ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00610

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 489 del 21/06/2011
Abbinamenti
Atto 7/00548 abbinato in data 22/06/2011
Atto 7/00621 abbinato in data 06/07/2011
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00130
Firmatari
Primo firmatario: DI GIUSEPPE ANITA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 21/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROTA IVAN ITALIA DEI VALORI 21/06/2011
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 21/06/2011


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
06/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/06/2011
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO
BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA'
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA
 
PARERE GOVERNO 06/07/2011
ROSSO ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 06/07/2011
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 06/07/2011
ROSSO ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 22/06/2011

DISCUSSIONE IL 22/06/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/06/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/07/2011

ACCOLTO IL 06/07/2011

PARERE GOVERNO IL 06/07/2011

DISCUSSIONE IL 06/07/2011

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 06/07/2011

CONCLUSO IL 06/07/2011

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00610
presentata da
ANITA DI GIUSEPPE
martedì 21 giugno 2011, seduta n.489

La XIII Commissione,

premesso che:

il kiwi è coltivato in Italia su una superficie pari a circa 29.000 ettari, concentrati per l'86 per cento in cinque Regioni (Lazio 32 per cento Piemonte 21 per cento, Emilia-Romagna 14 per cento, Veneto 13 per cento, Calabria 6 per cento la cui produzione è esportata per oltre il 70 per cento del suo potenziale (più di 360.000 tonnellate esportate nel 2009, pari al 76 per cento dell'offerta nazionale). La produzione di kiwi in Italia si attesta sulle 460.000 tonnellate di prodotto commercializzabile, a cui si può attribuire un valore commerciale medio pari a circa 800/900 euro a tonnellata, con un valore economico stimabile in circa 400 milioni di euro;

fino a poco tempo fa, l'Italia era il primo produttore mondiale di kiwi, coltura che ha rappresentato in regioni come il Lazio e l'Emilia Romagna un forte elemento di sviluppo economico per i territori. Tale produzione di kiwi, da alcuni anni è soggetta all'attacco di una grave patologia che sta causando molti problemi e danni;

i primi focolai della malattia si sono registrati nel 2007, nel Lazio vi sono state le prime segnalazioni di problematiche patologiche a carico delle piante di actinidia, riconducibili all'agente del «cancro batterico dell'actinidia»;

lo pseudomonas syringae causa grossi danni alle piante ed ai frutti, fino a causare la morte degli interi impianti. Gli agricoltori del basso Lazio sono almeno due anni che cercano il sostegno del governo, delle istituzioni e della Comunità europea;

il gruppo Italia dei Valori, il 27 maggio 2010, ha presentato un'interrogazione parlamentare (4-07378 del 27 maggio 2010) in tal senso, senza avere alcuna risposta;

le istituzioni hanno vicendevolmente declinato la responsabilità dell'intervento in merito a tale crisi, il problema è così sfuggito di mano ed il settore rischia di perdere il suo primato non a causa del mercato che manca, ma a causa dell'indifferenza delle amministrazioni che dovrebbero intervenire. La produzione di kiwi fornisce reddito e lavoro a migliaia di piccole aziende agricole che ne hanno fatto la loro peculiarità. Per territori come la provincia di Latina la coltivazione del kiwi ha prodotto un indotto molto vasto tra fornitori di beni e servizi specializzati su questa coltura. La previsione della perdita di alcune migliaia di ettari coltivati nei prossimi anni causerà un drammatico ridimensionamento del reddito dei produttori di kiwi e dei loro territori;

le azioni sono state individuate con decreto Ministeriale del 7 febbraio del 2011 - Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo o l'eradicazione del cancro batterico dell'actinidia causato da Pseudomonas syringae pv. Actinidiae. Bisogna ora mettere in atto concretamente tali azioni, attivando le necessarie disponibilità finanziarie;

il Ministro delle politiche agricole, Saverio Romano, presenziando al tavolo sull'emergenza del cancro batterico dell'actinidia ha annunciato la volontà del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di assumere il coordinamento di tutte le iniziative di ricerca in questo campo, sia a livello nazionale che regionale, istituendo un tavolo per condividere con tutti gli attori istituzionali e produttivi del settore le iniziative da assumere in questo senso;

Il Ministro ha altresì reso noto che sono stati stanziati circa 6 milioni di euro da destinare al riordino del servizio fitosanitario nazionale da destinare, oltre che all'attivazione di un piano specifico di settore, ad iniziative di ricerca nazionali e regionali affinché si possa giungere ad un miglioramento genetico delle piante di actinidia (kiwi) riducendo la propagazione del batterio;

per quanto riguarda però gli indennizzi ai produttori colpiti dal contagio, non sono stati stanziati fondi diretti;

il problema del kiwi oltre ad essere un problema degli agricoltori, interessa anche tutto il territorio nazionale,
impegna il Governo:

vista l'importanza socio-economica di tale produzione, ad adottare misure urgenti a fine di contrastare, efficacemente, nei modi e nei tempi utili, tale fenomeno e a stroncarne la diffusione in Italia;

a fornire strumenti che siano in grado di rispondere in maniera rapida ed efficace all'emergenza che il settore sta vivendo da tempo e ad intervenire con maggiore decisione a sostegno della ricerca, soprattutto di quella finalizzata all'individuazione di varietà resistenti alla malattia;

a costituire un gruppo di esperti per la puntuale mappatura di territori colpiti dalla malattia;

a costituire celermente una task force per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione della malattia;

a prevedere, decretando anche lo stato di crisi del comparto agricolo di riferimento, aiuti diretti ai produttori che intervengono sui focolai di infezione, con la distruzione delle piante infette e la successiva sostituzione con piante sane.

(7-00610)«Di Giuseppe, Rota, Messina».