TOCCAFONDI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
il 22 febbraio 2011 il dipartimento amministrazione penitenziaria ha comunicato ai provveditori regionali e ai direttori degli istituti «l'avvenuto superamento dei limiti di budget» previsti dal decreto interministeriale n. 87 del 25 febbraio 2002, attuativo della legge n. 493 del 2000 (Smuraglia), relativo agli sgravi fiscali alle imprese che assumono lavoratori detenuti (credito d'imposta di euro 516,46 che le aziende e le cooperative interessate scomputano dal versamento IRPEF all'Agenzia delle entrate fatto su modello F24);
in altre parole, la legge Smuraglia ha esaurito la copertura economica per il 2011 evidenziando un supposto superamento dei limiti di budget;
dopo alcuni mesi e in date diverse sono pervenute alle varie aziende e cooperative di tutta Italia che operano con lavoratori detenuti, delle comunicazioni da parte dei provveditorati regionali, con contenuto differente da regione a regione, che in sostanza avvertivano che a causa del predetto superamento le risorse a disposizione sarebbero state da lì in avanti limitate o addirittura, in alcune regioni, esaurite. Nel primo caso veniva perciò comunicata la somma ancora disponibile, nel secondo caso il mese a partire dal quale i fondi per il credito d'imposta erano da ritenersi esauriti (in entrambi i casi con effetto retroattivo). Da una stima rilevata a livello nazionale l'importo in questione ammonterebbe a circa 500.000,00 euro complessivi per il 2011;
le conseguenze di ciò, saranno pesantissime per le aziende e le cooperative interessate e per tutto il settore del lavoro carcerario. Senza credito d'imposta infatti le ditte rischiano di dover licenziare circa 1000 detenuti e oltre 200 operatori;
grazie ai benefici della cosiddetta legge Smuraglia i detenuti riescono ad imparare un'attività lavorativa che aiuta i detenuti a trovare un'attività lavorativa una volta terminata la detenzione e di fatto questo abbatte di molto la cosiddetta recidiva;
da un punto di vista amministrativo le comunicazioni ricevute in questi mesi sembrano fuori luogo, perché in questi anni le aziende e le cooperative non hanno mai ricevuto indicazioni su limiti di budget da non superare, e d'altra parte non risulta che la legge li preveda. Le aziende e le cooperative si sono limitate ad applicare quanto previsto da due leggi dello Stato, vale a dire la legge sull'ordinamento penitenziario n. 354 del 1975 e la legge sulle cooperative sociali n. 381 del 1991, come modificate dalla legge Smuraglia n. 193 del 2000 e dai decreti ministeriali attuativi (tra cui il decreto ministeriale n. 87 del 2002 che prevede il credito d'imposta);
peraltro il budget stabilito per il primo anno di applicazione della legge (circa 2 milioni di euro) risulta essere per gli anni successivi meramente indicativo, perciò si può supporre ragionevolmente che sia stato pensato passibile di variazioni in base alle esigenze delle opportunità lavorative che la legge stessa promuove;
occorre rilevare che la legge e i provvedimenti attuativi non sono chiari in termini di controlli e che anche la stessa procedura esecutiva sembra alquanto farraginosa perché non prevede come interlocutore il Ministero o il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ma l'Agenzia delle entrate -:
se il Governo sia a conoscenza di quanto descritto in premessa;
quale sia la situazione, ad oggi in merito ai finanziamenti per il 2011, ed in particolare quale sia la situazione per i fondi per il 2012;
quali iniziative intenda intraprendere il Governo per garantire per l'anno 2012 la copertura economica della legge «Smuraglia» almeno della stessa misura degli anni precedenti. (5-05767)