ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06008

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 576 del 25/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2012
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 25/01/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 25/01/2012
Stato iter:
27/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/06/2012
Resoconto CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 27/06/2012
Resoconto FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/01/2012

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

DISCUSSIONE IL 27/06/2012

SVOLTO IL 27/06/2012

CONCLUSO IL 27/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06008
presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
mercoledì 25 gennaio 2012, seduta n.576

FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

la relazione sulla attuazione della legge n. 194 del 1978 presentata al Parlamento il 6 agosto 2010 relativa ai dati definitivi del 2008 ha registrato un ulteriore generale aumento dell'obiezione di coscienza, già presente negli ultimi anni. A livello nazionale, per i ginecologi si è passati dal 58,7 per cento del 2005, al 69,2 per cento del 2006, al 70,5 per cento del 2007 e al 71,5 per cento del 2008; per gli anestesisti - nello stesso intervallo temporale - dal 45,7 per cento al 52,6 per cento; per il personale non medico, dal 38,6 per cento al 43,3 per cento;

la relazione presentata al Parlamento il 4 agosto 2011 relativa ai dati definitivi dell'obiezione di coscienza del 2009, pur confermando a livello nazionale il trend per il personale medico, ha tuttavia fatto registrare una infinitesimale riduzione dello 0,8 per i ginecologi e dello 0,9 per gli anestesisti; mentre per il personale paramedico si è registrato un ulteriore incremento dell'1,1 rispetto al 2008;

l'ultima relazione sulla legge 194 ha messo in luce che le percentuali del personale medico e non medico obiettore risultano essere molto più marcate al sud rispetto alla media nazionale (i ginecologi sono l'85,2 per cento in Basilicata, l'83,9 per cento in Campania, l'82,8 per cento in Molise e l'81,7 per cento in Sicilia; gli anestesisti sono il 77,8 per cento in Molise, il 77,1 per cento in Campania ed il 75,7 per cento in Sicilia; il personale non medico è l'87 per cento in Sicilia è l'82 per cento in Molise);

in alcune realtà del Mezzogiorno esistono aziende ospedaliere prive dei reparti di interruzione volontaria di gravidanza, dal momento che la totalità di ginecologi, anestesisti, ostetrici ed infermieri ha scelto l'obiezione di coscienza, così creando di fatto le condizioni per forme di emigrazione sanitaria verso l'estero, ovvero verso cliniche private convenzionate e autorizzate o, peggio, verso pratiche clandestine;

le stime prevedono che nei prossimi anni un rilevante numero di personale medico strutturato non obiettore andrà in pensione per raggiunti limiti di età, con la conseguenza che si allungheranno ulteriormente i tempi dell'intervento;

proiezioni statistiche e dati ufficiali sul ricorso all'obiezione di coscienza pongono un problema oggettivo circa il corretto svolgimento dell'interruzione volontaria di gravidanza e, conseguentemente, sull'effettiva applicazione della legge 194 sull'intero territorio nazionale, alla quale è peraltro riconosciuto il merito unanime di aver azzerato mortalità e morbilità legate alle pratiche clandestine, di aver dimezzato il numero degli aborti e reso generalmente più consapevole la maternità -:

come il Ministro intenda intervenire, nell'ambito delle strutture ospedaliere, al fine di evitare che l'istituto dell'obiezione di coscienza riconosciuto dalla legge 194 finisca di fatto per comprimere, più o meno surrettiziamente, la libera richiesta della donna di interrompere la gravidanza;

se corrisponda al vero che nelle scuole di specializzazione non si insegni più come praticare una interruzione volontaria di gravidanza e, nell'ipotesi affermativa, se non ritenga opportuno di elaborare tempestivamente nuove linee guida che prevedano una specifica formazione che includa l'insegnamento delle tecniche di induzione dell'aborto. (5-06008)