CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 giugno 2013
40.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 19 giugno 2013. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 13.40.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00378 Causi: Revisione della normativa relativa alla cessione, da parte dei comuni, delle aree comprese nei piani di edilizia economica e popolare.

  Marco CAUSI (PD) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Marco CAUSI (PD) ringrazia per la risposta, chiedendo tuttavia al Governo di svolgere ulteriori approfondimenti sulla questione oggetto dell'interrogazione, coinvolgendo anche il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In alternativa, ritiene che il tema potrebbe essere ulteriormente Pag. 61affrontato attraverso la presentazione di un successivo atto di sindacato ispettivo, da svolgere eventualmente presso la Commissione Ambiente.
  Nel merito, evidenzia come la problematica in discussione risulti particolarmente sensibile, in quanto la molteplicità degli interventi legislativi in materia, la diversità delle linee interpretative, nonché la differenziazione dei comportamenti assunti dalle diverse amministrazioni locali in materia, hanno reso estremamente problematiche le modalità relative alla cessione, da parte dei comuni, delle aree comprese nei piani di edilizia economica e popolare. In particolare, risulta attualmente assai incerto quali siano i parametri in base ai quali deve avvenire la trasformazione dei diritti di superficie riconosciuti sulle predette aree in diritti di proprietà, a seguito della cessione delle aree medesime.
  Ritiene, pertanto, indispensabile fornire un chiarimento al riguardo, sia per assicurare maggiori certezze ai cittadini interessati, sia per consentire la realizzazione di tali operazioni di cessione, le quali rappresentano una fonte di entrate per i comuni. A tale proposito considera opportuno valutare se affrontare la questione nell'ambito dell'esame delle proposte di legge per la riforma del sistema fiscale che la Commissione si accinge ad avviare.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, nel condividere la rilevanza della tematica oggetto dell'interrogazione, ritiene che essa attenga ai più generali profili della gestione del demanio e del patrimonio pubblico, i quali rientrano negli ambiti di competenza specifici della Commissione Finanze.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, ad integrazione della risposta fornita, sottolinea come essa non pregiudichi in alcun modo il merito delle questioni affrontate dall'interrogazione, ma si limiti a segnalare come esse attengano prioritariamente a profili di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Assicura comunque l'impegno del Governo per realizzare i necessari raccordi in merito con il medesimo Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

  Marco CAUSI (PD), anche alla luce delle ulteriori precisazioni del Sottosegretario, si dichiara parzialmente soddisfatto, in attesa dei maggiori elementi informativi che il Governo fornirà in materia.

5-00379 Gebhard: Adeguamento degli importi delle detrazioni per carichi di famiglia.

  Renate GEBHARD (Misto-Min.Ling.), illustra la propria interrogazione, evidenziando come, fin dagli anni Novanta, molti meccanismi di natura fiscale volti al sostegno dei contribuenti, quali, in generale, le detrazioni per oneri, siano rimasti invariati, salvo il mero adeguamento dei relativi importi nel passaggio dalla lira all'euro, con conseguenti ripercussioni negative sul cittadino.
  Evidenzia, in particolare, come sia rimasta invariata la soglia di reddito annuo, pari a 2.840,51 euro, stabilita dall'articolo 12 del testo unico delle imposte sui redditi, entro la quale i familiari si possono considerare fiscalmente a carico del contribuente, e che risulta decisiva per poter usufruire delle detrazioni dall'IRPEF per carichi di famiglia, nonostante più volte i Governi, in passato, si siano impegnati ad innalzare tale soglia, come è del resto avvenuto dal 1987 al 1993.
  In tale contesto, nel sottolineare come la legge di stabilità per il 2013 abbia provveduto ad incrementare le detrazioni per ciascun figlio a carico, lasciando tuttavia immodificata la citata soglia di 2.840,51 euro oltre la quale i familiare non possono più considerarsi a carico, fa presente che sarebbe necessario adeguare al costo della vita anche tale ultimo importo, al fine di aiutare i cittadini e le famiglie nell'attuale momento di crisi.
  L'atto di sindacato ispettivo chiede pertanto al Governo se ritenga opportuno prevedere l'adeguamento degli importi Pag. 62delle detrazioni fiscali a beneficio dei contribuenti e a sostegno della famiglia, in particolare innalzando l'importo massimo detraibile per i familiari a carico.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Renate GEBHARD (Misto-Min.Ling.) si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal Sottosegretario, ritenendo auspicabile un incremento, almeno parziale, degli importi indicati dall'articolo 12 del TUIR sulle detrazioni per carichi di famiglia.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA sottolinea come la risposta non esprima in alcun modo la pregiudiziale contrarietà del Governo rispetto all'opportunità di intervenire sulla misura delle detrazioni, ma si limiti a rappresentare al legislatore parlamentare che, qualora si decidesse di intervenire nel senso prospettato dall'interrogante, occorrerebbe tenere conto dei conseguenti oneri a carico del bilancio dello Stato, quantificati nella risposta.
  Evidenzia comunque come tale tema dovrà essere affrontato nell'ambito della legge annuale di stabilità, la quale costituisce la sede propria per rivedere gli importi delle detrazioni e deduzioni fiscali.

5-00380 Paglia: Motivazioni del provvedimento con il quale è stata disposta l'amministrazione straordinaria della Cassa di Risparmio di Ferrara e prospettive del relativo gruppo bancario.

  Giovanni PAGLIA (SEL) illustra la propria interrogazione, la quale affronta il tema della situazione in cui si trova la Cassa di Risparmio di Ferrara Spa, per la quale il Ministro dell'economia e delle finanze ha disposto, su proposta di Banca d'Italia, lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo e la sottoposizione ad amministrazione straordinaria.
  Fa presente, inoltre, che, con provvedimento della Banca d'Italia del 28 maggio 2013, sono stati nominati i componenti degli organi straordinari della banca, i quali si sono insediati il 30 maggio 2013.
  In tale ambito evidenzia come la società Cassa di Risparmio di Ferrara Spa sia la capogruppo di un gruppo che conta circa 1.200 dipendenti, di cui 800 nel territorio ferrarese, e come gli oltre 26.000 azionisti della banca, non quotata in Borsa, residenti per la maggior parte nel territorio di Ferrara, abbiano visto ridursi il valore dell'azione dai 21 euro del 2011 ai 7 euro di questi giorni.
  Osserva, inoltre, come il bilancio consolidato 2012 del gruppo si fosse chiuso con una perdita di 104,4 milioni di euro, a fronte di accantonamenti per crediti deteriorati di 228,7 milioni, richiesti della Banca d'Italia, che hanno penalizzato la migliore performance della gestione caratteristica nel decennio.
  Nel rilevare quindi come la Cassa di Risparmio di Ferrara risulti fortemente radicata nella provincia di Ferrara, tanto da aver contribuito significativamente al sostegno delle famiglie e delle imprese colpite dal sisma del 2012, con un portafoglio crediti di complessivi euro 4.128 milioni, riferito per il 23 per cento a privati consumatori, per il 23 per cento a piccole e medie imprese, per il 21 per cento al segmento small business e per il 21 per cento al settore a imprese corporate, sottolinea come eventuali politiche di restrizione del credito potrebbero generare problemi significativi per la tenuta complessiva dell'economia ferrarese, già seriamente provata dalla crisi.
  L'interrogazione chiede, pertanto, al Governo quali siano in dettaglio le ragioni che abbiano portato il Ministro dell'economia e delle finanze a disporre il commissariamento della Cassa di Risparmio, e quale sia il mandato ricevuto dagli organi Pag. 63straordinari, con particolare riferimento alle prospettive future del gruppo, sia in termini di autonomia gestionale e organizzativa, sia in termini di politica creditizia e di previsioni occupazionali.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giovanni PAGLIA (SEL) si dichiara parzialmente soddisfatto per la risposta, che considera non esaustiva, in quanto essa si limita a ripercorrere il quadro normativo di riferimento, già noto, in base al quale la Cassa di risparmio di Ferrara è stata posta in amministrazione straordinaria.
  Evidenzia quindi come il tema centrale dell'interrogazione fosse piuttosto la preoccupazione che il commissariamento possa comportare una restrizione nell'erogazione del credito a favore delle imprese dell'area ferrarese, con evidenti ricadute negative sul piano produttivo ed occupazionale, riservandosi, a tale proposito, di tornare sulla questione, anche attraverso la presentazione di ulteriori atti di sindacato ispettivo.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA fa presente che gli organi straordinari hanno appena iniziato il loro lavoro e che rimangono dunque ancora aperte tutte le opzioni rispetto alle prospettive del gruppo bancario. Sottolinea quindi come il Governo sia sensibile al tema sollevato dall'interrogazione, riservandosi di fornire ulteriori informazioni in merito non appena saranno disponibili i dati relativi ai risultati dell'amministrazione straordinaria.

5-00381 Villarosa: Criteri di quantificazione dei trasferimenti statali alla Regione Sicilia relativi alla quota delle imposte sui redditi ad essa spettante.

  Azzurra Pia Maria CANCELLERI (M5S) illustra l'interrogazione, di cui è cofirmataria, rilevando come l'articolo 36 dello Statuto regionale siciliano disponga che al fabbisogno finanziario della Regione si provvede con i redditi patrimoniali della Regione stessa, nonché attraverso il gettito dei tributi deliberati dalla medesima. Inoltre l'articolo 37 del citato Statuto prevede che la quota di imposta relativa ai redditi prodotti dalle imprese industriali e commerciali aventi la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti, imputabili agli stabilimenti ed impianti medesimi, sia attribuita alla Regione e sia riscossa dagli organi di riscossione regionali.
  In tale ambito osserva come lo Stato ogni anno abbia sempre trasferito alla Regione siciliana le risorse dovute in base al disposto delle predette norme statutarie, senza tuttavia mai fornire una documentazione analitica sulle risorse, effettivamente incassate dallo Stato, di spettanza della Regione siciliana, la quale, peraltro, non ha ancora ottenuto la riscossione diretta della predetta quota di imposta, prevista dall'articolo 37 dello Statuto.
  Evidenzia, inoltre, come numerose notizie stampa riportino che il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, nel mese di aprile avrebbe stipulato un accordo con lo Stato, avente ad oggetto il trasferimento alla medesima Regione, a titolo di entrata fiscale forfetaria, di una somma pari a circa 49 milioni di euro e la cancellazione delle entrate fiscali relative agli anni pregressi.
  A tale riguardo, l'atto di sindacato ispettivo chiede al Governo se sia a conoscenza di tale accordo e in base a quali parametri si sia arrivati alla quantificazione della predetta cifra di 49 milioni di euro.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) si dichiara soddisfatto per la risposta fornita,

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chiedendo tuttavia al Governo di chiarire se il trasferimento forfetario disposto in favore della Regione Sicilia, stabilito in 49 milioni di euro, cancelli effettivamente le entrate fiscali spettanti alla medesima Regione, relative agli anni pregressi.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.10.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stato trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita. C. 282 Causi, C. 950 Zanetti e C. 1122 Capezzone.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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