ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00232

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 250 del 19/11/2009
Abbinamenti
Atto 7/00222 abbinato in data 24/11/2009
Atto 7/00235 abbinato in data 01/12/2009
Firmatari
Primo firmatario: CROSIO JONNY
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 19/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 19/11/2009
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 19/11/2009
DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA 19/11/2009
DUSSIN LUCIANO LEGA NORD PADANIA 19/11/2009
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 19/11/2009
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 19/11/2009
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 19/11/2009
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 19/11/2009


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
01/12/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/11/2009
ROMANI PAOLO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
ILLUSTRAZIONE 24/11/2009
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/11/2009
BARBARESCHI LUCA GIORGIO POPOLO DELLA LIBERTA'
BONAVITACOLA FULVIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 01/12/2009
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA
VALDUCCI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/11/2009

DISCUSSIONE IL 24/11/2009

ACCOLTO IL 24/11/2009

PARERE GOVERNO IL 24/11/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/11/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 01/12/2009

DISCUSSIONE IL 01/12/2009

APPROVATO IL 01/12/2009

CONCLUSO IL 01/12/2009

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00232
presentata da
JONNY CROSIO
giovedì 19 novembre 2009, seduta n.250

La IX Commissione,

premesso che:

lo sviluppo della banda larga è un elemento essenziale per lo sviluppo sociale ed economico del Paese. Infrastrutture adeguate, come le reti di nuova generazione in fibra ottica (NGN), e tecnologie, innovative rappresentano un fattore strategico per accrescere la competitività di un territorio e di un'industria, così come lo svolgimento della vita sociale;

tutti i principali Paesi europei si sono dotati di piani strategici relativi allo sviluppo delle reti di nuova generazione. Tali piani mirano a creare le condizioni favorevoli per lo sviluppo degli investimenti privati, favorendo la collaborazione tra i vari operatori e tra questi e le amministrazioni pubbliche;

in Italia un analogo piano, seppure delineato in modo approssimativo nelle linee fondamentali, non è ancora stato definito quanto ai tempi di attuazione, al ruolo degli attori coinvolti ed al modello di sviluppo, dal momento che, ai sensi dell'articolo 1 della legge 18 giugno 2009, n. 69, è stato previsto soltanto lo stanziamento di un importo di 800 milioni di euro, peraltro congelato nei giorni scorsi, come contributo del Governo al superamento del digital divide. Non è peraltro chiaro sulla base di quali criteri sia stato determinato tale importo, dal momento che è noto che l'ammontare necessario per dotare tutto il Paese di infrastrutture in fibra ottica supera i 30 miliardi di euro. Restano inoltre indeterminati i criteri da seguire per l'attribuzione delle risorse stanziate dal Governo e i soggetti che potranno esserne beneficiari, poiché in Italia non è presente, come possibile riferimento, una sorta di catasto delle infrastrutture di telecomunicazione esistenti;

la disposizione sopra richiamata sostanzialmente affida al Governo il compito di definire un programma di interventi finalizzato alla celere realizzazione delle infrastrutture di comunicazione elettronica a banda larga;

la questione è tornata in discussione in concomitanza con l'esame del disegno di legge finanziaria per il 2010;

le risorse che potrebbero essere reperite nell'ambito della manovra di bilancio per il 2010 potrebbero rappresentare una leva per aumentare il livello di competitività del Paese, se mirate a sviluppare moderne infrastrutture di nuova generazione, con un'alta capacità di trasmissione, nelle aree che scontano un forte divario di connettività e che potrebbero beneficiare immediatamente del potenziale innovativo dei nuovi servizi che la banda larga renderebbe disponibili ai cittadini ed alle imprese;

a tal fine, è tuttavia essenziale che le risorse pubbliche - anche in considerazione della loro esiguità - non siano parcellizzate ma indirizzate piuttosto a sostegno di modelli di investimento che possano valorizzare le potenzialità di sviluppo dei territori, attraverso capacità di banda idonee a garantire offerte fortemente interattive e di elevata qualità, e contestualmente fornire un impulso alla crescita della banda larga in Italia, che presenta livelli di penetrazione inferiori alla media dell'Unione europea (17 per cento rispetto al 23 per cento);

ciò è possibile se i finanziamenti pubblici sono destinati, nell'ambito delle aree sottoutilizzate, ai bacini territoriali caratterizzati da importanti insediamenti demografici ed industriali;

un esempio di tali bacini territoriali è rappresentato dalle aree nelle quali si collocano distretti industriali. I distretti industriali, infatti, in quanto più esposti alla logica dei costi e della competitività internazionale, potrebbero sviluppare rapidamente una domanda di servizi innovativi che necessitano di reti di nuova generazione a banda «ultralarga», per contrastare l'erosione della propria competitività attraverso innovazioni di processo;

i distretti industriali, infatti, sono aree caratterizzate da elevata concentrazione di piccole e medie imprese, come dimostra in modo evidente il rapporto particolarmente elevato tra il numero delle imprese e la popolazione residente. Sebbene in tali aree sia già disponibile l'accesso a internet mediante banda larga, la qualità dell'infrastruttura di rete e la mancanza di adeguata capacità di banda non sono in grado di sostenere lo sviluppo di servizi affidabili e di qualità;

i distretti sono dislocati su tutto il territorio nazionale e concentrati principalmente nei centri e nelle province di media e piccola dimensione e nelle aree poste in prossimità dei grandi centri urbani. In particolare, le aree in cui si rileva un preoccupante broadband divide sono localizzate principalmente nelle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Puglia, Sicilia;

su un universo di circa un milione di piccole e medie imprese, circa 300 mila sono dislocate in aree che registrano broadband divide e, di queste, 100 mila si trovano in aree con la più elevata priorità, in quanto corrispondenti a zone ad alta densità di aziende;

la destinazione dei finanziamenti previsti dal citato articolo 1 della legge n. 69 del 2009, alle aree così individuate è tale da consentire l'interconnessione di tutte le 100 mila aziende in aree con broadband divide di più elevata priorità mediante un'infrastruttura di rete di nuova generazione a banda «ultralarga»;

le risorse previste consentono un intervento progressivo nel periodo 2009-2013, con immediati effetti già nel primo anno di attività;

un'iniziativa a sostegno dello sviluppo della banda larga nei distretti industriali determinerebbe una forte percezione del valore dei servizi a banda larga da parte degli utenti finali e, di conseguenza, un contesto economico favorevole agli investimenti degli operatori privati ed un innalzamento del livello di alfabetizzazione digitale di cittadini ed imprese,
impegna il Governo:
ad attuare un piano di infrastrutturazione in fibra ottica caratterizzato da un'elevata modularità, che può essere efficacemente strutturato negli anni in funzione anche di significativi cambiamenti della pianificazione e della effettiva disponibilità delle risorse;

a perseguire l'obiettivo della creazione di un'infrastruttura di telecomunicazione capace di fronteggiare le sfide dell'innovazione e idonea a permettere la scalabilità della banda, vale a dire a supportare gli ulteriori sviluppi della banda, in modo da far fronte, nel medio e lungo periodo, alle crescenti esigenze di nuovi e più evoluti servizi nel settore dell'informatica e delle telecomunicazioni;

a ritenere prioritaria, in relazione al complesso di interventi volti a sostenere il rilancio dell'economia del Paese, la finalità di assicurare, attraverso il piano di sviluppo delle nuove reti, un'alta capacità di trasmissione ai distretti industriali che ancora scontano un forte divario di connettività;

a sviluppare una strategia che si dimostri adeguata a permettere alle imprese collocate in tali distretti (circa 300 mila, di cui 100 mila in condizioni di broadband divide a priorità più elevata), fortemente esposte alla competitività internazionale, di sviluppare rapidamente una domanda di accesso a servizi innovativi, per contrastare l'erosione della propria competitività attraverso innovazioni di processo;

a predisporre un piano infrastrutturale che risponda alle esigenze individuate nel presente atto di indirizzo, in modo da impiegare le risorse già stanziate nella progressiva realizzazione, nel periodo 2009-2013, di un programma di interventi che permetterebbero immediate ricadute positive già nel primo anno di attività.

(7-00232)
«Crosio, Caparini, Volpi, Dozzo, Luciano Dussin, Pini, Montagnoli, Desiderati, Buonanno».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2009 0069

EUROVOC :

elettronica

informatica

prestazione di servizi

rilancio economico

societa' di servizi

sviluppo sociale