ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06514

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 613 del 28/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: BITONCI MASSIMO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 28/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 28/03/2012
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA 29/03/2012


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 28/03/2012
Stato iter:
29/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/03/2012
Resoconto BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA
 
RISPOSTA GOVERNO 29/03/2012
Resoconto POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 29/03/2012
Resoconto BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 29/03/2012

DISCUSSIONE IL 29/03/2012

SVOLTO IL 29/03/2012

CONCLUSO IL 29/03/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-06514
presentata da
MASSIMO BITONCI
mercoledì 28 marzo 2012, seduta n.613

BITONCI, MONTAGNOLI e D'AMICO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
la Legge di stabilità 2012, legge n. 183 del 2011, all'articolo 8, comma 1, interviene, con una modifica apportata all'articolo 204 comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, a sostituire le parole: «il 10 per cento per l'anno 2012 e l'8 per cento a decorrere dall'anno 2013» con le parole: «l'8 per cento per l'anno 2012, il 6 per cento per l'anno 2013 e il 4 per cento a decorrere dall'anno 2014»;
la correzione rappresenta solo l'ultima di una serie di variazioni alla norma originale, e diminuisce ulteriormente, anche rispetto al 2011, il limite massimo, calcolato in base ad un parametro finanziario correlato all'ammontare delle entrate degli enti, entro cui i comuni possono accendere un mutuo per il finanziamento di proprie opere, ponendo seri problemi alle amministrazioni locali in relazione agli stanziamenti di bilancio finanziati con la contrazione di mutui e prestiti;
i comuni, infatti, che in sede di programmazione non rispettano i limiti definiti dalla legge di stabilità, non possono provvedere a contrarre nuovi mutui, sia nell'anno in cui viene stipulato il nuovo mutuo, sia negli anni successivi, e devono altresì porre in essere un'attenta valutazione e gli opportuni provvedimenti correttivi sugli investimenti programmati sia per la predisposizione del bilancio annuale 2012 che per il pluriennale 2012/2014 così da rispettare il limite di indebitamento anche nel 2014;
la sessione di bilancio 2012 dei comuni dovrà pertanto pianificare il rispetto del limite del 4 per cento sull'ultimo anno del bilancio pluriennale, imponendo alle amministrazioni comunali già dal 2012 e per il triennio di riferimento una costante riduzione del debito al fine di realizzare investimenti finanziati con debito compatibili con le percentuali vigenti nell'anno di riferimento;
la disposizione, oltre a rappresentare un ulteriore inasprimento rispetto alla precedente versione della medesima norma, si accompagna ad ulteriori e recenti provvedimenti di finanza locale fortemente restrittivi, come il taglio al Fondo di riequilibrio, l'inasprimento dei vincoli per il rispetto del patto di stabilità e la completa rivisitazione dell'imposta sugli immobili;
il quadro normativo ed economico di finanza locale risultante dalla congiunzione di tali provvedimenti crea numerose problematiche ai comuni in sede di predisposizione dei propri bilanci comunali, sia perché, ad oggi, non è ancora chiara la quantificazione delle entrate degli enti, sia perché, proprio in ragione dell'adozione dei medesimi provvedimenti, le amministrazioni comunali potrebbero essere costrette a richiedere ai propri cittadini un carico tributario maggiore -:
quali orientamenti intenda esprimere il Ministro e se, in ragione della grave situazione finanziaria nella quale molti enti locali si trovano e della attuale crisi economica, non ritenga opportuno assumere iniziative volte ad intervenire sull'attuale dispositivo precisando come il rispetto della normativa debba riferirsi al rispetto del limite di indebitamento massimo previsto per il singolo esercizio e non per l'intero triennio 2012-2014.
(5-06514)