CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 giugno 2013
36.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 12 giugno 2013.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 12 giugno 2013. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 13.15.

Schema di decreto legislativo recante disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni derivanti dal regolamento (CE) n. 1005/2009 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono.
Atto n. 6.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta dell'11 giugno 2013.

  Paolo ALLI (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato), nella quale ha inteso riassumere le istanze emerse nel corso del dibattito svoltosi in XIV Commissione.
  Informa quindi i colleghi che nella mattinata odierna le Commissioni riunite Giustizia e Ambiente, assegnatarie del provvedimento per il merito, hanno approvato un parere che, sebbene intervenga in maniera analitica sulle questioni di loro diretta competenza, affronta i medesimi temi e va nella stessa direzione del documento testé presentato, con una sostanziale coerenza di approccio.
  Specifica infine, con riferimento alla osservazione di cui alla lettera a), che un analogo rilievo è stato avanzato dalle Commissioni di merito. Il Governo ha tuttavia manifestato alcuni dubbi sulla possibilità, tenuto conto delle norme recate dal codice ambientale, di prevedere una riduzione Pag. 120delle sanzioni; ciò ha indotto le Commissioni II e VIII a formulare una osservazione anziché una condizione.

  Emanuele PRATAVIERA (LNA) osserva come, al di là della forma adottata – osservazione o condizione – si deve presumere che la possibilità di una applicazione delle sanzioni in misura ridotta sia stata già decisa dal Governo in senso negativo e che il testo non sarà dunque modificato sul punto. Si tratta di una questione sulla quale si concentrano molte delle preoccupazioni delle categorie produttive coinvolte, soprattutto di quelle imprese che operano nei territori che scontano la concorrenza di regimi sanzionatori meno severi vigenti in paesi europei confinanti.
  Per questi motivi, sebbene valuti favorevolmente i principi ispiratori del provvedimento in esame, preannuncia la sua astensione sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Stefano VIGNAROLI (M5S), prende atto delle valutazioni del collega Alli e preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere. Ricorda che lo schema di decreto in esame interviene in attuazione della disposizione di delega recata dall'articolo 1 della Legge comunitaria per l'anno 2010, e che l'articolo 29 del Regolamento n. 1005 del 2009 prevede che gli Stati membri adottino le misure necessarie all'applicazione delle sanzioni e che tali sanzioni siano efficaci, proporzionate e dissuasive.
  Sottolinea infine la condivisione della prima condizione formulata, che prevede un esplicito richiamo al ruolo delle Regioni, delle ARPA e dell'ISPRA, e sottolinea l'importanza, ai fini della tutela dell'ambiente, che i controlli siano effettivamente svolti e le sanzioni comminate; sotto tale profilo giudica positiva la proposta di destinare parte del ricavato delle sanzioni al finanziamento e al sostegno degli enti preposti alle attività di controllo.

  Antonino MOSCATT (PD) condivide le modalità dell'istruttoria svolta sul provvedimento e i contenuti del parere predisposto dal relatore, che corrispondono alle questioni emerse nel corso del dibattito e che tengono opportunamente conto dei regimi sanzionatori vigenti in altri Stati europei. Giudica di particolare importanza l'aver dato adeguato rilievo alle esigenze delle categorie produttive coinvolte e ritiene che il Governo saprà tenere opportunamente conto di tali istanze. Esprime quindi apprezzamento per l'osservazione di cui alla lettera b), laddove si auspica l'adozione di un testo unico della normativa sanzionatoria in materia ambientale, e per la condizione di cui al numero 2), che invita il Governo a specificare alcune disposizioni. Si tratta di interventi che non potranno che favorire tutte le imprese sane che debbono e vogliono adeguarsi alla normativa europea e che potranno in tal modo farlo in un quadro normativo più coerente e definito.
  Preannuncia pertanto il voto favorevole del gruppo del PD sulla proposta di parere formulata.

  Rocco BUTTIGLIONE (SCpI) valuta positivamente la proposta di parere del relatore, anche alla luce delle posizioni espresse dalle categorie produttive consultate. Richiama in particolare l'attenzione dei colleghi sul ruolo normativo che compete alle Regioni in materia ambientale e sulla attenzione che occorre prestare alla situazione delle piccole e medie imprese che, ove siano sottoposte a una regolamentazione difficile da adempiere, divengono maggiormente esposte ad irregolarità ed infrazioni.

  Paolo ALLI (PdL), relatore, con riferimento alle osservazioni dell'onorevole Prataviera precisa che il Governo non ha escluso la possibilità di un'applicazione delle sanzioni in misura ridotta, ma ha unicamente manifestato alcune perplessità in ordine alla possibile incoerenza di una simile previsione con disposizioni già contenute nel Testo unico sull'ambiente. Tale incertezza ha quindi suggerito di adottare una formulazione più sfumata nel parere all'esame delle Commissioni di merito, ma Pag. 121ritiene che il Governo saprà senz'altro individuare le modalità tecniche per conciliare l'esigenza qui in discussione con la normativa vigente.
  Conferma l'attenzione dedicata alle piccole e medie imprese, che sono infatti richiamate nell'ultimo capoverso delle premesse del parere; osserva come le categorie produttive consultate abbiano tutte insistito sulla necessità generale di avere un quadro normativo chiaro e coordinato, al di là delle dimensioni delle imprese.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.45.

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