CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 maggio 2013
21.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 29

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 15 maggio 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 11.20.

DL 24/2013: Disposizioni urgenti in materia sanitaria.
C. 734 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stata trasmessa la relazione tecnica aggiornata ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, provvedimento in esame.

  Rocco PALESE (PdL), relatore, con riferimento all'articolo 1, recante modifiche alla disciplina relativa al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, fa presente che la relazione tecnica sottolinea come la proroga della definitiva chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari recata dal provvedimento pone a carico dell'Amministrazione penitenziaria il compito di adempiere i propri compiti istituzionali per ulteriori dodici mesi, attraverso gli ordinari strumenti di programmazione finanziaria. Ritiene che andrebbe, quindi, valutata la sostenibilità degli interventi connessi alla gestione dei servizi finalizzati alla custodia e al mantenimento delle 866 persone internate presso i 5 ospedali psichiatrici giudiziari attualmente esistenti e gestiti dallo Stato, considerato che la gestione dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere è già affidata alla Regione Lombardia. Segnala che la relazione tecnica afferma che l'onere connesso all'intervento in esame viene complessivamente quantificato in 5.836.840 Pag. 30euro. Al riguardo, ritiene che andrebbe chiarito se l'utilizzo delle risorse, pari a 55 milioni per il 2013, già oggetto di delibera CIPE in attuazione del comma 7 dell'articolo 3-ter del decreto-legge n. 211 del 2011, sia idoneo a coprire anche le spese (1,5 milioni) per l'esercizio 2014, previste dalla relazione tecnica allegata al provvedimento in esame. La relazione tecnica non fa inoltre riferimento alle ulteriori risorse di cui al decreto ministeriale 28 dicembre 2012 destinate alla realizzazione delle nuove strutture e pari, per il 2013, a 56,8 milioni. Inoltre, ritiene che dovrebbe essere chiarito se la proroga in esame determini lo slittamento di parte dei pagamenti all'esercizio 2014, con conseguenti effetti sui saldi di cassa riferiti a tale esercizio, che andrebbero compensati.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, giudica opportuno che il Governo chiarisca in quale capitolo e in quale stato di previsione siano iscritte le risorse delle quali l'articolo 1, comma 3, prevede l'utilizzo con riferimento all'anno 2014. Tale chiarimento appare necessario in considerazione del fatto che l'autorizzazione di spesa della quale è prevista la riduzione prevedeva, a sua volta, l'utilizzo di diverse risorse, tra le quali gli stanziamenti relativi alle spese rimodulabili dei programmi del Ministero della giustizia. Giudica, inoltre, opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine all'opportunità di specificare il programma dello stato di previsione del Ministero della giustizia nel quale verranno iscritte le risorse, al fine di ottemperare a quanto previsto dall'articolo 17, comma 14, della legge n. 196 del 2009. Conclusivamente rileva come i costi della sperimentazione recata dal provvedimento siano giustificati dalla grande speranza sulle nuove terapie di cui all'articolo 2, che hanno già raggiunto dati incoraggianti.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA chiede di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento per approfondire le questioni poste dal relatore.

  Generoso MELILLA (SEL) osserva come sia necessario tener conto del fatto che le cure compassionevoli fanno parte della cultura del nostro paese e ritiene che sia positivo che il Ministero della salute abbia deciso di andare in questa direzione. Osserva come vi siano molte sollecitazioni sul tema oggetto del provvedimento in esame, ma sottolinea come vi sia un problema di inadeguatezza di terapie per le oltre 5.000 malattie rare a causa di una sufficiente offerta di tali cure. Rileva come il ricorso alle cure compassionevoli sia una utile via di uscita. Chiede quindi al Governo di chiarire se, trattandosi di attività erogate in ambito ospedaliero non vi sia già una copertura della relativa spesa a valere sui fondi del Servizio sanitario nazionale nonché se anche gli ulteriori oneri derivanti dall'attuazione di tali cure non debbano ritenersi a carico delle regioni. In particolare, chiede al Governo di chiarire se la regione Lombardia, che è considerata una regione di eccellenza in materia sanitaria, non abbia già appositi fondi per finanziare le attività previste dal provvedimento in esame.

  Laura CASTELLI (M5S), pur condividendo l'aspetto più propriamente medico richiamato dal deputato Melilla, osserva come il decreto in esame offra l'occasione di approfondire i costi relativi al Servizio sanitario nazionale sia le questioni attinenti ai diversi criteri di contabilizzazione adottati dalle regioni e dalle ASL. Osserva inoltre come occorrerebbe anche analizzare i problemi relativi alle regioni sottoposte a piani di rientro nonché la destinazione che avranno gli immobili attualmente destinati agli ospedali psichiatrici giudiziari. Ricorda inoltre come con riferimento alle terapie oggetto del decreto in esame vi sia anche una inchiesta giudiziaria condotta dal dottor Guariniello il cui esito dovrebbe essere tenuto in fondamentale considerazione in relazione alle decisioni sull'utilizzo delle medesime terapie.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) osserva come sia necessario raccordare la questione umana con la esigenza di evitare strumentalizzazioni, che andrebbero a discapito di famiglie che versano in una Pag. 31condizione di particolare debolezza e che meritano di essere tutelate. Osserva come, trattandosi di strutture pubbliche, si richiami il tema della spesa sanitaria e del rapporto tra il Servizio sanitario nazionale e l'autonomia regionale in materia sanitaria. Ricorda come in tale ambito l'autonomia regionale sia notevolissima e come l'assenza di controllo abbia consentito il verificarsi di situazioni anche gravi di corruzione come avvenuto in Lombardia. Ritiene che sarebbe necessario discutere in ufficio di presidenza in merito all'eventuale avvio di una indagine conoscitiva sui temi della spesa sanitaria.

  Angelo RUGHETTI (PD) ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimersi esclusivamente sui profili di carattere finanziario, in modo da lasciare la discussione di merito alla Commissione competente. In proposito, con riferimento all'articolo 1, comma 1, lettera c), laddove si parla di dimissione di tutte le persone internate negli ospedali psichiatrici giudiziari e si prevede l'obbligo per le aziende sanitarie locali di istituire progetti teraupetico-riabilitativi individuali, chiede al Governo di chiarire se tale attività debba avvenire utilizzando le risorse già particolarmente esigue destinate alla spesa socio-sanitaria. Osserva che in tal caso la copertura sarebbe fittizia ancorché formalmente corretta. Chiede inoltre al Governo chiarimenti sulla copertura finanziaria di cui all'articolo 1, comma 3, con particolare riferimento alla riduzione della autorizzazione di spesa ivi prevista.

  Francesco BOCCIA, presidente, osserva come non debba diventare una prassi lo svolgimento della discussione sul merito dei provvedimenti al di là dei profili di carattere finanziario. In riferimento alle osservazioni degli onorevoli Castelli e Melilla, osserva come potrebbero essere utilizzati dai gruppi strumenti diversi per affrontare specifiche tematiche come ad esempio la presentazione di un atto di indirizzo all'Assemblea. Con riferimento alla proposta avanzata dall'onorevole Tabacci fa presente che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, potrà essere investito della questione dell'opportunità di un'apposita indagine conoscitiva sulla spesa sanitaria, coinvolgendo anche la XII Commissione.

  Maino MARCHI (PD) osserva che in una prossima riunione dell'ufficio di presidenza si potrà utilmente discutere sui temi da affrontare soprattutto nella fase iniziale della legislatura al fine di intervenire adeguatamente su aspetti di particolare rilievo economico e sociale. Osserva quindi come le modifiche apportate al decreto-legge in esame nonché quelle che la Commissione di merito si accinge ad adottare, non dovrebbero incidere sulla finanza locale, giacché in caso contrario ciò rappresenterebbe un problema attesa anche l'esiguità dei fondi a disposizione degli enti territoriali.

  Lello DI GIOIA (Misto), nell'osservare come il deputato Palese abbia svolto una esaustiva relazione sul provvedimento ritiene che la Commissione potrebbe esprimersi fin da subito sul testo del provvedimento in esame sulla base degli elementi già a disposizione. Richiama inoltre alla necessità di riferirsi esclusivamente ai profili di carattere finanziario di competenza della Commissione, osservando come sul tema generale del costo del sistema sanitario, l'ufficio di presidenza potrà individuare le modalità più opportune di approfondimento.

  Francesco BOCCIA, presidente, osserva che la Commissione di merito è convocata oggi per l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento in esame. Ritiene pertanto che sarebbe più opportuno attendere la conclusione dell'esame presso la XII Commissione per consentire alla Commissione l'espressione di un parere sul testo del decreto-legge che riporti anche le eventuali modifiche che la Commissione di merito riterrà di apportare.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, pur rilevando come in astratto si potrebbe procedere all'espressione del parere sulla Pag. 32base della relazione svolta dal deputato Palese, sottolinea che la Commissione di merito molto probabilmente modificherà il testo del provvedimento. Ritiene pertanto opportuno che prima di procedere all'espressione del parere la Commissione attenda la conclusione dell'esame degli emendamenti presso la XII Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta che sarà convocata giovedì 16 maggio alle ore 9.

  La seduta termina alle 11.50.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 15 maggio 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 11.50.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento in materia di riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio.
Atto n. 7.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in oggetto.

  Giuseppe DE MITA (SCpI), relatore, con riferimento allo schema di regolamento in esame, pur rilevando che esso è corredato di una clausola di neutralità finanziaria e che l'obiettivo di risparmio assegnato al provvedimento non risulta scontato ai fini dei tendenziali di finanza pubblica, osserva che la relazione tecnica non fornisce dati ed elementi idonei a suffragare l'effettiva possibilità di conseguire il predetto effetto di risparmio sulla base delle disposizioni in esame. In merito ai profili di copertura finanziaria, segnala che la clausola di neutralità finanziaria di cui all'articolo 9, comma 1, andrebbe riformulata in maniera conforme alla prassi vigente, in particolare sarebbe opportuno sostituirla con la seguente: «All'attuazione delle disposizioni di cui al presente regolamento si provvede nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica». Segnala inoltre che nel parere della Ragioneria generale dello Stato allegato allo schema di regolamento si evidenzia l'opportunità di modificare il suddetto comma 1 aggiungendo un riferimento all'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 2, comma 2, secondo e terzo periodo del decreto-legge n. 95 del 2012, nonché delle disposizioni di cui all'articolo 1, comma 115, ultimo periodo, della legge n. 228 del 2012, recanti riduzioni delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni. Al riguardo, giudica opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla necessità di integrare la disposizione secondo le indicazioni della Ragioneria generale dello Stato appena illustrate. Con riferimento all'articolo 9, comma 2, al fine di garantire la corrispondenza con quanto previsto dall'articolo 10, comma 2, lettera d), del decreto-legge n. 95 del 2012 e secondo quanto indicato dalla Ragioneria generale dello Stato nel parere allegato allo schema di regolamento, ritiene opportuno sostituire le parole: «riduzione del 20 per cento della spesa sostenuta dallo Stato» con le seguenti: «riduzione di almeno il 20 per cento della spesa sostenuta dallo Stato».

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA chiede di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento al fine di approfondire le questioni sollevate dal relatore.

  Giuseppe DE MITA (SCpI), relatore, pur condividendo i richiami già effettuati sulla necessità di concentrare l'attenzione sui profili di carattere finanziario dei provvedimenti, osserva come potrebbe essere comunque utile un approfondimento sul Pag. 33rapporto tra le disposizioni del provvedimento in esame e la mancata adozione del riordino e della soppressione delle province cui il medesimo è strettamente correlato. In tal senso, rileva come la riduzione del 20 per cento potrebbe non essere effettivamente realizzabile senza l'abolizione delle province e chiede sul punto un ulteriore chiarimento al rappresentante del Governo. Osserva inoltre come i tagli che in questi anni si sono fortemente concentrati sulle istituzioni sedi della rappresentanza democratica hanno prodotto, come nel provvedimento in esame, una concentrazione di poteri in capo alle strutture amministrative, richiamando in proposito l'attribuzione alle prefetture della tutela dei diritti civili e sociali dei cittadini. Ritiene come ciò potrebbe provocare alterazioni negli equilibri tra poteri diversi senza comportare effettivi risparmi di spesa.

  Maino MARCHI (PD) osserva come occorrerebbe valutare l'effettiva efficacia di questo provvedimento in relazione alla mancata adozione del riordino e della soppressione delle province, sottolineando il forte intreccio tra il livello finanziario e quello dell'assetto istituzionale. Ritiene che occorrerebbe discutere preliminarmente dell'assetto istituzionale prima di attribuire specifici obiettivi di risparmio.

  Rocco PALESE (PdL) osserva come la Commissione abbia il dovere di non utilizzare solo un metodo ragionieristico nell'esame dei provvedimenti. Inoltre, pur essendo in linea di principio favorevole alla soppressione delle province, rileva come sia stato estremamente positivo il blocco del provvedimento che il precedente Governo aveva predisposto sul riordino e la soppressione delle province perché esso avrebbe comportato, a suo avviso, insormontabili problemi applicativi. Rileva come occorra affrontare tali temi prima per poter affrontare la questione del riordino delle strutture periferiche dello Stato.

  Francesco BOCCIA, presidente, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti.
Atto n. 9.

(Rilievi alle Commissioni I e XI).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione – Valutazione favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in oggetto.

  Luigi BOBBA (PD), relatore, fa presente che lo schema di decreto del Presidente della Repubblica in esame dispone la proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti e che il regolamento è adottato in attuazione dell'articolo 16, comma 1, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98. Rileva che il testo è corredato di una relazione tecnica illustrativa positivamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato. Con riferimento all'articolo 1, recante proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti, rileva preliminarmente che allo schema di regolamento in esame non sono ascritti autonomi effetti di risparmio, in quanto questi ultimi risultano già scontati con riferimento alle norme (articolo 16, comma 1, del decreto-legge n. 98 del 2011) che hanno previsto la presente disciplina di attuazione. Ciò premesso, osserva che in occasione dell'esame parlamentare di tali norme la relazione tecnica non ha fornito i dati e gli elementi posti alla base della quantificazione degli effetti di risparmio previsti. Ritiene che andrebbero pertanto acquisiti tali elementi, al fine di verificare la coerenza fra le previsioni di risparmio a suo tempo formulate e le misure concretamente finalizzate al conseguimento di tali obiettivi. Osserva inoltre che – secondo la relazione tecnica – i risparmi associati al testo in esame risultano pari, in termini di indebitamento netto, a 640 milioni di euro nel 2014, 310 milioni di euro nel 2015 e 340 milioni di euro a decorrere dal 2016. Poiché – come rilevato Pag. 34– le economie previste dall'articolo 16, comma 1, del decreto-legge n. 98 del 2011 hanno una consistenza maggiore, andrebbero acquisiti chiarimenti in ordine alla differenza (30 milioni di euro nell'anno 2013, 100 milioni di euro nel 2014 e 30 milioni di euro a decorrere dal 2015) fra i valori previsti nei due provvedimenti. Con particolare riferimento ai risparmi per 30 milioni di euro a decorrere dal 2013 – per i quali si provvederà, secondo quanto precisato dalla relazione tecnica, utilizzando gli strumenti previsti dall'articolo 16 del decreto-legge n. 98 del 2011 – ritiene opportuno che sia chiarito se l'effetto finanziario atteso debba essere ottenuto mediante l'applicazione della clausola di salvaguardia recata dal comma 3 del citato articolo (riduzione delle spese rimodulabili) ovvero mediante l'emanazione di ulteriori provvedimenti. Con riferimento all'ulteriore risparmio di 70 milioni di euro per il 2014, che non risulta considerato dalla relazione tecnica, appare necessario che il Governo chiarisca se il medesimo sia da porre in relazione alla sentenza n. 223 del 2012 della Corte costituzionale e se il pieno conseguimento delle stesse economie sia già stato ottenuto mediante l'applicazione dei tagli lineari delle spese dei Ministeri (come previsto dal richiamato comma 3). Rileva in proposito che andrebbe comunque chiarito in quale misura l'effettuazione dei tagli lineari sia concretamente sostenibile senza che risulti compromesso il normale funzionamento dell'attività amministrativa, tenuto conto delle misure di contenimento che sono state previste in diversi provvedimenti e che vanno ad incidere sulle medesime voci di spesa.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, nell'esprimere una valutazione favorevole sull'ulteriore corso del provvedimento, fa presente che i minori risparmi derivanti dalle proroghe disposte dallo schema di regolamento in esame e dall'articolo 14 del decreto-legge n. 95 del 2012 rispetto a quelli previsti dall'articolo 16 del decreto-legge n. 98 del 2011 saranno conseguiti applicando gli strumenti di salvaguardia previsti dal medesimo articolo 16.

  Luigi BOBBA (PD), relatore, formula la seguente proposta:
  «La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti (atto n. 9);
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo il quale i minori risparmi derivanti dalle proroghe disposte dallo schema di regolamento in esame e dall'articolo 14 del decreto-legge n. 95 del 2012 rispetto a quelli previsti dall'articolo 16 del decreto-legge n. 98 del 2011 saranno conseguiti applicando gli strumenti di salvaguardia previsti dal medesimo articolo 16,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di decreto in oggetto».

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede se sia possibile rinviare il seguito dell'esame del provvedimento per approfondirne ulteriormente il contenuto.

  Giulio MARCON (SEL) annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta del relatore, sottolineando come la proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti avrà ulteriori effetti recessivi per l'economia italiana, comportando un'ulteriore riduzione della domanda interna.

  Francesco BOCCIA, presidente, rileva come ricorrano le condizioni per procedere alla votazione della proposta del relatore.

  La Commissione approva la proposta del relatore.

  La seduta termina alle 12.15.