Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-06176
presentata da
MASSIMO BITONCI
mercoledì 15 febbraio 2012, seduta n.586
BITONCI e FUGATTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
la Ragioneria generale dello Stato ha già in passato chiarito che il consorzio del parco nazionale dello Stelvio, nell'ambito delle attività svolte sull'intero territorio del parco, in particolare rispetto agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, che hanno un duplice importante fine, ossia prevenire e mitigare i fenomeni di rischio idrogeologico e consentire la fruizione del territorio a fini turistici, didattici e di ricerca, può vedersi riconosciuta una condizione di particolarità rispetto all'applicazione del patto di stabilità tenuto conto della sua organizzazione in tre comitati: uno per ogni provincia autonoma di Trento e di Bolzano (province a statuto speciale) ed uno per la regione Lombardia;
in effetti, le due province autonome di Trento e di Bolzano e la regione Lombardia concorrono in maniera sostanziale al finanziamento dell'attività dei rispettivi comitati di gestione con spese a carico dei loro bilanci per i quali le amministrazioni provinciali e regionali hanno definito a monte gli impegni rispetto al patto di stabilità; con il chiarimento di cui sopra, veniva di fatto confermata la procedura per la quale i costi volti a sostenere l'attività dei comitati di gestione facenti parte del consorzio del parco nazionale dello Stelvio, se finanziati con i fondi delle rispettive province autonome e regione, sono correttamente esentati dai provvedimenti restrittivi del patto di stabilità;
entro breve termine il consorzio del parco nazionale dello Stelvio e i rispettivi comitati di gestione saranno chiamati a programmare la loro attività, in particolare quella di carattere stagionale mediante la quale vengono attivati importantissimi progetti di interventi di prevenzione e manutenzione del territorio da rischi di tipo idrogeologico nonché per garantire la piena fruizione del parco e consentire a questo di svolgere l'importante funzione di volano economico in campo turistico per le aree interessate;
i posti di lavoro stagionali di cui trattasi completano percorsi lavorativi legati ad altre attività stagionali di tipo invernale che costituiscono le sole possibilità lavorative per quella parte di popolazione che risiede nei comuni del parco e un elemento di compensazione rispetto alle necessarie limitazioni imposte per la salvaguardia del parco nazionale dello Stelvio;
appare pertanto inderogabile consentire l'agevole fruibilità, in tempi brevi, di tutte le opportunità lavorative che possono dare risposta alle molte difficoltà presenti in questo momento nel settore del lavoro e quindi garantire alle famiglie ogni possibile forma di reddito -:
se per l'anno 2012 siano validi i predetti chiarimenti della Ragioneria generale dello Stato volti ad esplicitare che le spese occorrenti a sostenere le prestazioni dei lavoratori stagionali del parco nazionale dello Stelvio, finanziate mediante le assegnazioni economiche ai rispettivi comitati da parte delle province autonome di Trento e Bolzano e della regione Lombardia, non sono soggette all'applicazione delle norme del patto di stabilità nazionale, in quanto le rispettive amministrazioni hanno già assoggettato i bilanci ai vincoli del patto di stabilità. (5-06176)