CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 maggio 2013
21.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 25

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 15 maggio 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 15.05.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante disposizioni per il riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione.
Atto n. 8.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in oggetto.

  Carlo GALLI (PD), relatore, fa presente che il provvedimento in titolo è stato predisposto in attuazione dell'articolo 11, commi 1 e 2, del decreto-legge n. 95 del 2012 – ossia, il cosiddetto decreto sulla «spending review» – che ha autorizzato il Governo ad adottare uno o più regolamenti di delegificazione al fine di procedere al riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione.
  Ricorda, quindi, che, ai sensi del comma 1 del richiamato decreto-legge, costituiscono criteri di riferimento per i citati regolamenti, tra l'altro, l'eliminazione di sovrapposizioni e duplicazioni delle funzioni e l'individuazione precisa dei compiti di ciascuna struttura. Altri criteri sono rivolti a garantire l'ottimizzazione dell'utilizzo dei locali adibiti alla formazione, il coordinamento tra le attività di formazione, anche con modalità decentrate o ricorrendo a istituti universitari italiani o stranieri. Per quanto riguarda le risorse umane dedicate all'attività di formazione, il richiamato comma 1 dell'articolo 11 ha, altresì, previsto una revisione della disciplina degli incarichi di docenza, al fine di garantire la stabilità del corpo docente insieme ad alti livelli di insegnamento. Infine, è stato disposto che l'attività di formazione riguardante ambiti omogenei sia programmata e svolta seguendo indirizzi parimenti omogenei, fissati dai soggetti che operano in quegli stessi ambiti. Allo stesso modo la gestione delle risorse finanziarie relative a scuole operanti in ambiti omogenei dovrà rispondere a criteri di coordinamento.Pag. 26
  Ciò premesso, rileva che lo schema in esame dispone, innanzitutto, la soppressione, entro il 31 dicembre 2013, del Centro di formazione didattica e manageriale dell'Aeronautica militare (CEFODIMA), con sede a Firenze, attribuendo le relative competenze all'Istituto di scienze militari aeronautiche dell'Aeronautica militare, con sede a Firenze (ISMA); in secondo luogo, la soppressione, entro il 31 dicembre 2013, della Scuola allievi carabinieri con sede a Benevento e della Scuola allievi carabinieri con sede a Fossano, demandando l'attribuzione delle relative funzioni da trasferire con successive determinazioni del Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, ad altri assetti addestrativi dell'Arma, sulla base delle concrete esigenze formative annualmente definite. Il provvedimento dispone inoltre la soppressione, entro il 31 dicembre 2014, del Raggruppamento unità addestrative per la formazione dei volontari dell'Esercito italiano, con sede a Capua, specificando che le relative competenze saranno attribuite alla Scuola di fanteria e dipendenti reggimenti di addestramento dei volontari; la soppressione, entro il 31 dicembre 2014, del 47o Reggimento addestramento volontari «Ferrara» dell'Esercito italiano con sede a Capua, le cui competenze saranno attribuite al 17o Reggimento addestramento volontari «Acqui» dell'Esercito italiano con sede a Capua, che viene riorganizzato su due battaglioni addestrativi; da ultimo, la soppressione, entro il 31 dicembre 2016, del Centro addestramento e formazione del personale volontario della Marina militare, con sede a Taranto, attribuendo le relative competenze concernenti la formazione del personale volontario della Marina militare alla Scuola sottufficiali della Marina militare, con sede a Taranto. Quanto alla forma di adozione dei citati provvedimenti, specifica che lo strumento è il decreto del Ministro della difesa, su proposta dei Capi di Stato Maggiore competenti.
  Per quanto concerne, poi, il personale attualmente in servizio presso le strutture in corso di soppressione, sottolinea che lo schema di regolamento in esame rinvia ad appositi provvedimenti di reimpiego che saranno adottati «in base alla disciplina vigente, tenuto conto delle esigenze funzionali del Ministero stesso».
  Alla luce di quanto evidenziato, osserva che il provvedimento in titolo attua solo in parte la delega prevista dall'articolo 11 del decreto-legge n. 95 del 2012, non realizzando un complessivo riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione, come invece richiesto dalla medesima legge. Segnala, peraltro, che nella relazione illustrativa si evidenzia che il Governo intende adottare ulteriori schemi di regolamento, oltre quello già trasmesso, di cui riterrebbe importante conoscere i tempi di presentazione. Inoltre, ricorda che sulla materia in esame è in fase di attuazione la delega al Governo prevista dalla cosiddetta riforma «Di Paola» sulla revisione dello strumento militare. L'articolo 2 della legge n. 244 del 2012 ha, infatti, delegato il Governo a ridefinire le strutture per la formazione e l'addestramento del personale militare e civile del Ministero della difesa. Appare, quindi, necessario esplicitare il rapporto esistente tra lo schema di regolamento in esame e il decreto legislativo che sarà adottato in adempimento della summenzionata delega.
  In relazione, poi, alla disposizione concernente il reimpiego del personale in servizio presso gli enti in via di riordino, di cui all'articolo 2, comma 4, osserva che la medesima appare alquanto generica, soprattutto con riferimento al personale docente e non docente in servizio presso le scuole allievi carabinieri di Benevento e Fossano. Ritiene opportuno che il Governo chiarisca quali siano le decisioni relative a tale personale, valutando essenziale che qualsiasi decisione al riguardo sia adottata in modo da garantire che le Commissioni permanenti possano esprimere il proprio parere.
  Segnala, infine, che il provvedimento non fa alcun riferimento alla destinazione degli immobili che dovessero risultare disponibili a seguito degli interventi di soppressione e di riordino, sebbene alcune Pag. 27informazioni possano ricavarsi dalla relazione tecnica che sul punto fa riferimento alla possibilità di inserire i richiamati immobili nell'ambito dei decreti di valorizzazione, permuta, gestione, alienazione, di cui all'articolo 306 del Codice dell'ordinamento militare, ovvero nel bacino di beni per il conferimento ai fondi immobiliari, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge n. 135 del 2012.
  In conclusione, si riserva di presentare nel prosieguo dell'esame una proposta di parere che terrà conto del dibattito, nonché degli eventuali approfondimenti istruttori cui la Commissione riterrà di procedere.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, ringraziando il relatore, conferma che il provvedimento in oggetto rappresenta soltanto una prima tappa del più complessivo processo di riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione previsto dal cosiddetto decreto sulla spending review. Con riferimento, invece, alla destinazione degli immobili della difesa che si rendessero disponibili in seguito ai provvedimenti di riordino, dichiara l'apprezzamento del Governo per i suggerimenti che dovessero provenire dalla Commissione in tal senso.

  Gian Piero SCANU (PD), a nome del suo gruppo, esprime compiacimento per l'esaustiva relazione svolta dal collega Galli.

  Elio VITO, presidente, avverte che la Commissione dovrà esprimere il parere di competenza entro il 7 giugno prossimo e che la Commissione bilancio non ha ancora reso i propri rilievi, per i quali il termine di scadenza è fissato al 23 maggio.

  Salvatore CICU (PdL), nel ringraziare a sua volta il relatore, auspica che sul provvedimento in titolo possa svolgersi un dibattito approfondito in considerazione della delicatezza della materia da esso trattata.

  Gian Piero SCANU (PD) condivide le considerazioni del collega Cicu circa l'opportunità di svolgere adeguati approfondimenti sulla materia in oggetto.

   Elio VITO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

  Elio VITO, presidente, intervenendo sull'organizzazione dei lavori della Commissione, coglie l'opportunità della presenza in seduta del sottosegretario Gioacchino Alfano, che per la prima volta interviene in rappresentanza del Governo, al fine di preannunciare che saranno al più presto calendarizzate sedute dedicate alla trattazione di atti di sindacato ispettivo.

  Domenico ROSSI (SCpI), nell'apprezzare la disponibilità del Governo ad avviare quanto prima un proficuo rapporto di collaborazione con la Commissione, propone che la stessa possa esprimere i propri rilievi sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti, assegnato in via principale alle Commissioni riunite I e XI e contenente disposizioni che investono in modo significativo le competenze della Commissione difesa.

  Gian Piero SCANU (PD) conviene con il collega Rossi ed osserva che il provvedimento da lui testé richiamato potrebbe rappresentare l'occasione per una adeguata valorizzazione. ad avvio di questa legislatura del tema della specificità del comparto della Difesa, anche in relazione alla questione del trattamento del personale, come peraltro già emerso in occasione dell'audizione del Ministro Mauro sulle linee programmatiche del suo dicastero. Auspica, dunque, che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, possa al più presto svolgere una riflessione accurata in tale direzione.

  Elio VITO, presidente, concorda con le considerazioni degli onorevoli Rossi e Pag. 28Scanu segnalando di avere già richiesto alla Presidenza della Camera che la Commissione possa esprimere i propri rilievi sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per l'armonizzazione all'assicurazione generale obbligatoria dei requisiti minimi di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto della difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico, nonché di categorie di personale iscritto presso l'INPS, l’ex-ENPALS e l’ex INPDAP, assegnato in via principale alla Commissione lavoro.

  La seduta termina alle 15.25.