ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00089

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 94 del 27/11/2008
Abbinamenti
Atto 7/00072 abbinato in data 05/02/2009
Atto 7/00116 abbinato in data 05/02/2009
Atto 7/00118 abbinato in data 12/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: CAZZOLA GIULIANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 27/11/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI VIRGILIO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/11/2008
LO MONTE CARMELO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 27/11/2008
BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/11/2008
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/11/2008
FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/11/2008
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 27/11/2008
SALTAMARTINI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 27/11/2008
DE NICHILO RIZZOLI MELANIA POPOLO DELLA LIBERTA' 27/11/2008
DI BIAGIO ALDO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/11/2008


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
18/03/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/02/2009
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/02/2009
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA'
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO
MIGLIOLI IVANO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 12/02/2009
ROCCELLA EUGENIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/02/2009
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 26/02/2009
VIESPOLI PASQUALE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/02/2009
MUSSOLINI ALESSANDRA POPOLO DELLA LIBERTA'
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA
SAGLIA STEFANO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 26/02/2009
VIESPOLI PASQUALE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO GOVERNO 18/03/2009
VIESPOLI PASQUALE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/03/2009
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/02/2009

DISCUSSIONE IL 05/02/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 05/02/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/02/2009

DISCUSSIONE IL 12/02/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/02/2009

DISCUSSIONE IL 26/02/2009

ACCOLTO IL 26/02/2009

PARERE GOVERNO IL 26/02/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/02/2009

DISCUSSIONE IL 18/03/2009

APPROVATO IL 18/03/2009

CONCLUSO IL 18/03/2009

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00089
presentata da
GIULIANO CAZZOLA
giovedì 27 novembre 2008, seduta n.094

La XI e XII Commissione,
premesso che:
il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Maurizio Sacconi ha presentato, nel luglio scorso, il Libro verde sul futuro del modello sociale (La vita buona nella società attiva) e tale documento è stato sottoposto ad una consultazione pubblica, nel Paese, a cui hanno potuto partecipare tutti i soggetti interessati;
a sollecitare il dibattito provvedono alcune domande-chiave, dislocate in ciascun capitolo, cui dovranno rispondere i soggetti protagonisti del confronto, mentre spetterà, poi, al Governo compiere la sintesi e, soprattutto, predisporre un quadro di riferimento integrato, per quanto riguarda le politiche sociali (previdenza, promozione della salute e assistenza) nella loro integrazione con le politiche attive del lavoro e della formazione, essendo il lavoro «la base dell'autonomia sociale delle persone e delle famiglie»;
nelle valutazioni, analisi e stimoli culturali contenute nel documento si ribadisce, inoltre, che la spesa previdenziale incide per i due terzi, ovvero per il 66,7 per cento, sulla spesa sociale (leggermente al di sopra della media dei paesi Ocse) e per circa il 24 per cento sulla spesa sanitaria. Tale squilibrio strutturale (che induce il Governo a non escludere, nel medio periodo, ulteriori interventi nel campo delle pensioni) si riversa sugli altri settori, a partire dalla sanità dove la spesa per la salute (6,8 per cento del Pil di cui l'1,5 per cento quella privata) è inferiore a quella dei più importanti Paesi europei, benché negli ultimi anni sia cresciuta del 6,9 per cento annuo a fronte di un incremento del tasso di crescita del Pil pari a meno della metà. La spesa per la salute risulta essere oggettivamente penalizzata dal peso eccessivo della spesa pensionistica, mentre la domanda qualitativa e quantitativa di prestazioni sanitarie è in costante aumento e si ipotizza che nel 2050, in assenza di adeguate politiche correttive e di riequilibrio, la spesa sanitaria possa più che raddoppiare;
l'invecchiamento della popolazione e la bassa natalità determinano senza dubbio una variazione nelle priorità del sistema sanitario. Infatti l'Italia è uno dei Paesi in cui vi è la più alta percentuale di anziani. Va considerato, inoltre, che molto spesso l'invecchiamento è accompagnato da una forte incidenza della disabilità ed in Italia oltre 2,5 milioni di cittadini sono disabili;
i processi di invecchiamento pongono dei problemi al mercato del lavoro da un lato, al sistema pensionistico dall'altro. Quindi, come è affermato nel Libro verde sul futuro del modello sociale («La vita buona nella società attiva») «potrebbe essere non ancora risolto il nodo della specifica sostenibilità del sistema pensionistico pubblico, per il quale dovrebbe valutarsi la necessità di promuovere un ulteriore innalzamento dell'età di pensione una volta completata la graduale elevazione dell'età minima a 62 anni»;
una politica sociale, veramente moderna ed efficace, può essere attuata sollecitando nuovi e corretti stili di vita oltre al ricorso alla ricerca biomedica che recentemente ha conosciuto un forte sviluppo con notevoli ricadute applicative e di impresa;
le criticità del settore «non risiedono in una carenza di mezzi», anzi «non di rado - prosegue il Libro - a costi elevati corrisponde una bassa qualità dei servizi offerti», mentre le prospettive dei grandi comparti del welfare sono destinate a peggiorare per effetto degli andamenti demografici, economici e sociali (invecchiamento, denatalità, insufficiente crescita dell'occupazione) a meno che non abbiano successo le politiche integrate, indicate nel Libro verde, in primo luogo «la capacità di "fare comunità"». In sostanza, non più un sistema di protezione sociale risarcitorio, frantumato, prigioniero dei poteri corporativi;
gli obiettivi, quindi, che un nuovo welfare, non solo universalistico ma anche personalistico, dovrebbe certamente considerare sono i tassi di natalità e l'aspettativa di vita, il grado di soddisfazione della domanda di servizi di cura all'infanzia, i tassi di occupazione e di attività dei giovani, delle donne e degli anziani, l'effettivo livello di conoscenze dei giovani;
il nuovo welfare, invece, è chiamato a svolgere un ruolo decisivo nella ricomposizione del mercato del lavoro, in una logica di sussidiarietà riconosciuta alle parti sociali chiamate a svolgere, attraverso le loro normali ed autonome reti di relazioni, un ruolo fondamentale nella tutela dei nuovi diritti sociali in una logica e con forme di bilateralità nonché attraverso il riconoscimento di un ruolo prioritario alla formazione professionale svolta nel contesto delle aziende;
si rileva l'esigenza di individuare la situazioni di povertà assoluta a cui rivolgere un'attenzione prioritaria anche attraverso la predisposizione di reti di solidarietà di carattere permanente;
per quanto riguarda il lavoro si assumono degli obiettivi di semplificazione e di deregolazione, in alternativa agli incentivi, quali strumenti idonei a produrre l'effetto di un più elevato tasso di occupazione mentre è affrontata solo parzialmente la questione strategica di una maggiore occupazione femminile mediante efficaci politiche di conciliazione,
impegnano il Governo:
ad attivare in ambito sanitario provvedimenti affinché il nuovo welfare sia rivolto all'integrità della persona attraverso risposte adeguate al bisogno di assistenza primaria in cui la parte sanitaria si integri con la parte sociale e ad attuare politiche per offrire interventi rivolti alla persona e alla famiglia lungo l'intero ciclo della vita ed a sostegno soprattutto dei più fragili;
ad indicare tra le priorità: la continuità assistenziale tra territorio ed ospedale, il corretto targeting del paziente anziano nei vari setting assistenziali, l'individuazione delle patologie a gestione prevalentemente territoriale e la formazione geriatrica per le figure professionali coinvolte;
a prevedere provvedimenti tesi a favorire l'integrazione delle politiche sanitarie, socio-sanitarie e sociali, l'integrazione tra i soggetti istituzionali e soggetti sociali, l'integrazione operativa tra servizi e l'alleanza tra soggetti erogatori pubblici e privati;
a mettere in atto e facilitare il ricorso alla mutualità integrativa per ampliare la tutela dei cittadini mediante la costituzione di un «secondo pilastro» collettivo e/o individuale a cui affidare interventi e prestazioni complementari a quelle garantite al Ssn;
relativamente alle materie di più stretta attinenza al lavoro e alla previdenza e agli argomenti a tal proposito affrontati nel Libro verde, a definire nella fase di predisposizione delle linee operative:
a) idonei interventi rivolti ad alzare il tasso di attività dei settori più volte indicati come maggiormente «critici» a partire dalle donne e dai giovani, comprese le persone in età compresa tra i 55 e i 64 anni, secondo le indicazioni dell'Unione europea;
b) provvedimenti atti a colmare i divari del Paese, a partire da quelli che caratterizzano il Sud;
c) l'estensione degli ammortizzatori sociali allo scopo di creare una rete di sicurezza attiva nel mercato del lavoro nel suo insieme onde fare fronte alle trasformazioni del sistema economico e produttivo;
d) l'attuazione delle deleghe previste dalla legge n. 247 del 2007 in materia di previdenza e di mercato del lavoro secondo un approccio coerente con la moderna legislazione del lavoro (dal pacchetto Treu alla legge Biagi, fino ai più recenti provvedimenti del ministro Sacconi sulla semplificazione e la deregolazione) con particolare riferimento al ruolo dei servizi all'impiego e alla revisione del contratto di apprendistato professionalizzante;
e) il pieno utilizzo della formazione per la prevenzione in tema di sicurezza del lavoro impegnando e coordinando le istituzioni pubbliche preposte, con un forte coinvolgimento delle parti sociali e degli enti bilaterali;
f) la diffusione di strumenti di welfare complementari ed integrativi a base negoziale (nel campo della previdenza e della salute);
g) un nuovo assetto delle relazioni tra le parti sociali che sia basato su di una cultura negoziale/partecipativa non più antagonistica;
h) ogni utile misura di lotta all'emarginazione e, prioritariamente, di inclusione delle situazioni di povertà assoluta;
ad adottare per quanto riguarda l'obiettivo dell'inclusione nel mercato del lavoro delle donne in una prospettiva di conciliazione, le seguenti misure, proposte dai firmatari del presente atto:
a) una politica che incoraggi la flessibilità dell'organizzazione del lavoro in particolare mettendo in campo misure di riqualificazione del part-time, a partire dall'incentivazione ai cosiddetti «part-time lunghi», che consentirebbe in particolar modo alle lavoratrici di ridurre i tempi di lavoro con minori penalizzazioni retributive, contributive e di carriera, nonché con minori problemi organizzativi per l'azienda rispetto al part-time inteso come metà orario;
b) la fruibilità ad ore dei congedi parentali per conciliare le esigenze dei lavoratori e delle imprese;
c) la possibilità di avviare, sull'esempio del modello francese, un piano per incentivare la domanda di servizi da parte delle famiglie, introducendo il voucher come forma semplificata di pagamento dei servizi e la detraibilità fiscale dei costi sostenuti;
d) la promozione della responsabilità sociale d'impresa per favorire politiche family friendly nel quadro del sollecito avvio della partecipazione dei lavoratori.
(7-00089)
«Cazzola, Di Virgilio, Lo Monte, Barani, Vincenzo Antonio Fontana, Antonino Foti, Pelino, Saltamartini, De Nichilo Rizzoli, Di Biagio».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2007 0247

EUROVOC :

assicurazione per la vecchiaia

dialogo sociale

lavoro a tempo parziale

mercato del lavoro

organizzazione del tempo di lavoro

politica dell'impresa

politica sociale

responsabilita' sociale dell'impresa

riduzione dell'orario di lavoro

sicurezza sociale

stato assistenziale