CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 giugno 2013
44.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 75

INTERROGAZIONI

  Martedì 25 giugno 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Jole Santelli.

  La seduta comincia alle 14.35.

5-00129 Ribaudo: Sostegno del reddito per taluni lavoratori della società «Riscossione Sicilia SpA».

  Il sottosegretario Jole SANTELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Francesco RIBAUDO (PD), pur sottolineando come la risposta del rappresentante del Governo sia stata in parte esaustiva, a testimonianza dell'effettivo approfondimento delle tematiche da parte dell'Esecutivo, nonché di una certa disponibilità ad affrontare le problematiche sollevate con la sua interrogazione, ritiene comunque che dalla risposta stessa non emergano soluzioni concrete in favore dei lavoratori coinvolti. Fa notare come, alla base dell'esclusione di tali lavoratori dalle prestazioni di sostegno al reddito del Fondo di solidarietà in oggetto, vi sia un'interpretazione puramente discrezionale dell'INPS – a suo avviso criticabile, anche sotto il profilo del rispetto dei principi costituzionali – della normativa in materia di maturazione del diritto a pensione in salvaguardia relativamente alle aspettative di vita. Ritiene, peraltro, che tali aspettative siano state sovrastimate, dallo stesso Istituto, anche in assenza dello specifico decreto interministeriale che dovrebbe essere adottato in materia. Ciò ha determinato, a suo avviso, un'evidente lesione degli interessi legittimi di tali soggetti, di fronte alla quale giudica inaccettabile che l'INPS opponga esclusivamente l'argomentazione dell'insussistenza dei requisiti richiesti dalla normativa vigente.
  Rilevato che, in realtà, da un'interpretazione corretta delle norme si evince come, alla data di accesso al Fondo, i Pag. 76lavoratori in questione fossero in possesso dei requisiti, invita il Governo a farsi carico del problema, atteso anche il probabile instaurarsi di un lungo e costoso contenzioso giudiziario tra i lavoratori e l'Istituto, che rischia di produrre, tra l'altro, un conseguente aggravio di spese per l'erario. Chiede, pertanto, al rappresentante del competente dicastero di assumere precisi impegni sul punto, al fine di adottare ogni iniziativa di competenza tesa a riconoscere le legittime istanze dei lavoratori interessati, che rappresentano, peraltro, una platea molto ristretta, circoscritta a dieci unità.

5-00221 Fedriga: Obblighi di elaborazione del documento di valutazione dei rischi (DVR).

  Il sottosegretario Jole SANTELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), nel replicare, dichiara di avere apprezzato solo la seconda parte della risposta del rappresentante del Governo, laddove ritiene di avere ravvisato una maggiore disponibilità dell'Esecutivo ad affrontare la problematica della sicurezza sul lavoro da una prospettiva di maggiore contemperamento dei diversi interessi in gioco. Fa notare, infatti, che in tale delicata materia occorre rendere compatibile la fondamentale tutela delle esigenze di sicurezza dei lavoratori con le altrettanto importanti necessità delle imprese – in particolare di quelle medie e piccole – di beneficiare di una semplificazione degli oneri burocratici, atteso che gli adempimenti formali ai quali esse sono sottoposte, non di rado inutili e inefficaci rispetto agli obiettivi perseguiti, spesso si traducono in alti costi di gestione, anche in relazione all'impiego di specifico personale coinvolto per tali fini. Ritiene che negli ultimi anni sia stata data poca importanza ai profili sostanziali della normativa sulla sicurezza, in nome di un approccio solo formale, che ha condotto, oltre che a un inaccettabile aumento dei morti sul lavoro, anche a un appesantimento degli oneri burocratici in danno delle imprese. Reputa, infatti, che l'obbligo del documento di valutazione dei rischi per le imprese che occupano fino a dieci dipendenti costituisca l'ennesimo «balzello» in danno di tali soggetti, che saranno chiamati a sostenere un ulteriore carico di oneri per adeguarsi ad una normativa di dettaglio non corrispondente a reali esigenze di sicurezza. Auspica, pertanto, una seria riflessione sulla materia, che possa quantomeno condurre a una semplificazione delle norme per quelle attività il cui svolgimento non presenta un elevato tasso di rischio per i lavoratori.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.50.

RISOLUZIONI

  Martedì 25 giugno 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Jole Santelli.

  La seduta comincia alle 14.50.

7-00018 Gribaudo: Equo compenso dei lavoratori.
(Rinvio della discussione).

  Cesare DAMIANO, presidente, fa preliminarmente presente che diversi gruppi hanno rappresentato alla presidenza l'esigenza che la Commissione, prima di avviare la discussione, attenda la presentazione di altre risoluzioni, preannunziate da tali gruppi, vertenti sul medesimo argomento dell'atto di indirizzo all'ordine del giorno. Chiede, pertanto, ai presentatori della risoluzione n. 7-00018 se siano disponibili ad aggiornare l'odierna discussione ad altra seduta.

  Chiara GRIBAUDO (PD), nel sottolineare la delicatezza e l'importanza degli Pag. 77argomenti contenuti nella propria risoluzione, si dichiara disponibile a un rinvio della discussione, prospettando altresì l'opportunità che, nel frattempo, la Commissione valuti l'apertura di un percorso istruttorio di approfondimento e di confronto sulla materia.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) dichiara di condividere la prospettiva di un rinvio della discussione, preannunciando la presentazione di una risoluzione sull'argomento da parte del suo gruppo.

  Sergio PIZZOLANTE (PdL) condivide la proposta di rinviare la discussione ad altra seduta.

  Gessica ROSTELLATO (M5S), nell'associarsi alla richiesta di rinvio della discussione, segnala l'esigenza che la Commissione programmi un ciclo di audizioni finalizzate ad approfondire i temi contemplati dalla risoluzione in titolo.

  Cesare DAMIANO, presidente, preso atto dell'accordo unanime registratosi tra i gruppi, giudica utile aggiornare alla prossima settimana la discussione della risoluzione in titolo, fermo restando che nella prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, potranno essere affrontate le modalità di organizzazione della discussione stessa e la relativa attività istruttoria, anche valutando il possibile svolgimento di audizioni.
  Rinvia, quindi, la discussione ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, in ragione di taluni cambiamenti nell'organizzazione dei lavori parlamentari e di specifiche richieste formulate dal Governo, il calendario della Commissione della corrente settimana potrebbe subire alcune, limitate, variazioni, di cui si riserva di informare prontamente i componenti la Commissione stessa. Ricorda, peraltro, che per la mattina di domani sono previste nuove audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle misure per fronteggiare l'emergenza occupazionale, con particolare riguardo alla disoccupazione giovanile.

  Simone BALDELLI (PdL) chiede alla presidenza se sia già disponibile la documentazione dei soggetti che saranno presenti alle audizioni di domani, in modo da poter preparare al meglio la partecipazione dei componenti della Commissione alle sedute dedicate all'indagine conoscitiva.

  Cesare DAMIANO, presidente, assicura che la documentazione che dovesse eventualmente pervenire in anticipo alla presidenza sarà messa, senza indugio, a disposizione dei deputati.

  La seduta termina alle 15.

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