CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 maggio 2013
24.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta delle elezioni
COMUNICATO
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GIUNTA PLENARIA

  Martedì 21 maggio 2013. — Presidenza del presidente Giuseppe D'AMBROSIO.

  La seduta comincia alle 13.35.

Comunicazioni del Presidente.

  Giuseppe D'AMBROSIO, presidente, ha convocato la seduta odierna al fine di svolgere alcune considerazioni di carattere generale sulle principali questioni relative ai primi adempimenti della Giunta e alla programmazione dell'attività di verifica dei poteri – già da lui illustrate nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 15 maggio scorso – nonché per dare corso ad alcuni di tali adempimenti, e consentire conseguentemente l'avvio delle attività della Giunta.
  Come è noto ai colleghi, la Giunta delle elezioni ha funzioni istruttorie rispetto alle deliberazioni dell'Assemblea della Camera concernenti la verifica delle elezioni dei propri componenti. Ad essa è, pertanto, affidata un'attività direttamente connessa alla tutela di una prerogativa costituzionale della Camera. In quanto organo referente nei confronti dell'Assemblea, alla Giunta è assegnato un termine entro il quale riferire all'Assemblea sui risultati della verifica dei poteri: tale termine, a norma dell'articolo 17, comma 1, del Regolamento della Camera, è fissato in non oltre diciotto mesi dalle elezioni.
  A tal riguarda ritiene che nell'attuale legislatura, come già avvenuto nella precedente, vi siano le condizioni perché la Giunta possa riferire all'Assemblea sulle conclusioni della verifica dei poteri in tempi ravvicinati e comunque entro il termine stabilito dal Regolamento. Rileva peraltro che, per la prima volta, si potrebbe registrare un coinvolgimento della Corte costituzionale in una valutazione di legittimità costituzionale su aspetti normativi ed applicativi della legge elettorale vigente: la Corte è stata investita della questione di legittimità dalla Corte di cassazione, che ha ritenuto non manifestamente infondato un ricorso in materia, e da una regione, che ha contestato le modalità di riparto e assegnazione dei seggi. È evidente che, ove la Corte ritenga ammissibili tali ricorsi, la Giunta non potrà non attendere il pronunciamento di merito della Corte medesima prima di concludere le proprie attività di verifica.
  Passa in rassegna le principali questioni che caratterizzano l'avvio dei lavori della Giunta e che ha già illustrato nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 15 maggio scorso.Pag. 4
  Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze.

  Tra i primi adempimenti della Giunta figura l'istituzione, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del regolamento, di un Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze. I componenti del Comitato sono nominati dal Presidente della Giunta in proporzione alla consistenza dei gruppi. Il Comitato è presieduto da due coordinatori nominati dal Presidente.
  Nelle ultime tre legislature sono stati nominati coordinatori del Comitato i due vicepresidenti della Giunta. La consistenza del Comitato non è prefissata e dipende sostanzialmente dal numero dei gruppi parlamentari presenti.
  Secondo quanto convenuto nella riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 15 maggio scorso, il Comitato sarà composto da 12 deputati (come già avvenuto nella scorsa legislatura), di cui 8 dei gruppi di maggioranza e 4 dei gruppi di opposizione, secondo le seguenti proporzioni:
   4 componenti per il gruppo Partito Democratico;
   2 componenti per ciascuno dei gruppi Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e MoVimento 5 Stelle;
   1 componente per ciascuno dei gruppi Lega nord e autonomie, Scelta civica per l'Italia, Sinistra ecologia libertà, e Misto.

  Sulla base di tale ripartizione e delle designazioni pervenute dai gruppi, il Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze si compone dei seguenti deputati:
   Ignazio Abrignani, Franco Bruno, Antimo Cesaro, Giuseppe Lauricella, Nicola Molteni, Mara Mucci, Martina Nardi, Alessandro Pagano, Giulia Sarti, Nicola Stumpo, Renzo Carella e Laura Venittelli.

  Avverte, inoltre, che i deputati Nicola Stumpo e Alessandro Pagano, vicepresidenti della Giunta, assumono l'incarico di coordinatori, rispettivamente, per i profili attinenti alle incompatibilità il primo, e per i profili attinenti alle ineleggibilità e alle decadenze il secondo. I due coordinatori, anche avvalendosi dei precedenti in materia, potranno impostare il lavoro istruttorio del Comitato, che dovrà formulare proposte alla Giunta in ordine alla eventuale sussistenza di cause di ineleggibilità, decadenza o incompatibilità.
  Resta inteso che il Comitato costituisce una mera sede istruttoria nella quale, per prassi, non si procede a votazioni o, se vi si procede, si evitano per consuetudine votazioni contrastate ovvero si adotta una modalità di voto ponderato: ogni deliberazione è, infatti, riservata alla Giunta plenaria, che può sempre assumere deliberazioni contrarie rispetto alle proposte del Comitato medesimo.
  Il Comitato procederà all'esame delle cariche, utilizzando a tal fine le dichiarazioni rese dai deputati ai sensi dell'articolo 15 del regolamento della Giunta (in data odierna, dei 630 deputati in carica 3 non hanno ancora reso la prescritta dichiarazione), potendo comunque acquisire d'ufficio dichiarazioni e attestazioni integrative ed ogni ulteriore elemento di informazione.
  Come primo adempimento, il Comitato – a seguito di un'istruttoria che, per prassi, si limiterà alla mera verifica della perdurante titolarità delle cariche da parte degli interessati – dovrà sollecitamente proporre alla Giunta plenaria l'accertamento dell'incompatibilità delle cariche di consigliere o assessore regionale ancora ricoperte da taluni deputati. In particolare, alla data odierna, sulla base delle dichiarazioni rese dagli interessati e di informazioni raccolte d'ufficio, risulta che un deputato ricopre ancora la carica di consigliere regionale (la sua posizione, peraltro, dovrebbe essere in via di soluzione), mentre due deputati ricoprono la carica di assessore regionale «esterno», ossia non componente del relativo Consiglio regionale. Pertanto, alla data odierna, complessivamente risultano ancora tre deputati titolari di cariche regionali incompatibili Pag. 5con il mandato parlamentare ai sensi dell'articolo 122, secondo comma, della Costituzione.
  Il Comitato dovrà inoltre esaminare le posizioni dei deputati che ricoprono una «carica pubblica elettiva di natura monocratica relativa ad organi di governo di enti pubblici territoriali» con popolazione superiore a 5.000 abitanti, la cui incompatibilità con il mandato parlamentare è stata stabilita dall'articolo 13 del decreto-legge n. 138 del 2011. Si tratta quindi della prima applicazione della nuova normativa, di cui la Giunta dovrà definire esattamente la portata. Peraltro, una volta definite esattamente le cariche interessate (andrà in particolare valutato se la formulazione normativa comprenda altre cariche oltre a quelle di sindaco e di presidente di provincia) anche in questo caso l'istruttoria potrebbe limitarsi alla semplice verifica della perdurante titolarità delle cariche da parte degli interessati.
  Successivamente, il Comitato potrà procedere all'istruttoria sulle ulteriori cariche dichiarate dai deputati, suscettibili di esame sulla base delle previsioni della legge 13 febbraio 1953, n. 60 e di singole disposizioni legislative di settore e alla luce degli orientamenti giurisprudenziali maturati dalla Giunta nelle precedenti legislature.
  L'esame delle cariche ai fini del giudizio di compatibilità con il mandato parlamentare potrà, ove possibile, articolarsi, a garanzia dell'oggettività dell'istruttoria e per una migliore funzionalità dei lavori, per categorie di cariche e non per singole posizioni individuali dei deputati. Al fine di razionalizzare i lavori del Comitato, gli uffici della Giunta – se non vi sono obiezioni – potranno essere autorizzati ad effettuare una prima selezione delle cariche da sottoporre all'esame del Comitato, con priorità rispetto a quelle che già prima facie non dovessero presentare alcun profilo di incompatibilità.

  Nomina dei relatori per la verifica dei poteri.

  Il procedimento per la verifica dei risultati elettorali prende avvio con la nomina dei relatori, ai sensi dell'articolo 10 del regolamento della Giunta. Alla luce delle previsioni regolamentari e tenuto conto del vigente sistema elettorale, occorrerà procedere alla nomina dei seguenti relatori:
   27 relatori circoscrizionali: in base al regolamento della Giunta (articolo 10, comma 1) sono nominati in applicazione di un meccanismo automatico in base al quale ciascun relatore circoscrizionale è individuato a turno in ragione di età (per prassi a partire dal più anziano) e seguendo l'ordine numerico delle circoscrizioni nazionali, in modo che nessun componente possa essere relatore per la circoscrizione nella quale è stato eletto;
   un relatore incaricato di riferire sui calcoli o assegnazioni effettuati su base nazionale (articolo 10, comma 2, del regolamento della Giunta): al riguardo, nelle ultime due legislature si è posta la questione relativa alla nomina del relatore nazionale (che, alla luce della vigente legge elettorale, assume un particolare rilievo in ragione dell'unicità a livello nazionale del sistema di calcolo e assegnazione dei seggi nelle singole circoscrizioni); l'articolo 10, comma 2, del regolamento della Giunta prevede che – analogamente a quanto previsto al comma 1 dello stesso articolo 10 per i relatori circoscrizionali – l'incarico di relatore sui calcoli o le assegnazioni effettuati su base nazionale non possa essere affidato ad un deputato proclamato in conseguenza di tali operazioni. Poiché, tuttavia, tutte le proclamazioni dei deputati eletti nelle circoscrizioni sul territorio nazionale (ad eccezione della proclamazione del deputato eletto nella circoscrizione uninominale Valle d'Aosta) sono effettuate in virtù di procedure di calcolo e assegnazione dei seggi disposte a livello nazionale, già a partire dalla XV legislatura, su conforme parere della Giunta per il regolamento (cui la questione era stata deferita dal Presidente della Camera), il Presidente della Giunta delle elezioni ha riservato per se medesimo l'incarico di relatore su base nazionale; Pag. 6
   uno o più relatori per la circoscrizione Estero: in assenza di una espressa disciplina regolamentare al riguardo, in conformità ai precedenti della XV e della XVI legislatura, in sede di Ufficio di Presidenza si è convenuto di nominare due correlatori (uno appartenente ai gruppi di maggioranza, l'altro ai gruppi di opposizione) per l'intera circoscrizione Estero. Sempre in conformità ai precedenti delle ultime due legislature, si è altresì convenuto di affidare gli incarichi di correlatori per la circoscrizione Estero ai due componenti della Giunta che, in rappresentanza, rispettivamente, dei gruppi di maggioranza e di opposizione, risultino più anziani per età: si tratterebbe, nella specie, dell'on. Gianni Farina (gruppo Partito Democratico) e dell'on. Luigi Lacquaniti (gruppo Sinistra Ecologia Libertà); peraltro, poiché l'on. Farina è stato eletto nella circoscrizione Estero e, quindi, in base al principio enunciato all'articolo 10, comma 1, del regolamento della Giunta, non può essere relatore per tale circoscrizione, può essere nominato, assieme all'on. Lacquaniti, l'on. Maurizio Bianconi (gruppo Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente), che segue immediatamente nell'ordine di anzianità per età e che appartiene ad un gruppo di maggioranza. Nominati in tal modo i due correlatori per la circoscrizione Estero, sono quindi designati, tra i restanti componenti della Giunta, i ventisette relatori per le circoscrizioni nazionali, secondo il sopra ricordato meccanismo automatico.

  Comunica quindi l'elenco dei relatori per la verifica dei poteri nelle singole circoscrizioni, formato secondo quanto previsto dell'articolo 10, comma 1, del regolamento della Giunta delle elezioni:
   circoscrizione Estero: Maurizio Bianconi e Luigi Lacquaniti;
   I circoscrizione – Piemonte 1: Gianni Farina;
   II circoscrizione – Piemonte 2: Renzo Carella;
   III circoscrizione – Lombardia 1: Teresa Piccione;
   IV circoscrizione – Lombardia 2: Ignazio Abrignani;
   V circoscrizione – Lombardia 3: Alessandro Pagano;
   VI circoscrizione – Trentino-Alto Adige: Giuseppe Lauricella;
   VII circoscrizione – Veneto 1: Laura Venittelli;
   VIII circoscrizione – Veneto 2: Franco Bruno;
   IX circoscrizione – Friuli-Venezia Giulia: Adriana Galgano;
   X circoscrizione – Liguria: Gregorio Fontana;
   XI circoscrizione – Emilia Romagna: Guglielmo Vaccaro;
   XII circoscrizione – Toscana: Deborah Bergamini;
   XIII circoscrizione – Umbria: Marina Berlinghieri;
   XIV circoscrizione – Marche: Antimo Cesaro;
   XV circoscrizione – Lazio 1: Nicola Stumpo;
   XVI circoscrizione – Lazio 2: Martina Nardi;
   XVII circoscrizione – Abruzzo: Diego Crivellari;
   XVIII circoscrizione – Molise: Dario Nardella;
   XIX circoscrizione – Campania 1: Nicola Molteni;
   XX circoscrizione – Campania 2: Elisa Mariano;
   XXI circoscrizione – Puglia: Davide Crippa;
   XXII circoscrizione – Basilicata: Antonino Moscatt;
   XXIII circoscrizione – Calabria: Mara Mucci;Pag. 7
   XXIV circoscrizione – Sicilia 1: Fabiana Dadone;
   XXV circoscrizione – Sicilia 2: Liliana Ventricelli;
   XXVI circoscrizione – Sardegna: Giulia Sarti;
   XXVII circoscrizione – Valle d'Aosta: Enzo Lattuca.

  Ritiene, inoltre, di riservare per sé stesso, in qualità di presidente della Giunta, l'incarico di relatore per le operazioni effettuate su base nazionale, previsto dall'articolo 10, comma 2, del regolamento della Giunta.

  Procedura di verifica dei risultati elettorali.

  Conformemente alla prassi seguita in occasione della verifica dei poteri nella XV e nella XVI legislatura, le conclusioni delle relazioni di verifica nelle singole circoscrizioni (ad eccezione delle relazioni di verifica dei risultati elettorali della circoscrizione Valle d'Aosta e della circoscrizione Estero, che seguono iter autonomi) dovranno essere subordinate alla definizione della relazione di verifica dei calcoli e delle assegnazioni su base nazionale (articolo 14 del regolamento della Giunta).
  Pertanto, in una prima fase ciascun relatore circoscrizionale riferirà alla Giunta in merito al riepilogo dei risultati elettorali della circoscrizione così come risultanti dalle verifiche preliminari condotte ai sensi dell'articolo 8 del regolamento della Giunta, nonché sui ricorsi riferibili esclusivamente alla singola circoscrizione di competenza.
  Successivamente, sospeso l'esame delle relazioni circoscrizionali, il relatore su base nazionale riferirà, a sua volta, sulle operazioni che dipendono da calcoli o assegnazioni su base nazionale (procedendo in tale sede a rideterminare eventualmente, sulla base degli esiti della verifica preliminare, le cifre elettorali nazionali e a riferire in merito ai ricorsi presentati che non siano riferibili a singole circoscrizioni).
  Infine, la Giunta potrà assumere le deliberazioni conseguenti alla relazione su base nazionale, deliberando di proporre all'Assemblea le convalide delle elezioni dei deputati proclamati nelle circoscrizioni sul territorio nazionale.
  Con riferimento, invece, alla verifica dei poteri nella circoscrizione Estero, le verifiche potranno articolarsi differentemente per ciascuna ripartizione (potendo i relatori, ad esempio, proporre immediatamente le convalide per i deputati eletti in talune ripartizioni e di deliberare, invece, l'apertura dell'istruttoria per altre ripartizioni per le quali risultino agli atti elementi meritevoli di ulteriore approfondimento).
  Come accennato in precedenza, ai fini delle decisioni della Giunta, sarà fondamentale conoscere le valutazioni della Corte costituzionale in relazione alle questioni attinenti alla vigente legge elettorale che sono state portate all'attenzione di quell'Organo.

  Attività conoscitive propedeutiche alla verifica dei poteri.

  Conformemente alla prassi invalsa nelle precedenti legislature, propone che, in vista dell'avvio della verifica dei poteri, la Giunta svolga alcune audizioni, avvalendosi della facoltà ad essa riconosciuta dall'articolo 7 del proprio regolamento (ai sensi del quale, nelle materie di propria competenza, la Giunta può avvalersi delle procedure d'indagine, informazione e controllo disciplinate dal capo XXXIII del Regolamento della Camera). Come già annunciato nella riunione del 15 maggio dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ritiene in particolare che la Giunta possa procedere nelle prossime settimane all'audizione del presidente dell'Ufficio elettorale centrale nazionale e del presidente dell'Ufficio centrale per la circoscrizione estero.

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  Criteri di validità o nullità dei voti.

  Analogamente a quanto avvenuto nella XV e XVI legislatura, la Giunta, in una apposita seduta, potrà procedere alla preventiva definizione dei criteri per la valutazione della validità o nullità dei voti, con particolare riferimento alla validità o nullità dei voti espressi per le elezioni nella circoscrizione estero (per la quale, a differenza delle circoscrizioni nazionali, è ancora prevista la possibilità di esprimere preferenze).

  Ricorsi.

  Risultano agli atti della Giunta i seguenti ricorsi ed esposti (dei quali alcuni ricorsi volti ad impugnare specifiche proclamazioni), suddivisibili nelle seguenti tipologie:
   1) una serie di ricorsi, che fanno seguito a esposti inviati all'Ufficio elettorale centrale nazionale presso la Corte di cassazione e da questa trasmessi alla Camera, presentati da candidati non eletti avverso la proclamazione dei deputati Walter Verini per la lista Partito Democratico nella circoscrizione Umbria, Roberto Marti per la lista Il Popolo della Libertà nella circoscrizione Puglia, Paolo Vella per la lista Il Popolo della Libertà nella circoscrizione Sardegna, Roberto Capelli per la lista Centro Democratico nella circoscrizione Sardegna, e Florian Kronbichler per la lista Sinistra Ecologia Libertà nella circoscrizione Trentino Alto Adige, per errata interpretazione e conseguente errata applicazione dell'articolo 83, comma 1, numeri 8) e 9) del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, con particolare riferimento all'interpretazione e all'applicazione dei criteri per la compensazione dei seggi fra le coalizioni e le liste che risultino eccedentarie nel numero dei seggi assegnati e le coalizioni e le liste che risultino deficitarie nel numero dei seggi assegnati;
   2) un ricorso avverso il provvedimento dell'Ufficio centrale circoscrizionale presso la Corte di appello di Catanzaro del 23 gennaio 2013 con cui è stata revocata la cancellazione e disposta l'ammissione in via definitiva della candidatura di Dorina Bianchi nella lista Il Popolo della libertà nella circoscrizione Calabria;
   3) istanze presentate presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione estero e da questo trasmesse alla Camera dei deputati con le quali viene chiesto il riconteggio delle schede relative alla circoscrizione Estero – ripartizione America meridionale, in relazione a possibili irregolarità nelle operazioni di scrutinio;
   4) esposti presentati all'Ufficio elettorale centrale nazionale presso la Corte di cassazione e da questa trasmessi alla Camera, volti a contestare le modalità di ripartizione ed assegnazione dei seggi in talune circoscrizioni;
   5) esposti volti a contestare la costituzionalità della legge elettorale vigente, in particolare con riferimento alle disposizioni dell'articolo 83 del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 che prevedono l'assegnazione di un premio di maggioranza alla coalizione di liste o alla singola lista che abbia riportato il maggior numero di voti validi in assenza di una soglia minima per l'attribuzione di tale premio
   6) un reclamo volto a contestare l'esclusione del contrassegno di una lista, in quanto ritenuto confondibile con il contrassegno di un'altra lista ammessa;
   7) un esposto in materia di ineleggibilità avverso la proclamazione di un deputato, in quanto la sua posizione ricadrebbe in una delle fattispecie di ineleggibilità di cui all'articolo 7, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957.

  Verifica preliminare dei documenti elettorali.

  Ai fini della verifica dei poteri, è in corso di svolgimento presso il centro polifunzionale di Castelnuovo di Porto l'attività di esame preliminare dei documenti Pag. 9elettorali, effettuata a cura degli uffici della Camera a norma dell'articolo 8 del regolamento della Giunta.
  Sono stati verificati in via preliminare i dati elettorali relativi a tutte le 61.598 sezioni del territorio nazionale; dai dati sezionali nazionali fino ad ora verificati emerge, al momento, una percentuale di «squadratura» – incompletezza o incongruenza interna del verbale sezionale verificato o incongruenza del verbale sezionale rispetto al corrispondente dato circoscrizionale – pari al 1,44 per cento (si fa presente che la percentuale nazionale di «squadratura» rilevata al termine della verifica preliminare del 2008 risultò pari al 2,18 per cento).
  È stata altresì completata la verifica preliminare dei dati dei 1.467 verbali sezionali della circoscrizione estero.
  A partire dalle prossime settimane sarà consegnato a ciascun relatore per le circoscrizioni nazionali il prospetto di cui all'articolo 8 del regolamento della Giunta, al fine di consentire un tempestivo svolgimento delle relazioni di verifica dei poteri in Giunta e di pervenire alla definizione delle proposte di convalida da sottoporre all'Assemblea. Successivamente, il prospetto ex articolo 8 del regolamento della Giunta potrà essere consegnato anche ai relatori per la circoscrizione estero.

  Modifiche del regolamento della Giunta delle elezioni.

  Ricorda che, nella scorsa legislatura, la Giunta delle elezioni ha definito all'unanimità una proposta di modifica del Regolamento della Camera e del regolamento della Giunta medesima, con particolare riferimento alla procedura di valutazione delle cause di incompatibilità, di ineleggibilità e di decadenza e a quella di proclamazione di deputati subentranti in corso di legislatura.
  In particolare le modifiche proposte avevano la finalità di semplificare ed accelerare l’iter istruttorio e deliberativo in relazione all'accertamento delle incompatibilità che siano previste direttamente dalla Costituzione, ovvero di quelle che presentino comunque una natura immediatamente precettiva in quanto inequivocabilmente previste da disposizioni legislative di rango ordinario. L'adozione di un regime procedurale semplificato di accertamento si è del resto già affermato in via di prassi presso la Giunta, inizialmente con riferimento alle incompatibilità direttamente previste da una disposizione di rango costituzionale e, da ultimo, estesa proprio alle cariche di sindaco di comune con popolazione superiore a 20 mila abitanti a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 277 del 2011.
  Analoga finalità semplificativa avevano le proposte della Giunta delle elezioni in materia di procedura di accertamento delle ineleggibilità, così come quelle volte a stabilizzare in ambito regolamentare una prassi affermatasi (ispirata anch'essa a principi di ragionevolezza e di economia procedurale) riguardante la possibilità che la Giunta, in occasione dello svolgimento delle relazioni di verifica dei poteri, accerti preventivamente i potenziali subentranti ai deputati che dovessero in corso di legislatura cessare dal mandato parlamentare, ferma restando la necessità di procedere di volta in volta all'accertamento qualora insorgessero fatti suscettibili di mutare l'ordine della graduatoria della lista in questione.
  Queste proposte sono state sottoposte alla Giunta del Regolamento, che ne ha avviato l'esame, non conclusosi a causa della fine della legislatura.
  Parallelamente all'attività di verifica dei poteri e di esame delle situazioni di incompatibilità ed ineleggibilità, pertanto, la Giunta potrebbe riprendere il lavoro svolto nella scorsa legislatura e valutare in quali forme le attività che essa è chiamata a svolgere possano essere rese più efficienti e tempestive, tenendo conto dell'esigenza di una sufficiente flessibilità delle disposizioni regolamentari, tale da renderle adattabili a qualunque sistema elettorale in vigore.
  In tal senso, la Giunta potrà valutare l'istituzione di un apposito Comitato, cui deferire l'approfondimento di tali tematiche, eventualmente coordinandosi con le Pag. 10iniziative di modifica della legge elettorale e con i progetti di revisione costituzionale e del regolamento della Camera che dovessero essere in corso di esame.
  Infine, come preannunziato nella riunione dell'Ufficio di Presidenza del 15 maggio, si riserva di avviare una riflessione circa il regime di conoscibilità degli atti e dei documenti che essa detiene in relazione ai compiti istituzionali ad essa affidati. Al riguardo, si riserva in particolare di chiamare l'Ufficio di Presidenza, in una prossima riunione, ad approfondire la questione se sia giustificata una conservazione sine die presso la Giunta delle elezioni dei verbali relativi alle attività della stessa, ancorché concernenti affari esauriti, e se correlativamente debba essere confermata, o meno, per il futuro la limitazione ai soli membri in carica della Giunta medesima dell'accesso al complesso di tali verbali.

  Sulle questioni ora indicate invita i colleghi ad esprimere le proprie valutazioni.

  Nicola MOLTENI (LNA) chiede al Presidente che, nello stabilire le convocazioni dei lavori della Giunta, si eviti, per quanto possibile, la concomitanza tra i lavori della stessa e quelli delle Commissioni permanenti.
  Questa esigenza è tanto più rilevante per chi, come lui, è l'unico rappresentante del gruppo della Lega nord e autonomie sia nella Giunta, sia nella Commissione permanente di cui è componente.

  Adriana GALGANO (SCPI) concorda con quanto richiesto dal deputato Molteni.

  Giuseppe D'AMBROSIO, presidente, assicura che cercherà di organizzare i lavori della Giunta in modo che tutti i componenti possano parteciparvi, evitando, per quanto possibile, la sovrapposizione con i lavori di altri organi parlamentari.

Sui lavori della Giunta.

  Giuseppe D'AMBROSIO, presidente, invita i coordinatori a convocare tempestivamente il Comitato per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze per procedere rapidamente alla verifica delle incompatibilità relative alle cariche regionali.
  Avverte che la Giunta plenaria sarà nuovamente convocata per martedì 28 maggio, per prendere atto delle conclusioni del Comitato sulle incompatibilità relative alle cariche regionali, ed eventualmente per definire i criteri di validità o nullità dei voti. Preannuncia la convocazione, nella medesima giornata, dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per l'approfondimento sulla questione della conservazione e dell'accessibilità ai verbali della Giunta, nonché per definire le modalità di formazione e di funzionamento di un apposito Comitato sulle modifiche al regolamento della Giunta.
  Avverte, infine, che la Giunta sarà tempestivamente convocata, anche ad horas, in ogni occasione in cui si renderà necessario individuare i candidati subentranti a deputati che siano, per qualsivoglia motivo, cessati dalla carica.

  La Giunta concorda.

  La seduta termina alle 14.10.