle politiche economiche degli Stati membri dell'UE, attraverso il cosiddetto «semestre europeo». Segnala che il forte impatto della crisi economica sull'occupazione ha tuttavia posto l'esigenza di definire strumenti di intervento a livello legislativo e finanziario, volti a sostenere specificamente l'occupazione giovanile. Ricorda, infatti, che i «dossier» più importanti attualmente all'esame delle istituzioni comunitarie che riguardano la disoccupazione giovanile sono: il pacchetto di proposte composto da una comunicazione sulla promozione dell'occupazione dei giovani (COM(2012)727); una comunicazione relativa all'avvio di una consultazione su un quadro di qualità per tirocini (COM(2012)728); una proposta di raccomandazione sull'introduzione di una «Garanzia per i giovani» (Youth Guarantee) (COM(2012)729); una comunicazione (COM(2013)144) sull'avvio di un'iniziativa specifica a favore dell'occupazione giovanile (Youth Employment Initiative – YEI) in aggiunta e a rafforzamento del sostegno già fornito attraverso i fondi strutturali dell'UE; una comunicazione «Lavorare insieme per i giovani d'Europa – Invito ad agire contro la disoccupazione giovanile» (COM(2013)447), in cui sono elencate le azioni concretamente proposte dalla Commissione per combattere la disoccupazione giovanile. Sottolinea che si tratta di misure, peraltro, tutte richiamate nell'ultima comunicazione al Parlamento del Presidente Letta, stante l'oggetto del Consiglio europeo che si apre domani. Su questo tema, inoltre, ricorda il summit che si è tenuto a Roma il 14 giugno scorso: per la prima volta congiuntamente – e su iniziativa del Governo italiano – i ministri del Lavoro e dell'Economia di Italia, Germania, Francia e Spagna hanno discusso di come rafforzare il coordinamento tra politiche finanziarie e del lavoro, a livello nazionale e di Unione europea.
  Osserva poi che la priorità è accelerare l'attuazione della «Garanzia per i giovani»: la Commissione propone, sotto questo profilo, di concentrare i 6 miliardi di euro destinati all'Iniziativa per l'occupazione giovanile nel periodo iniziale, perché possano essere impegnati nel primo biennio anziché nell'arco dei sette anni del quadro finanziario pluriennale (QFP); inoltre, propone di riorientare al contrasto della disoccupazione giovanile anche le Pag. 159risorse del QFN destinate ad altre finalità ma non spese del biennio 2014-15. Non ritenendo opportuno dilungarsi in questa sede circa l'incertezza che, però, ancora grava sul QFP, approvato dal Consiglio ma, di fatto, respinto dal Parlamento europeo, fa notare che è in corso, proprio in questi giorni, un tentativo di composizione su cui lo stesso Presidente Letta si è soffermato ancora ieri nel suo intervento in Parlamento.
  Rileva, quindi, che gli ulteriori filoni seguiti dalla politica europea riguardano: la valorizzazione del percorso di istruzione, allo scopo di facilitare la transizione dalla scuola al lavoro, quadro nel quale si inscrivono le iniziative per la valorizzazione dell'apprendistato e dei tirocini; la mobilità transfrontaliera dei lavoratori (proposta di direttiva sui requisiti minimi per migliorare la mobilità dei lavoratori e la salvaguardia di diritti a pensione complementare, COM(2007)603, e proposta di direttiva relativa alle misure volte ad agevolare l'esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori, COM(2013)236); il potenziamento delle reti nazionali dei servizi per l'impiego (proposta di decisione COM(2013)430). Sottolinea, per inciso, come proprio su ciascuno di questi titoli la Commissione sia stata sollecitata dagli esperti auditi in questi giorni nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'emergenza occupazionale, che sta affrontando temi di grande interesse.
  Ricorda poi che, in occasione dell'audizione del 15 maggio scorso sulle linee programmatiche del suo dicastero, presso la XI Commissione, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha ribadito la centralità dell'Europa nell'affrontare i problemi della disoccupazione e del mercato del lavoro e ha elencato i punti su cui il Governo intende concentrare la sua azione: riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul lavoro, in particolare per i giovani neo-assunti in forma stabile e per la stabilizzazione dei contratti precari; semplificazione e rafforzamento dell'apprendistato, sulla base delle migliori pratiche europee; puntuali modifiche alla legge n. 92 del 2012 di riforma del mercato del lavoro; stimolo all'imprenditoria giovanile; promozione dell'occupazione femminile; rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga e tutela dei lavoratori salvaguardati; introduzione di elementi di flessibilità nell'attuale sistema pensionistico, prevedendo anche misure a sostegno della cosiddetta «staffetta generazionale»; progressivo superamento del precariato nella pubblica amministrazione e riapertura della contrattazione, a partire dalla parte normativa; riduzione della burocrazia connessa a fisco e impresa. Fa notare, peraltro, che talune di queste misure sono già ricomprese nel decreto-legge approvato proprio oggi dal Governo, che la Commissione avrà modo di esaminare e discutere a breve. Ricorda, inoltre, che lo scorso 20 giugno la Camera dei deputati ha approvato all'unanimità la mozione n. 1/00070 (nuova formulazione), che, in vista del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno, impegna il Governo ad adoperarsi per rendere effettive ed immediate le azioni prospettate a livello europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile.
  Svolgendo un'ultima notazione sintetica riguardante il Programma dei 18 mesi delle Presidenze del Consiglio europeo, il terzo dei documenti che la Commissione è chiamata a esaminare, evidenzia che tale testo, elaborato dalle Presidenze irlandese, lituana e greca, si compone di due parti: la prima concerne il quadro strategico, con la definizione degli obiettivi più a lungo termine (per i quali sono stati consultati anche gli Stati membri che faranno parte del successivo «trio presidenziale», vale a dire Italia, Lettonia e Lussemburgo); la seconda riguarda il programma operativo, che interessa l'arco temporale gennaio 2013-giugno 2014. Osserva che, relativamente ai temi lavoro e previdenza sociale, il Programma prevede: che siano perseguiti gli obiettivi principali della «Strategia 2020» per la creazione di un'Europa intelligente, sostenibile e inclusiva; che siano affrontate le conseguenze sociali della crisi, la lotta alla povertà e l'esclusione sociale; che sia adottata una strategia per la salute e la sicurezza sui Pag. 160luoghi di lavoro per il periodo 2012-2020; che sia attuato il «pacchetto occupazione» presentato dalla Commissione nel 2012; che siano proseguiti i negoziati sui fondi UE in ambito occupazionale e sociale. Segnala, altresì, l'ipotesi del 2014 quale anno europeo per la conciliazione tra vita lavorativa e familiare.
  In conclusione, si riserva, come di consueto, di predisporre, anche alla luce del dibattito che avrà luogo, una proposta di parere sui documenti in esame, da trasmettere alla XIV Commissione, che avrà il compito di riferire all'Assemblea su tali provvedimenti.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 26 giugno 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.35.

Indagine conoscitiva sulle misure per fronteggiare l'emergenza occupazionale, con particolare riguardo alla disoccupazione giovanile.
Audizione di esperti della materia (Roberto Cicciomessere, Alberto Martini e Paolo Sestito).
(Svolgimento e conclusione).

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione, avvertendo che gli auditi hanno messo a disposizione della Commissione una documentazione, di cui autorizza la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna.

  Paolo SESTITO, dirigente della Banca d'Italia, esperto di monitoraggio e valutazione del mercato del lavoro, Alberto MARTINI, professore associato di statistica economica presso la Facoltà di Scienze politiche dell'università del Piemonte Orientale, direttore dell'Associazione per lo sviluppo della valutazione e l'analisi delle politiche pubbliche (ASVAPP), e Roberto CICCIOMESSERE, ricercatore a contratto, esperto di valutazione dei centri per l'impiego, svolgono relazioni sul tema oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Giorgio PICCOLO (PD), Irene TINAGLI (SCpI), Marco MICCOLI (PD), Luisella ALBANELLA (PD), Giovanna MARTELLI (PD) e Cesare DAMIANO, presidente.

  Paolo SESTITO, dirigente della Banca d'Italia, esperto di monitoraggio e valutazione del mercato del lavoro, Alberto MARTINI, professore associato di statistica economica presso la Facoltà di Scienze politiche dell'università del Piemonte Orientale, direttore dell'Associazione per lo sviluppo della valutazione e l'analisi delle politiche pubbliche (ASVAPP), e Roberto CICCIOMESSERE, ricercatore a contratto, esperto di valutazione dei centri per l'impiego, rendono ulteriori precisazioni rispetto ai quesiti posti.

  Cesare DAMIANO, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.