Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00765
presentata da
TERESIO DELFINO
martedì 31 gennaio 2012, seduta n.579
La XIII Commissione,
premesso che:
il settore ittico nazionale registra un calo della produzione del 41 per cento negli ultimi cinque anni, oltre ad un crollo fatturato del 25 per cento ben 17 mila posti di lavoro in meno;
i costi di produzione sono aumentati del 60 per cento, a causa dell'incidenza del gasolio mentre i consumi hanno evidenziato un calo del 2,6 per cento;
il settore pesca vanta un vasto indotto ed un ruolo di primo piano in quella economia marittima che desta crescente attenzione da parte dell'Europa;
nel nostro Paese, la pesca, con un contributo di 4,4 miliardi genera il 15 per cento del prodotto interno lordo delle attività marittime, al pari della cantieristica navale, e il maggior numero di occupati, pari a circa 60 mila addetti diretti, acquacoltura compresa, rispetto agli altri comparti del sistema marittimo italiano;
purtroppo, però è anche un settore che attraversa da tempo una crisi economica, sociale e ambientale, talmente grave da renderlo un settore in possibile dismissione;
infatti, negli ultimi dieci anni, hanno subito un crollo verticale le catture (- 48,8 per cento), il personale imbarcato (- 38,26 per cento), la flotta da pesca (- 28,1 per cento), i ricavi (- 31 per cento) con una crisi di redditività che ha ormai raggiunto dimensioni straordinarie, come il parallelo deficit della bilancia commerciale ittica nazionale;
questo stato di emergenza è dovuto ad un aumento dei costi di produzione delle imprese, strutturalmente deboli, con bassa capitalizzazione e di piccole dimensioni, incapaci di incidere sui meccanismi di formazione del prezzo in un mercato sempre più globalizzato e soggetto alle importazioni, che registrano una spesa sui mercati stranieri di più di 11 milioni di euro al giorno;
la legge di stabilità del 2012 ha stabilito una riduzione nel limite del 60 per cento, nel 2012, degli sgravi contributivi per la salvaguardia dell'occupazione della gente di mare, previsti dalla legge 27 febbraio 1998, n. 30,
impegna il Governo
a valutare l'adozione di provvedimenti in grado di far fronte all'emergenza del comparto in questione, al fine di sostenere le imprese del settore gravate oggi da costi ormai inaccessibili e da limitazioni imposte da una normativa comunitaria che rischia di compromettere il precario equilibrio di un settore in crisi da parecchio tempo.
(7-00765) «Delfino, Naro».